Certo, sono d'accordo anche io che a casa a volte sia necessario l'intervento dell'istruttore per il bene di entrambe e per contribuire a risolvere un problema.

Entrambi i concetti sono validi: va benissimo imparare a risolvere i problemi da soli, nei limiti della propria esperienza e del non danneggiare il cavallo, così come intervenire dove la mancanza di esperienza potrebbe causare danni.
Ribadisco comunque che il mio discorso è sempre riferito ad allievi in fase di apprendimento e non su cavalieri in fase di specializzazione.

Bè forse per i brevetti l'istruttore che mette il cavallo in condizione di affrontare nel migliore dei modi il percorso con un principiante può andare.....
Però io sono in disaccordo cmq: voi dite che non cambia se l'istruttore monta il cavallo dell'allievo per 5 minuti prima della gara, ma secondo voi vale anche per 2 salti fatti con l'istruttore con il cavallo dell'allievo????
Se il mio istruttore montasse e facesse 2 salti con la Beauty prima del percorso, vi garantisco che le cose cambiarebbero in meglio....diciamo che dipende anche da chi è l'istruttore in questione a mio parere.Quindi a prescindere non sono d'accordo che l'istruttore monti all'allievo il cavallo in campo prova.

be scusa beauty a prescindere da chi è il tuo istruttore..... se x dire fai 6 pali a parcorso, anche se te lo monta e fa due salti in campo prova, magari invece che 6 ne fai 4 ma cosa hai rislto? niente, nn è ch epassi dalla stalle alle stelle, se sei una capra a montare capra rimarrai, anche se il tuo istruttore è ludger e ti montail cavallo 10 minuti in campo prova.....

Infatti stregatto non sono d'accordo che gli istruttori montino in campo prova proprio per questo....
Però, senza i casi drastici, se il mio cavallo ogni tanto prende la barrierina se me lo monta quei dieci minuti il professionista secondo me la cosa cambia.... ...magari hai il cavallo di qualità sotto che hai difficoltà a raccogliere, viene montato 10 minuti, viene messo corretto dall'istruttore, poi fai netto.....
è chiaro che 6 errori o 4 o 3 iniziano ad essere problemi....se un cavallo è in condizione di fare così tanti errori, vuol dire che è il lavoro a casa ad essere sbagliato.

bo io in ogni caso nn ci vedo nulla di male a farlo ogni tanto, certo che nn diventi un abitudine

...posso immaginare che giro di giacche imprestate c'é stato il giorno dopo...

Torno per un attimo al tema dell'istruttore che monta i cavalli dell'allievo. Ross, diciamo cose in realtà molto vicine. Sono d'accordo che l'istruttore deve intervenire quando ci sono problemi seri per il cavallo, che rischia di rovinarsi per l'inesperienza dell'allievo, o alla ripresa dopo un infortunio, etc. e questo tipo di intervento deve essere tagliato su misura, caso per caso (però mai in campo prova, lì davvero non ne capisco la ragione). Dico solo che questo non deve diventare la norma, come purtroppo accade in molti casi. E ripeto che questo accade perché è più facile sostituirsi all'allievo che fare l'istruttore, che significa capire e far maturare il talento (grande o piccolo che sia) che sta dentro l'allievo, oltre che dentro il cavallo, far crescere il binomio, imparare attraverso le difficoltà e gli insuccessi, oltre che attraverso le vittorie. Insomma, ci vuole una visione e un progetto su ogni allievo e su ogni binomio. Capisco che sia difficile chiedere questo al singolo istruttore quando "visione" e "progetto" sono concetti sconosciuti persino in FISE, però qualche eccezione c'è, e la differenza si vede subito ...

parole sante!

Sono dell'avviso che il lavoro a casa dovrebbe preparare un binomio alla situazione agonistica di qualsiasi specialità; se questo è l'obbiettivo.

Preparare un binomio significa anche trasmettergli doti molto importanti come la capacità di organizzazione di tutto ciò che è una competizione.

Un buon cavaliere, disorganizzato, è un cavaliere a metà.
Così come un allievo che fatica a gestire tutte le fasi di una competizione, tra cui il campo prova.

Montare il cavallo di un allievo durante il campo prova di un concorso ippico è una pratica di scarsa utilità ma soprattutto diseducativa per l'allievo; anche se questi incorre in una difficoltà apparentemente insormontabile.

Tralasciamo il fattore "avvilimento" nel quale può ritrovarsi l'allievo vedendo che il cavallo miracolosamente funziona con in sella l'istruttore (succede quasi sempre...); ma può anche succedere che il cavallo sia talmente "tamugno" da mettere in difficoltà anche una persona esperta; e qui scatta il fattore contrario e pericoloso: l'allievo perde la fiducia nel proprio cavallo.

Ecco perchè sono contrario.

Holden, concordo al 100 %

sai che la mia carissima amica Eva Van Eeckhoudt è l'allevatrice della tua cavalla? ogni volta che ci sentiamo mi chiede di lei....

sono daccordo con paolo, xo dipende sempre da singoli casi ovviamente, x dire c è un istruttore che vedo spesso che monta sempre i cavalli dei suoi alievi in campo prova, e questo sicuramente nn è corretto, a parte che questo incide meno di zero sul oro risultato x' vanno male in ogni caso , a me sinceramente è capitato una volta di far montare la mia cavalla in campo prova x' quasi mi ribalto nella siepe e dato che continuava a impennarsi quasi atterra in testa a un signore , quindi era x evitare dif armi male ( sopprattutto) o fare del male ad altri, xo ogni tanto, a casa, una mano + esperta nn guasta.Quando magari viene PZ a fare qualche stage da noi a me ( a lei un po meno) fa piacere se mi monta la cavalla x darmi qualche consiglio x vedere se è migliorata ecc, un po di tempo fa hanno fatto in maneggio uno stage con un cavaliere, e lui nn ha montato nessuno dei cavalli, sinceramente a me avrebbe fatto piacere se avesse montato il mio cavallo....

A casa è altro discorso.
Ha una certa utilità per dare modo all'istruttore di capire meglio le difficoltà oggettive che può incontrare l'allievo durante il lavoro.

Spesso da terra non si comprendono bene.

sbaglio o si è ot?!...vabbè,io rsp comunque.



io non mi avvilisco perchè comprendo di esser un dilettante con capacità magari limitate di fronte a un professionista che non fa altro nella vita...c'è poco da avvilirsi se va meglio con l'istruttore/cavaliere professionista,è il suo lavoro!ci mancherebbe altro...
però è vero,c'è chi si avvilisce ma -perdonatemi- la trovo una cosa abbastanza stupida.

concordo pienamente invece sull'ultimo fattore psicologico descritto da holden(seppur non sappia che voglia dire in termini equestri "tamugno";scusate l'ignoranza!però forse posso dedurre)perchè l'ho vissuto sulla mia pelle:
Diedi in lavoro un cavallo -che con me saltava benone gare da 130 -a seguito di un incidente che oltre a danneggiarlo fisicamente lo danneggiò soprattutto psicologicamente,(motivo percui lo diedi a un professionista perchè-con la maggior precisione e capacità di quest'ultimo lo potesse agevolare nel riacquistare la fiducia persa più di quel che potessi fare io che ero una ragazzina-);però vedendo (a parte qualche bel risultato,ma comunque era molto irregolare,mentre il cavallo con me -prima dell'incidente- si distingueva proprio perchè era regolare,non faceva mai exploit catastrofiche;mentre poi con il professionista o andava super o lo faceva volar giù causa frene molto subdole )che anche col cavaliere professionista faceva cose spiacevoli,ho concluso di venderlo e declassarlo perchè mi impressionò molto vederlo fare"certi numeri" a cui-come amazzone sulla sua sella-non avevo mai assistito.
ciò nonostante credo di aver fatto la cosa giusta,infatti più di brevetti non ha più fatto,le uniche volte(a parte una in cui andò bene)che han provato a farlo saltare in cat 1gr ha messo a terra sia ragazza che padre della ragazza(professionista).Dimostrando la sua irregolarità post incidente.

però non nego mi abbia impressionato vederlo andar male col "mio" professionista prima di venderlo;forse non lo avessi dato da montare,anche fossi volata giù,non avrei ingigantito cosi tanto la cosa come vedere un bravo professionista in serie difficoltà.

solo una volta ho fatto bene a dare in lavoro una cavalla difficile con discreti mezzi ma non troppa testa,ciò almeno mi ha permesso di rivenderla poi a 3 volte e mezza quello che la pagai,ma in effetti era diventata molto semplice(a tal punto che ero tornata a saltarci pure io a casa gli ultimi mesi,tant'è che quasi quasi me la sarei tenuta)grazie a duro lavoro,non era minimamente paragonabile agli esordi in cui non aveva la minima gestione.Ecco,in quell'ambito mi fu molto utile,anche perchè il professionista(allora semi) a cui la diedi in lavoro,[u]non plasmava il soggetto sul suo modo di montare,bensì cercava di renderla accessibile anche a me,mi pare giusto,è mio il cavallo,devi metter in condizione me e tutti i dilettanti di gestire quel soggetto,mentre la maggior parte dei professionisti "costruiscono il cavallo"come vien comodo loro ai fini della loro gara,cosa a mio avviso erratissima se trattasi poi di cavalli destinati a NON professionisti[/u].

[color=#FF0080]dopo tante esperienze posso dire che è utile dare un cavallo da montare a un professionista solo se ha mezzi , qualità e valore economico abbastanza elevati perchè ne valga la pena spenderci,fermo restando che il professionista faccia un lavoro percui il cavallo possa esser accessibile a tutti,in primis al proprietario.[/color]

eh già...è facile[i] perder la fiducia nel proprio cavallo [/i],non solo vedendo professionisti in difficoltà,stupidamente anche solo per "sentito dire";anche quando il cavallo in questione non ha mai dato problemi nè a professionisti nè a dilettanti.