Eh! Sarà una battaglia...
L'appuntamentoSabato sera ho ceduto, non potevo dirgli ancora di no. Mi ha invitata a cena a casa sua e usare come scusa <grazie, ma guarda, non mi piace la pastasciutta> non mi sembrava molto onesto. Quindi ho accettato, si cena per le otto.
Mi chiama verso l’ora dell’aperitivo, che il sabato per me comincia verso le 16.30. Faccio finta di nulla e non rispondo. Mi stappo una Ceres e Amon beve la sua lattina di the alla pesca.
Ricevo un paio di altre chiamate e scopro che se spengo il telefono mi creo un alibi.Ore 19.00, mi chiama di nuovo ( credo sia in preda ad una crisi isterica, io ho bevuto a sufficienza e sono in pace con il mondo, tranne con qualche cinese)
Riaccendo il cell.
“Oh, dov’eri? Sono due ore che ti chiamo.”
“Scusa, avevo il cellulare scarico. Ero con un amico e siamo andati a bere una birra.
“… E chi è?”
“Un mio amico.”
“Amico come?”
“A… aaaamico! Amico! Amico, lo conosco da un po’ di tempo.”
“Ma amico tipo che lo conosci bene o amico tipo che lo conosci poco?”
“Mah, boh, lo conosco! Frequentavamo gli stessi "posti" qualche anno fa.”
“Ed è un fico, scommetto.”
“Non l’ho mai considerato in quel senso…”
“Ma è gnocco?”
???? Decido di cavalcare il momento e di divertirmi un pò “Ma no, ma sì, ma boh, che ne so? Sai, era un po’ che non ci si vedeva, sai, col fatto che è stato in Australia, poi in Afghanistan sei mesi come volontario per Emergency, e adesso riparte per andare in Perù ad insegnare matematica ai bambini degli indios.”
“È sicuramente gnocco, e poi se ne va in giro per il mondo a fare il volontario, e magari ha anche il bicipite turgido e tatuato e la moto e oggi ti invita a prendere una birra, domani un panino, poi un bicchiere di vino all’enoteca, e poi lo riaccompagni a casa perché piove e lui ti chiede di salire a vedere la sua collezione di maschere funerarie del Chapas e io lo so come vanno queste cose ti stufi di me e mi lasci, ecco.”
???? Ma porc... ma non posso tirargli il bidone. Perciò mi presento puntuale.
La serata in qualche modo passa, la pastasciutta non era tanto male, ed ha scelto un ottimo vino.
Attacco il discorso: <senti, non è per apparire quella distante, ma sai...bla...bla...è che sono stata da sola per parecchio tempo...bla...bla...ecco magari, preferisco andarci con calma..bla..bla...>
Capisco.
<quindi...magari alle volte ho bisogno di stare un pò da sola..bla...bla...c’è il mio vecchio cavallo..vorrei comunque non stravolgere le mie abitudini..bla..bla...>
Ma certo!
< e poi a dir la verità mi sa che stai affretttando un pò le cose, cioè..bla..bla..non ti aspettare troppo...>
E’ giusto che ognuno mantenga i propri spazi.
<Lasciami aver voglia di telefonarti, ad esempio>
Ok, ma ceerto!
( comincio davvero a rivalutarlo questo quà, ma le sue mani proprio non mi piacciono. Sono piccole e grassocce, io sono mezza ubriaca ed ho paura di dire qualcosa di mostruoso, eppure non riesco a non fissarle)
Non succede nulla, ovviamente. E’ stato davvero gentile.
Cacchio!! Ha capito. Tre bacetti sulla guance e mi augura la buona notte per ben 4 volte ( di cui l’ultima mentre ormai sto facendo manovra sotto casa, vedo la sua manina grassoccia nello specchietto, che si agita in un saluto soddisfatto).
Penso: buonanotte, zampe da maialino. Rido da sola. Hic. Singhiozzo da ultima sgorga di vinello. Hic.
L’epilogo, ovvero la catastrofe:
Sono a casa. Cerco il G.P. e vado giù a dormire. Non ho molto sonno, guardo l’ora ed è da poco passata la mezzanotte. Leggo qualcosa e mentre scivolo nel sonno mi dico che è stata una bella serata, dai. Non ci si può lamentare.
E invece dopo poco mi arriva un sms, mi sveglio.
Ma porc..ma chi cazz...
Lo leggo e c’è scritto <buona notte, piccola.>
Non ce l’ha fatta a resistere. Niente da fare. Questo quì potrebbe chiamarmi <mamma> mentre siamo a far la spesa al supermercato.
Un vago eppur minaccioso senso di soffocamento mi fatto rinsavire, scartato definitivamente senza nessuna possibilità di ripescaggio.
Quando racconterò sta cosa ad un paio di amiche...apriti cielo! Sarò stata classificata come: maledettarimarraidasolapoverinoèstatocarino!
E forse un pò lo sono davvero, ma dio... quelle mani...no..tutto tranne quelle due cose grassocce..e nella mia mente prende forma un essere bestiale..al suo viso si sovrappone quello del maialino dei Muppet Show, e sono scossa da un brivido freddo.
Il Gatto Piccolo si ègirato nel sonno e mi ha messo la zampina in faccia, i suoi polpastrelli sanno di buono e ritrovo la pace persa.
In via del tutto precauzionale terrò spento il cell fino al 2025, che dite?