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 Cosa fareste realmente in caso di incidente 
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Ale qui non si sta parlando di privati, ma di chi commercia per professione. Anche un privato può assicurare il proprio cavallo per spese mediche e morte, ma tanto più dovrebbe farlo chi lo fa per lavoro. Una grossa perdita economica può mandare seriamente in crisi il tuo lavoro, qualsiasi esso sia.


venerdì 4 gennaio 2008, 20:18
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Concordo con Tiziana... soprattutto sulle assicurazioni italiane... io propongo di rivolgerci tutti a riassicuratori con sede alle Bermuda :lol: :lol:

No, a parte queste battute che non capisce nessuno, Rider, tieni conto che ad esempio in quasi tutte le grandi aste, i cavalli sono proprio assicurati per un paio di settimane dopo l'asta esattamente per eventuali problemi durante il trasporto!

Comunque qui manca proprio la cultura delle assicurazioni per i cavalli, in altri Paesi qualsiasi cavallo (inclusi quelli da passeggiata) sono assicurati per le spese mediche o contro la morte, anche con premi molto bassi!

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Le donne son venute in eccellenza
Di ciascun'arte ove hanno posto cura;
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venerdì 4 gennaio 2008, 20:43
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Beh dunque è una cosa molto difficile da pensare, se fosse un cavallo con un grande valore affettivo non ci penso due volte a curarlo, sempre se i soldi me lo permettono. Se fossi dalla parte del commerciante, proverei comunque a venderlo, infondo tentar non nuoce; però se dopo tutto non si trova nessuno a cui venderlo e per di più non si può utilizzare come fattrice, chiamerei il veterinario e basta. Ma comunque in nessun modo lo manderei al macello. Infondo non credo che per un cavallo, un commerciante cade dall'alto....


venerdì 4 gennaio 2008, 20:52
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Pascal ha scritto:
No, a parte queste battute che non capisce nessuno, Rider, tieni conto che ad esempio in quasi tutte le grandi aste, i cavalli sono proprio assicurati per un paio di settimane dopo l'asta esattamente per eventuali problemi durante il trasporto!


confermo!! al momento dell'acquisto il cavallo è automaticamente assicurato dall'ente finchè non arriva nella scuderai del nuovo proprietario!! in caso di incidente il cavallo viene risarcito in toto!!!!

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venerdì 4 gennaio 2008, 20:56
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Bhé, questo penso succeda solo dalle vostre parti, da noi é tutto un alto discorso purtroppo :?

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venerdì 4 gennaio 2008, 22:10
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Messaggio Re: Cosa fareste realmente in caso di incidente
magari succedesse dalle nostre parti, io parlo di come stanno le cose in Germania :roll:

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sabato 5 gennaio 2008, 11:36
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Messaggio Re:
Ombra ha scritto:
Ale qui non si sta parlando di privati, ma di chi commercia per professione. Anche un privato può assicurare il proprio cavallo per spese mediche e morte, ma tanto più dovrebbe farlo chi lo fa per lavoro. Una grossa perdita economica può mandare seriamente in crisi il tuo lavoro, qualsiasi esso sia.


ah ok, infatti non capivo!! :wink:
a tal proposito allora secondo me tutti dovrebbero farsi l'assicurazione, anche gli istruttori che guidano i van..un incidente (facciamo corna :twisted: ) può sempre capitare..

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sabato 5 gennaio 2008, 11:56
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Messaggio Re:
paolino ha scritto:
Chiamerei il macellaio al volo.

Anche io ma solo perchè amo e rispetto i cavalli.
Avete mai visto un cavallo con una gamba rotta? La conoscete la sua sofferenza?
Lo sapete, ammesso che uno abbia migliardi da spendere, quante sono le probabilità di riuscita di un intervento e quante le altre sofferenze, immobilità e mesi di torture che ne seguono?
Io non ne faccio un discorso di denaro ma solo di rispetto; rispetto per un animale che vorrei proteggere da inutile e sofferentissima agonia.

Se poi, invece di una gamba, si è rotto un ditino, allora potremmo riparlarne.


sabato 5 gennaio 2008, 12:23
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Messaggio Re:
Ombra ha scritto:
Ale qui non si sta parlando di privati, ma di chi commercia per professione. Anche un privato può assicurare il proprio cavallo per spese mediche e morte, ma tanto più dovrebbe farlo chi lo fa per lavoro. Una grossa perdita economica può mandare seriamente in crisi il tuo lavoro, qualsiasi esso sia.

Per un commerciante di cavalli questi sono i [b]Rischi[/b] del suo lavoro; tutto calcolato, tant'è che i prezzi dei cavalli sono gravati anche di questa voce.
La voce che invece manca sempre è la [b]Pietà[/b]. Questa costa troppo cara per inserirla nel bilancio di un commerciante che non affronterà mai le spese di una clinica e i mesi di degenza.
Invece la voce [b]Assicurazione[/b], soprattutto su soggetti di pregio, c'è sempre.


sabato 5 gennaio 2008, 12:28
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Messaggio Re: Cosa fareste realmente in caso di incidente
Cita:
Concordo con Tiziana... soprattutto sulle assicurazioni italiane... io propongo di rivolgerci tutti a riassicuratori con sede alle Bermuda


:D Mi sa che la capisco solo io la battuta! Mi sento in colpa :roll:

Avevo fatto un'indagine europea sull'assicurazione per gli animali, ma non mi ricordo più che fine ha fatto, era nei miei primi anni di lavoro. In Italia c'è poco niente, poche compagnie attive e molto care, invece in UK sono troppo avanti, come sempre, è assolutamente uno dei mercati assicurativi più sviluppati.


sabato 5 gennaio 2008, 20:26
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Messaggio Re: Cosa fareste realmente in caso di incidente
Sí, é vero. Quando io ho preso Rauti, lo volevo assolutamente assicurare (avevo/ho molto la mentalitá inglese al proposito... se fosse possibile io assicurerei anche i miei cani e il gatto... soprattutto per le spese veterinarie!! Io assicurerei qualsiasi cosa). In Italia c'era pochissima scelta, e soprattutto nessuno che assicuri per le spese veterinarie, tipo ricoveri in clinica o operazioni per colica etc.!! Solo per morte, e con premi molto alti e un sacco di limitazioni (ad esempio l'assicurazione cui mi ero rivolta non avrebbe pagato in caso di incidente durante un trasporto...). Alla fine questa compagnia, nonostante i difetti e le limitazioni, non era malvagia e il premio ragionevole, allora la usai per due anni. Ma che differenza con quello che leggo e so riguardo le assicurazioni inglesi!!

Avevo chiesto a ogni singola compagnia di assicurazione inglese elencata sui giornali, ma tutte mi avevano risposto picche (che non assicuravano all'estero). Alla fine avevo anche scritto ad un giornale per sapere perché nessuno assicurava all'estero, e loro mi avevano risposto gentilmente dicendo che per una assicurazione era troppo difficile poter stabilire un premio non sapendo, ad esempio, costo delle spese veterinarie in Italia, etc.etc.

Direi che la Germania é una via di mezzo, nel senso che i premi sembrano abbastanza alti (poco meno che in Italia), ma di compagnie di assicurazione ce ne sono ed é abbastanza comune assicurare un cavallo piú o meno di valore (ma mai quanto in Inghilterra con tutte quelle polizze fatte apposta per cavalli anziani a fine carriera, o cavalli da passeggiata, o pony shetland :shock: :shock: ) -- senza contare che in Inghilterra ci sono polizze speciali per cavalli agonisti a seconda della disciplina, ad esempio il premio per un cavallo da completo é piú alto rispetto a quello per un cavallo da dressage che ha molte meno probabilitá di farsi seriamente male....

Per concludere, mi ricordo perfettamente di un servizio un sacco di tempo fa su cav...&cav... a proposito delle assicurazioni in Italia. Il giornalista diceva un sacco di cavolate e in un paragrafo diceva addirittura che in caso di morte, la compagnia di assicurazione non avrebbe mai pagato il valore assicurato, ovviamente (perché la vita di un cavallo é troppo a rischio tra gare, infortuni e coliche varie, rispetto che ne so a una casa), ma solo una frazione del valore assicurato (la somma dei premi pagati fino alla morte). Io avevo giá il cavallo assicurato in Italia all'epoca, e anche se non capivo nulla di assicurazioni capivo che questo ragionamento era assurdo! Presa dal panico telefonai al mio assicuratore del cavallo, e lui arrabbiatissimo mi chiese di faxargli l'articolo, dicendo che il giornalista doveva essere matto e che lui, a quel giornale, pagava un sacco di soldi in spazio pubblicitario e guarda poi come trattavano il mondo delle assicurazioni negli articoli!! Voleva smettere di pubblicare la sua pubblicitá sul giornale, poi non so se l'abbia fatto o meno.

Non so cosa fosse successo al giornalista, puó essere che si fosse semplicemente espresso male. Ma intanto, su una rivista nazionale era apparso un articolo pieno zeppo di imprecisioni e cavolate. Insomma, morale della favola: non fidarsi delle riviste equestri italiane... la maggior parte delle volte ne sanno meno di noi :roll:

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domenica 6 gennaio 2008, 10:52
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Messaggio Re: Re:
buzz_lightyear ha scritto:
paolino ha scritto:
Chiamerei il macellaio al volo.

Anche io ma solo perchè amo e rispetto i cavalli.
Avete mai visto un cavallo con una gamba rotta? La conoscete la sua sofferenza?
Lo sapete, ammesso che uno abbia migliardi da spendere, quante sono le probabilità di riuscita di un intervento e quante le altre sofferenze, immobilità e mesi di torture che ne seguono?
Io non ne faccio un discorso di denaro ma solo di rispetto; rispetto per un animale che vorrei proteggere da inutile e sofferentissima agonia.

Se poi, invece di una gamba, si è rotto un ditino, allora potremmo riparlarne.


Senti buzz al tuo posto non parlerei di rispetto...scusami un attimo, tu toglieresti la vita ad un cavallo in buona fede per poi servirlo in un bel piatto per il primo che passa? Scusa ma se proprio dobbiamo parlare di rispetto, macellare un cavallo non è per niente rispetto. Esistono altri modi, ma non farei di certo mangiare il mio cavallo al primo che passa....


lunedì 7 gennaio 2008, 20:09
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Messaggio Re: Cosa fareste realmente in caso di incidente
Bettina,in questo caso non parliamo di cavalli di nostra proprietà ed affezione per i quali penso sia scontato dannarci il più possibile pur di rimetterli in piedi, ma di animali da commerciare.

Anch'io mi sono interrogata molto sul perché il macello e non l'abbattimento e basta...
poi la risposta é sempre ovviamente quella.... se lo fai di mestiere i soldi devono rientrare in qualche maniera...però anche a me non piace per niente l'idea di ammazzare un cavallo a scopo alimentare :?

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lunedì 7 gennaio 2008, 21:08
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Messaggio Re: Re:
Bettina_Diabolica ha scritto:
buzz_lightyear ha scritto:
paolino ha scritto:
Chiamerei il macellaio al volo.

Anche io ma solo perchè amo e rispetto i cavalli.
Avete mai visto un cavallo con una gamba rotta? La conoscete la sua sofferenza?
Lo sapete, ammesso che uno abbia migliardi da spendere, quante sono le probabilità di riuscita di un intervento e quante le altre sofferenze, immobilità e mesi di torture che ne seguono?
Io non ne faccio un discorso di denaro ma solo di rispetto; rispetto per un animale che vorrei proteggere da inutile e sofferentissima agonia.

Se poi, invece di una gamba, si è rotto un ditino, allora potremmo riparlarne.


Senti buzz al tuo posto non parlerei di rispetto...scusami un attimo, tu toglieresti la vita ad un cavallo in buona fede per poi servirlo in un bel piatto per il primo che passa? Scusa ma se proprio dobbiamo parlare di rispetto, macellare un cavallo non è per niente rispetto. Esistono altri modi, ma non farei di certo mangiare il mio cavallo al primo che passa....

Non ho voluto usare un eufemismo per indorare la pillola.
Io non chiamerei un macellaio ma il mio veterinario ma per il cavallo il concetto non cambia perchè, un cavallo con una gamba rotta, va abbattuto.
Se poi, una volta morto, verrà servito in padella o incenerito, a lui questo poco importa; certamente, prima si sopprime, minori saranno le sue sofferenze anche se a noi resterà un senso indelebile di impotenza e un grosso groppo sullo stomaco.
Sono certa, comunque, che mai e poi mai lo sottoporrei ad un accanimento terapeutico per soddisfare il mio egoismo.


lunedì 7 gennaio 2008, 21:44
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Messaggio Re: Cosa fareste realmente in caso di incidente
Ho avuto la spiacevole occasione di vedere un cavallo con una grossa frattura, il veterinario e il proprietario scelsero di provare a rimediare, fatto sta che tutto è stato solo un prolungamento dell'agonia perché alla fine, dopo un mese circa, il cavallo è stato abbattuto.

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martedì 8 gennaio 2008, 0:17
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