No, mi ero fatta l'idea che fosse Keltec + iniziale del cavallo!!

No no, guarda che i miei cavalieri preferiti sono altri -- Carl Hester e Anna Ross Davies.

Scusami, il mio commento é solo nato dal fatto che mi pareva di ricordare che appena entrato nel forum tu difendessi proprio i metodi di addestramento di Anky.... magari ricordo male io, anzi, sicuramente!

C' erano molte persone che realmente non conoscevano nulla sulla rollkur, e esprimevano giudizi che non stavano ne in terra, solo ed esclusivamente perchè come "pecore" seguivano la maggior parte dele persone, senza analizzare o ragionare con la propria testa.(questo mi infastidisce ancora: si giudica ciò che si conosce, quello che non sa è meglio tralasciarlo e approfondirlo....
Io non approvo ne condanno la rollkur....mi è indifferente (questo l'ho espresso nella sezione apposita).
Non la reputo un metodo di addestramento, ma devo ammettere che Anky rollkur o meno a vinto innumerevoli titoli (ma questo è un altro discorso)
Ho sempre cercato di stuzzicare le discussioni passate, avendo visto tutto da molto vicino e con i miei occhi non per sentito dire.
In effetti non avevo mai fatto caso all'analogia con la keltec di Anky....
Sono bravissimi cavalieri piacciono molto anche a me....ma nel duo io aggiungerei anche la Ulla Salzgeber.



keltecs

Ecco ! usare la propria testa!!

Ho una discreta consuetudine coi cavalli, qualche mese di pratica, una piccola biblioteca equestre, e alcuni residui neuroni che ancora funzionano.

Guardare/osservare e dedurre...quello che sto cercando di dire - mi ripeto - è che queste pratiche sono un mezzo di coercizione brutale che insistono sulla psiche del cavallo e poi - per conseguenza - sui meccanismi anatomici di locomozione, dinamica ed equilibrio.

Derivano da una COERCIZIONE fondamentale di base: le "ramener"...Baucher è il ramener!

Aveva capito o intuito che, quel piego, era il principale mezzo di dominio del cavallo..."Au debut de son enseignement, le dressage, ce n'est que le ramener: obtenez le ramener oux trois allures et dans les transitions, et le reste vous serà donné par surcroit." Questo diceva il Maestro.

Naturalmente, come tutti sappiamo nel metodo di Baucher, ci fu un'evoluzione che abbinò le ramener alla cessione della mascella e alla verticalizzazione dell'incollatura...per sintetizzarsi alla fine nell'effetto d'insieme...in altre parole aggiunse coercizione alla coercizione.

Baucher era conscio della forzatura che andava ad imporre, e conosceva benissimo i cavalli, pertanto si inventò le famose flessioni a partire dal cavallo scosso e fermo...in altre parole impose uno strumento di per se crudele con la dolcezza e la progressione...non mi pare poco !!

Per sottolineare quanto dissi mi confortano le parole del Generale Decarpentry: - "...l'effect d'ensamble, s'apparente ainsi a celui des appareills de contention inventé dans le meme but, depuis: le tordnez, jusqu'à la longe Barnum, en passant par les piliers, le "travail" des maréchaux, le systéme Rarey, et l'Hippo-lasso de Raabe.

Grande il Generale!! Conosceva Rarey e Rarey conosceva Baucher...vero Alex!

Adesso come adesso ho dimenticato Rarey e sto avvicinandomi a de Bussigny... allievo di d'Aure e conoscitore di Baucher, con un'istruzione equestre nella Francia del 1850-1860 e una pratica bellica di cavalleria di circa dieci anni dal 1860 in poi... contro cavalieri arabi, tedeschi, messicani... una bella scuola.

Ma ripeto una domanda che non ha avuto risposta, mi pare. Come si inserisce, nel contesto che stiamo discutendo, Caprilli? O la sua equitazione, eminentemente "pratica", non si occupava di questi temi perchè semplicemente inutili?

Caprilli è l'ultimo genio assoluto equestre, purtroppo aveva un grado militare troppo basso per imporsi come avrebbe potuto, morì troppo presto per spiegarsi meglio, coloro che presero il suo testimone - tutti militari - furono "più caprilliani de Caprilli" con le conseguenze disastrose che scontiamo a tutt'oggi.

La sola vera "equitazione naturale" è "il sistema di Caprilli", inteso nel lasciare il cavallo in atteggiamento naturale/spontaneo...probabilmente se fosse vissuto più a lungo forse avrebbe potuto dir che: - "essere naturali va bene...ma eliminare anche la spalla in dentro per un cavallo sportivo è come castrare uno stallone"...lo "stallone" fu castrato.

Infatti, è un'eternità che un cavaliere o un cavallo italiano non vince qualcosa di veramente importane a livello mondiale.

Già....forti di una presunta superiorità, i Caprillioni buttarono l'acqua sporca e il bambino...la prova??

Nessun cavaliere italiano si è mai piazzato (partecipato ) in gare di dressage di alto livello nè ieri nè oggi...mai abbiamo avuto una squadra di dressage a livello olimpico o mondiale... semplicemente questa specialità è stata ignorata snobbata...l'addestramento equestre - di fatto - è stato escluso dal panorama sportivo italiano dai militari ottusamente ancorati al quel pezzo di "sistema" che Caprilli di fatto non aveva potuto veder evolvere e completare e affinare cosa che fecero i francesi (vedi Daneloux col suo amico Alvisi) e i tedeschi e via discorrendo....

Caprilli realmene non ha avuto abbastanza tempo per concludere il suo percorso ideologico e pratico....
I risultati li possiamo vedere oggi...
Nessun italiano a parte Paolo Margi è riuscito ad arrivare (nel dressage) ad una olimpiade con un cavallo italiano (montava Destino di Acciarella).
Oggi la nostra "migliore" porta colori V*******a T****a riesce a vincere grazie ale innumerevoli spintarelle che arrivano dall'illustre paparino.(di cui evito l'inserimento anche se nascosto dall'asterisco.Sia mai che riesca anche a querelarti per aver infangato i sui regali piedi. )
Monta cavalloni tedeschi tralasciando abbondantemente la fetta di mercato dei cavalli italiani.
Per poi vederla in sella, un vero e proprio scempio...e questo dovrebbe rappresentarci e portarci ai vertici delle classifiche.
Tanti anni di storia equestre alle spalle e ci ritroviamo quelle persone a difendere il tricolore....

keltecs

Bé Keltecs, non é proprio cosí! Guarda che lei ha tantissimi cavalli italiani, anzi, credo che sia l'amazzone italiana che ne monta di piú. Ne ha sempre di giovani, ed il suo attuale cavallo da GP é italiano!!

Mi corre un brivido lungo la spina dorsale. Poi cosa gli succede, a tutti questi cavalli giovani?

In realtá, mi pare che finiscano molto bene! Stanno facendo tutti bene ognuno al loro livello, anche questo cavallo italiano che adesso é in GP lei lo aveva preso quando era abbastanza giovane!!

Io sono convintissima che i cavalli stiano molto meglio da lei che nella maggioranza degli altri posti... stanno tutti in paddock, non hanno mai visto in vita loro redini di ritorno o strumenti simili, sono rilassati. E per tornare in topic, nessuno conosce il lavoro sotto la verticale. Davvero mi sembra che Keltecs abbia esagerato

Meno male.... la frase - unita a quello che dice Andrew McLean nel suo articolo "Il principio della mentalità" - mi aveva spaventato.

Certo, mi ero espressa malissimo io. Con "ne ha sempre di giovani" volevo semplicemente sottolineare che il suo cavallo italiano da GP non é un caso unico; non é che abbia trovato un buon cavallo che per caso ha il passaporto italiano e allora lo monta.

E' proprio l'opposto: ogni anno lei ha almeno un puledro italiano che porta in gara nelle categorie giovani cavalli ecc. Provengono tutti dallo stesso allevamento che poi é praticamente l'unico allevamento italiano di cavalli da dressage. Se li porta avanti con calma e direi che stanno tutti facendo bene.

Per questo mi ha stupito l'affermazione di Keltecs: se c'é un cavaliere italiano che sembra credere nell'allevamento italiano é lei.

Ci terrei a sottolineare che anche il nostro prossimo cavallo da Olimpiade di dressage è italiano!

Ma io non ne sarei così sicuro...non ha la manina leggera la t****a V******a e l'ho vosta da molto vicino...dalla cbina dei giudici può bastare?
Per non parlare dei commenti che senti da loro.......:"vai V******a facci sognare" ahhhh però...
Certo gli vengono in mano 10 cavalli italiani uno di loro qualcosa riuscirà a fare...
Preferisco una Claudia Montanari o una paprocka Campanella....loro meritano di portare i nostri colori, lei no....
Il papino ha spinto fin troppo con lei...gli altri se la sono guadagnata la bandiera...lei ha avuto come si dice in gergo, il c**O parato!!!
Notare anche che "piccoli" segni hanno lasciato i suoi speroncini...
Oscuro la faccia ma chi sa chi è la riconosce....


A me, da quello che ho lasciato intuire....la suddetta campionessa non piace, è un parere personale certo...ma non sono l'unico....sono in TANTI che la pensano come me!(...)

ci credete? appoggio Keltecs per una volta.
Solo per l ultimo post però...

Per mia fortuna non riconosco nessuno dagli asterischi e dalle foto...solo mi pare di ricordare che Paolo Margi è balzato all'onore delle cronache per pratiche equestri poco "simpatiche" non certo per i risultati - nulli!

A meno che non sia un grande "risultato" aver partecipato ad una olimpiade e comunque l'elenco e lòe prestazioni che avete presentato è sconfortante.

L'unico cavaliere italiano CIVILE di livello olimpico/mondiale è stato Graziano Mancinelli...il resto: - mezzecalzette.

L'unico Cavallerizzo "italiano" degli ultimi 60 anni è stato Alberto Mojersoen (spero si scriva così)...il resto: - soltanto "Maestri" .

Detto questo (e mi ripeto), mi dissocio dall'uso dei cavalli per attività competitive...