secondo me il termine frustate è troppo generico... 1 conto sono le frustate x punizione [V][:(!][V](a cui sono assolutamente contraria, al mio al massimo gli do una sberla sul muso) e un'altro sono le frustate (a mio parere quasi indispensabili) mentre si monta!

mi è capitato di dare qualche frustata x punizione raramente ma mi è capitato, spesso con elmo x scaldarlo un po' al passo prima vado a farmi un giro in campagna, a volte quando torna dal giro fa un po' di scene x' non vuole entrare nel rettangolo, in quel occasione mi capitato di dargli una frustata secca, secondo me non bisogna abusarne o darle inutilmente ma quando si ostinano a fare una cosa o meglio a non voler fare una cosa, bisogna fargli capire che va fatta, io stessa da piccola ho preso un sacco di sculacciate (avevo il vizio aprire il frigor e lanciare le uova x casa[:p]) ma non mi sento una maltrattata!!! ..quando ce vuol ce vuol!!!

Ti rispondo nello specifico.

Se mi porti l'esempio in cui dici "poveri cavalli lasciamoli respirare" allora ti dico che , forse, in certi casi è meglio non lasciarli respirare ma fargli capire E AL VOLO cosa non devono fare, certo, se mi poni come esempio il cavallo che rifiuta il 140 in quanto suo limite..allora le cose cambiamo..è ovvio che la frustata ha un suo logico significato e va data nel momento appropriato.

Sono poi d'accordo con horseriding..molti metodi educativi "dolci" in realta' utilizzano sistemi coercitivi e comunque dolorosi..

Volevo dire la mia a riguardo.

Riconosco di essere molto cambiato negli anni.
Quando ero più giovane ero molto più alla ricerca del divertimento e del puro risultato; certo, sempre entro i limiti del rispetto del cavallo.
Crescendo sono un pò cambiato, e ho iniziato a vedere il cavallo in maniera diversa.
Mi sono messo diverse volte nei loro panni, e ho maturato un pensiero che, nonostante non mi impedisca di continuare a lavorarli e a portarli in gara, mi ha aiutato ad essere un pò più comprensivo.

C'è un canale di comunicazione che comunque deve funzionare.

La difficoltà sta nel capire cosa accade nella testa di un cavallo; e cercare di agire di conseguenza.

I cavalli stessi hanno un sistema di comunicazione fra di loro che contempla anche metodi rudi, a volte violenti.
Ciò non ci autorizza a martoriare un animale che è stato "piegato" e sottomesso per un nostro piacere; tuttavia, una volta instaurato un rapporto di rispetto reciproco, va mantenuto.

Una frustata, anche forte, che lascia il segno, può risparmiarne altre, anche per anni.

Il problema delle frustate sorge quando sono sistematiche e non seguono la logica del rapporto che si è creato col lavoro e col rispetto reciproco tra cavallo e cavaliere.

So che sembra un ragionamento contorto, ma vi chiedo di rifletterci con attenzione.

Il cavallo non ha sempre ragione per forza, solo in virtù del fatto che la sua specie pare creata per galoppare libera nei prati.

E' così solo idealmente, così come l'uomo dovrebbe aggirarsi coperto da una foglia di fico, nel paradiso dell'Eden.

Ricordo una frase che diceva più o meno: "il cammino dell'uomo è su un sentiero disseminato di ossa di cavalli"

Fa rabbrividire, ma alla fine è così: dualismo, collaborazione, destino comune.
Nelle guerre e nel lavoro prima, nello sport oggi.

E' solo una questione di correttezza del rapporto.
Se tutto funziona, non ci sarà bisogno di assestare alcuna frustata; e se tutto funziona, nel caso si rendesse necessaria, anche il nostro cavallo ne trarrà giovamento.

[:418][:418][:418][:418][:418][:418][:418][:418][:418][:418][:418][:418]

Che uomo!

[:0] chi?

Tu! [:D]

whyyyy? [?]

Per il discorso che hai fatto! Sono totalmente daccordo con te e ti ammiro per ciò che hai detto! [:)]

ah! grazie..grazie.

Figurati! Scusa, ma che pensavi? [B)]

Nulla di particolare.
E' un discorso un pò contorto, qualcuno potrebbe fraintendere.

Quando sono io a fare 'sti "discorsi un pò contorti" non c'è possibilità di fraintendimento! [:D][:D]
Comunque non voleva essere niente di malizioso! [:)]

Claaaaa!! dicevo, il mio era un pò contorto! non il tuo!