Paddock si, paddock no....
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India83
Utente
Iscritto il: giovedì 8 marzo 2007, 10:23 Messaggi: 2567 Località: Lombardia
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scusate, ma il miei cavalli stanno sempre a prato!
dovrei tenerli sempre pieni di protezioni!!!
mio nonno aveva piu di 300 cavalli, è a parte gli stalloni, stavano tutti liberi è felici in un enorme prato, mai nessuno è arrivato a casa con sfregi o zoppie varie....
e si che era un commerciante!!!
dopo tanti anni è andato in pensione, è a lasciato tutto, è dopo neanche 6 anni in quel posto è nato un cavallino piccolo è fragile che si chiama Varenne!
ora il cavallo è a venaria, è non mi sembra che venga tenuto in un box di oro zecchino, è che se va a prato gli mettano stinchiere, para testa, para coda, para pancia,....
lo tengono solo come un cavallo, è lui vive è a sempre vissuto bene sentendosi solo un semplice cavallo!!!
le protezioni le vedeva solo quando lavorava, è così deve essere![/quote]
Che meraviglia leggere qst cose...
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venerdì 18 maggio 2007, 11:21 |
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horseriding
Utente
Iscritto il: martedì 8 marzo 2005, 14:47 Messaggi: 1061 Località: Lombardia
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scusate il ritardo. Ringrazio per i complimenti ma avendo tempo a disposizione faccio quello che posso per migliorare la qualità della vita dei miei cavalli. Ed è proprio stando con loro che ho capito molte cose.
Secondo me l'errore MADORNALE che ancora si fa è considerari i nostri cavalli alla pari dei mustang....pervade ancora l'idea che nel box abbiamo uno Spirit che guarda nostalgicamente fuori dalla porta del box sognando pascoli immensi (che la maggior parte dei cavalli non ha mai visto)...............ma siamo realisti!
Ma vado con ordine.........
nella vita di branco (visto che vi piace tanto questo termine) i cavalli instaurano istintivamente delle amicizie A COPPIE. Questo significa che nonostante possano esserci trecento cavalli attorno a loro, al singolo interessa solo quello che fa e che non fa il proprio compagno di vita. (non leader, non fattrice dominante, non stallone....AMICO). Io non ho mai fatto Parelli nè Monty Roberts ma ho studiato a fondo le loro teorie ma la pratica me la dimostra ogni giorno il mio cavallo con la quale standoci assieme ogni giorno ha individuato in me il suo amico e quando è in paddock nitrisce e mi chiama appena mi vede perchè vuole la mia attenzione. Insieme in paddock giochiamo, con me non ha assolutamente inibizioni (i cavalli sono inibiti da chi li teme, o da chi non sa trattarli perchè altrimenti sono squisitamente naturali.....tutti i miei cavalli si rotolano ai miei piedi dimostrando fiducia in me e rilassatezza alla mia presenza e interagiscono con me e con l'ambiente in tutta naturalezza, che abbiano le stinchiere o meno!!!!!).
Quindi secondo me per quando riguarda le relazioni sociali.....sono importantissime da puledri che secondo me devono stare si in quel momento liberi e tutti insieme per sperimentare tutti i metodi di comunicazione equina e tutti i meccanismi sociali utili poi in un futuro a non trovarsi incapaci da adulti di comunicare con altri cavalli e quindi a sentirsi a proprio agio con loro (il mio puledro ad esempio l'ho comprato a sei anni dopo che è rimasto in un immenso paddock da solo e ora è impulsivo e troppo esuberante e fatica a legare con gli altri cavalli). Dopo di che il cavallo vede nell'uomo il suo partner della vita e la sua vita sociale gira intorno a questo. Ovviamente l'uomo deve cercare di stare con lui quanto più possibile e rendergli la vita meno noiosa. Il lavoro ai cavalli piace, (bisogna stare attenti però ai cavalli forti di carattere che potrebbero mettersi a giocare anche durante il lavoro e bisogna fargli subito capire che prima si lavora e poi si gioca altrimenti diventa inutilmente pericoloso).
Il cavallo atleta secondo me non ha necessità del paddock in se ma ha necessità di rilassare la sua mente e "pensare ad altro" e cn un minimo di sensibilità si può capire quello che i cavalli amano e non amano fare! E può anche essere che stare in un paddock a brucare l'erba da soli sotto il sole non sia il massimo delle loro aspirazioni....QUando stavo in un maneggio senza nemmeno un triangolino di terra o lo lasciavo libero nel campo coperto anche dopo aver lavorato perchè sapevo che la sua massima goduria è rotolarsi (lo fa almeno 5 -6 volte al giorno in campo) e se non avevo la possibilità perchè era occupato lo tenevo alla longhina e lo portavo nel campo fuori e legato alla longhina lo portavo a spasso per il campo e quando trovava il punto adatto si rotolava ai miei piedi e giocavamo alla longhina. QUesto per lui e per me era un momento di svago dove lui stava al sicuro con me e pensava ad altro che a quelle squallide quattro mura o al lavoro.
Insomma secondo me l'importante è diventare noi la ragione della loro vita e legando con noi fargli passare momenti di relax e di serenità fuori dal box conta più di quintali d'erba da brucare. I cavalli sono animali sociali....animali domestici sociali. Il nostro primo dovere è quello di aiutarli a svagarsi in qualche modo e se non abbiamo la possibilità o abbiamo il timore di lasciarli in paddock possiamo trovare mille altri modi per rilassarsi, basta solo capire quello che desiderano veramente.
Un ultima cosa.....siamo in Italia e non in America, lo spazio è davvero poco e ci sn pochissimi maneggi che hanno la possibilità di avere dei paddock.
Mettere inoltre più cavalli in paddock fa si che si generino "coppie" cavallo-cavallo. Non ci sarà più posto per noi nella loro mente e anzi appena tentiamo di separare la coppia sorgono problemi ben più grandi. Un tipo di amicizia di questo tip va bene secondo me nei cavalli a fine carriera che si godono il prato e non vedono più una sella nella loro vita!!!
E per quando riguarda la doma dei puledri pensate che tantissimi addestratori all'inglese solitamente accennano la doma a due anni dopodichè li mettono al prato perchè almeno nell'amiente in cui vivo io pervade l'idea che il cavallo una volta al paddock ricorda ( e non dimentica) quello che ha fatto ed è molto importante prima di metterli a paddock per un lungo periodo che abbiano delle buone sensazioni del lavoro svolto perchè una volta liberi "ci rimuginano su" e una volta che li riprendi per domarli definitivamente diventa tutto più semplice e più sereno.
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Ultima modifica di horseriding il venerdì 18 maggio 2007, 11:54, modificato 1 volta in totale.
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venerdì 18 maggio 2007, 11:46 |
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Nicola
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horseriding ha scritto: Secondo me l'errore MADORNALE che ancora si fa è considerari i nostri cavalli alla pari dei mustang....pervade ancora l'idea che nel box abbiamo uno Spirit che guarda nostalgicamente fuori dalla porta del box sognando pascoli immensi (che la maggior parte dei cavalli non ha mai visto)...............ma siamo realisti!
La genetica ci dice chiaramente che le REALI differenze in termini genetici tra i cavalli domestici ed i mustang sono del tutto irrilevanti.
I cavalli sono tra i pochi animali che hanno verosimili possibilità di sopravvivenza se vengono reimmessi in libertà dopo un periodo di scuderizzazione.
Come spieghi questo fenomeno?
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venerdì 18 maggio 2007, 11:53 |
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Elly83
Utente
Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:19 Messaggi: 647 Località: Veneto
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... bè va bene che non siamo in America ma non siamo neanche in un paese desertico ... io credo che come si trova lo spazio per costruire coperti megagalattici e altri enormi campi di lavoro si possa benissimo dedicare qualche metro quadro alla costruzione di qualche paddock di medie dimensioni ... non stiamo parlando di pascolo dove il cavallo deve trovare la maggior parte del suo sostentamento ma di uno spazio che non sia associato al lavoro ...
Io ho avuto la fortuna avendo un'amica che faceva monta western ad alti livelli di poter girare assieme a lei diversi centri rinomati a livello nazionale e bè tutti avevano i loro paddock e non parlo di posti dispersi sulle montagne ma vicino a grandi città come Milano, Bresci e Pisa ... per fare qualche nome ... inoltre ho visitato anche centri meno grossi e che quindi erano più rustici non avevano i soldi per il coperto non erano architettualmente parlando dei gioielli ma i paddock li avevano ... e quindi noi come proprietari abbiamo il potere di scegliere come dice Pascal!
Dove sono ora è un maneggio privato e c'è un prato enorme dove vengono allevati puledri e fattrici da trotto in piena libertà .... e io starei ore ad osservarli liberi .... poi però ci sono dei paddock più piccoli per i cavalli di noi privati e per i purosangue da corsa in riabilitazione ... e tutti non vedono l'ora di uscire dal box!
Il mio Saib che pure è intero è confinante di paddock con una fattrice e sono inseparabili .... anche se lei è una femmina ormai lui non ci fa caso!Vuole solo godere della sua compagnia!e nel paddock dall'altro lato spesso mettono Shirok nostro compagno di uscite in campagna ed è buffissimo guardarli imitatarsi corre uno corre l'altro si rotola uno si rotola l'altro ... che volete che vi dica scusate se mi sono dilungata ma questi sono per me momenti irrinunciabili!!!
_________________ "Essere amati da un cavallo o da un qualsiasi animale, dovrebbe riempirci di timore referenziale: perchè non ce lo siamo meritati"
Trovami su MySpace e diventa mio amico!
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venerdì 18 maggio 2007, 12:06 |
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horseriding
Utente
Iscritto il: martedì 8 marzo 2005, 14:47 Messaggi: 1061 Località: Lombardia
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Dicendoti semplicemente che la genetica non è tutto. Il corredo comportamentale innato è vero è identico ma ciò che cambia è l'ambiente in cui sono inseriti. E le interazioni con l'ambiente che li circonda sono del tutto differenti di quelle di un mustang in libertà. Il cavallo domestico è fortunatamente molto più versatile tanto da farsi mettere una sella sulla schiena e di dialogare con un uomo in tutta naturalezza!!!
Per arrivare al cavallo moderno l'uomo ha imposto una selezione che ha in qualche modo cambiato l'evoluzione della specie che doveva adattarsi ad una vita decisamente diversa dalla prateria. E' un evoluzione non naturale in cui non si ha più la sopravvivenza del più adatto all'ambiente ma di quello più utile. Gli accoppiamenti vengono decisi dall'uomo e non sono più casuali ma selettivi in modo che le trasformazioni in cattività avvengano con maggiore rapidità.
L'uomo si prende cura degli animali domestici riducendo la pressione selettiva naturale di alcuni comportamenti tra cui il rapporto parentale, il comportamento alimentare, la fuga e le relazioni sociali. Ciò porta alla sopravvivenza anche di soggetti con temperamenti instabili o fattrici che non sanno allevare i puledri!
Inoltre mi piacerebbe davvero che mi rivelassi (anche solo per mp) le fonti secondo il quale un qualsiasi cavallo domestico rimesso in libertà abbia buone possibilità di sopravvivere secondo la quale sono davvero dubbiosa. Ricordo inoltre che i mustang non sono veramente in un ambiente naturale in quanto sono costantemente protetti dagli attacchi dei predatori e la loro situazione viene costantemente monitorata per salvaguardare il loro numero in quanto specie a rischio di estinzione.
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Ultima modifica di horseriding il venerdì 18 maggio 2007, 12:24, modificato 1 volta in totale.
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venerdì 18 maggio 2007, 12:11 |
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horseriding
Utente
Iscritto il: martedì 8 marzo 2005, 14:47 Messaggi: 1061 Località: Lombardia
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Elly83 ha scritto: ... bè va bene che non siamo in America ma non siamo neanche in un paese desertico ... io credo che come si trova lo spazio per costruire coperti megagalattici e altri enormi campi di lavoro si possa benissimo dedicare qualche metro quadro alla costruzione di qualche paddock di medie dimensioni ... non stiamo parlando di pascolo dove il cavallo deve trovare la maggior parte del suo sostentamento ma di uno spazio che non sia associato al lavoro ... Io ho avuto la fortuna avendo un'amica che faceva monta western ad alti livelli di poter girare assieme a lei diversi [b]centri rinomati a livello nazionale [/b]e bè tutti avevano i loro paddock e non parlo di posti dispersi sulle montagne ma vicino a grandi città come Milano, Bresci e Pisa
ti sei risposta da sola.....non so se ti sei mai interessata ai costi di costruzione e di mantenimento di un maneggio. In tal caso vorrei ricordare nuovamente che l'Italia non ha molta terra e quella che c'è è molto cara!!!!!!!! QUando trovi un appezzamento se hai la possibilità la prima cosa che costruisci sono le strutture che possano giustificare almeno 300 euro di pensione (calcola che un cavallo costa intorno ai 150 euro di puro mantenimento, il resto va in tasse, luce, gas, mutui vari o affitti). Chi c'ha i soldi ti fa anche la piscina per i cavalli, ma la maggior parte dei maneggi vive di quei due tre euro a cavallo che avanzano. Se hai poco spazio prima fai il campo coperto per avere li molta clientela e poi pensi ai paddock. Purtroppo è il costo della vita che ti impone certe scelte.....
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venerdì 18 maggio 2007, 12:16 |
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horseriding
Utente
Iscritto il: martedì 8 marzo 2005, 14:47 Messaggi: 1061 Località: Lombardia
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Ombra ha scritto: A quel che so io Cruising, magnifico stallone irlandese, veniva "pescato" dal paddock e messo a fare GP, poi la proprietaria lo riprendeva e lo rimetteva al prato.
Non facciamo di tutta l'erba un fascio. Cruising ha tanto di quel lavoro alle spalle che non hai idea. Ci sono dei cavalli (io stessa ne ho avuta una) detti "pronti via" che basta girarli alla corda durante la settimana e poi la domenica ti vincono la gara. Ma sono pochi hanno lavorato tanto e bene prima e cmq bisogna sempre e cmq monitorare la loro condizione fisica.....ricordo sempre e cmq che i prati d'Irlanda hanno proprietà fisiche e organolettiche decisamente diverse che i nostri appezzamentini di terra risicati.....
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venerdì 18 maggio 2007, 12:22 |
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krystal
Utente
Iscritto il: giovedì 15 marzo 2007, 19:01 Messaggi: 526 Località: Piemonte
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horseriding ha scritto: Inoltre mi piacerebbe davvero che mi rilevassi (anche solo per mp) le fonti secondo il quale un qualsiasi cavallo domestico rimesso in libertà abbia buone possibilità di sopravvivere secondo la quale sono davvero dubbiosa. Ricordo inoltre che i mustang non sono veramente in un ambiente naturale in quanto sono costantemente protetti dagli attacchi dei predatori e la loro situazione viene costantemente monitorata per salvaguardare il loro numero in quanto specie a rischio di estinzione.
te lo dico io, senza andare troppo lontano con il tempo; durante la prima guerra mondiale, si utilizzavano ancora i cavalli in battaglia, sopratutto cavalli da tiro pesante!!
durante gli attacchi guerriglieri, le armate umane venivano abbattute! è i cavalli???
di certo non venivano presi e scuderizzati perchè il propietario era fuori uso! si liberavano, è scappavano, formavano piccoli o grandi branchi, che sono sopravvissuti per fattacci lori per almeno 10 anni (anche in italia). poi piano piano sono stati ricatturati e riutilizzati da lavoro, o comunque sono finiti nuovamente in scuderie!!
poi in polonia, durante la guerra fredda, anche li sono scappati cavalli, dai propietari "che morivano" è se non sbaglio ci sono ancora cavalli liberi, che ora sono entrati sotto specie protetta! ma erano cavalli selezionati per il tiro pesante dall'uomo, non erano mustang!!
lo stesso è successo in spagna è in portogallo!!!
poi giusto per tornare hai giorni nostri, un paio di anni fa, in un maneggio vicino a dove abito io, è scappata una giumenta gravida, mancava 1 mese e partoriva!! è scappata in un posto che viene chiamato accampamento, è una ex zona militare, è sono ettari è ettari di terreno senza case!! l'hanno cercata, ma non sono riuscita a trovarla!!!
be, dopo 7 mesi, si è presentata vicino ad un allevamento, con il suo bel puledrino!!!
è ora vive paciosa in padock!!
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venerdì 18 maggio 2007, 12:25 |
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Elly83
Utente
Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:19 Messaggi: 647 Località: Veneto
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.... .... io credo ivece che dipenda da quello che cerca il cavaliere e mi pare che molti grandi campioni mettano i loro cavalli al paddock ... e scelgono scuderie che ne dispongono ... molti invece guardano alla scuderia a misura d'uomo più che di cavallo ... quindi è più una scelta egoistica mentre credo che chi ama veramente il proprio cavallo segue il cuore e sceglie un centro dove magari non ci sono 3 campi in sabbia ma solo due ma sa di poter offrire al proprio cavallo altre cose ... troppo spesso qualificate come superflue!!!
_________________ "Essere amati da un cavallo o da un qualsiasi animale, dovrebbe riempirci di timore referenziale: perchè non ce lo siamo meritati"
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venerdì 18 maggio 2007, 12:26 |
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Nicola
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horseriding ha scritto: Il cavallo domestico è fortunatamente molto più versatile tanto da farsi mettere una sella sulla schiena e di dialogare con un uomo in tutta naturalezza!!!
Di esempi di cavalli selvatici, sia mustang che non, che hanno accettato sella e cavaliere ce ne sono parecchi. Per cui la questione legata agli adattamenti dovuti all'addomesticamento è largamente opinabile in questo contesto.
Saprai inoltre che non è solo negli stati uniti che la popolazione equina viene incrementata con l'inserimento di soggetti esterni.
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venerdì 18 maggio 2007, 12:27 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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A questo punto devo nominare la Stalla attiva. E' una tecnica di gestione che si sta diffondendo a macchia d'olio nell'Europa del nord, e che con il tradizionale ritardo arriverà prima o poi a diffondersi anche in Italia. Usata anche per cavalli agonisti ad alto livello, e non solo per i cosiddetti "cavalli da passeggiata".
Un grande paddock, che contiene un riparo coperto dove i cavalli riposano se vogliono, e un sistema di alimentazione automatizzato. I cavalli stanno in gruppo. Costi di allestimento paragonabili al tradizionale maneggio con box e paddock, costi di manutenzione abbattuti. Purtroppo adatto solo ai gestori disposti a cambiare radicalmente mentalità.
Chi era a Verona, avrà forse visto lo stand.
Un sito: http://www.wildhorse.at (anche in italiano). A scanso di equivoci, non ve lo segnalo per incoraggiarvi ad acquistarla, ma solo per capire come funziona.
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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venerdì 18 maggio 2007, 12:28 |
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krystal
Utente
Iscritto il: giovedì 15 marzo 2007, 19:01 Messaggi: 526 Località: Piemonte
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horseriding ha scritto: Ombra ha scritto: A quel che so io Cruising, magnifico stallone irlandese, veniva "pescato" dal paddock e messo a fare GP, poi la proprietaria lo riprendeva e lo rimetteva al prato.
Non facciamo di tutta l'erba un fascio. Cruising ha tanto di quel lavoro alle spalle che non hai idea. Ci sono dei cavalli (io stessa ne ho avuta una) detti "pronti via" che basta girarli alla corda durante la settimana e poi la domenica ti vincono la gara. Ma sono pochi hanno lavorato tanto e bene prima e cmq bisogna sempre e cmq monitorare la loro condizione fisica.....ricordo sempre e cmq che i prati d'Irlanda hanno proprietà fisiche e organolettiche decisamente diverse che i nostri appezzamentini di terra risicati.....
guarda che se tieni un cavallo a padock non è che te lo dimentichi!! io tutti i cavalli gli ho sempre tenuti sotto osservazione alimentare, è anche se stanno a prato, gli faccio i piedi è le pulizie tutti i giorni, è li monto tutti i giorni!!
inoltre, riesco a tenere un cavallo sempre in padock, che non può mangiare erba perchè è molto delicato di stomaco.... basta fagli un padock piu piccolo, dove si ha la possibilità di tagliare l'erba tutte le settimene corta corta!!! cosi lo regolo, èd ha un badock dove poter sgroppare e galoppare!!
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venerdì 18 maggio 2007, 12:30 |
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Nicola
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horseriding ha scritto: (calcola che un cavallo costa intorno ai 150 euro di puro mantenimento, il resto va in tasse, luce, gas, mutui vari o affitti)
Questo valore sul cosiddetto "mantenimento" non credo sia corretto. In altra sede e in altro topic se vuoi ne discuteremo.
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venerdì 18 maggio 2007, 12:36 |
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horseriding
Utente
Iscritto il: martedì 8 marzo 2005, 14:47 Messaggi: 1061 Località: Lombardia
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Non mi risulta che nei paesi che tu hai citato ci siano predatori naturali dei cavalli, quali lupi, orsi e coyote.....Al massimo qualche cane randagio che però si guarderebbe bene dall'attaccare un tpr....inoltre un conto è monitorare un gruppo di cavalli immesso in un ambiente dove non abbia più nessun contatto con l'uomo, e un conto sono cavalli fuggiti che trovano il contadino che per pietà li nutre ogni tanto etc....E cmq io sto parlando di cavallo moderno, quello sportivo o da sella che è molto ma molto diverso dai cavalli utilizzati nelle due guerre.
Elly83 vorrei farti una domanda....se sei un italiano medio con uno stipendio di 1200 euro (se ti va bene) al mese e 500 ne spendi per un affitto di casa, magari hai pure la dipendenza dal fumo in quanto italiano medio stressato e spendi altri 100 euro mensili di sigarette, hai una macchina tua per andare al lavoro e devi spenderne altri 300 di benzina (se non viaggi molto), un altro centinaio di bollette varie .........sceglieresti un maneggio a 250 euro perchè ha il campo ma non i paddock o 350 per il maneggio con i paddock?............
Ripeto è inutile fissarsi su ste cose....se non ci sono i paddock nel maneggio hai moltissimi altri modi per permettere al tuo cavallo di svagarsi...e sinceramente (ma perchè sono così ripetitiva??) preferisco prendere il mio cavallo e portarmelo a spasso per mezz'oretta alla longhina a brucare l'erba da qualche parte e a rotolarsi nel campo piuttosto che lasciare il mio cavallo nell'unico paddock del maneggio, fatto di terra stracalpestata e di polvere, sotto il sole e da solo.
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venerdì 18 maggio 2007, 12:37 |
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horseriding
Utente
Iscritto il: martedì 8 marzo 2005, 14:47 Messaggi: 1061 Località: Lombardia
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Nicola ha scritto: horseriding ha scritto: (calcola che un cavallo costa intorno ai 150 euro di puro mantenimento, il resto va in tasse, luce, gas, mutui vari o affitti) Questo valore sul cosiddetto "mantenimento" non credo sia corretto. In altra sede e in altro topic se vuoi ne discuteremo.
guarda io spendo così (il prezzo include solo fieno, paglia e mangime di ottima qualità)
I miei cavalli sono belli pasciuti e pieni di energie, il pelo è lucido e non hanno mai avuto problemi podali oltre che vivere in box con 50 cm almeno di paglia asciutta. (e due di loro sono cavalli da 700 chili e più)
queste sono foto dei miei cavalli in paddock, perchè io li metto in paddock, ma sono stata anche in maneggi dove di paddock non ce n'erano e i miei cavalli non csono cambiati di una virgola! Nè in fisico nè in prestazioni perchè attuo altri accorgimenti per la loro salute mentale.
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Ultima modifica di horseriding il venerdì 18 maggio 2007, 12:44, modificato 1 volta in totale.
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venerdì 18 maggio 2007, 12:38 |
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