poche idee ma confuse....
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Ari11
Utente
Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 20:43 Messaggi: 156
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Re: poche idee ma confuse....
In che senso, Cla'?
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giovedì 11 settembre 2008, 10:26 |
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danielix
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Re: poche idee ma confuse....
Uno stallone, in mezzo alle femmine. Con quale imboccatura e/o altri mezzi lo monteresti?
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giovedì 11 settembre 2008, 10:33 |
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Ari11
Utente
Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 20:43 Messaggi: 156
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Re: poche idee ma confuse....
L'ho gia' detto sopra: con il filetto, come tutti gli altri cavalli. Perlomeno, cosi' e' stato finora, per tutti gli stalloni che ci e' capitato di allenare e portare in gara (un mio amico, in questi ultimi anni, ha avuto quasi solo stalloni... ).
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giovedì 11 settembre 2008, 10:39 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: poche idee ma confuse....
Su su Ari, si sa che gli stalloni arabi sono mezzi addormentati. Con loro non vale.
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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giovedì 11 settembre 2008, 10:43 |
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Ari11
Utente
Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 20:43 Messaggi: 156
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Re: poche idee ma confuse....
E certo. Questi sono mezzo addormentati, quegli altri sono lobotomizzati, quegli altri ancora sono criceti e non cavalli, quindi non vale. Diciamo che, da regolamento, possono rientrare nella statistica solo stalloni enormemente inc****ti, con morsi a leve lunghi fino a terra, occhi di fuori e magari pure qualche segnetto addosso, frustino o speroni fa uguale. Della serie... questa si' che e' evidenza!
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giovedì 11 settembre 2008, 11:08 |
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wildcat
Utente
Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 12:17 Messaggi: 228
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Re: poche idee ma confuse....
Uno stallone - come qualsiasi altro cavallo - va montato con un freno adeguato al suo addestramento, adeguato alla sua "personalità", adeguato alla situazione...nella fattispecie un raduno equestre. Da qualche parte ho fatto un elenco degli "stalloni" coi quali ho avuto "confidenza", Orolo - in queste circostanze - aveva in bocca un filetto ma andava con la sola capezzina anche se era montato da un bambino, (ebbe - ahilui - una convincetissima doma sarda ma non fu bello ) Fiorello abbisognava di un morso sardo o morso spagnolo, Said voleva un semplice filetto come Rombo, Orlando ecc. ecc. ecc. Attualmente, Oddo - nel Jumentaio -vuole la briglia (come Fiorello), se capisce di esser governato col solo filetto sarà lui a governare il cavaliere...non ci credete ?? Venite a provare !!! Ma non dimenticate di portare il pannolone !
_________________ "più l'uomo è stupido e meglio capisce il suo cavallo". Antonio Cechov
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giovedì 11 settembre 2008, 13:24 |
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Clà
Moderatore
Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 15:25 Messaggi: 7901 Località: Piemonte
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Re: poche idee ma confuse....
Mah... personalmente non mi fiderei a portare il mio in mezzo alle femmine con un filetto magari esagero... ma io alla vita ci tengo! Cmq probabilmente hai ragione tu, Ari... magari è solo una questione di addestramento. Voi come insegnate ai vostri stalloni il comportamento da tenere in mezzo alle cavalle?
_________________
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giovedì 11 settembre 2008, 14:00 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: poche idee ma confuse....
Tornando serio come al solito ricordo che la teoria dell'apprendimento dice che ogni collegamento fra segnale e conseguenza/evento associato tende, nel tempo, ad attenuarsi (tranne nel caso dell'apprendimento per shock da paura: quello resta per sempre nella profondità della mente pronto a riemergere violento in qualsiasi momento). Ogni tanto il legame va rinfrescato. Quindi: se un cavallo ha appreso il legame fra segnale e successivo dolore, in caso di mancata obbedienza, ogni tanto (se ha una personalità coraggiosa) "verifica" se il legame c'è ancora, in termini equestri "ci prova". E il cavaliere dev'esser ben pronto a chiarire che il legame c'è ancora. Quindi: un cavallo che obbedisce a seguito di un addestramento basato sull'Assioma, a mio parere, resterà per sempre un cavallo che conferma l'Assioma: un cavallo che ogni tanto "verifica", e che ogni tanto va "rimesso agli ordini". Perchè non lo facesse, bisognerebbe che il suo addestramento non fosse stato basato su questo principio, oppure bisogna riaddestrarlo dall'inizio, sempre che sia possibile. Ma se non c'è altro modo, come dice l'Assioma, perchè provarci? Tanto è manifestamente impossibile. Entro certi limiti, sono chiacchiere.... penso sia condiviso da tutti il fatto che un addestramento strettamente basato sull'Assioma può dare piena soddisfazione e forse protare il cavallo ai massimi livelli di performance in alcune discipline equestri; alcune, tranne quelle dove ogni molecola energetica non deve essere sprecata inutilmente dallo stress.... vero Ari?
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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giovedì 11 settembre 2008, 14:34 |
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danielix
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Re: poche idee ma confuse....
Oh laaaa! Finalmente son tornata allo stadio di prima. Proseguo calma avanti, dritta e confusa. Mi interessava l'argomento gestione stalloni in mezzo alle cavalle e rispunta sto cacchio di assioma. Alex, esempi pratici. Di cose che fai tu. O quello che pensi tu. Per favore. Il mio gattone riportava la sua esperienza, così come Ari e stava tentando di inserirsi anche Claudia. Per favore. Hai una cavalla ma non dici MAI cosa fai oltre a sostenere argomentazioni sull'assenza di ferri e freni. Per favore.
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giovedì 11 settembre 2008, 14:57 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: poche idee ma confuse....
danielix ha scritto: Oh laaaa! Finalmente son tornata allo stadio di prima. Proseguo calma avanti, dritta e confusa. Mi interessava l'argomento gestione stalloni in mezzo alle cavalle e rispunta sto cacchio di assioma. Alex, esempi pratici. Di cose che fai tu. O quello che pensi tu. Per favore. Il mio gattone riportava la sua esperienza, così come Ari e stava tentando di inserirsi anche Claudia. Per favore. Hai una cavalla ma non dici MAI cosa fai oltre a sostenere argomentazioni sull'assenza di ferri e freni. Per favore. Mi scuso dell'interruzione. Purtroppo esperienze personali non ne ho alcuna. Anzi, una sola: ho fatto il pareggio n. 1 a due bellissimi stalloncini Sanfratellani di tre anni e mezzo, sdomi (ma ammansiti), e nel loro comportamento non ho rilevato alcunchè di strano. Detto questo taccio, e lascio parlare chi ha esperienze concrete e personali.
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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giovedì 11 settembre 2008, 15:11 |
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wildcat
Utente
Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 12:17 Messaggi: 228
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Re: poche idee ma confuse....
Clà ha scritto: Mah... personalmente non mi fiderei a portare il mio in mezzo alle femmine con un filetto magari esagero... ma io alla vita ci tengo! Cmq probabilmente hai ragione tu, Ari... magari è solo una questione di addestramento. Voi come insegnate ai vostri stalloni il comportamento da tenere in mezzo alle cavalle? Certamente si possono addestrare criceti e sarchiaponi, più difficile è addestrare il "testosterone", se è relativamente facile andare in passeggiata con uno stallone e il suo "branchetto" - cioè con cavalli che conosce bene e dei quali sente abitualmente l'odore - è quasi impossibile portare "uno stallone" in mezzo a cavalli sconosciuti senza che questo non vada in agitazione. Certo, se dobbiamo fare una 100 km il discorso cambia, una volta in marcia ad andatura sostenuta, l'animale penserà a usare le sue energie per stare dietro gli altri piuttosto che insistere in esibizioni terrifiche. Giovedi mattina: - ore 7 arrivo al punto di riunione: vecchi conosciutissimi amici per me tutte cavalle sconosciute per lui: - un'ira di Dio!! Nitriti di sfida, galoppo sul posto, tentativi di impennate, esibizione della verga ecc. ecc. Lo lego ad un anello ben distante dagli altri: un ora di agitazione con la sella lasca addosso...ore 8 partenza, prego gli altri di sostenere l'andatura...per qualche km - l'inferno - poi man mano - il bimbo - si adegua al passo, solo qualche nitrito di partecipazione ogni tanto; a mezzogiorno sosta di ristoro nel bosco vicino la fonte; lui sempre legato un pò distante, ma tranquillo con la musetta a mangiare: - ma sempre ben vigile. Ore 15: partenza, allegria al'inizio, poche centinaia di metri, poi regolare andatura; ormai da lontano non si distingue più dagli altri cavalli...nel frattempo ha fatto amicizia con una cavallina, le sta vicino e si tranquillizza...ogni tanto lo mando in testa o in coda...tanto perchè non radichi troppo l'abitudine, per contro "odia" una grossa baia...chissaperchè. Ore 19: - arrivo in masseria, per lui un box imperiale , gli altri: in poste o in un recinto, dopo di che, noi si va al ristorante dove si mangia si beve e si canta...una bella serata, poi a dormire nel fienile. L'escursione dura tre giorni, non so bene, ma certo oltre i 100 km...l'arrivo, al solito punto di riunione è fatto colle redini sul collo, lui controlla sempre le "sue cavalle" ma distrattamente quasi come spirito di dovere ma non ci bada quasi più, la distanza di sicurezza è stata quasi completamente annullata...certo bisogna averlo sempre sotto controllo ma basta legarlo due metri dalla sua preferita che rimane buono buono...qualche borbottio tanto per fare conversazione . Alle 16: faccio sella, saluto gli altri e vado a farmi un'altra ventina di km per essere a casa, lui non vorrebbe lasciare le nuove amiche , basta poco per convincerlo del contrario: - una stretta di gambe e il mio ruggito felino lo convincono immediatamente. Questa è la normale comportamentatione di un normale stallione...come "insegnargli a stare in mezzo le giumente" ci chiede Clà...semplicissimo: - fare tutti i giorni per tutte le settimane per tutti i mesi dell'anno questo "tran tran"; mio nonno al carretto ci attaccava cavalli collepalle erano perfettamente agli ordini..ma comunque non si potevano mai trattare como li castroni et le jumente: abbisognavano sempre di precautioni et competentie particolari...questo anco De Crescenzo lo sa.
_________________ "più l'uomo è stupido e meglio capisce il suo cavallo". Antonio Cechov
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giovedì 11 settembre 2008, 15:35 |
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Ari11
Utente
Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 20:43 Messaggi: 156
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Re: poche idee ma confuse....
Cita: alcune, tranne quelle dove ogni molecola energetica non deve essere sprecata inutilmente dallo stress.... vero Ari?
Difatti! Mai visto un cavallo che, dopo un po', non capisca e non valuti il significato della parola "fatica"! Senza bisogno di nessun assioma, di nessun morso, di nessun tipo di marchingegno particolare! All'inizio, le prime gare, un po' di nitriti, qualche scalpitata qua e la'... e poi, puufff! Bolla di sapone! Come gli passa! Agli stalloni piu' che agli altri, perche' non e' vero che sono piu' forti, piu' tenaci, piu' stoici... tutt'altro. Sono piu' pigri, piu' autoconservativi, molto meno grintosi e resistenti delle femmine, di fronte al lavoro. Come si fa ad abituare uno stallone a stare insieme alle femmine? Ci si lavora insieme... ma lavoro, non pascolage. Se hanno bollenti spiriti, gli dureranno pochissimo. (porelli! ) Dopo che naturalmente ci si e' lavorato tanto e bene da soli, in modo che il legame con il cavaliere abbia un qualche peso, di fronte alla nuova situazione! I nostri, inoltre, sono tutti cavalli che stanno a paddock in vicinanza delle femmine, nonche' di altri stalloni, quindi la convivenza in qualche modo e' gia' conosciuta. Non dico che non abbiano comportamenti da tenere a bada, o che non necessitino di alcune attenzioni in piu', per carita'... ma sono tutte cose che si affrontano e si risolvono, esattamente come per gli altri cavalli. Sto porello di stallone del mio amico si e' sciroppato qualche centinaio di km, dietro la codina ritta della mia cavallina in calore... manco la badava piu', pora bestia! E quanto ci sformava lei, invece! Quella si, che non demorde mai!
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giovedì 11 settembre 2008, 16:14 |
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wildcat
Utente
Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 12:17 Messaggi: 228
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Re: poche idee ma confuse....
Stranamente, Ari ed io abbiamo detto le stesse cose in ambiti diversi riguardo gli "stalloni", dissento però, vivamente dalla sua visione troppo ristrettiva riguardo la supposta superiorità femminile in campo ippico. I maschi hanno - nelle corse al galoppo - un carico di peso maggiore delle femmine e dei castroni. Nell'Alta Scuola sono preferiti i maschi perchè di temperamento più forte e resistente delle femmine alle micidiali esigenze dell'Arte . I carrettieri di "lungo corso" preferivano i maschi, perchè più resistenti, più volitivi e più caparbi e più forti. Ma quello che taglia la testa al toro è che - anticamente - si tenevano alcuni muli interi per lavori veramente pesanti, pericolosi e particolari; solo burdunari (mulattieri) veramente capaci potevano governare quei soggetti...si riconoscevano - oltre che dalle palle - dal fatto che portavano la museruola in ferro e dallo sguardo invero inquietante. "Con il castrone si è dalla parte della ragione"...recita giustamente il vecchio adagio; dunque, noi che trattiamo cavalli interi siamo matti...mi pare evidente; cos'erano - allora - quelli che trattavano muli interi ??? Eppure lo facevano...non per sport, non per esibizionismo, non per "status simbol" ma perchè utilitaristicamente "il giuoco valeva la candela" : - quegli animali rendevano, concretamente rendevano.
_________________ "più l'uomo è stupido e meglio capisce il suo cavallo". Antonio Cechov
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giovedì 11 settembre 2008, 21:40 |
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Clà
Moderatore
Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 15:25 Messaggi: 7901 Località: Piemonte
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Re: poche idee ma confuse....
Io non sono matta Non ho la possibilità di far stare e/o far lavorare il G. vicino alle femmine. Spesso, però, ci siamo trovati in mezzo ad altri stalloni. Solitamente vado fin dove son sicura e, quando vedo una situazione di possibile pericolo, mi allontano. Così facendo, fin'ora, non è mai successo nulla... Mio padre, invece, è un pò più "spericolato" e, ogni tanto, va a far raduni in mezzo a femmine, castroni e stalloni. Non è mai successo nulla nemmeno a lui. Forse gli è sempre andata bene... o, forse, ha quel pizzico di "coraggio" in più che io non ho
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giovedì 11 settembre 2008, 22:14 |
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wildcat
Utente
Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 12:17 Messaggi: 228
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Re: poche idee ma confuse....
wildcat ha scritto: Clà ha scritto: Mah... personalmente non mi fiderei a portare il mio in mezzo alle femmine con un filetto magari esagero... ma io alla vita ci tengo! Cmq probabilmente hai ragione tu, Ari... magari è solo una questione di addestramento. Voi come insegnate ai vostri stalloni il comportamento da tenere in mezzo alle cavalle? Certamente si possono addestrare criceti e sarchiaponi, più difficile è addestrare il "testosterone", se è relativamente facile andare in passeggiata con uno stallone e il suo "branchetto" - cioè con cavalli che conosce bene e dei quali sente abitualmente l'odore - è quasi impossibile portare "uno stallone" in mezzo a cavalli sconosciuti senza che questo non vada in agitazione. Certo, se dobbiamo fare una 100 km il discorso cambia, una volta in marcia ad andatura sostenuta, l'animale penserà a usare le sue energie per stare dietro gli altri piuttosto che insistere in esibizioni terrifiche. Giovedi mattina: - ore 7 arrivo al punto di riunione: vecchi conosciutissimi amici per me tutte cavalle sconosciute per lui: - un'ira di Dio!! Nitriti di sfida, galoppo sul posto, tentativi di impennate, esibizione della verga ecc. ecc. Lo lego ad un anello ben distante dagli altri: un ora di agitazione con la sella lasca addosso...ore 8 partenza, prego gli altri di sostenere l'andatura...per qualche km - l'inferno - poi man mano - il bimbo - si adegua al passo, solo qualche nitrito di partecipazione ogni tanto; a mezzogiorno sosta di ristoro nel bosco vicino la fonte; lui sempre legato un pò distante, ma tranquillo con la musetta a mangiare: - ma sempre ben vigile. Ore 15: partenza, allegria al'inizio, poche centinaia di metri, poi regolare andatura; ormai da lontano non si distingue più dagli altri cavalli...nel frattempo ha fatto amicizia con una cavallina, le sta vicino e si tranquillizza...ogni tanto lo mando in testa o in coda...tanto perchè non radichi troppo l'abitudine, per contro "odia" una grossa baia...chissaperchè. Ore 19: - arrivo in masseria, per lui un box imperiale , gli altri: in poste o in un recinto, dopo di che, noi si va al ristorante dove si mangia si beve e si canta...una bella serata, poi a dormire nel fienile. L'escursione dura tre giorni, non so bene, ma certo oltre i 100 km...l'arrivo, al solito punto di riunione è fatto colle redini sul collo, lui controlla sempre le "sue cavalle" ma distrattamente quasi come spirito di dovere ma non ci bada quasi più, la distanza di sicurezza è stata quasi completamente annullata...certo bisogna averlo sempre sotto controllo ma basta legarlo due metri dalla sua preferita che rimane buono buono...qualche borbottio tanto per fare conversazione . Alle 16: faccio sella, saluto gli altri e vado a farmi un'altra ventina di km per essere a casa, lui non vorrebbe lasciare le nuove amiche , basta poco per convincerlo del contrario: - una stretta di gambe e il mio ruggito felino lo convincono immediatamente. Questa è la normale comportamentatione di un normale stallione...come "insegnargli a stare in mezzo le giumente" ci chiede Clà...semplicissimo: - fare tutti i giorni per tutte le settimane per tutti i mesi dell'anno questo "tran tran"; mio nonno al carretto ci attaccava cavalli collepalle erano perfettamente agli ordini..ma comunque non si potevano mai trattare como li castroni et le jumente: abbisognavano sempre di precautioni et competentie particolari...questo anco De Crescenzo lo sa. La controprova: - Sempre con lo stesso gruppo di amici, qualche tempo dopo, organiziamo un "renez vous" da me il fine settimana: sabato sera mi raggiungono in campagna, "cena a quel bel dio biondo", mattinata escursione al lago, pic-nic, siesta e ritorno alle loro case. Tanto per stare insieme, e per fare una galoppata, decido di andar loro incontro in un punto stabilito e fare assieme gli ultimi 10 km. Sorpresa !! assieme a loro ci sono due ragazzine - figlie dei miei amici - alla loro prima uscita dunque solo passo di quello blando moscio lentopede da carrofunerario !! Risultato: - il tragitto che all'andata avevo coperto in 3/4 d'ora lo abbiamo fatto in due ore...arrivati col buio !! Due ore in groppa ad un toro meccanico !! Se ci mettevamo in testa, voleva aspettare i ritardatari, se stavamo in coda temeva che i primi scappassero, se stavamo in mezzo andava in confusione...nitriti pavarottiani, terra terra, levate, galoppo sul posto, qualche lanciata, sgroppatoni ed impennate e per concludere: la sella girata...i cazzotti in testa e speronate: - manco li sentiva !! Eppure era un bravo cavallo e discretamente addestrato. Già ! Come fare a controllare gli ormoni ? - esclusi la castrazione e la chimica : - il lavoro, le travail, das Arbait, the work, el trabajo...quattro cinque km di galoppo sostenuto e si sarebbe - come tante altre volte - adeguato, come è vero: - "il lavoro nobilita il cavallo" . P.S. il giorno dopo altro che escursione: - massaggi alla schiena ed antinfiammatori e cintura del dottorginò, ero rimasto anchilosato, teso come un fuso !
_________________ "più l'uomo è stupido e meglio capisce il suo cavallo". Antonio Cechov
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giovedì 11 settembre 2008, 22:32 |
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