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omdecavaj
Utente
Iscritto il: lunedì 3 dicembre 2007, 14:17 Messaggi: 607 Località: varese
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Re: Il contatto
E vero che i risultati sono due, rilevare e fermare ma dire che sono azioni differenti no, non giova L azione é la mezza fermata che al massimo puo essere differenziata con la vibrazione anche se non sono d accordo, poi se é lieve rileva se é prolungata oltre a rilevare rallenta, ferma e all occorrenza fa andare indietro (chiedo scusa a Baucher ma sono convinto di quello che dico ) Fatta da terra.. fatta dalla sella.. che rilevi.. che rallenti.. che faccia indietreggiare, che riunisca, che stacchi il cavallo dalla mano, sempre di mezza fermata si parla, piu o meno accentuata questo si, ma direzione e tipologia del contatto sono sempre le medesime. Max.. la forza che si mette da terra per rilevare é maggiore di quella dalla sella, noi non ci accorgiamo ma é cosi, per una questione di leve.. dalla sella lavorano i muscoli sbagliati, da terra sei piantato con i piedi, quindi é normale che ti venga piu facile, anche se..; la questione dovrebbe farti riflettere sulla leggerezza della mano
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lunedì 24 marzo 2008, 21:30 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: Il contatto
Non ho mai parlato di azioni diverse, ma solo di usi diversi della mezza fermata, con obbiettivi differenti..
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lunedì 24 marzo 2008, 23:13 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: Il contatto
Cosa direste di parlarne in un topic dedicato, di questo "oggetto misterioso" che è la mezza fermata? La vaga idea che avevo si sta annebbiando progressivamente...
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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martedì 25 marzo 2008, 1:22 |
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nabumax
Utente
Iscritto il: lunedì 24 dicembre 2007, 0:15 Messaggi: 409 Località: torino
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Re: Il contatto
perche' annebbiando? concordo su tutto e per tutto con la spiegazione di om..
a proposito della forza messa: interessante questione, om ha ragione, gia soltanto ponendosi di fianco anziché di fronte (da terra) rilevare diventa più "pesante"... bisogna cercare di seguire una progressione... l'animale non è stupido, ed è sorprendentemente collaborativo quando capisce, ogni minimo accenno di "leggerezza" andrebbe premiato... ecco perché passo per stupido... visto da fuori c'è solo un deficiente che sta mezz'ora in campo a fare apparentemente "niente".... hahaha..... ognuno si diverte come può.....
_________________ non ci sono piu' le mezze fermate di una volta
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martedì 25 marzo 2008, 9:52 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: Il contatto
Non dico che non sia chiaro... per chi lo capisce... non è affatto chiaro per me, e ho visto che quando una cosa non è chiara per me, qualcuno altrettanto ottuso si trova, anche se magari non ha il coraggio di ammetterlo apertamente... Insisto quindi... topico su mezza fermata. Anzi, lo apro io stesso... con la tua firma.
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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martedì 25 marzo 2008, 10:22 |
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Nicola
Utente
Iscritto il: giovedì 17 gennaio 2008, 16:00 Messaggi: 625 Località: Torino - Milano - Istanbul
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Re: Il contatto
Riapro questo topic per fare una riflessione:
Parlando di contatto, si corre sempre il grave rischio di focalizzare l'attenzione sull'azione del cavaliere, sempre sull'azione del cavaliere.
In questi giorni leggo con piacere Plinzner (allievo di Steinbrech e quindi acerrimo avversario di Baucher), il cui intento principale sembra porre l'accento sul cavallo.
Parla infatti, costantemente, di "appoggio" come del risultato di una volonta del cavallo.
Chiedo a voi, appassionati di equitazione classica: come mai così poca concentrazione sul cavallo?
_________________ "Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri!!"
Passeggiatore consapevole terrorizzato dai fulmini
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lunedì 31 marzo 2008, 9:26 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: Il contatto
... e io ho riletto alcuni scritti di Caprilli, raccolti su http://www.equestrian.it/federico-caprilli/2.html , che menzionano il contatto che segue l'incollatura del cavallo, cosa assai diversa dal cavallo che segue il contatto. Mi rendo conto che ripartire da Caprilli significa ignorare il lavoro di revisione e di raffinamento dell'insegnamento caprilliano, fatto nel secolo seguente... tuttavia rileggendolo mi pare così attuale, e ancora così "rivoluzionario"... ho trovato in un altro forum un istruttore che si dichiara "caprilliano", sono molto curioso di approfondire la sua opinione, riferirò.
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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lunedì 31 marzo 2008, 10:08 |
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nabumax
Utente
Iscritto il: lunedì 24 dicembre 2007, 0:15 Messaggi: 409 Località: torino
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Re: Il contatto
Cita: Parla infatti, costantemente, di "appoggio" come del risultato di una volonta del cavallo. Chiedo a voi, appassionati di equitazione classica: come mai così poca concentrazione sul cavallo? rispondo con considerazione personale quindi al di là di maestri classici o che altro.... non capisco cosa sia la poca concentrazione sul cavallo, il cavallo e' sempre il protagonista per forza di cose, ma va da sè che è subordinato alla volontà del cavaliere, altrimenti parleremmo solo di brucare l'erba... il concetto lo ribalto al contatto e all'appoggio: l'appoggio lo deve cercare (quindi implicitamente accettare) il cavallo, è ovvio, altrimenti per tenerlo nella corretta postura dovremo ricorrere ai famosi artifici meccanici, ma questo appoggio se dobbiamo aspettare che lo metta il cavallo di volontà sua o abbiamo un santo cavallo che prima o poi durante il lavoro lo fa di suo, oppure glielo chiediamo noi in qualche maniera, ed ecco che per forza di cose si deve parlare di che cosa può fare il cavaliere... si distinguono grossomodo due strade: - non fare nulla, lasciarlo tranquillo che prima o poi si rilassa e distende, oppure metterlo avanti con la GAMBA fino a che non è lui a distendere x una ragione o x l'altra, quindi avvertiremo un appoggio sulle redini, qui rientrano quelli della scuola che raccoglie l'impulso che da dietro arriva nelle mani... - chiedere fin da subito la distensione tramite il contatto e successiva discesa di mano (disgressione estemporanea: "discesa di mano", "ceduta" di caprilli, son tutte la stessa cosa), qui rientrano quelli della scuola che dialoga con la bocca... ho semplificato, non c'era bisogno di dirlo immagino, ma tutte e due CHIEDONO al cavallo (implicitamente la prima, esplicitamente la seconda) un appoggio che avviene per SUA volontà (libera volontà che decade se nell'attesa che avvenga non si fa ricorso a mezzi che lo forzino)... ovvero la mano accompagna e basta nella prima oppure chiede e accompagna nella seconda... ciao
_________________ non ci sono piu' le mezze fermate di una volta
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lunedì 31 marzo 2008, 11:16 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: Il contatto
L'appoggio è per forza di cose il risultato di una volontà del cavallo, che viene stimolata attraverso il meccanismo descritto da max, attraverso l'estensione dell'incollatura. Dreve essere sempre il cavallo a ricercare l'appoggio della mano e non il contrario, solo in questo modo si può ottenere quello che viene definito contatto neutro, cioè un contatto che deriva dalla volontà del cavallo di estendere l'incollatura ed allungarsi appoggiandosi nella mano del cavaiere che contiene questo appoggio con un contatto che varia a seconda della propria sensibilità e del grado di addestramento del cavallo
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lunedì 31 marzo 2008, 11:23 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: Il contatto
Cito Caprilli.
"Con ciò non intendo dire che si debba lasciar fare al cavallo ciò che vuole; lo si deve invece persuadere con fermezza ed energia, se occorre, a far ciò che vuole il cavaliere, lasciandogli però piena libertà di servirsi e di disporre come meglio gli conviene dei suoi equilibri e delle sue forze."
Se non vado errato, Caprilli dice di più di quanto si sta discutendo. Non dice come ottenere una determinata posizione con le mani... dice che le mani servono solo per indicare la direzione e per regolare la velocità rallendandola, e afferma che il cavaliere deve seguire l'incollatura, perchè il cavallo troverà da sè il migliore equilibrio e la migliore postura. Non il cavallo che cerca l'appoggio quindi, ma il cavaliere che mantiene il contatto seguendo le indicazioni che gli dà il cavallo... C'è una bella differenza. Certo. l'idea di Caprilli è che l'equitazione di campagna sia cosa diversa e incompatibile con l'equitazione di maneggio, mentre mi risulta che successivalente sia stata fatta una sintesi... e tuttavia, il punto centrale è: è il cavaliere, o il cavallo, che sanno qual'è la posizione più comoda dell'incollatura (in campagna: NON nel corso della preparazione fisica a andature innaturali come quelle che mirano alla preparazione di esercizi avanzati)?
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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lunedì 31 marzo 2008, 12:08 |
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nabumax
Utente
Iscritto il: lunedì 24 dicembre 2007, 0:15 Messaggi: 409 Località: torino
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Re: Il contatto
sarò onesto
io in quello che scrive caprilli relativo alla conduzione ci vedo soltanto dei gran tironi dati all'improvviso per poi tornare a lasciar fare il lallo... bel sistema... se il lallo sta andando di gran carriera in una direzione e noi ne vogliamo un'altra l'equilibrio e l'incollatura dovremo per forza cambiarglielo, in modo tanto più brusco e inaspettato quanto tanta libertà gli avremo lasciato prima dell'intervento... mah...
_________________ non ci sono piu' le mezze fermate di una volta
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lunedì 31 marzo 2008, 12:25 |
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Nicola
Utente
Iscritto il: giovedì 17 gennaio 2008, 16:00 Messaggi: 625 Località: Torino - Milano - Istanbul
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Re: Il contatto
Per cui anche Plinzner è un fabbro insensibile? Mi pare sinceramente un po' grossina.
_________________ "Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri!!"
Passeggiatore consapevole terrorizzato dai fulmini
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lunedì 31 marzo 2008, 12:39 |
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nabumax
Utente
Iscritto il: lunedì 24 dicembre 2007, 0:15 Messaggi: 409 Località: torino
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Re: Il contatto
??? quale intervento ti ha suggerito di dover tirare fuori fabbri insensibili? ma nicola, scusa, che sia io o meno ad averti stuzziccato questa risposta, stai dando da solo un appellativo a Plinzner e sempre da solo reputi tale appellativo grossino...... divertente, no?
_________________ non ci sono piu' le mezze fermate di una volta
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lunedì 31 marzo 2008, 14:04 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: Il contatto
Fermi là! Niente arti marziali! Le diverse posizioni sul contatto sono chiare e sono elencate nel bel post di Miriam sul forum AND. Riporto un pezzetto della mia traduzione: Il gruppo di chi sostiene il contatto di redine può essere suddiviso ancora in due gruppi: un gruppo (2A) che dice che dovete mantenere un contatto di redine, ma che con le redini non dovreste far altro che dare sottili indicazioni di direzione e di velocità, e solo dopo che precedentemente avete dato lo stesso segnale con l'assetto e le gambe. Tuttavia, non vi è mai consentito di usare le redini per mettere la testa del cavallo in una certa posizione, cosa che il cavallo deve trovare da solo attraverso gli esercizi. Questo mi sembra Caprilli. Caprilli NON dice di abbandonare il cavallo senza contatto, ma di seguire con il contatto la posizione dell'incollatura che il cavallo sceglie, perchè lui sa cosa gli serve... cosa assai diversa. Il gruppo 2B invece afferma che potete influenzare direttamente la posizione della testa del cavallo con le redini (ad esempio, agendo sulle redini finchè il cavallo flette la nuca), perchè se non lo fate, il cavallo si muoverà in modo sbagliato, e invece di lasciargli un tempo più lungo per trovare da sè la postura corretta, essi vogliono farlo muovere bene fin dall'inizio, perchè è più opportuno per il suo corpo. Questa mi sembra la posizione dei nostri "classici", scuola PK, e riconosco anche le idee di GM e della "equitazione sentimentale". Il link: http://www.artofnaturaldressage.com/vie ... 5333#15333La classificazione entra in maggiori dettagli... in cui non riconosco più le singole scuole, lascio a voi: a me basta questo.
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lunedì 31 marzo 2008, 14:28 |
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nabumax
Utente
Iscritto il: lunedì 24 dicembre 2007, 0:15 Messaggi: 409 Località: torino
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Re: Il contatto
alex, l'affermazione del gruppo 2B la trovo dannatamente esatta ma SOLO E SOLTANTO DOPO che il cavaliere abbia ben capito l'importanza della posizione e la padroneggi almeno un po' come mezzo di dialogo con l'intelligenza del cavallo, equivale a dire al cavallo prima cosa si andrà a fare anziché mandarlo allo sbaraglio e correggerlo solo dopo che si è avvertito che le cose non vanno per il verso voluto... la qual cosa innesca una più o meno evidente lotta...
_________________ non ci sono piu' le mezze fermate di una volta
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lunedì 31 marzo 2008, 14:45 |
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