Avevamo proprio bisogno anche di questi?
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Sono d'accordo con buzz riguardo alla non fragilità dei cavalli italiani e mi sento di aggiungere un'altra cosa: le vere linee di sangue italiane (maremmana e sarda per fare un esempio) sono linee caratterizzate da una grande robustezza perchè derivano direttamente da cavalli usati in campagna e poi migliorati e riadattati per fare salto. Personalmente credo che la fragilità sia stata portata da molti cavalli stranieri che sono stati, passatemi il termine, naturalizzati italiani nel disperato tentativo di ripristinare un allevameto italiano in crisi. In Italia avevamo moltissime linee di sangue ottime che ormai sono state perdute e anche quelle che ancora sopravvivono sono in crisi e non scompaiono solo grazie a pochi appassionati. Ora mi direte che ad esempio i maremmani non sono adatti all'equitazione, ma solo al lavoro in campagna, io vi rispondo che questo non è vero, a mio parere, io possiedo una cavalla maremmana che non sarà mai un fenomeno, ma è abbastanza portata per il salto e sicuramente se fosse incrociata con qualche buono stallone potrebbe dare degli ottimi saltatori. Credo che dovremmo smetterla di lamentarci sempre dei avalli fragili e farci un esame di coscienza su quanto li sfruttiamo da piccoli (i circuiti sono spesso massacranti) e su come li addestriamo. Il mio parere rimane lo stesso: in Italia non mancano i cavalli, mancano addestratori e cavalieri che li sappiano portare avanti con un lavoro corretto e nel rispetto del loro fisico, della loro testa della loro crescita.
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giovedì 6 marzo 2008, 12:54 |
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buzz_lightyear
Utente
Iscritto il: lunedì 14 febbraio 2005, 17:45 Messaggi: 1445
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
shyboy ha scritto: Sono d'accordo con buzz riguardo alla non fragilità dei cavalli italiani e mi sento di aggiungere un'altra cosa: le vere linee di sangue italiane (maremmana e sarda per fare un esempio) sono linee caratterizzate da una grande robustezza perchè derivano direttamente da cavalli usati in campagna e poi migliorati e riadattati per fare salto. Personalmente credo che la fragilità sia stata portata da molti cavalli stranieri che sono stati, passatemi il termine, naturalizzati italiani nel disperato tentativo di ripristinare un allevameto italiano in crisi. In Italia avevamo moltissime linee di sangue ottime che ormai sono state perdute e anche quelle che ancora sopravvivono sono in crisi e non scompaiono solo grazie a pochi appassionati. Ora mi direte che ad esempio i maremmani non sono adatti all'equitazione, ma solo al lavoro in campagna, io vi rispondo che questo non è vero, a mio parere, io possiedo una cavalla maremmana che non sarà mai un fenomeno, ma è abbastanza portata per il salto e sicuramente se fosse incrociata con qualche buono stallone potrebbe dare degli ottimi saltatori. Credo che dovremmo smetterla di lamentarci sempre dei avalli fragili e farci un esame di coscienza su quanto li sfruttiamo da piccoli (i circuiti sono spesso massacranti) e su come li addestriamo. Il mio parere rimane lo stesso: in Italia non mancano i cavalli, mancano addestratori e cavalieri che li sappiano portare avanti con un lavoro corretto e nel rispetto del loro fisico, della loro testa della loro crescita. Non sono d'accordo, shyboy perchè i buoni riproduttori stranieri hanno portato in Italia solo qualità. Il problema non è la fragilità, che non esiste, ma la mediocrità e questa, sempre perchè abbiamo poca produzione, incide nelle statistiche condannandoci ad essere un Paese di cialtroni che, necessariamente, si rivolge al mercato estero per acquistare cavalli. Il problema della nostra mediocrità è drammatico perche, sulla pelle di molti allevatori, si sono cercate di migliorare razze autoctone, vedi maremmano, murgese, AAS, con il miraggio di creare un cavallo sportivo nazionale, senza considerare che chi ci avrebbe rimesso sarebbe stato solo l'allevatore e in ultimo il povero cavallo che finiva regolarmente insaccato sotto forma di mortadella. Inoltre, così facendo, si sono perse le tipicità di alcune razze, che erano un patrimonio nazionale; Salernitani e Persani sono ormai un ricordo, i Maremmani credo non abbiano più riproduttori in tipicità e si stà minando anche il Murgese che, però, ha la fortuna di avere un'Associazione agguerrita che sta facendo di tutto per proteggerlo. Comunque, l'Europa ci ha dimostrato quali siano le razze da sport e quali gli incroci. Non ci saremmo mai dovuti inventare nulla ma solo copiare da chi, su basi scientifiche e commerciali, ha ormai stabilito quali siano i parametri su cui lavorare per ottenere cavalli sportivi competitivi. Perchè non allevare Hannover sardi, o Holsteiner maremmani, considerando Sardegna e Maremma come zone geografiche ottimali e sfruttamdo la cultura equestre di quegli allevatori? No; si è preferito produrre centinaia e centinaia di soggetti che non sono serviti a nessuno, che sono costati allo Stato e all'allevatore che ci ha smenato pure in sogni. La nostra mediocrità, rispetto alla seconda o terza scelta tedesca, olandese, francese e simili, fa piangere ma non è fragile. E' forte, cocciuta, difficile da lavorare e ha nelle gambe al massimo il metro e trenta. Soggetti simili, acquistati all'estero, costano meno, sono ben addestrati e soprattutto hanno una buona testa e sono gestibili dai ragazzini. Se a questi problemi aggiungiamo anche la cronica mancanza di addestratori e il sistema dei Cirtuiti per i giovani cavalli, Performance Test compreso, andiamo a chiudere il cerchio. Per quei maledetti quattrini, destinati solo agli addestratori e ai cavalieri, si massacra sui campi ostacoli anche la migliore nostra produzione che, invece di essere protetta, viene gettata allo sbaraglio per pochi, maledetti e subito. Il mio consiglio, per chi abbia un puledro su cui investire sogni, soldi e speranze, è quello di non farlo uscire in competizioni ufficiali, almeno fino ai 5 anni. Può fare comunque esperienze in piccoli sociali o fuori gara, ma senza lo stress dei tre giorni, di viaggi chilometrici o del risultato ad ogni costo. Poi, piano piano, qualche partecipazione a nazionali ma non le tre giornate, meglio solo due, e si arriva ai 7 anni con un cavallo sano, equilibrato, disponibile al lavoro e senza alterazioni di sorta. Però, da qui in avanti, "caro cavallo io e te siamo alla pari. Ti ho protetto, ti ho curato, adesso si fa seriamente e così come lavoro io lavori te. E' una questione di sopravvivenza per tutti e due ". A questo punto, se il cavallo c'è arriveranno anche le soddisfazioni e si potrà pure cominciare a sognare in grande.
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giovedì 6 marzo 2008, 15:40 |
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Holden
Moderatore
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 4:25 Messaggi: 2260 Località: Lombardia
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Io non ritengo che la maremma e la Sardegna siano luoghi ideali per l'allevamento del cavallo da sport con le caratteristiche che si cercano oggi; tutto qua.
Nè geograficamente, nè per caratteristiche e qualità del pascolo. Molto semplicemente; non è colpa di nessuno.
_________________ La qualità non è mai un caso, è sempre il risultato di una nobile intenzione, di uno sforzo sincero; è la scelta più saggia tra molte alternative.
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giovedì 6 marzo 2008, 16:43 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Io sono d'accordo all'uso di cavalli stranieri, ma credo che un miglioramento delle razze di casa nostra sia possibile. Inoltre il motivo per cui i cavalli son da noi mal addestrati è la mancanza di persone competenti che sappiano lavorare i giovani cavalli. In genere vengono dati in mano a piloti che li portano in gara tutte le domeniche per cercare di vincere qualcosa, invece che ad addestratori seri e competenti. Il problema è che tutti in Italia seguono una logica di breve periodo, vogliono tutto subito, in futuro si verdrà. dDai risultati è eveidente che questa logia non funziona, che bisogna cambiare qualcosa. Nessuno forma gli addestratore, perchè di bravi ce ne pochi e a quei pochi il cavallo viene dato solo per essere domato e poco più, nessuno lo lascia mai più di poci mesi perchè tutti sono ansiosi di uscire in gara e cercare di vincere qualche premio. I lavoro con un ottimo addestratore e posso testimoniare quanto questo lavoro sia difficile e quanto siano esigenti i proprietari dei cavalli. Se vogliamo che la nostra equitazione migliori dovremmo tutti cercare di farci un esame di coscienza, a partire dai cavalieri e dai proprietari dei cavalli. Perchè da noi non c'è distinzione tra chi addestra e chi pilota? Non si può pensare che chi va in gara tutte le domeniche abbia tempo e denaro da dedicare a far crescere i giovani cavalli, ma tutti danni i cavalli ai cavalieri non agli addesratori, poi si lamentano che a sette anni non vanno più, io credo che non ci sia da stupirsi. Holden secondo me la maremma è l'unico posto in cui ci siano spazi sufficienti per poter pensare di allevare cavalli in modo naturale, come fanno in olanda, dove i puledri vivono gran parte della giovinezza allo stato brado. Inoltre il clima è ideale.
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giovedì 6 marzo 2008, 16:46 |
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Holden
Moderatore
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 4:25 Messaggi: 2260 Località: Lombardia
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Cita: Holden secondo me la maremma è l'unico posto in cui ci siano spazi sufficienti per poter pensare di allevare cavalli in modo naturale, come fanno in olanda, dove i puledri vivono gran parte della giovinezza allo stato brado. Inoltre il clima è ideale. I pascoli della maremma non sono così ricchi; in estate è tutto bruciato e i cavalli sono divorati dagli insetti. I terreni diventano durissimi. Non sono condizioni così buone, secondo me.
_________________ La qualità non è mai un caso, è sempre il risultato di una nobile intenzione, di uno sforzo sincero; è la scelta più saggia tra molte alternative.
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giovedì 6 marzo 2008, 16:56 |
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rmel
Utente
Iscritto il: venerdì 7 aprile 2006, 12:34 Messaggi: 196
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Partiamo da una precisazione l'ODC non è solo chip articolari ma è molto di peggio.Basta andare a leggere l'articolo che ho postato all'inizio del topic che spiega in modo esaustivo questa malattia.Un chip articolare in un soggetto sottoposto a grande stress come può essere quello di un cavallo da concorso a buoni livelli e che sicuramente ha già 8/10 anni ci stà benissimo e non è assolutamente detto che sia d'origine genetica ma può benissimo essere d'origine meccanica.Se un puledri di tre anni ha già dei chip ossei e magari pure il navicolare con qualche buchino(anche questo viene segnalto e identificato come chip)beh ci sono molte più cetezze che il cavallo avrà una carriera agonistica breve a causa dei problemi ossei e articolari che ci sono già prima di cominciare l'agonismo serio.Infatti di solito se è presente l'ODC questa si manifesta sopratutto con la demineralizzazione ossea che rende le ossa molto più fragili. Infatti per accedere al testaggio per l'approvazione stalloni a Zangherseide,Holstein,Hannover,Bayer e altri servono 14 lastre di tutte le articolazioni del puledro e devono essere assolutamente perfette senza tracce di chip( e se sono stati operati rimane traccia)o demineralizzazione ossea vale a dire che solo per essere presi in considerazione come riproduttori questi pueldri devono essere perfetti dal punto di vista sanitario senza tracce di OCD.
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giovedì 6 marzo 2008, 17:09 |
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Holden
Moderatore
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 4:25 Messaggi: 2260 Località: Lombardia
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Il mio stallone è stato ammesso al testaggio a Zangersheide infatti, grazie anche alle 14 proiezioni che evidenziavano l'assenza di OCD.
_________________ La qualità non è mai un caso, è sempre il risultato di una nobile intenzione, di uno sforzo sincero; è la scelta più saggia tra molte alternative.
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giovedì 6 marzo 2008, 17:14 |
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rmel
Utente
Iscritto il: venerdì 7 aprile 2006, 12:34 Messaggi: 196
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Si infatti anche i miei due quello dell'anno scorso e quello accettato quest'anno a Zangersheide all'approvazione stalloni sono stati accettati oltre che per la genetica anche per l'assenza dell'OCD.Se le lastre non sono perfette i soggetti vengono scartati a priori e non sono ammessi al testaggio.
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giovedì 6 marzo 2008, 17:19 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Holden ha scritto: Cita: Holden secondo me la maremma è l'unico posto in cui ci siano spazi sufficienti per poter pensare di allevare cavalli in modo naturale, come fanno in olanda, dove i puledri vivono gran parte della giovinezza allo stato brado. Inoltre il clima è ideale. I pascoli della maremma non sono così ricchi; in estate è tutto bruciato e i cavalli sono divorati dagli insetti. I terreni diventano durissimi. Non sono condizioni così buone, secondo me. Di contro però i maremmani sviluppano piedi durissimi e ossa robuste anche grazie al pascolo in quei terreni. Inoltre ci sono molte zone collinari e montuose oltre a molti corsi d'acqua che d'estate non sono affatto bruciate.
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giovedì 6 marzo 2008, 23:53 |
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rmel
Utente
Iscritto il: venerdì 7 aprile 2006, 12:34 Messaggi: 196
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Cita: Di contro però i maremmani sviluppano piedi durissimi e ossa robuste anche grazie al pascolo in quei terreni. Sarebbe molto bello se fosse così purtroppo invece i terreni duri aumentano le sollecitazioni ossee e Inoltre i pascoli poveri forniscono al cavallo meno elementi nutritivi di qualità.Quindi è più facile che si producano puledri con problemi ossei. Poi dipende sempre dall'utilizzo finale del cavallo.Se mi prendo un maremmano per fare delle belle passeggiate provabilmente avrò un compagno instancabile per moltissimi anni.Ma se prendo lo stesso cavallo allevato allo stato semibrado in quei terreni e lo metto a fare agonismo serio provabilmente la sua struttura ossea non sarà atta a sostenere quel tipo di lavoro.
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venerdì 7 marzo 2008, 11:13 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Forse dovresti vedere la mia cavalla poi ne riparliamo, oppure ricordare i cavalli che montavano i D'I***o e he li hanno portti a vincere le olimpiadi. Non dico che siano fenomeni occorrerebbe migliorare la razza che è rimasta ferma, ma non puoi venirmi a dire che non sono adatti all'agonismo, tanto più che sono cavalli da lavoro che subivano sollecitazioni anche maggiori
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venerdì 7 marzo 2008, 12:36 |
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Bradamante
Utente
Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 21:45 Messaggi: 1975
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Cita: Potrei capire l'approvazione di uno Stallone portatore di OCD per meriti sportivi ma non ad un performance test. approvo!!! * è verò buzz,(conosco la storia di Varenne)piccoli chip non danno noie,il mio ex cavallo(il migliore che ho avuto)ne aveva due e tuttora(a 15 anni)non è zoppo, senza quei chip(che lo danneggiavano come valore alla visita medica di compravendita);probabilmente non sarebbe stato mio perchè costava troppo e l'avrebbe preso un(ahimè,defunto) importante cavaliere italiano dotato di maggiori sponsorizzazioni. Al referto della visita,mi preoccupai,ma il mio vet disse(e do atto che aveva ragione a distanza di 10anni)che eventualmente,qualora si fosse presentata zoppia causa il chip,era possibile operare senza problemi e che 99% sarebbe andato appostissimo in brevissimo tempo. mi chiedo solo una cosa,il cavallo in questione,apparteneva a uno stoodbook importantissimo,ovvero il kwpn;non dovrebbero i soggetti prodotti da tale allevamento;visto le durissime selezioni,essere esenti geneticamente da OCD?! so che i chip posson esser provocati da "sforzo";ma il cavallo in questione l'ho preso che non aveva ancora 5 anni,quindi puledro,ed escluderei si sian formati a causa di sforzi meccanici,li ricondurrei(pèr logica,non sono un veterinario) piuttosto a qualche motivazione genetica.... il cavallo era marchiato col "leone" del kwpn;ed aveva i documenti di Van der Lageweg(il vet suddetto era suo amico perchè all'epoca seguiva i soggetti kwpn in Italia,tant'è che ai weg romani ne chiese notizie);lo specifico perchè so che sono molti i cavalli provenienti dal kwpn ma senza documentazione e marchio perchè non registrati in quanto non rientrano nel canone estetico-qualitativo dell'allevamento.Per tanto ne vengono "esclusi". * ad ogni modo,tornando all'argomentazione OCD nello specifico e l'approvazione stalloni,io approverei solo quelli per meriti sportivi,controllando approfonditamente la gravità della patologia e la sua eventuale ripercussione genetica sugli "eredi". Non è giusto escludere un potenziale grande riproduttore per un chip,come non è giusto approvarne uno che può trasmettere gravi deficit ossei ai figli,perchè anche se saltano bene ma dopo 100 salti si rompono non ne comprendo l'utilità...
_________________ "Cavaliere è colui che con il minor mezzo ottiene il massimo risultato"
Nel trar de l'elmo si sciolse la treccia, Che era de color d'oro allo splendore. Avea il suo viso una delicateccia Mescolata di ardire e de vigore.
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venerdì 7 marzo 2008, 14:30 |
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rmel
Utente
Iscritto il: venerdì 7 aprile 2006, 12:34 Messaggi: 196
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Cita: Forse dovresti vedere la mia cavalla poi ne riparliamo, oppure ricordare i cavalli che montavano i D'I***o e he li hanno portti a vincere le olimpiadi. Non dico che siano fenomeni occorrerebbe migliorare la razza che è rimasta ferma, ma non puoi venirmi a dire che non sono adatti all'agonismo, tanto più che sono cavalli da lavoro che subivano sollecitazioni anche maggiori Beh io ho partecipato a molti stage del colonnello Raimondo e c'ero a Grosseto l'ultimo anno che ha montato dei puledri.L'ammiro tantissimo e sono molto orgogliosa di aver potuto avere i suoi consigli da giovane. Sotto la loro sella sono passati tantissimi cavalli avevano a disposizione moltissimi soggetti da selezionare,l'esercito forniva loro anche 50 soggetti in un'anno e poi le gare erano molto meno impegnative di adesso e anche la durata dei soggetti sportivi era molto inferiore.Ma ricordati che i loro cavalli più famosi non sono stati assolutamente dei maremmani infatti The Rock con il quale ha vinto le Olimiadi era addirittura Irlandese.Questo senza nulla togliere ai maremmani ne ho visti di ottimi in concorso,basti pensare che la carriera di N.Avio l'ho seguita tutta da vicino visto che ero nella stessa scuderia e il suo cavaliere è stato per molto tempo mio istruttore.Ma parliamo di tempi andati la selezione dei maremmani sopratutto dal punto di vista sanitario è ferma a 50anni fa,anche il tipo d'alelvamento al quale sono sottoposti allo stato semibrado indice negativamente.E' molti difficile trovare un maremmano che sopporta così bene le sollecitaizoni sportive di buon livello e molto più facile trovare soggetti adatti a q uesto scopo in altre razze.Le sollecitazioni delle quali parli tu e per le quali questa razza è stata selezionata nel secolo scorso sono quelle derivate dalla monta da lavoro quindi tante ore con il cavaliere in sella e il saperi adattare ad ogni tipo di terreno sono molto diverse da quelle alle quali è sottoposto un cavallo da salto ostacoli.
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venerdì 7 marzo 2008, 14:36 |
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Bradamante
Utente
Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 21:45 Messaggi: 1975
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
la vedo effettevimante dura "un maremmano alle olimpiadi"(seppur siano ottimi cavalli,ne abbiam un esempio lampante in scuderia);come vedrei dura la partecipazione di purosangue come si faceva in passato, per le gare di adesso son stincati troppo leggeri rispetto all'abnorme sforzo proposto;ammesso che riescano come mezzi(?)non riuscirebbero a reggere fisicamente causa i diametri scarsi.
_________________ "Cavaliere è colui che con il minor mezzo ottiene il massimo risultato"
Nel trar de l'elmo si sciolse la treccia, Che era de color d'oro allo splendore. Avea il suo viso una delicateccia Mescolata di ardire e de vigore.
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venerdì 7 marzo 2008, 14:43 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: Avevamo proprio bisogno anche di questi?
Mi sorge spontaneo chiedervi se avete mai visto le gambe di olandesi e tedeschi: io ho avuto un cavallo olandese, un ottimo saltatore e un grandissimo cavallo, che però era due volte più fragile del cavallo che avevo prima e della cavalla che ho adesso. Mi dite i maremmani non possono arrivare alle olimpiadi? vero bisognerebbe migliorare la razza con inroci Mi dite che sono più fragili rispetto ad olandesi e tedeschi? falso ho visto più olandesi e tedeschi zoppi di quanti ne abbia visto dritti. La loro qualità è indiscutibile, ma non credo che si possa dire che sono più resistenti. Detto questo io non voglio generalizzare, ma credo non sia giusto farlo nemmeno nei confronti dei cavalli di casa nostra.
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venerdì 7 marzo 2008, 17:01 |
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