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 Suicidarsi a 26 anni... 
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Iscritto il: mercoledì 10 agosto 2005, 4:59
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Non ho letto tutte le risposte, sono convinto che sono tutte idee con un giusto fondamento....io posso darvi la mia esperienza personale di persona che ha visto l'amata tentare di togliersi la vita piu' volte.
un suicida lascia sempre tracce, un suicida vuole mandare l'ultimo messaggio di aiuto, non importa se e' debole, se e' convinto fino in fondo che il suicidio e' l'unica soluzione.il suicida e' una persona che pensa solo a se stesso/a che pensa di riuscire a controllare la sua vita dandosi alla morte, il suicida non ha piu speranza, non gli importa di niente e di nessuno, non e' un atto di coraggio, ma di disperazione.
lei lo ha fatto per ben tre volte, le prime due sono andate buche, la terza ci e' andata molto vicino...l'ho trovata che dormiva a mezzogiorno, nol nostro letto, le due bambine erano nella macchina perche sapevo che avrebbe tentato il suicidio ancora una volta, forse per l'ultima volta....l'ho lasciata fare, non ho chiamato la polizia, non ho ciamato aiuto, non ho chiamato l'ambulanza quando l'ho trovata.....mi sono limitato a guardarla e a controllare, ogni minuto, che respirasse. ho chiamato il centro anti veleni per sapere quante pillole blu che ho trovato vicino a lei servivano per togliersi la vita......ne bastavano dodici........ne ha prese trentadue.........questa volta e' sul serio.
forse quello che sto per dire non verra' compreso,ma e' la verita':quella mattina l'ho lasciata sapendo che non potevo piu' fermarla, nessuno poteva piu' fermarla. ho preso le bambine e sono andato in chiesa come tutte le domeniche...ho pregato dal momento in cui ho passato il cancello del ranch fino a quando 4 ore piu' tardi, sono rientrato in casa...solo Dio poteva salvarla.....e cosi' e' stato.
ha dormito per due giorni, ininterrottamente, e non ho smesso di controllare il suo respiro per due giorni.
e' rimasta rincoglionita per un'altro giorno e mezzo, ora sono sicuro che nella sua mente la parola suicidio e' scomparsa....ha voluto sfidare chi e' piu grande e potente di lei e ha perso, ora vive con la voglia di vivere, Dio le ha parlato,a Suo modo, e' lei lo ha capito.
Sono stato sul punto di fare la stessa scelta....ho contemplato prima il dolore fisico, tagli profondi, amputazioni e dissanguamento, poi il suicidio.....veloce indolore come solo un colpo nella parte giusta del cervellopuo' fare.........non l'ho fatto, sono un coniglio? non penso, non e' per coraggio ma per amore che tu accetti la sfida della vita.
L'amore che provi per una persona che e' sempre al tuo fianco, che ti aiuta sempre, che non si tira mai indietro, di cui ti puoi fidare, che ti ama allo stesso moda, anzi di piu' perche non ti chiede niente in cambio, solo rispetto.
questa persona non e' piu' tra gli uomini, lo era, l'hanno accusata, giudicata, torturata, denigrata, e condannata a morte. Una morte disumana, perche non c'era niente di umano che poteva uccidere quella persona.
ma non tutti sanno che la piu' grande condanna a morte della storia, una morte che ha cambiato il mondo e che sta ancora cambiando il mondo,non e' stata una morte involontaria.......e' stata una morte per amore......l'amore di un figlio per il padre, il rispetto, l'obbedienza, tutte cose che sono scomparse, a cominciare dai padri.
Io obbedisco e vivo; io amo e rispetto;io accetto e perdono.
Non mi sono tolto la vita perche' non sono un egoista, pigro, o qualsiasi aggettivo vogliate mettere.
Io vivo perche' ci credo.

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Texx


giovedì 11 agosto 2005, 4:40
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Iscritto il: mercoledì 10 agosto 2005, 4:59
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Scusate ma il mio italiano e' un po' arruginito

_________________
Texx


giovedì 11 agosto 2005, 4:44
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Iscritto il: giovedì 19 maggio 2005, 6:45
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Al di là dei soliti luoghi comuni "ci vole più coraggio a suicidaresi che a vivere" o viceversa, molte delle vostre risposte mi hanno colpita...
Personalmente trovo che in questo ragazzo ci fosse una forte componente esibizionistica... un estremo atto di ribellione, mescolato, pur se inconsapevolmente, al desiderio di essere femato. Un pò come i "serial killer" che telefonano alla polizia prima di compiere l'ennesimo delitto oppure il babbo pedofilo che insegna alla figlia a chiamare aiuto non appena lo sente avvicinarsi. Nell'uno e nell'altro caso c'è la volontà di essere fermati da se stessi perchè "non se ne può fare a meno".
Questo ragazzo era malato, e lo sapeva, e voleva essere salvato da se stesso... ma al tempo stesso ha fatto in modo di non essere scoperto... ormai il suo pensiero andava in quella direzione
Quello che mi salta agli occhi, ma che non mi stupisce, è l'estrema lucidità con la quale ha pianificato tutto.. era molto arrabbiato, deluso e rassegnato...
Fissare la data di morte è una cosa molto frequente, è come se queste persone si dessero del tempo per lasciare la vita senza cose in sospeso...
...era veramente disperato povero ragazzo. [:(]

2 parole sul mondo di internet (parlo come una che per lavoro e studio lo usa moltissimo), secondo me ci sono troppi ragazzi che si alienano dietro un nick... la storia dei Blog mi fa accapponare la pelle ogni volta: prima le cose si scrivevano su un diaro segreto e si chiudevano col lucchetto, adesso c'è bisogno di farle leggere al mondo... che cosa triste... [:(]


giovedì 25 agosto 2005, 8:57
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