Avevamo proprio bisogno anche di questi?
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paolino
Utente
Iscritto il: sabato 25 giugno 2005, 18:52 Messaggi: 2381 Località: Lombardia
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
shyboy ha scritto: Mi dite che sono più fragili rispetto ad olandesi e tedeschi? falso ho visto più olandesi e tedeschi zoppi di quanti ne abbia visto dritti. Avrai visto anche piu cavalli tedeschi e olandesi, visto che di maremmani non è che ce ne siano tanti, quindi la tua percentuale è destinata a saltare.
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venerdì 7 marzo 2008, 17:09 |
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rmel
Utente
Iscritto il: venerdì 7 aprile 2006, 12:34 Messaggi: 196
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Ho visto centinaia di cavalli Olandesi e Tedeschi e anche moltissimi Maremmani ma in concorso i primi due sono risultati sempre i più sani dal punto di vista osseo.I maremmani sono stati selezionati sopratutto per fare altro che non è saltare mentre gli Olandesi e i Tedeschi sono quasi mezzo secolo che vengono selezionati per questo.La quato di maremmani che ho visto in gara rimane sempre di 1 a 10 comunque quindi direi che come statistica non vale molto. Questo senza voler togliere nulla alla razza nostrana.
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venerdì 7 marzo 2008, 19:01 |
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buzz_lightyear
Utente
Iscritto il: lunedì 14 febbraio 2005, 17:45 Messaggi: 1445
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Veramente non vedo il motivo del contendere. Germania, Olanda, Belgio ecc, allevano, ogni anno, migliaia e migliaia di puledri. Molti di questi li vediamo crescere nelle competizioni e quando arrivano in Coppa del Mondo o Olimpiadi non troviamo nomi di italiani nè, tampoco, di maremmani. Se poi, quei campioni siano stati o meno affetti da OCD non gliene frega un accidenti a nessuno. Invece è interessante scorrere il sito dell'Anam: http://www.anamcavallomaremmano.com/_attivita.html. I maremmani hanno oltre 150 stalloni attivi che, alla fine della solfa, portano al performance test delle fattrici, circa 60 puledre all'anno. A parte il legittimo sospetto sulla fine degli altri prodotti... (ma a che diamine servono in Maremma, oltre 150 stalloni?) la mia considerazione è che siamo dei cialtroni e ci compiaciamo di esserlo. Possibile mai che nemmeno i maremmani, pur nel rispetto delle loro prerogative, non capiscano che anche nel loro LG ci dovrebbe essere solo l'eccellente qualità e non il solito guazzabuglio che confonde le idee e produce mediocrità?
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venerdì 7 marzo 2008, 20:21 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
paolino ha scritto: shyboy ha scritto: Mi dite che sono più fragili rispetto ad olandesi e tedeschi? falso ho visto più olandesi e tedeschi zoppi di quanti ne abbia visto dritti. Avrai visto anche piu cavalli tedeschi e olandesi, visto che di maremmani non è che ce ne siano tanti, quindi la tua percentuale è destinata a saltare. Ho visto anche una buona dose di cavalli maremmani non preoccuparti. Allora evidentemente io devo essere fortunato, visto che ne ho visti parecchi, molti amici li possiedono, conosco un cavaliere che ne monta uno ad alti livelli e nessuno ha problemi ossei. Ma certo sono io ad essere fortunato. Buzz io non sto sostenendo che i maremmani siano la razza da salto del futuro, ne che abbiano le qualità per diventare grandi saltatori, dico che in quanto a solidità non hanno nulla da invidiare a olandesi e tedeschi, anzi. Detto questo se davvero li si volesse rendere cavalli da competizione occorrerebbe migliorare e parecchio la razza, forse tu ritieni la cosa impossibile, io invece credo che con un po di impegno sarebbe possibile, ci sono alcuni soggetti che potrebbero proettere bene se sapientemente incrociati con cavalli più portati per il salto. Questa però è la mia opinione da profano dato che io mi occupo di addestramento non di allevamento. L'unica cosa che mi sento di dire dal punto di vista addestrativo è che lavorare con i maremmani in molti casi è un piacere ed è molto più semplice perchè sono cavalli molto disponibili se presi bene.
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sabato 8 marzo 2008, 0:47 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Buzz non ho avuto modo di continuare un dicorso che invece mi interessa molto. Tu sostieni che l'allevamento italiano roduce solo soggetti mediocri. Io vedo la cosa in maniera differente, mi piacerebbe capire la tua opinione a riguardo. Sicuramente è vero la maggior pare dei cavalli italiani è di livello medio o medio basso se vogliamo, ma io mi chiedo non è così anche negli altri paesi? è vero producono tanti cavalli buoni, ma quanti ne scartano? Avranno anche tanti fenomeni, ma i numeri dell'allevamento olandese e tedesco sono impressionati e tali da farmi dire che la percentuale di cavalli buoni che nascono è veramente esigua. Basta pensare che l'allevamento italiano produce in media ogni anno lo stesso numero di soggetti del principale allevamento olandese: tutta la produzione italiana è pari a quella di un solo allevamento olandese. è ovvio che loro abbiano più soggetti buoni. Io, però trovo che qualche soggetto buono nasca anche qui e che la media non sia poi così bassa. il problema è che nel nostro paese manca la cultura e lecapacità di portare avanti i puledri e farli crescere senza spremerli da giovani. Un puledro che sia valido viene subito affidato nelle mani di un cavaliere perchè lo porti in gara il prima possibile in modo da vincere qualcosa. Questo fa si che i cavalli non vengano lavorati come si deve e finiscano per non essere in grado di fare quello che magari era nel loro potenziale. Come si può pensare che un cavaliere abbia tempo e interesse a portare avanti un cavallo giovane? i cavalieri sono piloti e come tali, giustamente, devono far funzionare al meglio ciò che hanno a disposizione e hanno poco tempo per lavorare a casa. Un puledro al contrario ha bisogno di tanto lavoro a casa e poche uscite in gara che non devono essere fatte pensando al risultato, ma cercando solo di fargli fare esperienza. Trovo che ci sia una contraddizione enorme in questo modo di sviluppare i cavalli giovani. Non sarebbe eglio affidarli ad un buon addestratore che li porti a raggiungere il amssimo del loro potenziale? Io sono convinto che di buoni soggetti ne nasca qualcuno, solo che noi li bruciamo prima che possano esprimersi ad alti livelli. Vorrei sapere qual'è la tua opinione a riguardo, ti chiedo scusa per la lunghezza dell'intervento, ma volevo essere il più chiaro possibile.
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sabato 8 marzo 2008, 1:11 |
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buzz_lightyear
Utente
Iscritto il: lunedì 14 febbraio 2005, 17:45 Messaggi: 1445
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
In un mio intervendo alla pagina precedente, avevo scritto questo: "Il mio consiglio, per chi abbia un puledro su cui investire sogni, soldi e speranze, è quello di non farlo uscire in competizioni ufficiali, almeno fino ai 5 anni. Può fare comunque esperienze in piccoli sociali o fuori gara, ma senza lo stress dei tre giorni, di viaggi chilometrici o del risultato ad ogni costo. Poi, piano piano, qualche partecipazione a nazionali ma non le tre giornate, meglio solo due, e si arriva ai 7 anni con un cavallo sano, equilibrato, disponibile al lavoro e senza alterazioni di sorta. Però, da qui in avanti, "caro cavallo io e te siamo alla pari. Ti ho protetto, ti ho curato, adesso si fa seriamente e così come lavoro io lavori te. E' una questione di sopravvivenza per tutti e due ". A questo punto, se il cavallo c'è arriveranno anche le soddisfazioni e si potrà pure cominciare a sognare in grande. Come vedi, in linea di massima la penso esattamente come te perchè la mia esperienza personale mi fa credere che i puledri vadano protetti. Molti anni fa, ho avuto una puledra in cui credevo molto; quando decisi a chi affidarla, feci un patto con quel cavaliere, ossia gli dissi che la cavalla non sarebbe mai stata in vendita e per nessuna cifra. Lui la gestì al meglio, facendola progredire con calma e piano piano, divenne la seconda cavalla italiana, di tutti i tempi, per somme vinte in gara. A Grosseto un signore mi mise in mano, davanti a molta gente, un assegno in bianco e un'altro mi offrì 200 milioni che, per quei tempi, erano soldi veri ma andammo avanti per la nostra strada senza rimpianti. Questo per dirti che, se uno crede in un cavallo e ha la pazienza di aspettarlo, prima o poi verrà fuori e con tutte le carte in regola. Adesso debbo fuggire ma continueremo il discorso anche se, scorrendo indietro e usando la funzione "cerca" potrai trovare di tutto e di più sull'argomento. Buon week end
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sabato 8 marzo 2008, 11:17 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Ti ringrazio per la risposta, io mi sento di fare un passo in più: secondo me al contrario di quanti molti dicono in italia di cavalli buoni ne nascono, il problema è che non li facciamo crescere correttamente. Certo non ne nascono tanti, ma come dievo prima è una questione di numeri, da noi nascono pochi puledri in generale, non possiamo pretendere che nascano tanti fenomeni. La verità è ch dire che manano i cavalli è un alibi per proprietari e cavalieri che non se la sentono di investire nel futuro del cavallo e preferiscono avere i risultati subito. mi permetto di racontarti la storia della mia cavalla, in breve, perchè credo rispecchi quanto detto da te prima. Quando l'ho comprata ero andato in un maneggio di un amico cavaliere che monta nei gran premi e avevo provato un po di cavalli. Quando ho visto lei e l'ho provata dentro di me dicevo: "questa non la prendo" perchè era quanto più lontano dal cavallo da salto. parlando con il mio istruttore, che ha un esperienza infinita sui puledri, mi disse invece che la cavalla era buona (aveva un'ottimam testa e un ottimo posteriore e mezzi) era solo acerba (5 anni ma lavorava si e no da un mese). Alla fine decisi di prenderla, la cavalla sul salto non sembrava promettere bene, non sapeva muovere la schiena e il passaggio di anteriore non era gran che (ottimo posteriore e buoni mezzi): risultato era che o partiva grande e saltava senza energia oppure abbatteva tutti i salti. Io ho comunque creduto nel progetto anhe quando tutti intorno a me dicevano o facevano capire che per loro la cavalla era negata (tranne il mio istruttore). Il risultato è che a distanza di un anno la cavalla ieri salta come un cavallo da gran premio volando sui salti, usando la schiena, rimanendo da sola lontano dai salti e dimostrando un rispetto per le barriere inimmaginabile. Qundi non posso che dire che sono d'accordo on te: se si crede davvero in un cavallo e lo si lavora al meglio pensando al suo bene e non al nostro portafoglio o al nostro divertimento (perchè addestrare in se è noioso anche se le soddisfazioni ripagano in pieno) i risultati arrivano e puoi ottenere più di quanto ti aspetti.
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sabato 8 marzo 2008, 12:24 |
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Crazy Dreamer
Utente
Iscritto il: domenica 4 settembre 2005, 14:21 Messaggi: 1925 Località: Sicilia
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Holden ha scritto: Io non ritengo che la maremma e la Sardegna siano luoghi ideali per l'allevamento del cavallo da sport con le caratteristiche che si cercano oggi; tutto qua.
Nè geograficamente, nè per caratteristiche e qualità del pascolo. Molto semplicemente; non è colpa di nessuno. Anche se questo discorso è un po' ... ...allora in Sicilia non si dovrebbero allevare MAI E POI MAI cavalli sportivi Si dovrebbero allevare solo Purosangue Orientali e Sanfratellani perchè autoctoni ...o cavalli da carne ...mah...
_________________ *->Da "grande" voglio fare l'allevatrice!!!<-*
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domenica 9 marzo 2008, 21:29 |
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cri&sbeauty
Utente
Iscritto il: domenica 25 marzo 2007, 20:32 Messaggi: 1893 Località: ravenna, emilia romagna
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Crazy purtroppo concordo con Holden. Per sviluppare buoni puledri da salto occorrono pascoli sterminati che fa fatica a offrire in Italia la Maremma....Figuriamoci i terreni accidentati e aridi di Sardegna e Sicilia. E' vero che esistono eccezioni, ma di cavalli Maremmani o allevati nelle isole che competono nei gp internazionali ne ho sentiti pochi o nessuno. Buzz davvero complimenti, i tuoi ragionamenti sono sempre molto interessanti ed istruttivi. Spero che non sforzando più di tanto la mia cavalla nei 5 e 6 anni, e non facendolo neanche quest'anno che ne ha sette, io riesca a valorizzarla e a farne una buona cavalla.
_________________ -C-
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lunedì 10 marzo 2008, 10:54 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
cri&sbeauty ha scritto: Crazy purtroppo concordo con Holden. Per sviluppare buoni puledri da salto occorrono pascoli sterminati che fa fatica a offrire in Italia la Maremma....Figuriamoci i terreni accidentati e aridi di Sardegna e Sicilia. E' vero che esistono eccezioni, ma di cavalli Maremmani o allevati nelle isole che competono nei gp internazionali ne ho sentiti pochi o nessuno. Buzz davvero complimenti, i tuoi ragionamenti sono sempre molto interessanti ed istruttivi. Spero che non sforzando più di tanto la mia cavalla nei 5 e 6 anni, e non facendolo neanche quest'anno che ne ha sette, io riesca a valorizzarla e a farne una buona cavalla. Questo perchè siamo rimasti indietro cento anni e non abbiamo migliorato le nostre razze, ma non credo che la motivazione principale sia l'assenza di buoni pascoli. La verità è che oggi chiamiamo cavallo italiano qualunque cavallo ato in Italia, non importa se in realtà sono hannover o kwpn. Pensiamo davvero di poter allevare cavalli olandesi e tedeschi meglio di loro che lo fanno ormai da decenni e chiamarli italiani perchè nascono da noi. Per me di italiano hanno solo il nome. Non ce l'ho con gli allevatori, sia chiaro, loro fanno bene a cercare la via più breve per avere buoni cavalli, ce l'ho con le istituzioni del nostro paese che avrebbero dovuto e dovrebbero preservare le nostre razze e farle crescere, miglioralre non incentivare le persone ad abbandonarle. Io credo che sia la razza maremmana che quella sarda abbiano la possibilità di essere molto migliorate, ho visto di entrambe deglio ottimi soggetti che ottenevano buoni risultati nel SO, anche una cavalla di M******n era sarda. Non ci sono fenomeni in nessuna delle due razze, ma credo da quello che ho visto che i margini di miglioramento ci siano. Quello che dico si basa su un'esperienza diretta, mi rimetto a chi conosce meglio l'allevamento per avere conferme o smentite.
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lunedì 10 marzo 2008, 11:22 |
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Crazy Dreamer
Utente
Iscritto il: domenica 4 settembre 2005, 14:21 Messaggi: 1925 Località: Sicilia
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
cri&sbeauty ha scritto: Crazy purtroppo concordo con Holden. Per sviluppare buoni puledri da salto occorrono pascoli sterminati che fa fatica a offrire in Italia la Maremma....Figuriamoci i terreni accidentati e aridi di Sardegna e Sicilia. E' vero che esistono eccezioni, ma di cavalli Maremmani o allevati nelle isole che competono nei gp internazionali ne ho sentiti pochi o nessuno.
Grazie da parte di tutti gli appassionati allevatori di cavalli siciliani Veramente grazie! La mia provincia vanta una storia allevatoriale molto antica. Ti invito volentieri a fare un giro per gli allevamenti siciliani. Per lo meno ragusani. Certo non tutta la Sicilia è adatta come pascoli e terreni all'allevamento del cavallo sportivo, ma guarda che sono usciti da qui anche ottimi soggetti sportivi. Loro Piana Benito montato da un certo Roberto Arioldi sai che è ragusano? Non sai quanti cavalli ragusani e siciliani ci sono sparsi per l'Italia. Anzi c'è o c'è stato un cavallo ragusano vittorioso in categorie internazionali montato da un cavaliere spagnolo. Leggevo da qualche parte che l'Italia (TUTTA INTERA) non è adatta all'allevamento del cavallo sportivo... ...cioè che dovrebbero allevare questi cavalli solo la Francia, la Germania, il Belgio e l'Olanda... Certo il cavallo sportivo che cerca ormai CHIUNQUE non ha più le caratteristiche ricercate una volta. Ormai i cavalli di una volta, più insanguati, non li vuole quasi nessuno. Allora ecco che gli allevatori comprano fattrici all'estero e utilizzano stalloni straniere per produrre cavalli "italiani"! ...sai che in Sardegna gli spagnoli e i portoghesi si caricano van interi di puledri? ...e mica si comprano i cavalli stranieri nati in Italia!!! I cavalli siciliani hanno le stesse radici e origini di quelli sardi ma purtroppo siccome siamo siciliani non riusciamo a fare quel marketing necessario per far conoscere i nostri prodotti. Ha ragione ShyBoy nel dire che non siamo riusciti a migliorare le nostre razze tipiche... ...c'è stato qualcuno che ci ha provato e ci è anche riuscito ma portando i Sanfratellani in Piemonte e incrociandoli dapprima con i PSI poi con Selle Francais... ...i soggetti di quell'allevamento di Invorio hanno gareggiato a livelli internazionali ed erano ricercatissimi! Ora anche loro, che avevano trovato la strada giusta per avere un cavallo veramente italiano che saltasse a livello internazionale hanno deviato la rotta utilizzando anche loro stalloni di altre razze...SEMPRE & SOLO perchè il mercato ormai richiede un determinato tipo di cavallo! Anche gli Anglo Arabi stanno sparendo... ...in Sardegna qualcuno si è ricreduto e sta tornando agli incroci in purezza (e te credo!Mica vogliono perdere la possibilità di commercializzare i loro AA in Spagna e in Portogallo dato che ci sono solo loro che ancora li producono...) mentre qui in Sicilia sono pochi che investono nell'Anglo Arabo (soggetto + adatto ai climi e ai terreni delle Isole) perchè purtroppo, ritorno a dire, il mercato non vuole più cavalli più insanguati, con un po' più di carattere. Finisco qui perchè il discorso sarebbe troppo lungo... ..ma ribadisco se per alcuni...pochi..molti...in Sicilia e in Sardegna non si dovrebbero allevare cavalli sportivi allora dica agli allevatori appassionatissimi di smettere di allevare.... ...vediamo cosa rispondono! NON SI PUO' TOGLIERE LA STORIA AD UNA REGIONE!
_________________ *->Da "grande" voglio fare l'allevatrice!!!<-*
Ultima modifica di Crazy Dreamer il lunedì 10 marzo 2008, 16:47, modificato 1 volta in totale.
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lunedì 10 marzo 2008, 16:18 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Non posso che quotare e dire che questi allevatori sono i veri allevatori di cavalli Italiani. Non voglio togliere nulla agli altri solo ce non sono cavalli italiani quelli che allevano.
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lunedì 10 marzo 2008, 16:33 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Scusate alcuni ccenni storici: lo sapevate che prima della guerra tutta l'europa veniva da noi a comprare cavalli? O che il capostipete dei purosangue inglese era italiano? Dopo la guerra però noi siamo rimasti fermi lasciado moire intere razze mentre gli altri lavoravano e miglioravano le proprie razze per renderle adatte ai cambiamenti del mondo equestre.
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lunedì 10 marzo 2008, 16:54 |
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Holden
Moderatore
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 4:25 Messaggi: 2260 Località: Lombardia
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Rispondo a Crazy Dreamer, ricordandole che conosco a sufficienza l'allevamento Italiano per sapere che in Sicilia sono nati anche dei buoni cavalli.
Nessuno ha detto che NON SI DEVE allevare in Sicilia, o sul territorio Italiano in generale.
Soltanto sorrido quando sento discorsi del tipo: "..se vogliamo arrivare al livello delle nazioni più evolute, come Francia, Germania, Belgio e Olanda...o Irlanda... " perchè è semplicemente impossibile, per una miriade di ragioni.
Noi Italiani facciamo del buon vino, probabilmente in qualche altro paese cercano disperatamente di raggiungere la nostra qualità; ma con ragionevolezza, mi viene da pensare che una serie di condizioni avverse, territoriali, sociali, culturali, non permettono al Venezuela (solo per citare un paese a caso...) di avere un vino all'altezza di un Sassicaia....
Ovviamente nessuno vieta all'appassionato Venezuelano di produrre il suo vino, con grande attenzione e passione; soltanto si renda conto della differenza tra i due prodotti.
E' solo un esempio, ma può calzare.
_________________ La qualità non è mai un caso, è sempre il risultato di una nobile intenzione, di uno sforzo sincero; è la scelta più saggia tra molte alternative.
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lunedì 10 marzo 2008, 18:10 |
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cri&sbeauty
Utente
Iscritto il: domenica 25 marzo 2007, 20:32 Messaggi: 1893 Località: ravenna, emilia romagna
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Non era mia intenzione offendere nessuno. Ho detto semplicemente che il territorio italiano e quello delle isole in particolare non è il più adatto per allevare cavalli da salto ostacoli. Non metto in dubbio la storia allevatoriale siciliana, soprattutto del pso, tanto di cappello, ma è indubbio che l'italia in generale e l'allevamento siciliano e sardo non siano fucine di campioni di salto ostacoli. Se leggi bene Crazy, nel mio precedente intervento ho detto che esistono le dovute eccezioni.... E un'altra cosa....tu dici che spagnoli e portoghesi si caricano van pieni di puledri....molto bene meglio per l'allevamento sardo... Ma questi puledri poi dove vanno a finire?Nelle competizioni internazionali ne ho sentiti veramente pochi di cavalli italiani montati da stranieri.
Shyboy, credo che stiamo parlando di 2 cose diverse. Io non mi riferisco alla gloriosa storia dei cavalli italiani nei secoli.Io sto parlando di oggi. Oggi ci sono cavalli italiani che vincono a livello internazionale?pochissimi.Un motivo ci sarà.....in gran parte credo che sia l'allevatore, scegliendo e incrociando linee genetiche a creare il futuro campione, poi l'addestratore ma non ultimo il territorio dove il cavallo si sviluppa. Ho già scritto che in scuderia sono arrivati due cavalli di 4 anni....uno italiano e uno tedesco.....purtroppo a livello fisico e di potenzialità non c'è neppure un paragone.....
_________________ -C-
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lunedì 10 marzo 2008, 18:19 |
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