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 condotta classica del cavallo 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 2:27
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[:D]Amici, adesso devo proprio staccarmi dal pc e per qualche giorno vi devo salutare!

rispetto le idee di tutti, ma ho le mie[:D]!

da me non avrete risposte che scadono nella sterile polemica e nel "io sono più bravo di te!" o viceversa[;)]

se si tratta di entrare nel merito tecnico delle questioni e affrontarne le controversie allora sono ben disposto al dialogo, sicuro che io per primo, avrò qualcosa da imparare!

per rispondere molto simteticamente a Mela,

la differenza tra il frustino o gli speroni ed un abbassatesta, è che i primi, usati correttamente, possono essere strumenti di comunicazione

l'abbassatesta, è sembre uno strumento di coercizione

ora vi DEVO salutare[:D]

CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!


giovedì 6 aprile 2006, 10:45
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Iscritto il: martedì 11 ottobre 2005, 9:02
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Un carissimo amico mi ha fatto notare che i miei interventi sono sembrati un pò troppo "austeri"........non era mia intenzione.
Chiedo scusa se ho potuto dare questa impressione.....ho solo risposto con sincerita', ho espresso un mio pensiero senza fronzoli e giri di parole, senza innescare quei freni che abitualmente mi metto sia nella vita "reale" che via etere (il più delle volte[:D]).
Anche perchè mi sembrava che pure "dall'altra parte" ci fosse la volontà di esprimere le proprie verità "nude e crude".
Vi prego quindi di continuare questa discussione che è veramente coinvolgente, che può interessare molti utenti e che non deve interrompersi in questa maniera.
Vi leggerò tutti volentieri
Pannocchia




P.S. = NASOBIANCO.......ti aspettiamo!


giovedì 6 aprile 2006, 11:19
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Non sto scendendo nella distinzione tra aiuto esterno ed aiuto esterno (tra l'altro quella che tu hai fatto mi sembra abbastanza opinabile, ma non e' questo che mi interessa). La frusta E' certamente un aiuto esterno come NON E' certamente una cosa naturale, ora il mio (reale) interesse e': perchè un'equitazione naturale, ridotta "all'osso", tollera il ricorso a un elemento che di naturale non ha nulla? Non solo lo tollera, ma lo rende parte integrante del metodo.
Prego Nasobianco di non rispondere nuovamente <blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"> si, anche se lo si chiama in modo diverso, perche non lo si usa per "frustare" ma in vari modi come prolungamento del braccio. [/quote:2cftpk9f] poichè ritengo sia alla base della nostra discussione il salire a cavallo per cercare di comunicare (chi in un modo, chi in un altro) senza innescare lotte sterili e violente.

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giovedì 6 aprile 2006, 13:50
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Ciao! Non ho letto tutte le discussioni per mancanza di tempo, ma spero di poter rispondere...
Che io sappia la frusta viene usata in sostituzione di atteggiamenti che usano tra loro i cavalli: i morsi, le spinte con il muso, i calci...Anche loro in natura puniscono, la fattrice pinge i puledri e li sgrida, lo stallone fa vedere chi comanda...
La frusta è una sostituzione a queste cose che noi, per nostra naturanon possiamo fare. Certo che come ogni attrezzo va usata con parsimonia...
Non sono una praticante di metodi naturali e doma dolce, ma ho qualche nozione, perchè un po' mi sono informata...[;)]


giovedì 6 aprile 2006, 14:59
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Che io sappia la frusta viene usata in sostituzione di atteggiamenti che usano tra loro i cavalli: i morsi, le spinte con il muso, i calci...Anche loro in natura puniscono, la fattrice pinge i puledri e li sgrida, lo stallone fa vedere chi comanda...
La frusta è una sostituzione a queste cose che noi, per nostra naturanon possiamo fare. Certo che come ogni attrezzo va usata con parsimonia...
[/quote:2brkut4w]

Visto che non sei praticante le domande non sono rivolte a te [:D]

Se partiamo dal presupposto che il cavallo e' un animale di preda che ci vede come predatori (perche' lo siamo....abbiamo l'uso delle mani, la nostra voce puo' renderli estremamente timidi eccetera), c'e' qualcuno dei "naturali" che ha voglia di spiegarmi come si faccia a dire che un cavallo il quale viene sottoposto da un predatore non solo a cose estremamente innaturali come il tocco della mano e il suono della voce ma che in piu' viene sottposto ad azioni della frusta "usata come estensione del braccio" e' addestrato in modo naturale?
Esattamente cosa si intende per "naturale"? Naturale per chi? Certamente non per il cavallo.
Perche' non le chiamiamo con il loro nome le cose? Questi "metodi naturali" non sono altro che riassuntini, peraltro piuttosto malfatti e mancanti di finezza, dei sistemi di doma usati da millenni. Che si voglia chiamare la frusta "frusta" o "carrot stick", sempre di frusta si parla, il che vale per tutte le altre "attrezzature".
C'e' qualcuno che ha voglia di spiegarmi la "naturalezza" del rincorrere un cavallo nel tondino?
Invece di dire che i metodi "naturali" sono miracolosi perche' senza quelli non si arrivera' a montare un cavallo a pelo e solo con la capezza, perche' non si dice agli accoliti che se vuoi montare il cavallo a pelo e con solo la capezza e' meglio che impari a montare bene e che hai un cavallo tranquillo e magari anche di eta' piu' avanzata perche' rincorrerlo nel tondino con la tua "estensione del braccio" non serve?

Andate sul sito del guru Parelli. Se riuscite a leggere qualcosa che non abbia a che vedere con la vendita dei suoi video e attrezzature varie (difficilissimo da fare [:D]) vedrete delle quote da far rabbrividire, del tipo "non c'e' bisogno di passare anni ad imparare", "non occorre essere esperti", "chiunque puo' addestrare un cavallo". Non solo non e' un metodo nuovo. Se e' seguito letteralmente come insegna il guru e' pericoloso!


giovedì 6 aprile 2006, 17:23
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Un'altra domanda, se mi e' consentito, sempre su questo tipo d'aiuto: una volta entrati in rettangolo e abbandonata la frusta, qual e' l'aiuto e quindi l'azione corrispondente alla stessa?

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giovedì 6 aprile 2006, 20:57
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rispondo per quel poco che penso di aver capito durante le poche(putroppo)lezioni che ho avuto fino ad ora.
parlando a proposito del frustino,io credo che sia un aiuto molto chiaro da capire per il cavallo.lo si tocca e lui infastidito va avanti.e noi abbiamo ottenuto quello che volevamo.lo stringere le gambe invece per farlo andare avanti non mi sembra cosi chiaro.ecco perche Karl parla della lezione alla gamba(Jib ha messo il link all'articolo che spiega come si fa).
per rispondere a Mela riguardo all'entrare in campo gara senza frustino,be si va in gara quando ormai al cavallo son chiari i minimi movimenti delle gambe e le minime pressioni.in pratica si ha il buon senso di andare in gara quando si è pronti.[;)]

mz,capisco cosa intendi nel dire che hai visto"parelliani"essere crudeli.ma non tutti son cosi.applicando il buon senso secondo me si è in grado di estrapolare cio che è giusto e utile.non sto a raccontarti la storia della mia vita,ma se il mio ex([V]) istruttore non mi avesse convinta a provare questo metodo,non avrei il rapporto che ho ora con il mio cavallo.e per questo gliene sarò sempre grata.

ps.Pannocchia,i tuoi toni per me non sono stati austeri,semplicemente si vede il tuo grande amore x i cavalli e per questo non ti piace vederli trattati male![;)]

spero di essermi spiegata e di non aver usato toni poco gentili,ma abbiate pietà,son sveglia dalle 6 e oggi ho dato anche un esame all'uni!![xx(]


giovedì 6 aprile 2006, 21:23
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Cosi' come lo descrivi Harley, e' un aiuto come lo intendo io: si raggiunge un risultato --> si elimina.
Ma così <blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Per cambiare andatura, per una transizione a salire, si usano le gambe. Per accelerare una andatura si usano le gambe, e in tutti i casi niente mano che resiste o che tiene. Per non lasciare che il cavallo rallenti un'andatura, invece, non si usano le gambe ma la frusta: dare le gambe per mantenerla porta a doverle usare sempre di più, e addio leggerezza. [/quote] non e' esattamente la stessa cosa. A questo mi riferisco.

Mi riferisco in particolare anche a questo <blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">parlando a proposito del frustino,io credo che sia un aiuto molto chiaro da capire per il cavallo.lo si tocca e lui infastidito va avanti [/quote] perchè è proprio il concetto di fastidio ad essere fuori luogo, secondo me, in equitazione venduta come naturale.

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venerdì 7 aprile 2006, 7:57
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Visto che non sei praticante le domande non sono rivolte a te
[/quote:1pkjk2z1]

Grazie....


venerdì 7 aprile 2006, 9:45
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no Mela,se il cavallo non mantiene l'andatura richiesta è un errore che va corretto,ma non usando le gambe e facendolo diventare un materasso,ma usando il frustino.

per il termine infastidito,non andiamo a prendere l'ago nel pagliaio,ieri sera ero un po stanca e non mi venivano in mente altri termini abbastanza chiari.se a te ne viene uno migliore,di pure[:D]


venerdì 7 aprile 2006, 11:05
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Iscritto il: giovedì 6 aprile 2006, 9:56
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Harley ha scritto:

no Mela,se il cavallo non mantiene l'andatura richiesta è un errore che va corretto,ma non usando le gambe e facendolo diventare un materasso,ma usando il frustino.

ciao ma scusa xkè l'uso delle gambe dovrebbe far diventare il cavallo un "Materasso"???
quello che secondo me è stato il più grande maestro del 900 a scritto spero di citarlo correttamente:
<b>soltanto il cavalliere che possiede una buona posizione potrà ottenere dal cavallo un corretto lavoro--la posizione sarà tanto migliore quanto più egli sarà seduto,busto aperto e rilassato,<u>gambe ben scese e morbidamente aderenti al cavallo non serrate.</u>è soltanto con una buona posizione e con la scioltezza in sella, che il cavaliere riuscirà a <u>FISSARE LA SUA MANO E NON TIRARE</u> la prima cosa che si deve insegnare ad un allievo e che la bocca del cavallo è sensibile, che tirare o attaccarsi alle redini non serve a nulla se non ad affaticare le braccia del cavaliere ed abbruttire il cavallo....si sente spesso dire che il tal cavaliere e <u>straordinario xkè ha una mano molto "buona"...raramente si sente dire che tal altro è un cavaliere splendido xkè sa agire molto bene con le gambe</u><u> l'una e l'altra cosa hanno la medesima importanza per chi vuole essere chiamato cavaliere </u>le gambe del cavaliere devono essere aderenti al cavallo, rilassate e scese, in modo che ogni volta che si deve inervenire lo si faccia in modo sciolto e non rigido e duro, affinchè il cavallo possa rispondere in modo sciolto, rilassato e non rigido e duro o adiritura respingendo la gamba!il cavaliere che avvinghia le gambe al cavallo se deve usare lo sperone farà contrarre il cavallo, rischia di ferirlo e non lo manderà in avanti in modo corretto...inoltre la sua mano si contrae ed impedisce al cavallo di avanzare...soltanto un cavaliere decontratto può montare un cavallo decontratto.(questo è l'insieme ideale)<u>si deve insegnare agli allievi a servirsi delle mani e delle gambe, ma si deve insegnare a pensare, a ragionare,a servirsi della testa per risolvere i problemi Equestri che gli si presentano....</u>francamente mi sembra un pensiero molto più articolato e complesso rispetto al pur rispettabile pensiero di Karl... </b>


venerdì 7 aprile 2006, 13:26
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Harley ha scritto:

no Mela,se il cavallo non mantiene l'andatura richiesta è un errore che va corretto,ma non usando le gambe e facendolo diventare un materasso,ma usando il frustino.

per il termine infastidito,non andiamo a prendere l'ago nel pagliaio,ieri sera ero un po stanca e non mi venivano in mente altri termini abbastanza chiari.se a te ne viene uno migliore,di pure[:D]

No no il termine direi sia azzeccatissimo!

Il cavallo diventa "materasso" solo ed esclusivamente con un uso scorretto della gamba. Se la gamba viene usata a modo (richiesta --> reazione) ti assicuro non diventa un materasso. In questo senso secondo me va utilizzato l'aiuto, ad educare alla gamba.

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venerdì 7 aprile 2006, 20:45
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Tanta gente non sa andare a cavallo e pensa che con frustini e cose varie il problema si risolva....E l'assetto giusto? L'uso della gamba?


martedì 11 aprile 2006, 15:39
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eriwan ha scritto:

le gambe del cavaliere devono essere aderenti al cavallo, rilassate e scese, in modo che ogni volta che si deve inervenire lo si faccia in modo sciolto e non rigido e duro, affinchè il cavallo possa rispondere in modo sciolto, rilassato e non rigido e duro o adiritura respingendo la gamba!il cavaliere che avvinghia le gambe al cavallo se deve usare lo sperone farà contrarre il cavallo, rischia di ferirlo e non lo manderà in avanti in modo corretto...inoltre la sua mano si contrae ed impedisce al cavallo di avanzare...soltanto un cavaliere decontratto può montare un cavallo decontratto


Dimmi quanta gente monta seguendo questi principi.
Poca, molto poca.

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Massimo Basili


martedì 11 aprile 2006, 22:08
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Iscritto il: martedì 22 marzo 2005, 21:39
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menelik ha scritto:

si peccato che ciò che sostiene Massimo o meglio Karl, sia un pò come dire vecchiotto???con tutto il rispetto dovuto a Baucher naturalmente, il quale però NON ha la verità in tasca!!!tanti altri grandi maestri prima e dopo di lui sostengono cose molto diverse!!
e tutti degni di essere presi in esame,e francamente a me pare che le tesi di Baucher siano nel mondo molto minoritarie parliamo veramente di poche centinaia di persone al mondo!!ci sarà pure una ragione? o no?


Sì, ce ne sono diverse, ma la principale è di tipo commerciale.

Se tutti seguissero certi principi di stampo baucherista ci troveremo ad avere tutti i cavalli che funzionano perfettamente, mai una difesa, mai un problema. Nessuno avrebbe l'esigenza di cambiarlo, il proprio cavallo, e nessuno avrebbe bisogno di utilizzare imboccature e imbrigliamenti strani per ottenere la sottomissione. Nessuno farebbe uso di farmaci, perchè i cavalli starebbero tutti bene in salute e psicologicamente a posto.

Tutto questo porterebbe a un ridimensionamento della frenetica attività di compra-vendita cavalli di molti istruttori-commercianti, le case farmaceutiche non venderebbero più, e così le sellerie e le ferramenta tecnico-equine.

Ma un mondo così non lo vuole nessuno. Baucher, riposa in pace.

_________________
Massimo Basili


martedì 11 aprile 2006, 22:19
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