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 MORTO WELBY 
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maestoso ha scritto:

Premesso che son cristiano cattolico, e cerco di non esserlo "fai da te" come dice il Santo Padre ( spesso nn ci riesco), vorrei fare una meditazione che va al di la della religione.
Noi siam tutte CREATURE, e in quanto tali c'è stato qualcuno ( per chi crede ) o qualcosa ( un evento naturale o altro) che si può definire come CREATORE....; quale diritto abbiamo noi di decidere su quella cosa che qualsivoglia CREATORE ci ha donati...??siam forse in grado di capire il perchè l'abbiamo o no??? la nostra ragione ci permette per qualsivoglia credo di capire il perchè viviamo???non credo....mi piacerebbe saperlo....ma nn ho ancora trovato risposta.
Rachi questa è anche una risposta alla tua affermazione che se fosse esistito un Dio l'avrebbe salvato... Sai per caso Quale sia il senso della vita?? No, allora come fai a sapere se è giusto o no l'intervento di qualsivoglia Dio??
Zoe non son per nulla d'accordo col tuo modo di definire egoista chi non lascia morire il proprio caro perchè cerca di ritardare la sua lenta agonia




Solo una domanda....Se è una scelta personale che un singolo uomo decide per sè stesso, che diritto ha un altro uomo di impedirglielo.

Ti propongo un paradosso. E' come se qualcuno, in piena buona fede, ti impedisse di condividere la tua vita con la donna che ami perchè, secondo lui, non rappresenta un bene per te.

Come reagiresti di fronte ad una simile ingerenza sulla tua libertà di vivere la tua vita?


giovedì 21 dicembre 2006, 15:54
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Quello che leggo lo trovo allucinante...ovviamente dal mio punto di vista...beh..finchè parliamo di Welby..posso accettare (ma non condividere)il parere che alla fine una persona ha il "diritto" di morire...

ma addirittura dire che l'eutanasia sia una passo avanti della civiltà mi sempre proprio una cosa orrenda...

ma cosa ne sappiamo noi?? fin'ora del cervello umano la scienza ha scoperto solo una percentuale bassissima...allora..uccidiamo tutte le persone in stato comatoso??ripeto..Welby è un conto..ma qui il discorso si sta ampiando.

cosa ne sappiamo noi delle persone in coma? cosa ne sappiamo se sentono..se hanno dei sentimenti..se hanno voglia di morire o di continuare a lottare? non lo sappiamo e la tanto decantata scienza non ci darà mai una risposta certa.

Beh..in questo caso..staccare la spina..lo trovo davvero egoistico oltre che un gesto veramente aboniminevole..

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Non si prende una vita e la si butta via, solo perchè ha qualche piccolo difetto

Solo una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire..(P.Coelho)
Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo (Seneca)


giovedì 21 dicembre 2006, 15:57
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picky ha scritto:

Quello che leggo lo trovo allucinante...ovviamente dal mio punto di vista...beh..finchè parliamo di Welby..posso accettare (ma non condividere)il parere che alla fine una persona ha il "diritto" di morire...

ma addirittura dire che l'eutanasia sia una passo avanti della civiltà mi sempre proprio una cosa orrenda...

ma cosa ne sappiamo noi?? fin'ora del cervello umano la scienza ha scoperto solo una percentuale bassissima...allora..uccidiamo tutte le persone in stato comatoso??ripeto..Welby è un conto..ma qui il discorso si sta ampiando.

cosa ne sappiamo noi delle persone in coma? cosa ne sappiamo se sentono..se hanno dei sentimenti..se hanno voglia di morire o di continuare a lottare? non lo sappiamo e la tanto decantata scienza non ci darà mai una risposta certa.

Beh..in questo caso..staccare la spina..lo trovo davvero egoistico oltre che un gesto veramente aboniminevole..


Cerchiamo di rimanere in tema.

Se una persona, in pieno possesso delle sue facoltà mentali, prende una decisione su sè stesso, è dovere di chi gli è vicino rispettare la sua volontà.

Picky, appena mi sarà possibile redigerò il mio testamento biologico, che impedirà a chiunque di perpetrare un accanimento terapeutico sulla mia persona, e ti assicuro che se qualcuno si opponesse alla mia volontà scritta, allora commetterebbe un REATO!!


giovedì 21 dicembre 2006, 16:02
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Se la mettiamo sul fatto che il CREATORE (divinità o altro) ha voluto donarci la vita, dobbiamo mettere in conto anche che se non fosse stato per le macchine che lo tenevano in vita, Welby sarebbe già morto.
Noi non sappiamo perché siamo in vita e forse non capiamo neanche lo scopo, ma la consideriamo un dono naturale. Ma dobbiamo prendere atto che tutti i malati terminali vengono tenuti in vita in modo del tutto innaturale.
Non voglio mettermi contro la medicina, grazie alla quale la qualità della vita è migliorata (spesso penso a come e quanto avrei vissuto senza farmaci, e rabbrividisco..), ma vorrei che si considerasse che ad un certo punto si va contro natura..

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meglio pentirsi degli errori commessi che rimpiangere le occasioni perdute


giovedì 21 dicembre 2006, 16:03
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io non riesco a capire perchè troviate orribile che una persona malata da da 40 anni voglia morire e porre fine alle sue sofferenze....
personalmente se sapessi di avere una malattia incurabile e che mi impedisca di muovermi non resisterei manco 2 anni!!

non riesco proprio a capire... poi carissimi cattolici cristiani.. finitela di impicciarvi negli affari altrui.. dio non ci ha donato il libero arbitrio ? e allora seper dio l'uomo può scegliere di essere peccatore o meno perchè l'uomo cattolico deve impedirglielo, si crede forse superiore al suo stesso dio???


giovedì 21 dicembre 2006, 16:06
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la chiesa non deve imporsi anche su chi non è credente. questa è la questione.

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Loqui qui nescit discat aliquando reticere. (chi non sa parlare impari di tanto in tanto a stare zitto).

compro un cesso, diventerà una star!


giovedì 21 dicembre 2006, 16:16
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RachiEZLN ha scritto:

Scusate ma cosa c'entra il credere o meno in "Dio"? Credo che "Dio" se ne freaghi altamente di Welby o di chi altro. Altrimenti l'avrebbe salvato!


vabbè allora è come dire che non dovrebbero esistere le guerre, le malattie, le morti accidentali etc..non credo si basi su questo la credenza o meno nel Signore..

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giovedì 21 dicembre 2006, 16:32
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lo riscrivo grosso, così lo vedete tutti:

libero arbitrio


giovedì 21 dicembre 2006, 16:35
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vorrei specificare una cosa..
Welby era malato da 40 anni si...ma solo da 2 mesi era in quelle condizioni...questa è tratta dalla lettere che lui stesso ha scritto al Presidente:

"...Fino a due mesi e mezzo fa la mia vita era sì segnata da difficoltà non indifferenti, ma almeno per qualche ora del giorno potevo, con l’ausilio del mio computer, scrivere, leggere, fare delle ricerche, incontrare gli amici su internet...."

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giovedì 21 dicembre 2006, 16:43
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picky ha scritto:

vorrei specificare una cosa..
Welby era malato da 40 anni si...ma solo da 2 mesi era in quelle condizioni...questa è tratta dalla lettere che lui stesso ha scritto al Presidente:

"...Fino a due mesi e mezzo fa la mia vita era sì segnata da difficoltà non indifferenti, ma almeno per qualche ora del giorno potevo, con l’ausilio del mio computer, scrivere, leggere, fare delle ricerche, incontrare gli amici su internet...."


non capisco cosa vuoi dire con questo...

ce lo spieghi?


giovedì 21 dicembre 2006, 16:53
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eloisa ha scritto:

No.. ecco.. adesso stiamo generalizzando!
Prima di tutto i kamikaze ammazzano altre persone oltre a loro stessi..
Per quanto riguarda il suicidio: non approvo chi si uccide per depressione (che si può curare) o per droga, facendo soffrire le persone che gli vogliono bene.
Ma giustifico la decisione di uccidersi di un malato terminale o di chiunque sia costretto a soffrire senza vedere una via di uscita al suo dolore.
Io non ho mai provato nulla di tutto ciò, ma provo ad immedesimarmi in chi sta' veramente male.


Scusa, prendo spunto dal tuo intervento, ma il mio è un discorso generale. Cosa significa "giustifico", non "giustifico"? Non giustifichi una persona che soffre di depressione...secondo te questa persona desidera realmente morire, o la disumana sofferenza che lentamente la logora dentro la porta a commettere un atto del tutto irrazionale ed estremo? Non giustifichi una persona che si droga...credo che sia decisamente intrappolata in un circolo vizioso che la instrada inesorabilmente verso la morte...e allora il problema va ricercato a monte.
Sinceramente ho meditato tantissimo sul tema dell'eutanasia, credo che volenti o nolenti tutti lo abbiamo fatto a causa della raffica di casi che ci stanno sparando quotidianamente. Esiste una linea sottilissima tra il lecito o non lecito, è un equilibrio fragilissimo e un'arma a doppio taglio. In linea di principio sarei propensa a pensarla come Picky, dare il tacito consenso alla morte di una persona è una cosa orribile, qualsiasi sia la situazione. Non è questione di approvare o non approvare. Si tratta a tutti i livelli di un gesto atroce. Credo anche però, che esistano casi, come quello di Welby, che vadano presi senz'altro in considerazione, poichè si ha difronte un essere umano che non ottiene più nessun giovamento dalla vita, per il grave stato di salute, da ormai molti anni. Un malato terminale, la cui lenta agonia lo fa soffrire più del pensiero della morte. Dunque, se io fossi legata a questa persona, non vorrei mai e poi mai la sua sofferenza. Probabilmente la spina gliel'avrei staccata io, senza baccano, senza clamore.
Ora è stata innescata una bomba, che se non sarà manovrata con maniacale cautela, farà esplodere per aria tutto. Ci dovrà essere una regolamentazione precisissima senza possibilità di interpretazione, perchè in caso contrario si andrà nel campo del non lecito. Credo sarà una cosa quasi impossibile...salteremo per aria...

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giovedì 21 dicembre 2006, 16:55
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niente di particolare....era solo per conoscenza..magari non tutti l'hanno letta o hanno seguito bene la vicenda.

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giovedì 21 dicembre 2006, 16:56
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Nicola ha scritto:

maestoso ha scritto:

Premesso che son cristiano cattolico, e cerco di non esserlo "fai da te" come dice il Santo Padre ( spesso nn ci riesco), vorrei fare una meditazione che va al di la della religione.
Noi siam tutte CREATURE, e in quanto tali c'è stato qualcuno ( per chi crede ) o qualcosa ( un evento naturale o altro) che si può definire come CREATORE....; quale diritto abbiamo noi di decidere su quella cosa che qualsivoglia CREATORE ci ha donati...??siam forse in grado di capire il perchè l'abbiamo o no??? la nostra ragione ci permette per qualsivoglia credo di capire il perchè viviamo???non credo....mi piacerebbe saperlo....ma nn ho ancora trovato risposta.
Rachi questa è anche una risposta alla tua affermazione che se fosse esistito un Dio l'avrebbe salvato... Sai per caso Quale sia il senso della vita?? No, allora come fai a sapere se è giusto o no l'intervento di qualsivoglia Dio??
Zoe non son per nulla d'accordo col tuo modo di definire egoista chi non lascia morire il proprio caro perchè cerca di ritardare la sua lenta agonia




Solo una domanda....Se è una scelta personale che un singolo uomo decide per sè stesso, che diritto ha un altro uomo di impedirglielo.

Ti propongo un paradosso. E' come se qualcuno, in piena buona fede, ti impedisse di condividere la tua vita con la donna che ami perchè, secondo lui, non rappresenta un bene per te.

Come reagiresti di fronte ad una simile ingerenza sulla tua libertà di vivere la tua vita?



Nicola forse son io che ho scritto male,dove ho scritto che è una scelta personale e che ogni uomo decide per se stesso???
ho detto e ripeto che nessuno di noi è in grado di poter scegliere o decidere di fermare quella cosa che qualcuno, qualcosa più grande di noi ci ha donato....
stiamo parlando di vita,quel mistero che nessuno di noi è in grado di spiegare...dalla nascita fino alla morte....come fai a paragonarlo con un atto umano come la convivenza o il matrimonio??
cioè scusa ma la comparazione mi sembra fuori luogo....anche perchè
nella domanda finale mi parli di ingerenza di libertà di vivere la mia vita e proprio questa parola finale ti mostra dove sia la differenza

Detto ciò ripropongo la preghiera di prima che per mio errore nn ho completato....leggete attentamente sia che voi siate cristiani atei o musulmani.


Kirk Kilgour, nato negli Stati uniti, è stato atleta di pallavolo nell'Ariccia-Roma quando questa squadra vinse il campionato italiano. Negli anni '70, a seguito di un infortunio durante un allenamento, rimase paralizzato dal collo in giù.
In questa condizione, costretto su una carrozzella, dedicò tutta la sua vita ad aiutare altri disabili scoprendosi più utile di quando era un atleta di successo applaudito e corteggiato dalle fans.
Nel periodo della malattia (è morto un paio d'anni fa), compose l'"Inno alla vita".

Chiesi a Dio di essere forte
per eseguire progetti grandiosi;
ed Egli mi rese debole
per conservarmi nell'umiltà.

Domandai a Dio che mi desse la salute
per realizzare grandi imprese;
ed Egli mi ha dato il dolore
per comprendere meglio.

Gli domandai il potere
perchè gli uomini avessero bisogno di me;
ed Egli mi ha dato l'umiliazione
perchè io avessi bisogno di tutto.

Domandai a Dio tutto per godere la vita;
e mi ha lasciato la vita
perchè io potessi essere contento di tutto.

Signore, non ho ricevuto niente
di quello che chiedevo,
ma hai dato tutto quello di cui avevo bisogno
e quasi contro la mia volontà.

Le preghiere che non feci furono esaudite!
Sii lodato, o mio Signore, fra tutti gli uomini
nessuno possiede più di quello che ho io.

Ricordati dunque che il senso della nostra vita
non sta nella realizzazione dei nostri desideri
ma, per noi cristiani, nell'apertura all'amore di Dio
e nell'aiuto che possiamo e dobbiamo dare
a chi è in difficoltà.


giovedì 21 dicembre 2006, 17:03
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Mela, permettimi di spiegarmi meglio sul perché giustifico o non giustifico un atto di suicidio.
Nel caso di Welby non c'era cura che potesse aiutarlo a vivere meglio, e fin qui siam d'accordo.
Ma nel caso di un malato di depressione o di una persona che caduta nel circolo della droga, esistono delle cure.
E allora perché ammazzarsi, soffrire (perché comunque uccidersi porta dolore), e far soffrire le persone che ti vogliono bene, quando invece esiste un'alternativa?

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giovedì 21 dicembre 2006, 17:05
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Perchè non si ragiona lucidamente Eloisa, come ho già detto sono atti irrazionali.

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giovedì 21 dicembre 2006, 17:09
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