no scusate...mi è venuta in mente una cosa.....
avete letto il secondo passo dell'artistico-letterario?
quello in cui Ulisse arriva in un'isola tutto nudo e ricoperto di salsedine e le ragazze scappano...tranne una....Nausicaa e Ulisso si chiede se allietarla con dolci canzoni o se abbracciarle le ginocchia (
)....e naturalmente opta per le canzoni...se le avesse abbracciato le ginocchia si sarebbe scandalizzata troppo (
)....
...ecco....
...devo dire che il primo pensiero che ho fatto è stato "seeeee...altro che ginocchia....." e poi "le marpione di equi altro che scappare....gli sarebbero saltate addosso!!!"
ecco...trovato il pezzo.....il nostro era in prosa...
Ciò detto, uscìa l'eroe fuor degli arbusti,
E con la man gagliarda, in quel che uscìa,
Scemò la selva d'un foglioso ramo,
Che velame gli valse ai fianchi intorno.
Quale dal natìo monte, ove la pioggia
Sostenne e i venti impetuosi, cala
Leon, che nelle sue forze confida;
Foco son gli occhi suoi; greggia ed armento
O le cerve selvatiche, al digiuno
Ventre ubbidendo, parimente assalta,
Né, perché senta ogni pastore in guardia,
Tutto teme investìr l'ovile ancora:
Tal, benché nudo, sen veniva Ulisse,
Necessità stringendolo, alla volta
Delle fanciulle dal ricciuto crine
Cui, lordo di salsuggine com'era,
Sì fiera cosa rassembrò, che tutte
Fuggîro qua e là per l'alte rive.
Sola d'Alcinoo la diletta figlia,
Cui Pallade nell'alma infuse ardire,
E francò d'ogni tremito le membra,
Piantossegli di contra e immota stette.
In due pensieri ei dividea la mente:
O le ginocchia strignere a Nausica,
Di supplicante in atto; o di lontano
Pregarla molto con blande parole
Che la città mostrargli, e d'una vesta
Rifornirlo, volesse. A ciò s'attenne;
Ché dello strigner de' ginocchi sdegno
Temea che in lei si risvegliasse. Accenti
Dunque le inviò blandi e accorti a un tempo.