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 condotta classica del cavallo 
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Beh !! se non sapessi che è vero mi farei una bella risata............
[:D][:D]
mzpeepers ha scritto:

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">MZPEEPERS Sei un (o una ) grande. La tua risposta è centratissima e mi trova concorde soprattutto dopo che ho pagato il mio obolo ai vari stage di Monty Roberts compresi intervalli per gli acquisti.



Awwww.......you make me blush....mi fai arrossire....[:D][:D][:D][:D]

Purtroppo qui negli US (e specialmente in California, terra madre del movimento hippy e sempre e comunque terra madre degli "spirituali") gli oboli agli altari dei vari guru equini sono una cosa di tutti i giorni.
L'ultimo arrivato e' un tipo che suonava il trombone nella banda dell'universita' di Standford, nome e' Kevin. Dopo essersi laureato in marketing (molto azzeccata la cosa) ha deciso di cambiare nome.
Kevin e' diventato GaWaNi Pony Boy. Dice di essere un indiano della tribu' Lakota va in giro ad insegnare come diventare "uno" con il tuo cavallo. La cosa funziona cosi'.....prima di tutto Pony Boy monta la tenda nel centro del tondino (bisogna avere un tondino altrimenti la "medicina" non funziona). Poi si fuma la pipa della pace. Poi Pony Boy e il proprietario del cavallo si fanno una cantatina rituale. Poi il cavallo entra nel tondino. Altra cantatina rituale. Finalmente....il cavallo viene messo a lavorare (lavoro nel round pen = tutto uguale per chiunque) per una mezz'oretta. Altra cantatina rituale. Altra fumata.
dopo aver passato la giornata in questo modo, il proprietario del cavallo compra varie attrezzature e videos che gli permeteranno di imparare a comunicare col cavallo ad un livello piu' intenso e spirituale. Immagino che a questo punto il proprietario del cavallo sia fatto come una carogna dopo tutte le varie fumate e abbia perso il controllo del portafogli, il che va benissimo a Pony Boy. [:D][:D]



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giovedì 20 aprile 2006, 17:34
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sei una grande...........mz verrei a trovarti in california!!!!!

ho visto diverse persone addestrare cavalli e mooolti venditori di fumo professarsi come professionisti......[:(]

ed infine la persona più umile, colui a cui non daresti un centesimo e tanto meno un cavallo, si avvicina loro, si fa capire e ascoltare e senza sentir battito di ciglia seguire.....le persone che parlano ai cavalli esistono, l'ho vista, ma non ho visto ne manuali ne video, ma nozioni antiche tramandate da zingari e vecchi allevatori!!!![;)]

non ho visto tende della pace, calumè e fumi vari...tantomeno soldi girare....ma solo passione!!!![:D]

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La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!

Virgilius..a little bastard!!


giovedì 20 aprile 2006, 17:39
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">le persone che parlano ai cavalli esistono, l'ho vista, ma non ho visto ne manuali ne video, ma nozioni antiche tramandate da zingari e vecchi allevatori [/quote:alxp6x3l]

Aye...esistono e, come dici tu, non hanno bisogno di gadgets e varie cose inutili. E di solito sono le persone meno pretenziose. E se gli chiedi "come fai" ti guardano come se fossi pazza e ti dicono "non lo so. Non lo fanno tutti cosi'?"

vieni, vieni in California! [:D]


giovedì 20 aprile 2006, 17:48
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Pannocchia ha scritto:

Ottima risposta, e ti dirò, potrei essere d'accordo anche io con le tue affermazioni....

Restano però sempre in piedi i due quesiti fondamentali
-Perchè tanti cavalli rovinati nel corpo e nello spirito?
-Perchè tanta gente alla ricerca di risposte concrete?








........alla fine.........perchè (pur avendo avuto in passato la fortuna di frequentare "fior" di cavalieri....con tanteeeeee coccarde appese ovunque.....) le risposte giuste le ho trovate in quello che viene da voi così osteggiato?.......

Tra cavaliere e uomo di cavalli c'e' una bella differenza. Ho conosciuto molti cavalieri poco uomini di cavalli e altrettanti cavalieri veri uomini di cavalli. La differenza è tutta lì. Trai le tue conclusioni.

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giovedì 20 aprile 2006, 18:08
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Sono realista e......non mi piace affatto giocare a carte.....neanche ruba-mazzetto!

Non ho affatto espresso frasi volutamente per far sentire gli altri "in difetto" (e, se inavvertitamente l'ho fatto, non era mia intenzione), per me è talmente normale osservare gli occhi dei cavalli che mi stanno di fronte che la trovo una cosa normalissima; inoltre, per "guardare gli occhi" intendo anche fare attenzione a tutti quei particolari, anche minimi, ma ,a volte, intangibili, che ci rendono in grado di capire, ad esempio, con che stato d'animo sta lavorando il binomio che abbiamo di fronte, al di là della pura esecuzione di un esercizio.....
Se Eriwan è un istruttore dotato di sensibilità (come sono peraltro convinta che lo sia) avrà capito sicuramente a cosa mi riferisco.

Forse questa pratica voi la trovate "buffa" o "stupida" perchè tira in ballo delle "emozioni", delle "sensazioni"....... ma, proprio il grande Nuno Oliveira ci ha lasciato libri traboccanti di frasi splendide, pregnanti di sensibilità....che infondo non parlano di come eseguire un determinato esercizio ma di cosa sentire quando questo viene seguito.........

Quella che mi sembra veramente una frase retorica è il decretare che "il cavallo veramente felice è quello libero in un prato"....questa è la classica affermazione che ci serve per "lavarci la coscienza".....Io sono invece convinta che al cavallo, se vengono rispettate delle priorità basilari per il suo benessere (come, ad esempio, vita all'aria aperta, in condivisione con altri suoi simili) non dispiaccia affatto condividerla con noi umani, anche se non siamo i migliori al mondo.
Ci sono razze che trovano la loro completezza proprio nel vivere o nell'aiutare l'uomo. (come non pensare a Puro Sangue Arabo o al Quarter Horse?)

Il vero problema è che i "classici" maneggi sono stati strutturati in maniera da essere il più possibile comodi per gli umani e non per gli equini........di base, per rendere la vita di un cavallo più che soddiscfacente non è necessario disporre di "ampli verdi pascoli", ma di un pò di terreno sì........e, il più delle volte, non c'è neanche la volontà di investire in quel terreno.....

Quello che mi rattrista è il constatare che una persona che dovrebbe ricercare come suo primo ed ultimo fine il cavallo "felice" è fermamente convinto che ogni cavallo sia di base triste....poichè "già solo una mano sul collo ha prodotto un condizionamento e ha dato inizio alla sua infelicità".......

Forse non parlerei di "felicità" in senso umano (proprio perchè il cavallo ragiona in maniera diversa dalla nostra) ma di cavalli sereni e sicuri, vivaddio, ce ne sono parecchi in giro! E che svolgono il compito che gli è stato assegnato (dalla passeggiata, alla ripresa di addestramento) con il massimo impegno possibile.
Come, tra l'altro, affermate che sono i Vostri. Così mi potete capire!

X Mzpeepers, non voglio entrare nel merito di cosa succede negli USA ma ho già ribadito il concetto che ho frequentato scuderie in cui operavano cavalieri di fama internazionale, oseresti definirli "istruttori improvvisati"?
Li Parelli non sanno neanche chi sia, un carrot-stick non potrebbe neanche varcare la soglia del cancello d'entrata......eppure cavalli "fiaccati" (non solo in senso fisico) ne ho visti uscire parecchi!
Allora......perchè capita questo?......Perche?


Sto esponendo in tutta franchezza quello che è il mio pensiero....non è detto che io abbia ragione al 100%, ma è la mia ragione, quella che si è creata col tempo, che vivo quotidianemente e che è sempre pronta a modificarsi (come è già successo tante volte). E non cerco di offendere o ridicolizzare nessuno nell'esporla......
Scusate, ma dalla "piega" che ha preso la discussione devo, mio malgrado, constatare è che "tutto il mondo è paese" e, come esiste la setta di Karl, di Parelli, mi sembra che esista pure le vostra....


venerdì 21 aprile 2006, 8:49
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Carissima, reagisci ed in fondo ti do ragione perchè ho usato il tuo intervento per dare una mia valutazione sulla sensazione recepita da tutta una serie di interventi letti in questi giorni tuoi ma anche di molti altri. Di fatto è inngebile che allor quando l'uomo avvicina un animale e lo asserve ai suoi .... "capricci".... ne modifica l'essenza e ne limita la sua libertà sia che questo avvenga nel tentivo di riconoscergli la più ampia considerazione sia che lo brutalizzi.

Massimo rispetto e considerazione a tutti noi amanti dei cavalli quando, pur limitandoli nelle loro azioni e nelle loro libertà, li mettiamo su un piedistallo di amore, rispetto e considerazione ma.. dobbiamo esser consci che comunque siamo per loro il limite ed il confine dalla loro indipendenza, libertà e perchè no della loro felicità.

Detto questo devo dissentire sulla prima parte del tuo inciso dove critichi, o così mi è parso di percepire, l'eccessivo tecnicismo dei giudici privi della capacità di guardare negli occhi i cavalli......
Vedi qui devo aprire un discorso che deve per forza partire dal principio.
Che cosa servono i giudici ? Potresti rispondere a niente ma.. in questo caso ti direi che allora è perfettamente inutile fare delle gare. Nel sistema attuale il compito dei giudici e di fare una classifica in una gara liberamente scelta dai concorrenti mettendo davanti il primo ed i fondo l'ultimo.
Il primo di che? e l'ultimo di che ? con quale criterio ?
Il primo che meglio si sposa alle linee quida determinate dalla F.E.I. ecc... Ma le linee guida sono scritte asettiche e fredde, sono quindi il punto di partenza di un lungo processo che inevitabilmente coinvolge la SENSIBILITA' del giudice.

Una spalla in dentro si fa in un determinato modo, tutti lo sanno, ma... su settanta spalle in dentro NON CE NE E'UNA UGUALE ALL'ALTRA ed allora il giudice con la sua sensibilità dovrà domunque fare una graduatoria ed in questa graduatoria dovrà per forza di cose partire dal tecnicismo dell'esecuzione per poi attingere alla finezza delle sue sensazioni e dell'esperienza acquisita negli anni e quindi lo sguardo sereno, la rifrazione della luce sul pelo, l'atteggiamento sereno col quale opera il cavallo, il guizzare della muscolatura ben allenata diventano parti importanti e significative della valutazione.

Un test molto facile ed alla portata di tutti... assisti ad una ripresa qualunque dal vivo e dopo rivedi la stessa ripresa in video.... le sensazioni, le finezze, i convolgienti percepiti dal vivo non li ritroverai nella visione del video.

Per finire due considerazioni, sia come cavaliere che come giudice, amo e rispetto profondamente i cavalli ma ciò non mi impedisce l'autocritica ne mi ritengo appartenente ad una setta anzi la mia presenza qui dimostra proprio il contrario.

Sbaglio? Forse e.... se "SI" a voi convincermi del contrario.
Un abbraccio


Pannocchia ha scritto:

Sono realista e......non mi piace affatto giocare a carte.....neanche ruba-mazzetto!

Non ho affatto espresso frasi volutamente per far sentire gli altri "in difetto" (e, se inavvertitamente l'ho fatto, non era mia intenzione), per me è talmente normale osservare gli occhi dei cavalli che mi stanno di fronte che la trovo una cosa normalissima; inoltre, per "guardare gli occhi" intendo anche fare attenzione a tutti quei particolari, anche minimi, ma ,a volte, intangibili, che ci rendono in grado di capire, ad esempio, con che stato d'animo sta lavorando il binomio che abbiamo di fronte, al di là della pura esecuzione di un esercizio.....
Se Eriwan è un istruttore dotato di sensibilità (come sono peraltro convinta che lo sia) avrà capito sicuramente a cosa mi riferisco.

Forse questa pratica voi la trovate "buffa" o "stupida" perchè tira in ballo delle "emozioni", delle "sensazioni"....... ma, proprio il grande Nuno Oliveira ci ha lasciato libri traboccanti di frasi splendide, pregnanti di sensibilità....che infondo non parlano di come eseguire un determinato esercizio ma di cosa sentire quando questo viene seguito.........

Quella che mi sembra veramente una frase retorica è il decretare che "il cavallo veramente felice è quello libero in un prato"....questa è la classica affermazione che ci serve per "lavarci la coscienza".....Io sono invece convinta che al cavallo, se vengono rispettate delle priorità basilari per il suo benessere (come, ad esempio, vita all'aria aperta, in condivisione con altri suoi simili) non dispiaccia affatto condividerla con noi umani, anche se non siamo i migliori al mondo.
Ci sono razze che trovano la loro completezza proprio nel vivere o nell'aiutare l'uomo. (come non pensare a Puro Sangue Arabo o al Quarter Horse?)

Il vero problema è che i "classici" maneggi sono stati strutturati in maniera da essere il più possibile comodi per gli umani e non per gli equini........di base, per rendere la vita di un cavallo più che soddiscfacente non è necessario disporre di "ampli verdi pascoli", ma di un pò di terreno sì........e, il più delle volte, non c'è neanche la volontà di investire in quel terreno.....

Quello che mi rattrista è il constatare che una persona che dovrebbe ricercare come suo primo ed ultimo fine il cavallo "felice" è fermamente convinto che ogni cavallo sia di base triste....poichè "già solo una mano sul collo ha prodotto un condizionamento e ha dato inizio alla sua infelicità".......

Forse non parlerei di "felicità" in senso umano (proprio perchè il cavallo ragiona in maniera diversa dalla nostra) ma di cavalli sereni e sicuri, vivaddio, ce ne sono parecchi in giro! E che svolgono il compito che gli è stato assegnato (dalla passeggiata, alla ripresa di addestramento) con il massimo impegno possibile.
Come, tra l'altro, affermate che sono i Vostri. Così mi potete capire!

X Mzpeepers, non voglio entrare nel merito di cosa succede negli USA ma ho già ribadito il concetto che ho frequentato scuderie in cui operavano cavalieri di fama internazionale, oseresti definirli "istruttori improvvisati"?
Li Parelli non sanno neanche chi sia, un carrot-stick non potrebbe neanche varcare la soglia del cancello d'entrata......eppure cavalli "fiaccati" (non solo in senso fisico) ne ho visti uscire parecchi!
Allora......perchè capita questo?......Perche?


Sto esponendo in tutta franchezza quello che è il mio pensiero....non è detto che io abbia ragione al 100%, ma è la mia ragione, quella che si è creata col tempo, che vivo quotidianemente e che è sempre pronta a modificarsi (come è già successo tante volte). E non cerco di offendere o ridicolizzare nessuno nell'esporla......
Scusate, ma dalla "piega" che ha preso la discussione devo, mio malgrado, constatare è che "tutto il mondo è paese" e, come esiste la setta di Karl, di Parelli, mi sembra che esista pure le vostra....

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venerdì 21 aprile 2006, 9:34
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Iscritto il: giovedì 6 aprile 2006, 9:56
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Lauretta ha scritto:

eriwan ha scritto:

mzpeepers ha scritto:

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Ovazione e applausi per il modo succinto ed estremamente azzeccato con cui hai sommato la situazione!!!

giuro che non ho pagato!!!



sicurooooooooo!??!?!??!?!?!?!??!?<b> Ecco appunto!!!lo sapevo che arrivavi..[;)] </b>

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">maaa!!proprio in California dovevi finire???????hooo scherzo sennò mi mettono alla gogna....

non c'ero e se c'ero dormivo...eheh

[quote]infine caro Naso, <b>io i miei cavalli li ho sempre addestrati io,</b> NON sono un parelliano, ma uso il buon senso cercando di aplicare al meglio ciò che mi hanno insegnato i miei vari istruttori, in modo particolare Nunò, ma anche Karl....e sai comè i miei cavalli salgono e scendono dai van praticamente da soli, non li ho MAI legati al palo!!!come sostiene qualche parelliano!!!
tutti i miei cavalli e sono tanti... a fine carriera sono finiti tutti sulle colline piacentine, comasche e laziali, a godersi il meritato riposo, il problema non è mettere in discussione l'amore degli altri per il proprio cavallo!!!!!
il problema e che vi nascondete dietro un fantomatico "amore" per nascondere i vs.limiti, così come denigrate gli altri per non confrontarvi con gli altri...siete così pieni di voi stessi che non vi rendete neanche conto che sfioarate il patetico, peraltro con persone come me che in gran parte siamo d'accordo con una certa filosofia del montare.....scendete dal piedistallo perchè c'è sempre da imparare, personalmente apprendo non solo dai grandi istruttori o grandi cavalieri, ma anche dai miei più umili allievi e per favore non venirmi a dire che sono polemico.....


e dire che son venuti anche bene!
per il resto io non commento...sai che ti stimo e che pagherei oro per avere un istruttore così...cerco di imparare...ma non è così semplice...



venerdì 21 aprile 2006, 11:14
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Carissimo Giudice,
rispondo volentieri alle sue righe.
Per quanto riguarda l'autocritica, la stimo per ciò che ha scritto e condivido appieno quello che esprime, le assicuro che sono sempre in continua evoluzione poichè sono convinta che, in tutti i campi della vita e soprattutto con i cavalli, si possa e si debba fare meglio, progredire, crescere, imparare.
Certo, questi processi il più delle volte sono lenti e non sono mai indolore......(e questo, a volte è duro da accettare).
Se mi sono volutamente "staccata" da un mondo di competizioni (che ha letteralmente "riempito" la mia vita dai 9 ai circa 23 anni!!!!) è proprio perchè questa autocritica mi ha portato a capire che quello che facevo non si sposava con quello che realmente io volevo per me stessa vista in prospettiva del mondo/cavallo.

Quello che mi ha stupito di tutta la situazione è che la scelta che ho fatto (e che, ancora oggi, appare alquanto strana agli occhi di chi mi conosceva allora) non mi ha affatto impedito di progredite tecnicamente, di lavorare con qualsiasi tipo di cavallo (cosa che in certe scuderie non sarebbe stato affatto possibile!) e arrivare a "cambiare" certe mie abitudini per far posto a nuove sicuramente più efficaci, meno costrittive.

Nella prima parte del mio inciso non mi riferivo affatto all'eccessivo tecnicismo dei giudici.....descrivevo quale era il mio pensiero, liquidato, a mio parere, che con troppa faciloneria, ma apprezzo comunque la puntualizzazione, dettagliata e pregna di desiderio di farci comprendere il perchè di certe parole, certi atteggiamenti, e per questo La ringrazio.

Per quanto riguarda la questione "cavallo", è innegabile che tutto quello che noi facciamo, per lui, con lui, abbia un fondo di egoismo (di base, sono io che ho necessità di relazionarmi con lui), ma l'essenza (che ormai risulta già essere stata modificata) sta nel fatto non di metterlo "su di un piedistallo" ma di ricercare,<u> prima di qualsiasi altra cosa,</u> le condizioni che gli possano donare libertà, relazione con altri simili, abitudini sane
(non per noi, ma per lui)........... Le posso assicurare che il cavallo apprezza....eccome!!!.....


E su questo concetto di "frasi d'effeto" sono pienamente d'accordo con Lei poichè "l'amore", il rispetto e la considerazione verso l'essere cavallo vanno trasformati in gesti concreti!
Ho frequentato troppe scuderie "d'elite" dove i cavalli vivevano vive asettiche, sempre chiusi nel box, con 3/4 coperte d'inverno, e tutto questo soparttutto per i cavalli che dovevano regalare al suo propietario le gioie di una gara...................




Caro giudice, magari non condivido........ma apprezzo.
Con stima


venerdì 21 aprile 2006, 11:33
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Pannocchia ha scritto:

Non ho affatto espresso frasi volutamente per far sentire gli altri "in difetto" (e, se inavvertitamente l'ho fatto, non era mia intenzione), per me è talmente normale osservare gli occhi dei cavalli che mi stanno di fronte che la trovo una cosa normalissima; inoltre, per "guardare gli occhi" intendo anche fare attenzione a tutti quei particolari, anche minimi, ma ,a volte, intangibili, che ci rendono in grado di capire, ad esempio, con che stato d'animo sta lavorando il binomio che abbiamo di fronte, al di là della pura esecuzione di un esercizio.....
Se Eriwan è un istruttore dotato di sensibilità (come sono peraltro convinta che lo sia) avrà capito sicuramente a cosa mi riferisco.
Forse questa pratica voi la trovate "buffa" o "stupida" perchè tira in ballo delle "emozioni", delle "sensazioni"....... ma, proprio il grande Nuno Oliveira ci ha lasciato libri traboccanti di frasi splendide, pregnanti di sensibilità....che infondo non parlano di come eseguire un determinato esercizio ma di cosa sentire quando questo viene seguito.........

sono assolutamente daccordo, la cosa importante e non mitizzare nulla..vi posso assicurare che lo stesso nunò quando era necesario usava una certa "energia"
ma ha anche scritto questo:
chiedo a chi mi legge cavalieri o addestratori, di guardare le loro cavalcature dopo una seduta di lavoro, di OSERVARE i loro occhi e farsi un esame di coscienza per chiedersi se hanno agito nel modo corretto verso questo splendido essere vivente e adorabile compagno il CAVALLO...
ed inoltre:
l'Equitazione è arte, non esiste arte senza amore, <b>MA colui che non ha la disciplina necessaria e che non possiede la TECNICA, non può tendere all'arte.....l'arte è la sublimazione della tecnica atraverso L'AMORE.....</b>eebbèèèè grande?!![;)]
PS: ho citato a memoria non sparate subito dicendo che ho sbagliato...[;)]


venerdì 21 aprile 2006, 11:42
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....beh, almeno per una volta non ho detto una castroneria!!!!!!......[;)]


venerdì 21 aprile 2006, 11:55
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jib ha scritto:

Sulla ripresa proposta da eriwan, non ho attualmente cavalli a quel livello di lavoro: cambi di galoppo sì, ma non ancora tempo-tempo; piaffer sì, ma solo poche battute; passage sì, ma solo con uno dei miei cavalli, e molto poco, perchè attualmente gli va a compromettere il lavoro sul piaffer; pirouette al galoppo, in preparazione, circolo di 6 mt. di diametro in galoppo riunito in travers molto bene, però.
Avrò bisogno di un annetto. La cosa sarà possibile per il 2007.
Ah, per precisare, si tratta di cavalli che ho avuto in regalo, perchè non li voleva nessuno; uno l'ho domato io e aveva già otto anni, l'altro recuperato dal salto ostacoli e nauseato da tutto , uomo compreso (e lo uso per fare scuola).

be io a casa tua ci vengo volentieri, sono sicuro che si mangerebbe benissimo!!
mi rendo conto di avere sparato un pò alto con il tipo di "ripresa" proposta, ma non è mica un problema va benissimo anche una più semplice che so?F105?..
e poi ci rimetiamo al giudizio degli utenti ok?[;)][;)]ciao


venerdì 21 aprile 2006, 15:35
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">X Mzpeepers, non voglio entrare nel merito di cosa succede negli USA ma ho già ribadito il concetto che ho frequentato scuderie in cui operavano cavalieri di fama internazionale, oseresti definirli "istruttori improvvisati"?
Li Parelli non sanno neanche chi sia, un carrot-stick non potrebbe neanche varcare la soglia del cancello d'entrata......eppure cavalli "fiaccati" (non solo in senso fisico) ne ho visti uscire parecchi!
Allora......perchè capita questo?......Perche? [/quote:urv04dtq]

Cara Pannocchia, non posso darti una risposta precisa visto che sono piu' di 20 anni che manco dalla scena equestre italiana. Posso solo ipotizzare che, come ha gia' detto qualcuno, la differenza fra cavalieri e persone di cavalli molte volte e' enorme. Anche se in teoria un cavaliere dovrebbe essere persona di cavalli, purtroppo non e' sempre quello il caso.
La scelta e' nostra da fare. Se siamo contenti al punto in cui siamo, ok. Se non lo siamo e' il nostro compito (e dovere) di ricercare metodi che ci rendano (sia noi stessi che, naturalmente, i nostri compagni equini) piu' felici.


venerdì 21 aprile 2006, 16:39
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Iscritto il: sabato 1 ottobre 2005, 2:09
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Ci sono razze che trovano la loro completezza proprio nel vivere o nell'aiutare l'uomo. (come non pensare a Puro Sangue Arabo o al Quarter Horse?)
[/quote:15gn418p]

Questa e' una dichiarazione un po' idealistica.......

Il cavallo arabo ha IMPARATO da millenni che per sopravvivere deve avere a che fare con l'umano. Il quarter horse, razza piuttosto nuova, e' stato allevato selettivamente con incroci vari per ottenere un cavallo docile, il che assolutamente non significa che sia un cavallo che trovi la sua completezza nell'aiutare l'uomo.
Insomma, che tutti qui amiamo i cavalli non e' certo in discussione ma cerchiamo di avere un attimo di realismo.....sono cavalli non persone. Non pensano come pensiamo noi.


venerdì 21 aprile 2006, 16:45
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eriwan ha scritto:

mi rendo conto di avere sparato un pò alto con il tipo di "ripresa" proposta, ma non è mica un problema va benissimo anche una più semplice che so?F105?..
e poi ci rimetiamo al giudizio degli utenti ok?[;)][;)]ciao


Potrei già mettere dei filmati, qua dentro, devo solo sapere come si fa. Poi magari per la gioia di eriwan, improvviso a casa, senza rettangolo e senza lettere (non ce l'ho), una F105. Va bene qualsiasi cavallo o serve un tedesco?
No, perchè un tedesco ce l'avrei, ma in Germania l'hanno lavorato tanto in rollkur che è arrivato a casa mia con il panico... degli aiuti (ho bisogno di tempo, con lui). Questi professionisti tedeschi ci sanno proprio fare. W il dressage.

_________________
Massimo Basili


venerdì 21 aprile 2006, 20:16
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eriwan ha scritto:

Lauretta ha scritto:

eriwan ha scritto:

mzpeepers ha scritto:

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Ovazione e applausi per il modo succinto ed estremamente azzeccato con cui hai sommato la situazione!!!

giuro che non ho pagato!!!



sicurooooooooo!??!?!??!?!?!?!??!?<b> Ecco appunto!!!lo sapevo che arrivavi..[;)] </b>

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">maaa!!proprio in California dovevi finire???????hooo scherzo sennò mi mettono alla gogna....

non c'ero e se c'ero dormivo...eheh

[quote]infine caro Naso, <b>io i miei cavalli li ho sempre addestrati io,</b> NON sono un parelliano, ma uso il buon senso cercando di aplicare al meglio ciò che mi hanno insegnato i miei vari istruttori, in modo particolare Nunò, ma anche Karl....e sai comè i miei cavalli salgono e scendono dai van praticamente da soli, non li ho MAI legati al palo!!!come sostiene qualche parelliano!!!
tutti i miei cavalli e sono tanti... a fine carriera sono finiti tutti sulle colline piacentine, comasche e laziali, a godersi il meritato riposo, il problema non è mettere in discussione l'amore degli altri per il proprio cavallo!!!!!
il problema e che vi nascondete dietro un fantomatico "amore" per nascondere i vs.limiti, così come denigrate gli altri per non confrontarvi con gli altri...siete così pieni di voi stessi che non vi rendete neanche conto che sfioarate il patetico, peraltro con persone come me che in gran parte siamo d'accordo con una certa filosofia del montare.....scendete dal piedistallo perchè c'è sempre da imparare, personalmente apprendo non solo dai grandi istruttori o grandi cavalieri, ma anche dai miei più umili allievi e per favore non venirmi a dire che sono polemico.....


e dire che son venuti anche bene!
per il resto io non commento...sai che ti stimo e che pagherei oro per avere un istruttore così...cerco di imparare...ma non è così semplice...




gne gne...scherzavooooo...solo quelle cose li vai a vedere te...prrrrl
e io che ti ho scritto un commento sensato! uff[}:)][;)]
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Essere saggi aiuta nella vita. Ma io sono fatto a modo mio, non c'è un c***o da fare!
><VASCO><


venerdì 21 aprile 2006, 21:09
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