Il cavallo ragiona tramite 2 concetti: vantaggio/svantaggio

Salto e faccio bene il mio dovere: ottengo leccornie carezze, cibo....quindi VANTAGGIO
Mi fermo mi danno una frustata niente leccornia e leggero dolore.....quindi SVANTAGGIO

Mi fermo senza giustificazioni....non mi puniscono....non faccio fatica.....VANTAGGIO

L'ultimo punto però dà molti problemi: i cavalli vivono in branco e considerano il cavaliere come un capobranco: se il cavallo vede debole il cavaliere (così come farebbe in natura) cercherà di prendere il posto di capobranco...e una volta raggiunto l'obbiettivo capirà di essere molto più forte: morderà, ramperà farà ciò che vuole....
E' x questo che è meglio qualche punizione quando il cavallo sbaglia o fa il furbo

riquoto julie

Penso che Nabumax intenda dire un'altra cosa.
Rimaniamo in tema con l'esempio del bambino di Julie.
Facciamo finta che il gagno impestato butti per terra un vaso.
Ci sono due modi di intervenire:
- dare al bambino la "sana sculacciata"
- mettere il vaso in un posto dove il bambino non può arrivare e cercare di fargli capire (a parole) che il vaso non si butta per terra.
Ora, la mia domanda è questa:
il 2° metodo lo applicherei molto volentieri anche sul mio cavallo.
Il problema è che ho un cavallo caldo (è intero) e, la maggior parte delle volte, vuole "prevaricare".
Ora, quali sono le "parole" giuste che posso utilizzare con un cavallo che ogni tanto fa lo scemo anche alla lunghina???

P.s.: ho voluto specificare perchè non sto parlando di farlo saltare, metterlo a piaffare o farlo lavorare in generale.
Sto parlando di farlo semplicemente camminare a fianco a me senza che si metta a rampare, per esempio!

P.p.s.: altra premessa. Ora non pensate che abbia un cavallo con istinti omicidi. Non è che si comporta sempre così, nè! Però ogni tanto se ne esce con questi atteggiamenti
Quindi quello che mi chiedo è: "Nabumax, io quando lui si comporta così prendo l'ultimo pezzo della lunghina e glielo dò sulle zampe (senza esagerare). Tu cosa faresti?"

Grazie e scusate per la filippica

mi piacerebbe intervenissero anche altri illustri piu ferrati di me in materia, alex per esempio o pannocchia...

Clà non ho ben presente cosa intendi, e il governo da terra pone aspetti diversi che da sella, ma di sicuro il problema e' quasi sempre a monte, con la botta della lunghina non agisci certo sulle cause ma solo sugli effetti, al limite eviti che ti pesti un piede, ma non reprimi di sicuro il comportamento a lungo termine.... poi bisogna cercare di capire le cause di un comportamento volta per volta e agire di conseguenza, se "fa lo scemo" alla lunghina oggi puo' non farlo per lo stesso motivo per cui l'ha fatto ieri, e dovra' cambiare il nostro atteggiamento a seconda del perche'...

tenete poi anche presente, che se il vostro cavallo mostra comportamenti strani o improvvisi senza alcun apparente motivo, probabilmente c'e stato qualcosa che lo ha disturbato profondamente, anche qualcosa che non ha nulla a che fare con la situazione in cui ha mostrato il comportamento deviato (es una fuga senza motivo), e questo complica davvero le cose, e se ci mettete una punizione complicate ancora di piu' e diventa impossibile risalire alle cause...

in generale occorre ottenere l'attenzione del nostro quadrupede tramite un modus-operandi preciso basato su un linguaggio comprensibile dal cavallo, che e' fortemente legato al discorso delle "pressioni", e come dice alex, a lungo andare, il cavallo "imparera' ad imparare", otterremo la sua costante attenzione, e con quella lo dirigeremo... ci vedra' non tanto come capobranco (detesto questa definizione) ma piuttosto come qualcuno da cui partono perlomeno segnali comprensibili....

Ti ho fatto l'esempio della lunghina per sottolineare il fatto che non necessariamente il cavallo "fa lo scemo" solo se siamo in sella.
Poi, vabbè, il nostro è un caso patologico perchè il cavallo l'ho "addestrato" io senza nessuno che mi seguisse e che mi dicesse cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Ho sempre agito, con l'aiuto del mio buonsenso e nel pieno rispetto del cavallo, in base a ciò che mi sembrava giusto, ma non ti nascondo che qualche frustata se l'è presa (sempre senza esagerare!!!).
Non conosce il lavoro in campo e non abbiamo fatto molto lavoro alla corda. Sicuramente alcuni suoi atteggiamenti sono causati anche dalla mia inesperienza, ma sono altrettanto sicura che ogni tanto ci si mette d'impegno a farmi dannare!
Ti riporto un aneddoto successo solo la scorsa domenica.
Andiamo in passeggiata, al ritorno lo svesto, faccio per metterlo dentro al box e lui che fa?
Entra al galoppo!
Motivo? Non l'aveva mai fatto!
Eppure entra ed esce dal box tutti i sacrosanti giorni! Dove stava la novità? Perchè tanta esuberanza?
Nessun rumore, nessun movimento, nessun altra persona o animale intorno a noi.
Cosa avrei dovuto fare?
Ti dico come ho agito. Sono entrata nel box, gli ho tolto la capezza con la lunghina attaccata e sono uscita.
Ho fatto bene a non punirlo? Oppure alla prossima occasione si comporterà di nuovo così? E se dovesse ricapitare e io non fossi pronta a schivarlo?

Non sono sicura di aver capito cosa intendi
Praticamente il cavallo è stato disturbato da qualcosa e, magari dopo mezz'ora, gli viene in mente e tenta la fuga?
Mi sa che non ho mica capito...

Torno all'esempio di prima, della governabilità da terra (sì, lo so... sono egocentrica ).
Nel caso dell'entrata in box al galoppo, la pressione sopra menzionata era da applicare alla capezza?

Grazie per la pazienza di chiunque abbia voglia di leggere e di rispondere

non mi sento in grado di darti chissà quale consiglio..ma posso dirti quello che avrei fatto:
Dopo che il cavallo m'è entrato al galoppo nel box ..a parte fare questa faccia l'avrei preso..riportato fuori..e riportato dentro...con più attenzione..se tutto era ok l'avrei lasciato..altrimenti l'avrei ripetuto..anche punendolo..finchè non entrava calmo..

io sono dell'idea che alcune cose con i ns "amici" equini c'è da chiarirle subito.

a volte basta anche il tono della voce.

E io sono d'accordo con te, Angela
Il fatto è che alcune volte è difficile!
La decisione bisogna prenderla subito. Non puoi dire al cavallo: "Uè, aspetta un attimo che penso se punirti o no" e, magari dopo mezz'ora, mettere in pratica ciò che si è deciso
Cmq la prox volta, se succederà, proverò a fare come mi hai consigliato tu
Ogni suggerimento è ben accetto! Grazie mille!

Si hai ragione..a volte manca proprio la capacità di reazione immediata! sono + rapidi di quanto possiamo immaginare!

oh..ocho che la prox volta non si fa nemmeno svestire

Già capitato anche questo, purtroppo
Quando ha spaccato la testiera nuova (non so se hai letto nell'altro topic ringraziamenti-t2693-1170.html)

beh, una mia amica in questo modo si è fatta parecchio male
la cavalla entrava al galoppo, lei la tirava fuori, ripeteva l'operazione e quella entrava sempre più sclerata. dopo la sesta o la settima volta lei ha cominciato a perdere la pazienza e la cavalla si è scocciata davvero. l'ha letteralmente lanciata sulla parete di fondo del box
per cui attenta, vedi un po' di che umore è il cavallo e soprattutto se si innervosisce tanto molla il colpo perchè se perde la testa comunque non capisce più quello che gli chiedi e magari senza volerlo ti fa male.
per quanto riguarda le punizioni...proprio in questo periodo ho educato (con successo perchè sono vivaaaaa!!!!! ) il cavallo di Zenith che quando viene girato alla corda ha il simpatico vizio di ramparti addosso mi dispiace tanto per lui, ma visto che, tanto per rendere chiara la proporzione, la sua testa è più grossa del mio busto, la frusta in mano l'ho presa e l'ho anche usata! non tanto e non da cattiva, ma il giusto per far capire al bestione che verso di me alzando i piedoni, non ci deve venire!!! adesso di rampare addosso non ne ha più la minima intenzione, sta nel suo spazio e rispetta il mio, quando gli faccio cambiar mano parte tranquillo senza tentare di schiacciarmi. e quando andiamo nel tondino siamo io, lui e la frusta, che tutto sommato non gli fa sta gran paura!

preferirei fosse ciascuno di voi con la propria testa ad elaborare come relazionarsi in maniera intelligente, senza che sia io a dare consigli a caso senza vedere...
qua grazie ad alex c'e' di che studiare:
http://www.alexbrollo.com/aebc/

Non so perchè, ma me l'aspettavo una risposta del genere...

Mi dispiace, ma secondo me nabu ha ragione.
Punto primo non icordo chi lo ha scritto, ma per i cavalli lo zuccherino, una leccornia o una carezza non sono dei premi che gli permettando di capire che ha fatto bene: queste cose funzionano con i cani che sono carnivori e devono faticare per procacciarsi il cibo, quindi il cibo è quanto di megli gli si possa dare. I cavalli non son cani e non li si può premiare allo stesso modo, hanno istinti e mentalità completamente agli antipodi.
I cavalli sono erbivori, per i cavalli il cibo in natura è dato (tranne in caso disiccità estreme i cavalli il cibo lo trovano sempre in natura e se non lo trovano semplicemente si spostano) quello che per i cavalli è un obbiettivo da raggiungere è la tranquillità, la possibilità di mangiare tranquilli senza doversi preoccupare dei predatori. Quindi il miglior premi per il cavallo è una lunga pausa fermo a redini lunghe in mezzo al campo in cui non gli si chiede nulla. Lo zuccherino può servire al massimo per indurre un processo di masticazione ed accelerare il rilassamento del cavallo.
Riguardo alla frustata come punizione il cavallo non la può capire, i cavalli ragionano così: il loro unico interesse è cercare di liberarsi dei fastidi (gambe, mani, cavaliere in sella, frusta) e per farlo provano tutte le strade che vengono loro in mente. Sta a noi far loro capire qual'è la strada corretta. Se un cavallo si ferma davanti al salto non basta una frustata per farlo saltare la volta successiva: occorre far loro capire qual'è la strada verso la comodità. se il cavallo si ferma davanti al salto la cosa migliore e mettere le gambe e premere finchè il cavallo non pensa al salto: allunga la testa verso o oltre l'ostacolo e magari annusa la barriera. In quel momento i fastidi settono e il cavallo capisce che se pensa al salto non riceverà fastidi. Si ritorna e se il cavallo si ferma di nuovo si ripete. In poche volte il cavallo capisce che è meglio saltare.
Con questo non voglio dire che non si possa dare una sana friustata, anche forte se serve, l'importante è farlo per i motivi giusti e con le idee chiare

Una domanda mis orge spontanea, siete davvero così sicuri di essere sempre chiari con i vostri cavalli? siete sicuri che fanno quel che fanno per mancanza di volontà e non semplicemente perchè non capiscono cosa gli stiamo chiedendo? siete sicuri che quando il vostro cavallo si ferma lo fa perchè è s"""""o e non perchè voi il passaggio prima avete per sbagli tirato in bocca, anche in modo impercettibile? siete sicuri di essere così perfetti in sella da passare al cavallo sempre le informazioni corrette? Io sono anni che monto a cavallo e da poco collaboro con un addestratore e la mia risposta alle domande di cui sopra è no. E più vado avanti meno sono sicuro perchè mi rendo conto che le nostre richieste a volte sono incredibilmente ambigue per il cavallo, però se il cavallo non capisce è colpa sua e lo puniamo. Se siete così sicuri beati voi, vi invidio

boh..in parte sono d'accordo e in parte no
i cavalli ragionano cmq per associazione..e su questo non ci piove..

adesso mi viene in mente l'altro topic, se io uso la gamba e non risponde..provo a ri-usarla aiutandomi con un tocco di frusta, il cavallo associa...e la volta successiva risponde immediatamente all'uso della gamba..senza frusta.

qualcosa capiranno no?

poi sul fatto che il 95% delle volte sbaglia il cavaliere...posso anche essere d'accordo.