io non credo che il territorio conti così tanto, un buon allevatore che sa come tirar su puledri e un buon addestramento possono far tirare fuori molto di più dal cavallo che un buon terreno. Non dico che il terreno non sia importante, ma alle carenze del terreno si può rimediare e credo che cavalli buoni in italia ne nascano, lo ripeto per l'ennesima volta, ho visto cavalli di grande qualità nei circuiti non arrivare alle gare alte perchè il loro addestramento non veniva portato avanti correttamente. Certo i nostri nuemeri rispetto a quelli di germania e olanda sono imbarazzanti, ma nel nostro piccolo dei buoni soggetti li abbiamo e abbiamo anche notevoli margini di miglioramento. è facile dare la colpa al terreno non adatto, più difficile è che tutti (dalle istituzioni ad allevatori, addestratori, cavalieri, proprietari) si prendano le proprie responsabilità e facciano qualcosa per cambiare le cose.

Quoto in pieno

Ovviamente non posso che quotare in pieno anch'io quello che ha scritto ShyBoy!!!

Puoi anche comprare dell'ottima Malvasia e farla lavorare da un vietnamita, ma sai bene che se non ha gli strumenti adatti non nè verrà mai un vino di qualità.

E' solo un esempio, ma può calzare.

(traduzione: è paradossale comprare soggetti all'estero perchè crescono in posti da campioni e poi portarli a vivere la loro vita in posti che sarebbero -a quanto pare- deleteri per la loro carriera. O no?! )

Dipende Arya. Se vinci gli internazionali di solito qualcsa sai fare. Se a Ludger do un cavallino italiano da 125 dubito che ci vinca la finale di coppa del mondo.
Anche il cavallo è importantissim o oggi in gara per essere competitivi.

Io non parlo di competenze o meno di un cavaliere (anche perchè 1-non mi sento all'altezza di giudicare, 2-nella mia ironia potrei essere fraintesa ) ma proprio di crescita e salute del cavallo. Un cavallo non smette di formarsi a 2 anni (o anche meno) quando viene venduto al compratore non olandese/francese/tedesco e quindi portato in situazioni ambientali diverse, in questo caso in Italia. Vieni qui che:
a) i pascoli non sono all'altezza
b) paddock non ce ne sono
c) l'estate è secca e arida
d) piove poco, ma quando piove si allaga tutto
Insomma, il cavallo ne risentirà o no?!

Secondo me tutto questo discorso è solo un alibi bello e buono per l'assenza di risultati. Non si può pensare che il terreno conti più di linee genetice, addestramento e pilota, altrimenti smetiamo tutti di fare gare erchè da noi non c'è il terreno adatto

Forse dovrei bere più sambuca molinari.. chiara e precisa!

Io concordo con Cri e Holden.

L'allevamento italiano piú famoso di cavalli da dressage ogni singolo anno porta i puledri svezzati in Germania e li riprende prima dei 3 anni. Solo ed esclusivamente per la qualitá dei pascoli. Credo che sia tutto detto...

Io redo non sia detto proprio nulla. Queste sono scelte e vanno bene, ma comunque la si veda pensare che se non abbaimo cavalli è colpa del terreno è semplicemente assurdo. Può essere una delle concause, ma sostenere che sia la principale conferma le mie ipotese, è omodo dare la colpa a cose che non possiamo controllare.

Secondo me è tutto un insieme di fattori su tutti i fronti.
X quanto riguarda le condizioni di allevamento Arya riprendo i tuoi punti:

a) i pascoli non sono all'altezza
Vero! Tralasciando il discorso spazio che è il punto sotto se intendiamo un pascolo come fonte di nutrimento si potrebbe ovviare al problema con un adeguata alimentazione. Probabilmente mi verrà a costare qualcosa di più a livello di cibo e integratori ma il risultato potrebbe essere il medesimo.

b) paddock non ce ne sono
Vero, nei maneggi i paddock sono merce rara e quando ci sono le dimensioni sono decisamente ridotte. Discorso diverso è per gli allevamenti dove i paddock ci sono essendo una cosa essenziale, certo che per fornire ampi spazi bisogna far fronte a spese di acquisto decisamente altine.

c) l'estate è secca e arida
d) piove poco, ma quando piove si allaga tutto
Questi punti mi sembrano irrilevanti. Rispetto a Francia e Germania (per citare le due vicine di casa) differenze climatiche ci sono ma non esagerate. In Inghilterra ci sono frequentissime pioggie però non hanno mai ostacolato l'allevamento.

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Per tutto il resto penso che le colpe siano poi su più fronti.
E' vero che l'unire con i premi in denaro incentiva allevatori e cavalieri a spremere i cavalli tra salto in libertà, 4 anni, 5 anni... così se siamo fortunati riusciamo a far la stagione dei 6 anni o se siamo stati sfortunati ci siamo anche fermati prima.
E' vero che qui in Italia fare una gara costa più di un mutuo rispetto all'estero.
E' vero che i ritardi della programmazione delle gare non permettano una buona programmazione di stagione.
Così come sono veri tutti i soliti discorsi triti e ritriti... Tutti si dicono contrari al sistema ma poi il 90% continua ad assecondarlo a pieno.

non posso che quotare tutto il discorso riguardo ai pascoli e il reto e aggiungere che è noto che si sottopngono puledri mal addestrati a troppe gare e nessuno pensa a farli crescere, ma di questo non si parla perchè tocca direttamente i cavaliri e gli addestratori che si guardano bene da fare nulla per cambiare le cose tanto loro i soldi li prendono comunque

Io mi sono soltanto limitata a leggere le discussioni a riguardo (che sono taaaante e finiscono sempre agli stessi punti) e trarre delle conclusioni puramente logiche. Mi ripeto: non parlerò mai e poi mai della capacità di un singolo cavaliere o di una rappresentanza, non ne ho le capacità. Però a vedere una computer list fei non è che ci voglia una chissà quale scienza..

A questo punto parlerei di due piani di allevamenti diversi:
- All around
- Gran Prix
(per usare termini sciistici)

Araya era chiaro
Mi hai fatto venire in mente una cosa...
Cavallo che "si rompe presto"... come facciamo a trovare la causa? Allevato male? Spremuto troppo? Sistema di lavoro sbagliato? ed ecco che anche qui ci si palleggia le colpe.

premettendo che dubito che un puledro con scarse doti allevato nel miglio pascolo del mondo diventi un campione...., secondo me la scarsa qualita dell allevamante italiano dipende da un isieme di fattori gia elencati da altri in precedenza, ma secondo me si dovrebbero domandare come mai in italia viene un puledro buono su 100 e all estero su 100 ne vengono 50 se nn di +?
Poi spesso bravi puledri si perdono x strada, vuoi x la gestione sbagliata della loro carriera, vuoi x' venduti a amatori, o x altri mille motivi, ma se la fise cercasse di tutelare questi rari puledri qualitativi nn sarebbe una buona idea?nel senso potrebbe acquistarli e affidarli a cavalieri competenti in modo che raggingano un completo sviluppo e possano raggiungere alti traguardi,questa potrebbe essere un idea.
sonika sicuramente quelli da te elencati sono le cause principali della carenza di buoni cavalli, spesso chi ha un buon puledro lo spreme come un limone x vincere 2 soldi in + e quando raggiunge la maturita ormai ha dato di tt e di +