Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
Autore |
Messaggio |
danielix
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
Grazie Rhox, non intendevo dire che sono orbi.. Interessante quello che dice Shyboy, non ho mai provato con lo sguardo. Per i comandi uso sempre la voce perchè è stato addestrato così. Poi sicuramente sono una capra a girarlo alla longhina. Ad esempio non riesco a farlo galoppare lentamente, e devo comunque farlo dalla transizione al trotto...il boss invece lo fa galoppare lentamente partendo dal passo o da un alt. Ma lui è il boss...
|
mercoledì 16 gennaio 2008, 10:59 |
|
|
|
|
shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
è possibile farlo con lo sguardo, anche se ovviamente non è immediato, la cosa va spiegata al cavallo, ma se riesce a capirla significa che vede dove guardiamo
|
mercoledì 16 gennaio 2008, 11:55 |
|
|
danielix
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
Mbeh ma ovvio che vedano dove guardiamo! Ma nel mio caso non riesco a capire che effetto gli fa
|
mercoledì 16 gennaio 2008, 12:01 |
|
|
Andrea
Utente
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 11:05 Messaggi: 5775 Località: Lombardia
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
Siamo sicuri per cio che riguarda la vista del cavallo??
Io ho invece notato che quando sono in passeggiata sia falco che silver mi avvisano con larghissimo anticipo della presenza di altri esseri o oggetti in movimento, anche se a centinaia di metri.. spessissimo inizio a vedere orecchie dritte e occhi spalancati alcuni minuti prima di avvistare cio che provoca tale reazione, ok che "loro" hanno anche un udito e un olfatto superiori al nostro.. ma in quelle giornate dove spira il vento e tu sei sottovento?? io ci faccio caso.. o hanno una particolare sensibilita' agli oggetti in movimento,o comunque un' eccellente vista.
Daniela, il sistema dell'accucciarsi lo uso anch'io per far partire al galoppo il cavallo mentre lo giro alla corda, anche li metto al vaglio i due casi, o la stretta parentela al "gesto" del predatore, o l'associazione di idee mi chino/prendo la frusta... fatto sta che funziona indistintamente con tutti.
|
mercoledì 16 gennaio 2008, 20:01 |
|
|
shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
Non so molto di come funziona la vista, ma l'udito è sicuramete molto sviluppato tanto da far loro percepire movimenti anche molto lontano. Credo comunque che vedano sufficientemente bene da percepire predatori a grande distanza, se no come fanno in natura?
|
mercoledì 16 gennaio 2008, 20:15 |
|
|
Silvi@
Utente
Iscritto il: mercoledì 16 febbraio 2005, 13:12 Messaggi: 10110 Località: Lombardia
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
Quoto Shyboy, i cavalli vedono i MOVIMENTI meglio di noi, sono sensibili a un qualunque piccolissimo movimento nel loro campo visivo, però non riescono a vederlo in maniera nitida. Questo serve loro per individuare con largo anticipo la presenza di predatori, ma come può essere un pradatore, può essere anche una foglia... insomma, i nostri cavalli ormai sono "abituati", nel senso che si spaventano soprattutto se vedono qualcosa di nuovo o qualcosa che non gli piace...
_________________ Ω £ĭΰε wĭţħ £☼ΰε¸ £ĭΰε wĭţħ Þą$$ĭ☼ŋ Ω
(Welcome, Wyoming! )
|
mercoledì 16 gennaio 2008, 20:57 |
|
|
rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
andrea è l'udito ciò che li rende vigili.. l'olfatto è relativo, sono i predatori che si affidano di più all'olfatto.. e proprio perchè di lato non vedono bene, cioè non percepiscono le distanze e vedono male (si dice sfocato, appiattito, con gamme di grigio e un po' sgranato ai margini del campo visivo) che tentano di inquadrare con la visione binoculare che hanno.. e quando una cosa si avvicina troppo ed entra nel cono cieco tendono a storcere la testa per continuare a vederla(può capitare con gli ostacoli se ci vanno troppo sotto)
_________________ una gara la vinci quando arrivi al fondo..
...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...
..sono tua...
"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."
|
mercoledì 16 gennaio 2008, 22:46 |
|
|
Pascal
Moderatore
Iscritto il: domenica 20 febbraio 2005, 13:14 Messaggi: 7744 Località: Stratford-upon-Avon
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
rhox ha scritto: e proprio perchè di lato non vedono bene, cioè non percepiscono le distanze e vedono male (si dice sfocato, appiattito, con gamme di grigio e un po' sgranato ai margini del campo visivo) che tentano di inquadrare con la visione binoculare che hanno.. ........che é il motivo per cui tecniche come il rollkur sono veramente pesanti psicologicamente: perché non permettono al cavallo di vedere dove va per lunghi minuti. Per questo si parla di [i]learned helplessness[/i].
_________________ Le donne son venute in eccellenza Di ciascun'arte ove hanno posto cura; e qualunque all'istorie abbia avvertenza, ne sente ancor la fama non oscura. When I count my blessings, I count my horses twice.
|
giovedì 17 gennaio 2008, 0:46 |
|
|
Andrea
Utente
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 11:05 Messaggi: 5775 Località: Lombardia
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
Leggevo con interesse ieri un articolo riguardante un gorilla in un famoso zoo, che aveva aggredito una signora, saltando al dilà della vetrata alta tre metri che lo separava dal pubblico..
dicevano che la signora aggredita (nel contesto dello zoo, il gorilla si è accanito solo su di lei nonostante la miriade di gente) aveva stabilito una comunicazione visiva fissandolo negli occhi, e ora, ai visitatori, vengono dati degli occhiali speciali, che vista dal davanti, riproducono degli occhi umani che guardano di lato...
|
giovedì 17 gennaio 2008, 10:52 |
|
|
alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
Interessante: si stanno delineando due modi opposti di avvicinare un cavallo .... il "metodo Roberts", efficace senz'altro ma da usare con una certa cautela, perchè la pressione che esercita su un cavallo timido, soprattutto nel chiuso di un tondino, è veramente alta, e che si basa sul rinforzo negativo (come tutta, o quasi, l'equitazione classica e tradizionale) e il "metodo homocaballus", per citare quello che uso io con il nick di chi me l'ha insegnato, basato sul rinforzo positivo. Ripeto il secondo con qualche dettaglio in più. 1. entrare nel paddock (grande, dove il cavallo possa allontanarsi quando e come vuole) 2. procedere verso il cavallo stando molto attenti alla "distanza di fastidio" e fermarsi prima di tale distanza (il primo tentativo sbagliato può essere usato per un secondo avvicinamento più preciso quanto a rispetto della distanza) 3. al limite della "distanza di fastidio", ci si ferma, si guarda il cavallo con interesse (niente simlulazione di disinteresse... sguardo diretto, concentrato, con "focus") e contemporaneamente si cerca di catturare la sua attenzione con un atteggiamento interessato e amichevole e con la voce (bassa e amichevole): (Ciao... dai... vieni... vieni...) 4. si premia, con la voce e con l'entusiasmo, il primissimo segno (il "try", come dice Rashid: "finding the try") che il cavallo stia vagamente pensando di fare un passo nella nostra direzione (Si...si... bravo... così..) 5. se il cavallo si muove verso di noi, si continua a "rinforzare" con entusiasmo sempre maggiore, con l'atteggiamento e con la voce, ma NON muovendosi verso di lui. 6. se il cavallo non viene... pazienza. In due sensi: continuare a insistere con pazienza... e rassegnarsi se non vuole venire, verrà un'altra volta! Quindi: pressione zero... niente tentativo di dominare... niente tentativo di accelerare i tempi del cavallo... niente irritazione se la nostra richiesta non viene soddisfatta... completa libertà di scelta del cavallo... nessuna intrusione nel suo spazio personale... eppure, finisce che il cavallo viene! E una volta venuto in genere è già scattato quello che chiamo il "join up dolce": il cavallo ha piacere di stare con noi, si lascia toccare e coccolare, spesso ci segue molto, molto bene ed è disponibile a rispondere a semplici richieste (avanti-fermo-sposta il posteriore-sposta l'incollatura). Cosa curiosa: non mi è mai capitato di notare che mastichi... Cosa vorrà dire? Io mi sono fatto l'idea che la masticazione sia una cosa leggermente diversa da una completa tranquillità... qualcosa che il cavallo esegue per "chiudere" un piccolo episodio di stress... ma devo approfondire. Io sono partito da questo punto, per immaginare una "equitazione alternativa", che non è la NH, anche lei basata sul rinforzo negativo.... vediamo dove mi porta la cosa. A rigore, sono due metodi diversi di "imporre la nostra volontà": alla fine il cavallo fa quello che noi volevamo che facesse... eppure c'è una bella differenza.
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
|
venerdì 18 gennaio 2008, 8:12 |
|
|
annette
Utente
Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 18:26 Messaggi: 297 Località: Emilia Romagna
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
io uso camminare a zig-zag con lo sguardo abbassato, è come se fossi neutra e mi porgessi al cavallo come amica. aspetto che sia lui ad avvicinarsi a me e se mi trovo in un grande paddock mi siedo per terra e aspetto,ogni volta (con tempi più o meno lunghi)è stato il cavallo a venire da me. in tutti i casi non mi porgevo come un predatore,ma come un neutro del branco.
l'ho sempre fatto fin da piccola e mi hanno detto che fa parte della doma dolce,è vero?
_________________ Le cose semplici sono le più straordinarie
|
venerdì 18 gennaio 2008, 15:59 |
|
|
PatchWorkTiger
Utente
Iscritto il: lunedì 17 luglio 2006, 12:46 Messaggi: 2328 Località: Emilia Romagna(Cesenatico)
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
alexb ha scritto: Interessante: si stanno delineando due modi opposti di avvicinare un cavallo .... il [b]"metodo Roberts", efficace senz'altro ma da usare con una certa cautela, perchè la pressione che esercita su un cavallo timido, soprattutto nel chiuso di un tondino[/b], è veramente alta, e che si basa sul rinforzo negativo (come tutta, o quasi, l'equitazione classica e tradizionale) e il "metodo homocaballus", per citare quello che uso io con il nick di chi me l'ha insegnato, basato sul rinforzo positivo. se posso, ricordo che monty fa il "join up" anche in spazi aperti oltre il tondino, dice solo che in tondino si raggiunge prima grazie a meno distrazione possibili, da quel che ho letto e posso ricordare(perchè devo affermare che ho una gran brutta memoria, quindi se sbaglio ditemelo) lui non dice che il tondino è MEGLIO di un join up all'esterno e senza recinzioni... alexb ha scritto: Cosa curiosa: non mi è mai capitato di notare che mastichi... Cosa vorrà dire? Io mi sono fatto l'idea che la masticazione sia una cosa leggermente diversa da una completa tranquillità... qualcosa che il cavallo esegue per "chiudere" un piccolo episodio di stress... ma devo approfondire. sempre da quello che ho letto e che ho visto la masticazione non è sintomo di completa tranquillità, ma di sottomissione...ho visto dei puledri affrontare così altri cavalli più adulti, abbassano la testa e masticano...
_________________
|
venerdì 18 gennaio 2008, 20:06 |
|
|
alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
annette ha scritto: io uso camminare a zig-zag con lo sguardo abbassato, è come se fossi neutra e mi porgessi al cavallo come amica. aspetto che sia lui ad avvicinarsi a me e se mi trovo in un grande paddock mi siedo per terra e aspetto,ogni volta (con tempi più o meno lunghi)è stato il cavallo a venire da me. in tutti i casi non mi porgevo come un predatore,ma come un neutro del branco.
l'ho sempre fatto fin da piccola e mi hanno detto che fa parte della doma dolce,è vero? Penso che la tecnica sia buona, ma... se i cavalli sono parecchi, come "focalizzi" il tuo invito su uno in particolare? Certo, se il cavallo è in un paddock da solo, non c'è problema! Tuttavia una maggiore focalizzazione, nella mia esperienza, purchè esprima un invito amichevole (il trucco è ESSERE veramente amichevoli... e non MASCHERARE l'irritazione se le cose non vanno subito come desiderato, ma insistere nel chiedere amichevolmente) funziona bene. Quasi sempre...
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
|
venerdì 18 gennaio 2008, 20:09 |
|
|
shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
La masticazione di per se non è un segno di sottomissione. IL linguaggio del cavallo è molto compicato e alcuni segnali vanno presi insieme: abbassare la testa e masticare è un segno di sottomissione, ma quando il cavallo si spaventa alza la testa poi quasi sempre prima di riabbassarla per mangiare da una masticata con la testa alta e questo è l'atteggiamento a ui credo si riferisse alexb. dopo uno stresso il cavallo mastica, come dire "ok non era niente, tutto a posto" e in questo senso la masticazione è un segni di relax.
|
venerdì 18 gennaio 2008, 20:17 |
|
|
PatchWorkTiger
Utente
Iscritto il: lunedì 17 luglio 2006, 12:46 Messaggi: 2328 Località: Emilia Romagna(Cesenatico)
|
Re: Uomo come predatore ed effetto dello sguardo.
shyboy ha scritto: La masticazione di per se non è un segno di sottomissione. IL linguaggio del cavallo è molto compicato e alcuni segnali vanno presi insieme: abbassare la testa e masticare è un segno di sottomissione, ma quando il cavallo si spaventa alza la testa poi quasi sempre prima di riabbassarla per mangiare da una masticata con la testa alta e questo è l'atteggiamento a ui credo si riferisse alexb. dopo uno stresso il cavallo mastica, come dire "ok non era niente, tutto a posto" e in questo senso la masticazione è un segni di relax. forse per poca attenzione ma non ho mai visto masticare un cavallo per segnalare uno stress... quando ho fatto join up in tondino con la mia bionda le prime volte non masticava, abbassava solo la testa, poi dopo un pò di volte ha cominciato a sbavare...non un vero e proprio masticamento, ma da li ha cominciato a sbavare anche da montata(che prima non faceva mai!), quindi questo lo prendo come un segno di relax...
_________________
|
venerdì 18 gennaio 2008, 22:02 |
|
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|