..rilascio della pressione...
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nika
Utente
Iscritto il: mercoledì 8 giugno 2005, 12:45 Messaggi: 1017 Località: Lombardia
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forse stiamo esprimendo due concetti simili ma nn riusciamo a capirci per una differneza di linguaggi...io trovo estremamente importante che il cavallo conosca bene che oltre la redine non deve andare per cui se si sposta la redine esterna verso il cantro le spalle devono seguirla ( è più comlplicato da scrivere che da vedere)...per chi pratica l'equitazione non trovo sia molto interessante andare senza imboccatura perchè tramite questa si possono dire un'infinità di cose al cavallo certo l'importante è che nn diventi uno "smanettare" come tanti fanno....cmq visto che l'appoggio sulla redine esterna è estremamente importante trovo sbagliato chi appunto come dicevo mentre chiede qualcosa ne molla una...poi boh nn ho letto niente in merito...usare una redine e basta lo trovo poco capibile per il cavallo se per esempio si sta eseguendo un circolo e lo si vuole allargare non alla cavolo trovo che l'uso delle due mani che spostano le spalle sia più comprensibile...certo che di questi argomenti sarebbe più chiaro discuterne con un cavallo davanti!!!
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venerdì 18 maggio 2007, 20:21 |
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nika
Utente
Iscritto il: mercoledì 8 giugno 2005, 12:45 Messaggi: 1017 Località: Lombardia
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ho letto un po' del testo che mi hai proposto...è l'esatto uso che faccio delle mani...ma cmq mentre una redine chiede qualcosa l'altra non può andare a penzoloni! poi che uno possa fare tutte le prove che vuoi sono d'accordo ma nel lavoro normale non vado in giro con una mano anche perchè se lo facessi l'imboccatura si sposterebbe tutta dal lato della mano che lavora con evidente fastidio e dolore del cavallo
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venerdì 18 maggio 2007, 20:28 |
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cucciolo
Utente
Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2006, 14:25 Messaggi: 2141 Località: Lombardia
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..nika a me interessa molto questo argomento..anzi ho visto che sei della lombardia mi manderesti in mp se non e' un problema l'indirizzo del tuo centro..grazie..
..cmq e' da un po' che leggo ma non essendo a conoscenza di queste tecniche non mi esprimo..
..vi espongo il mio problema magari riuscite a darmi una mano..
..dunque premetto che io sono follemente innamorata del mio equino e lo stravizio..colpa mia lo so ma non riesco nemmeno a sgridarlo tra un po'..cioe' quando devo proprio lo faccio..cmq tra noi cè un bel rapporto solo che se ne approfitta di me perche' sa come sono..mica scemo eh..certe cose le fa' solo con me..tipo per portarlo in giostra o in giro a mano era una tragedia..ah non ho detto che l'ho preso a 14 anni percio' era gia' bello viziato di suo eh..ora ne ha 18 (tra l'altro a settembre e' stato operato di colica..tutto bene fortunatamente e stiamo riprendendo solo ora a lavorare come si deve) nell'attesa che a giugno inizio a fare delle lezioni con il mio nuovo istruttore (ho cambiato maneggio dopo l'operazione e essendo da un privato ho dovuto cercare un'altro istruttore un cavaliere che conosce sia me che il cavallo)cerco di cavarmela da sola..
..come prima cosa mi interessava come togliere gli speroni..ho letto qualcosa in merito..mi interessavano degli esercizi da fare..io odio gli speroni ma sono obbligata a metterli seno' mi spacco le gambe anche perche' e' bello grosso..quando l'ho preso lo montavano con il pessoa e gli speroni a bandiera ..ora lo monto con filetto e speroni a goccia corti..percio' un piccolo miglioramento e' stato fatto..anche perche' nel lavoro in piano e' svogliato ma sul salto tira come un matto percio' penso che sia solo pigrizia il fatto di non avanzare molto..ho fatto un poema scusate ma sono interessata..
..se magari cè qualche sito o qualche titolo di libri che trattano questo metodo ve ne sarei grata..grazie
_________________ ..i cavalli sono la ragione per cui vale la pena di vivere..
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venerdì 18 maggio 2007, 20:48 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Ciao cucciolo, ci si risente...
Scaricati e leggiti bene, con calma, e pensandoci a fondo, gli articoli di McLean. Te lo dico perchè in un altro forum c'era una ragazza con il tuo IDENTICO problema (cavallo "sordo alla gamba"), e il solo fatto di leggere quegli articoli le ha permesso di risolverlo! ripeto il link: http://www.alexbrollo.com/aebc
Non è pigrizia, è desensibilizzazione. La causa è l'esperienza del cavallo, che ha "rinunciato" a decifrare i messaggi di gamba perchè tanto qualsiasi cosa facesse, le cose non cambiavano. Poi affronterai l'altro problema, quello del cavallo che si precipita sull'ostacolo. Non è entusiasmo, ma ansia. Vedrai che i due problemi probabilmente sono collegati, e forse si risolveranno insieme, se capirai bene il meccanismo della pressione e del rilascio. Facci sapere!
Grazie ancora nika per questo topic!
PS: mi sono deciso a caricare un avatar. Vi presento la mia Asia, vittima di tutti i miei personali esperimenti in campo ippologico...
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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venerdì 18 maggio 2007, 22:06 |
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cucciolo
Utente
Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2006, 14:25 Messaggi: 2141 Località: Lombardia
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..grazie mille..li leggero' con attenzione..
_________________ ..i cavalli sono la ragione per cui vale la pena di vivere..
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sabato 19 maggio 2007, 20:04 |
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nika
Utente
Iscritto il: mercoledì 8 giugno 2005, 12:45 Messaggi: 1017 Località: Lombardia
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alex ho letto l'articolo che hai proposto a cucciolo e sono perfettamente d'accordo specialmente il paragrafo " pressione motivante" mi sembra essenziale....
cucciolo chiedevi come togliere gli speroni e risensibilizzare quindi il cavallo alla gamba; è importante che il cavallo non sia sollecitato in continuazione da una gamba stretta " a tenaglia" ( come solitamente insegnano) ma quasi assente ( certo se c'è bisogno per nn cadere le gambe si stringono), la gamba deve essere appena presente. Prendiamo l'esempio passo - trotto; decidi tu a quanta pressione il tuo cavallo deve rispondere: nel senso che stabilisci che quando avvicini i polpacci di tot il cavallo deve subito darti la risposta di avanzare ( mi sembra ovvio che la pressione deve essere molto leggera). se il cavallo invece di partire si fa i cavoli suoi, siccome il comando gambe è perfettamente conosciuto visto che mi pare che abbia 18 anni, sei autorizzata ad esercitare una pressione molto più forte di quella iniziale: se la richiesta è partita da 2 la seconda volta sarà 6 o cmq deve essere forte perchè il cavallo reagisca subito. ti consiglio di adoperare una frusta da dressage e di dargliela sul sedere. una volta che il cavallo ha beccatto la frustata le opzioni sono 2: o parte come una mina e allora fagli fare qualche tempo di galoppo, fermalo e tranquillizzalo ( non 2 ore fermo giusto il tempo perchè sia tranquillo), oppure parte magari ad un galoppino stile mi sto facendo i cavoli miei...allora fallo avanzare davvero forte (dopo un paio di volte normalmente capiscono che nn gli conviene prendere il galoppo ed eseguono un trotto con impulso)...qualunque sia stata la risposta del cavallo dopo la frustata forte ripetere l'esercizio accostando le gambe sempre con la pressione molto leggera che avevamo deciso all'inizio, se di nuovo nn si ottiene risposta ripetere utilizzando ancora una pressione molto più forte di quella iniziale... dopo poche volte che si esegue questa sequenza di operazioni il cavallo impara che alla gamba bisogna dare retta!
devo anche dire che:
> un cavallo di una certa età nn è detto che si risensibilizzi del tutto, per esempio il mio ogni tanto devo ripetere l'esercizio
> i cavalli sono animali estremamente sensibili e anche capaci di avere una soglia di sopportazione alle pressioni incredibili: se il cavallo sente che il cavaliere non è deciso, nn vuole in realtà punirlo quando serve, ecc probabilmente se ne fregherà un po'....tuttavia con il mio che ogni volta che devo usare la frusta mi sento male ho raggiunto dei risultati davvero soddisfacenti
> attenzione che per paura di far male al cavallo con la frusta non lo si desensbilizzi anche a questa...meglio una secca una volta che cento tutti i giorni...( e cmq nn sto parlando di lasciare segni al cavallo) e poi bisogna pensare ai cavalli nel branco: la frusta è come la morsicata che un cavallo dà ad un altro magari per farlo allontanare....
un'altra cosa importantissima mai mai usare le redini mentre si punisce il cavallo con la frusta per farlo avanzare: se il cavallo infatti dopo la frustata dovesse trovare delle mani ( che sicuramente sarebbero forti perchè il cavallo scatta improvvisamente ) a bloccarlo potrebbe essere indotto a pensare che se avanza proverà dolore in bocca e probabilmente preferirà prenderle piuttosto che andare a prendersi un tirone...lasciare quindi il cavallo libero di scattare e stendere l'incollatura poi riprenderlo dolcemente
altra cosa importante appena il cavallo viene ripreso e messo al trotto ed è un buon trotto in avanti NON e ripeto NON iniziare a trottare per tre ore tutti contenti di non fare fatica..fare al massimo un circolo fermarsi e redini lunghe, bastano 5 secondi non bisogna stare fermi un'ora ma il cavallo capirà che il trotto appena eseguito è una risposta corretta.
ripetere quindi l'esercizio come ho spiegato prima e fare MOLTE PAUSE quando il cavallo esegue giusto...nn serve che siano lunghe ma molte...è il miglior modo per premiarlo non servono a mio parere zuccherini e palle simili
assolutamente non usare le gambe per mantenere un andatura : questo è il miglior modo per rendere sordo il cavallo!!!!
una volta data la richiesta il cavallo deve mantenere l'esercizio da solo quindi le gambe devono essere staccate ( uso staccate perchè mi sembra più comprensibile sulla leggerezza che si deve adoperare...è ovvio che nn si va in giro a gambe larghe!!!!!) e FERME!!!!! se il cavallo diminuisce l'andatura accostare leggermente le gambe ( come spiegato all'inizio) e se nn risponde ripetere i vari passaggi...
non usare inoltre mai le mani insieme alle gambe...se si vuole chiedere al cavallo di dare la flessione, per esempio, chiedere la flessione e se il cavallo di minuisce l'andatura allora smettere la richiesta della flessione alleggerire le mani e fare il solito esercizio delle gambe...il cavallo impara presto che quando le mani chiedono qualche cosa non vuol dire rallentare o fermarsi....bisogna quindi scegliere delle priorità se il cavallo è da spingere si sceglie l'avanzare e quindi se appena si mettono le mani il cavallo rallenta alleggerire il contatto e mandare avanti ( sempre come detto), se il cavallo nn è per niente da spingere si procede con la richiesta della mani fregandosene dell'andatura, una volta che il cavallo risponde bene si chiederà di riprendere il trotto o quello che si stava facendo...
in realtà la questione è molto meno complicata di quanto possa sembrare se non ti fossero chiari dei passaggi chiedimi pure!!!! se poi riesci a fare un salto da me ti risulterà chiarissima!!!!!
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domenica 20 maggio 2007, 1:17 |
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cucciolo
Utente
Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2006, 14:25 Messaggi: 2141 Località: Lombardia
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..grazie mille..
..moolto interessante..mi sono stampata il tutto e provero' passo passo..
_________________ ..i cavalli sono la ragione per cui vale la pena di vivere..
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domenica 20 maggio 2007, 14:39 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Brava... la parola chiave è: passo passo. E senza fare troppi passi: uno dei "segreti" del bravo addestratore è di non fare mai un passo avanti, se quello precedente non è assolutamente chiaro e "digerito". E bisogna essere in grado di indovinare cosa il cavallo può imparare facilmente, perchè è essenziale che abbia, in ogni "seduta" di addestramento, la soddisfazione di aver "lavorato bene". Se, presi dall'entusiasmo dei progressi, si fa un passo di troppo e si mette il cavallo in difficoltà, ricorderà la seduta con fastidio - come un insuccesso.
Ogni nuova seduta deve iniziate con un ripassino della seduta precedente: un piccolo passo indietro, per farne uno più lungo in avanti.
A questo punto qualcuno penserà: come, mettere nelle mani di cavalieri non espertissimi degli "strumenti" di addestramento! Guai! I cavalieri non espertissimi NON DEVONO NEMMENO PROVARE A FARE ADDESTRAMENTO!
Secondo me questo è uno degli errori capitali di come viene insegnata l'equitazione di base. Se mai io insegnassi a qualcuno quel poco che so sui cavalli, a qualcuno che non sa quante zampe ha il cavallo, la PRIMA cosa che gli insegnerei (prima in teoria, poi da terra) sarebbero alcune nozioni base di addestramento... perchè come sapete ogni volta che ci si avvicina a un cavallo si fa addestramento. Meglio che sia un addestramento grossolano, ma consapevole, che un disastroso addestramento inconsapevole.
Un altro degli errori che in genere non si fa attendere troppo è la raccomandazione "non farti prendere in giro".
Io ho dovuto aspettare anni perchè qualcuno mi aprisse gli occhi... e ho iniziato a montare così tardi, ormai "nel mezzo del cammin". Il fatto che molti di voi siano molto giovani NON è un buon motivo perchè perdiate anche voi così tanto tempo. Datevi da fare. Come dice giustamente Nicola, per favore, per il bene del vostro cavallo.... STUDIATE.
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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domenica 20 maggio 2007, 16:29 |
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nika
Utente
Iscritto il: mercoledì 8 giugno 2005, 12:45 Messaggi: 1017 Località: Lombardia
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ancora sono d'accordissimo!!! come dice il mio istruttore: " se uno fa con alle spalle la teoria al massimo non migliorerà la situazione, se uno fa senza teoria fa solo danni!!!!...per rovinare un cavallo bastano 5 minuti"...infatti il mio istruttore ogni lezione la passiamo per il 60 % a parlare ( non dei fatti nostri come faceva quel cretino del mio vecchio istruttore)...ogni esercizio di un minuto prevede una riflessione di 15 la cosa bella è che non mi stancherei mai di ascoltare...d'altra parte è proprio vero che ogni nostro gesto può ripercuotersi sull'addestramento del cavallo e che NON è POSSIBILE MONTARE O LAVORARE DA TERRA UN CAVALLO SENZA ADDESTRARLO... spesso purtroppo la teoria viene trascurata..probabilmente la maggior parte degli istruttori non sanno come riempire il tempo delle loro lezioni se non facendo fare cose così.....pensare che faccio sempre lezione singola anche per due ore e quando finisco ci sarebbe ancora tanto da dire.....
volevo ribadire il cancetto delle pause e anche di non continuare a ripetere esercizi che tanto vengono perfettamente: è inutile continuare a chiedere una cosa che tanto il cavallo sa fare...come quelli che se non saltano tutte le settimane sembra che debba crollare il mondo! se il cavallo sa saltare di certo non ha bisogno di farlo in continuazione!!!! e cmq anche su esercizi che non vengono non si può passare un'ora ad insistere...facciamo la nostra richiesta e appena la risposta è meno schifosa del solito cambiamo esercizio; poi riproveremo magari dieci minuti dopo ( parlo per cose che il cavallo non ha mai fatto o non conosce)...e, a maggior ragione le cose che fa bene chiediamole una volta per un tempo limitato...
ancora è importante che se il cavallo eseguiva un esercizio in modo schifoso non pretendiamo che lo esegua subito da fantascienza...ACCONTENTIAMOCI che lo esegua, invece di schifossissimo in modo schifosino!!!
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domenica 20 maggio 2007, 18:59 |
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cucciolo
Utente
Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2006, 14:25 Messaggi: 2141 Località: Lombardia
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..dunque..il concetto e' molto chiaro..il problema e' metterlo in pratica ora..
..diciamo che io sono una che si accontenta molto..quindi non ho nessuna fretta di "progredire" domani che devo montare provo senza speroni facendo l'esercizio di partire..e poi di avanzare..ovvio che nopn risolvero' il mio problema domani..ci vuole tempo e pazienza..
ps.so che puo' non fregare a nessuno..ma un passo avanti l'ho fatto con rondy!!sabato l'ho girato alla corda da sola..e' la prima volta..con la vecchia proprietaria che era piu' fifona di me non era mai stato girato dato che la prima volta che ci ha provato l'ha caricata e lei l'ha mollato per il campo ed e' uscita quindi non era cosa assai facile da rimediare ma nel vecchio maneggio il mio vecchio istruttore con pazienza lo girava e dei risultati li aveva ottenuti..dal caricarti era passato a sgroppare per 10 minuti e poi si metteva a lavorare..ma solo con lui..quello era il problema..con me tipo o faceva solo lo scemo o addirittura si fermava guardandomi senza nemmeno fare un passo..e quindi ci avevo rinunciato..ma sabato mi sono detta..perche' non riprovarci..con calma senza fretta..e ce l'ho fatta!!si si e' fatto le sue rallegrate..ma ci stanno hai voglia..pero' sono riuscita anche a farlo galoppare e cambiare di mano in tranquillita'..per me e' una grossa soddisfazione..
_________________ ..i cavalli sono la ragione per cui vale la pena di vivere..
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domenica 20 maggio 2007, 23:29 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Bravissima. Per due motivi:
1. per aver fatto un piccolo progresso;
2. per esserne entusiasta.
Il secondo punto è veramente importante, non solo per te, ma coma un altro "segreto" dell'addestramento. Essere entusiasti di un piccolo passo avanti, di un buon risultato, è uno dei migliori premi che si può dare al cavallo. Lo sente, e ne è ricompensato. Come sente, e è frustrato e deluso, l'insoddisfazione e la delusione di un cavaliere che chiedeva troppo e non è stato accontentato.
Questa mia "scoperta" è molto, molto recente. Non mi è stata spiegata, ma l'ho vista dal vero, e poi discussa, con HC: http://it.geocities.com/alex_brollo/HC_it - e poi me l'ha confermata. Lui usa una tecnica di addestramento diversa dal rinforzo negativo, usa il rinforzo positivo (ma molto meglio padroneggiare la teoria e la pratica del rinforzo negativo prima di usare il rinforzo positivo: da un momento all'altro, del rinforzo negativo si potrebbe avere di nuovo bisogno!). Come "segnale-ponte" (la conferma istantanea che quello che il cavallo sta facendo è la cosa giusta, e che si è meritato un premio che arriverà nel giro di pochi secondi), HC usa la voce (altri sostengono che il clicker è più efficace).
Ma come usa la voce? La usa con un "Siiii!" che sprizza gioia e entusiasmo. Non finti, non simulati, ma veri. Perchè HC ritiene che tutto quello che viene dai cavalli, anche la più piccola attenzione, sia un grande, sorprendente regalo che ci fanno, non qualcosa che loro ci devono. Ossia: il ribaltamento completo di quello che si ritiene in genere sui cavalli.
Bene, ho sperimentato la cosa, e adesso la mia Asia, che in pascolo, con i suoi amici, tendeva a farmi camminare un pochino prima di farsi prendere, molla tutti e mi viene incontro a farsi mettere la testiera in mezzo al pascolo... e di giorno in giorno cresce il numero di cavalli in pascolo, non miei, su cui concentro il "focus" chiamandoli e che mi si avvicinano!
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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lunedì 21 maggio 2007, 3:29 |
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India83
Utente
Iscritto il: giovedì 8 marzo 2007, 10:23 Messaggi: 2567 Località: Lombardia
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Una domanda per quanto riguarda l'uso delle redini, di cui avete già parlato: il cavallo deve abituarsi al contatto della redine (non come pressione, ma come contatto appunto - una volta superato l'addestramento di base) e quindi della mano, come diceva Alex, e il contatto dev'essere leggero (o leggerissimo?), ma questo varia da cavaliere a cavaliere... come è possibile dunque non creare confusione nel cavallo o quantomeno non desensibilizzarlo? con un cavaliere che ha la mano "forte" lo stesso cavallo si comporterà diversamente rispetto ad un cavliere che invece abbia una mano più delicata...
e poi... chiedo, magari è una immensa str""""": con un contatto troppo leggero (non solo di redine, ma anche di gambe), non c'è forse il rischio opposto, ossia che un cavallo diventi anche troppo sensibile con conseguenti altri problemi di gestione?? ad ex, nel momento in cui il cavaliere per errore si attacca alle redini o si aggrappa con le gambe (o per perdita di equilibrio o per qualsiasi altro motivo involontario) il cavallo sensibile ne subirà di più le conseguenze, ad es. spaventandosi di più, o con una reazione spropositata... non so.... non sarebbe meglio allora un contatto "medio"???
x Nika: mi ha fatto riflettere la provocazione sulla mezza fermata... il tuo istruttore quindi sostiene che è una cosa da evitare assolutamente ed indistintamente con tutti i cavalli... o solo x i puledri in fase di addestramento? per un cavallo esperto che conosce glil aiuti si può utilizzare???
grazie
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martedì 22 maggio 2007, 19:29 |
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nika
Utente
Iscritto il: mercoledì 8 giugno 2005, 12:45 Messaggi: 1017 Località: Lombardia
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ti avevo scritto una risposta degna di un trattato e mi si è cancellato tutto!!!!!!!!!!!! quindi ti risponderò più veloce poi se mai aggiungo domani...
>quando rendi un cavallo molto sensibile come dice il mio istruttore poi sono cazzi tuoi sicuramente un cavallo sensibile richiede interventi precisi e se è un cavallo di carattere, difficilmente sopporterà che qualche scarpone lo monti...tuttavia per un non esperto in materia ( ossia quasi per tutti tranne che per il mio istruttore...sono un po' di parte ) è molto improbabile riuscire a sensibilizzare un cavallo con già parecchi anni di lavoro alle spalle a tal punto da renderlo immontabile!!! e poi cmq allora qualsiasi cavallo può correrre questo rischio: infatti non esiste un unico metodo di addestramento e un unico modo di montare quindi potrebbe darsi che un cavallo che funziona con una persona non funziona con un'altra...
> è vero quindi che un cavallo reso molto sensibile alle richieste potrebbe essere più difficile ma prima di tutto si impara e poi s euno conosce la teoria danni non ne fa al massimo per un po' non andrà avanti..
> un cavallo addestrato da sempre con i metodi " etologici " che sto proponendo impara immediatamente che sopra ogni cosa ci sono le richieste del cavaliere e quindi in una situazione di paura del cavallo invece di prevalere l'istinto prevarrà l'ascolto alle richieste fatte dall'uomo ( per cui se il cavallo prende la fuga perchè si spaventa basterà la mano del cavaliere a farlo fermare subito)..come avevo già scritto basta vedere i dati: su 200 puledri domati dal mio istruttore solo due cadute e per distrazione! glia ltri nn hanno mai cercato di buttare giù il proprio cavaliere o di metterlo in difficoltà...io stessa che monto da 5 mesi in questo centro nn ho mai visto nessuno cadere ed è rarissimo vedere anche un cavallo sgroppare ( e i cavalli mangiano! il mio becca 6 kg di avena al giono più il mangime e il fieno) e il livello die cavalieri è molto eterogeneo: c'è chi fa b80 e chi gran premi, chi mota puledri di 3, 4 anni chi cavalli di 18...
>la mezza fermata nn va mai fatta come te la insegnano normalmente con nessun cavallo...nn bisogna mai mettere gambe e mani insieme quindi se vuoi farla fai così: stai galoppando chiami le redini e basta...se il cavallo rallenta cosa probabile fallo galoppare velocissimo ( se stavi galoppando a 50, metti le mani il cavallo scende a 40 tu fallo andare a 150)!!! il cavallo impara presto che quando arrivano la mani nn significa fermarsi ma cambiare atteggiamento ( per esempio portare più peso sui posteriori) e quindi poi basterà mettere le mani e il cavallo manterrà lo stesso impulso e desiderio di avanzare ma con più peso sui posteriori....
>ovviamente il comando per fermarsi deve essere preciso: quello che secondo il mio istruttore è il migliore è con le mani pari chiamare le redini verso l'alto
> il contatto va dalle mani del cavaliere alla bocca del cavallo, l'appoggio viceversa...trovo molto complicato spiegare per iscritto come dovrebbe essere il contatto...l'unica è provare con il cavallo...cmq domani (ora nn ho tempo) ti scrivo un'paio di idee che possono aiutarti a capire meglio intanto tu prova a descrivermi esattamente come senti la bocca nelle varie situazioni per esempio quando si flette o che ne so in modo da avere più elementi possibili per spiegarti ( cmq sulla bocca senza vedere il cavallo dal vivo io nn farei nulla a meno che nn sia talmente tragico che peggio di così nn si possa fare)
>i puledri dal mio istruttore vengono abituati prima di essere sellati all'imboccatura così la prima volta che sali sanno già appoggiarsi, flettersi, masticano, ecc...importante è che nn vengono mai girati con la longe attaccata all'imboccatura ( nè i puledri nè alcun cavallo) pensa infatti se un puledro dà una sgroppata mentre viene girato attaccato all'imboccatura....imparerà subito che è qualche cosa che fa male, che è solo un fastidio....
> da noi nn vengono usati: martingale, redini di ritorno, chiudibocca, ecc solo la testiera e il filetto (nessun'altra imboccatura) sono inaftti strumenti che costringono il cavallo a fare una cosa perchè appunto costretto e non perchè la vuole fare...inoltre impediscono al cavallo " di dire la sua"...arginano i problemi e nn li risolvono...anzi spesso li peggiorano...queste cose appena elencate vengono usate solo dall'istruttore e per breve tempo e in modo da lasciare il caavllo libero di fare ma nn oltre un certo punto ( le redini di ritorno per esempio sono regolate in modo che il cavallo non possa alzare la testa oltre uncerto limite ma non per arrotondare o costringerlo in una posizione...diciamo che servono solo in casi estremi e se io senza nulla tranne un filetto sono riuscita a far abbassare la testa al mio ti assicuro che sono davevro inutili!!!!! a volte per esempio metto il chiudi bocca magari solo un giorno poi pre un mese nn lo uso però è messo in modo che il cavallo possa allargare la bocca ma nn come uno squalo come fa il mio...dà un limite ma molto ampio...diciamo appena sotto quello che il cavallo fa abitualmente...e ripeto sono cose da nn usare quotidianamente....
>spero di averti risposto abbastanza...ora ti faccio io una bella domanda che mi ha scioccato...o meglio ha ribaltato un'altra volta tutti i passati insegnamenti : quando un cavallo si dice che spinge, i posteriori sono molto sotto o lontani dal corpo???
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martedì 22 maggio 2007, 23:00 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Nika è un piacere leggerti.... che invidia per l'opportunità che hai e per l'entusiasmo che il tuo istruttore ti ha "attaccato"...
Confermo, per India: sì, in certe situazione non è bene che un cavallo sia addestrato in modo da essere troppo sensibile. Ad esempio, i cavalli da "passeggiata a trenino" (negli USA c'è una notevole attività in questo senso, a quanto mi è sembrato di capire) se lo fossero sarebbe un disastro... Ho montato un cavallo che era così sensibile che il fatto che non avessi ancora ben capito il movimento di oscillazione laterale delle anche, a trotto seduto, l'ha innervosito e mi ha dato un paio di mini-sgroppatine "di avvertimento"... (per dire, quel movimento non l'ho mica ancora capito bene! Ma adesso i miei esperimenti li faccio su una cavalla meno sensibile!)
Per quanto riguarda gli aiuti contemporanei: quello che nika racconta è esattamente quello che McLean espone e sviluppa nell'articolo "Principio di esclusività", dove dice che gli aiuti dovrebbero essere dati UNO ALLA VOLTA, e mai contemporaneamente. Niente esclude che la sequenza diventi, con il tempo, così rapida da sembrare contemporanea... ma non lo dovrebbe mai essere. Non è mica una novità.... "Mani senza gambe, gambe senza mani" (la stessa identica cosa) è un precetto che di anni ne ha più di duecento... valido anche oggi, ma purtroppo dimenticato.
Non è che sembri il contrario di quello che in genere viene insegnato... lo è. La violazione di questo principio comporta la confusione del cavallo, e un cavallo confuso o si avvilisce, o si ribella... dopo essere stato a lungo trattato a male parole, o peggio.
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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mercoledì 23 maggio 2007, 6:49 |
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India83
Utente
Iscritto il: giovedì 8 marzo 2007, 10:23 Messaggi: 2567 Località: Lombardia
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Concordo con Alex, è un piacere leggerti Nika (dovrò proprio trasferirmi nel tuo maneggio x un periodo...)!!!
>la mezza fermata nn va mai fatta come te la insegnano normalmente con nessun cavallo...nn bisogna mai mettere gambe e mani insieme quindi se vuoi farla fai così: stai galoppando chiami le redini e basta...se il cavallo rallenta cosa probabile fallo galoppare velocissimo ( se stavi galoppando a 50, metti le mani il cavallo scende a 40 tu fallo andare a 150)!!! il cavallo impara presto che quando arrivano la mani nn significa fermarsi ma cambiare atteggiamento ( per esempio portare più peso sui posteriori) e quindi poi basterà mettere le mani e il cavallo manterrà lo stesso impulso e desiderio di avanzare ma con più peso sui posteriori....
>ovviamente il comando per fermarsi deve essere preciso: quello che secondo il mio istruttore è il migliore è con le mani pari chiamare le redini verso l'alto
Concordo pienamente sul non utilizzare mai mani e gambe insieme...
Ma volevo chiedere: mi hanno sempre insegnato che la mezza fermata serve a far rallentare il cavallo, invece sopra mi dici che dev'essere un metodo per far cambiare atteggiamento, mantenendo la stessa velocità.. .. io sapevo che se il cavallo va a a 50 e io lo voglio far scendere a 40, chiamo le redini con delicatezza in modo che non passi al trotto dal galoppo...(e successivamente se rallenta troppo do una lieve pressione con le gambe)... mi dite dove sta l'errore???
> il contatto va dalle mani del cavaliere alla bocca del cavallo, l'appoggio viceversa...trovo molto complicato spiegare per iscritto come dovrebbe essere il contatto...l'unica è provare con il cavallo...cmq domani (ora nn ho tempo) ti scrivo un'paio di idee che possono aiutarti a capire meglio intanto tu prova a descrivermi esattamente come senti la bocca nelle varie situazioni per esempio quando si flette o che ne so in modo da avere più elementi possibili per spiegarti ( cmq sulla bocca senza vedere il cavallo dal vivo io nn farei nulla a meno che nn sia talmente tragico che peggio di così nn si possa fare)
mah.. non credo sia tragico, diciamo che mi è stato insegnato di mantenere sempre con contatto leggero nel lavoro in piano (quindi anche in flessione, etc), ma mi sembra che manchi l'appoggio da parte del cavallo... invece sul salto mi è stato insegnato di mantenere un contatto più "forte" ...
>spero di averti risposto abbastanza...ora ti faccio io una bella domanda che mi ha scioccato...o meglio ha ribaltato un'altra volta tutti i passati insegnamenti : quando un cavallo si dice che spinge, i posteriori sono molto sotto o lontani dal corpo???[/quote
Bhe, mi sa che mi ribalti anche su questo gli insegnamenti, vista la premessa... mi è sempre stato detto che il cavallo spinge quando i posteriori sono sotto al corpo... è errato???
ti ringrazio moltissimo per tutte qst informazioni !!!
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mercoledì 23 maggio 2007, 9:31 |
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