Però di amici del nonno sordi ne ho visti decine. Lui aveva i timpani d'acciaio. Altri no.

Buttiamola nel banale. La vecchia frase che dice "Se è zoppo, sferralo e buttalo a prato" è patrimonio comune della mascalcia. Perchè?

Perchè ci sono dei pessimi cavalieri, pessimi maniscalchi e pessimi veterinari.

Di quelli lì buttati al prato, non tutti sono tornati dritti sai?

Il segreto sarebbe non farli mai andare zoppi.

Esatto. E per questo fine, insieme alla corretta gestione, ci sono i loro zoccoli che sono stati creati appositamente per questo fine.

miiii miiiiii ferri o non ferri se lo usi alla c***o va zoppo lo stesso!

so che ce la fai! la scuola te lo ha insegnato: se lo leggi, puoi capirlo!


USA LA FORZA...NICOLA...USA LA FORZA (Obi Wan Kenobi)

La ferratura, scusate l'ignoranza, non credo sia invenzione recente....ciò non implica che per questo motivo, sia da applicare ad occhi chiusi...però dà da pensare...

Ci sono diversi testi che spiegano le motivazioni che hanno indotto a ferrare i cavalli. Nessuno parla di salute. Ci sono motivazioni legate all'uso, alla stabulazione, all'igiene anche, ma mai nulla legato alla salute.

...beh posso essere d'accordo!
...però, correggimi se sbaglio, si sta facendo un discorso non tanto di 'cavallo libvero in natura: va ferrato?', bensì di cavallo domato e usato, in vario modo...per lo sport o per semplice diletto.

Ci sono motivazioni legate all'uso, alla stabulazione, all'igiene anche, ma mai nulla legato alla salute.

...di queste motivazioni, che ne pensate?

Per quanto attiene la stabulazione, credo che nessuno qui tenga il suo cavallo in posta (cosa che invece era d'uso corrente non molti anni fa), in condizioni di assenza di lettiera, e con i piedi costantemente a contatto con le proprie deiezioni (e qui c'entra il discorso igienico).

Per quanto riguarda l'uso, conosco ormai ben pochi proprietari di equini che usano i cavalli per i lavori agricoli o li tengono legati ad un carro 10 ore al giorno. La maggior parte dei cavalieri, qui, monta un cavallo in media non più di un'ora al giorno.

...ergo:
Per quanto attiene la stabulazione, credo che nessuno qui tenga il suo cavallo in posta (cosa che invece era d'uso corrente non molti anni fa), in condizioni di assenza di lettiera, e con i piedi costantemente a contatto con le proprie deiezioni (e qui c'entra il discorso igienico).

...desumo che la ferratura eviti cose tipo marcimento del fettone e simili (...mmmmh....)?

La maggior parte dei cavalieri, qui, monta un cavallo in media non più di un'ora al giorno.

...quindi cavalli che fanno lunghi tour equestri, vanno ferrati...i cavalli delle scuole, che lavorano magari non 10 ore, ma parecchie, quelli van ferrati...e gli altri nisba?

Fossero solo i fettoni a patire...Umidità e deiezioni acide intervengono danneggiando tutta la scatola cornea indebolendola.

Non è la quantità di lavoro, ma la pesantezza. Trainare un carro su asfalto, già solo per il peso del carico, è diverso da un lavoro montato.

I cavalli in natura percorrono 30 miglia al giorno per nutrirsi. Esiste lavoro e lavoro.

Come già detto, ci sono centinaia di enduristi barefoot.

...guarda che io chiedo e provoco ma solo per sapere, dato che sfoggio una quasi completa ignoranza sul tema.

Non ho mai negato di rispondere.

Mi ero ripromesso di abbandonare questo topic, ma fatti nuovi mi hanno fatto cambiare idea...
Mi sembra che Holden si stia riferendo a una personale situazione di eccellenza, che riguarda sia gli aspetti tecnici, che la qualità della ferratura, che - probabilmente - la qualità dei cavalli. E' giustissimo che alcuni si pongano come obiettivo l'eccellenza... e che di questa discutano. Ma l'eccellenza è difficile da raggiungere, e soprattutto da condividere. E' altrettanto giusto che altri si impegnino per rendere migliore la condizione della maggioranza dei cavalli, e di aumentare - senza sforzi praticamente insostenibili - la competenza della maggioranza dei cavalieri. La situazione media, che è lontanissima dall'eccellenza! Se non fosse così lontana, i corsi di qualsiasi "new entry" dell'addestramento non sarebbero così affollati di persone che combattono con i soliti problemi "banali" (il cavallo che si ribella, il cavallo con il mal di schiena, il cavallo che non sale sul trailer...) e i corsi barefoot non sarebbero così affollati di proprietari di cavalli con piedi che "non vanno bene".

Al momento, il barefoot non è ancora un affare commerciale. Questo bisogna riconoscerlo. E' una specie di passaparola, spesso assolutamente gratuito, che alcuni ascoltano, sperimentano, e poi promuovono ulteriormente fra conoscenti ed amici, vicini e lontani. Non comporta necessariamente una diminuzione delle spese, ma di certo comporta un aumento della consapevolezza dei proprietari, obbliga a studiare argomenti che prima si delegavano ad altri, a porsi un sacco di domande... insomma: per chi la sta vivendo, un "bel viaggio".

Siamo in una fase quasi pionieristica, penso che sia presto per trarre conclusioni definitive, ma... continuiamo a raccogliere esperienze e casistica... staremo a vedere cosa ne verrà fuori.

Questo discorso può avere un senso, sì; se non fosse che la qualità media dell'equitazione è bassa per una mancanza di cultura, e basterebbe un pò di conoscenza in più per renderla migliore, piuttosto che andare sempre in cerca dei miracoli; e per miracoli intendo i vari "nuovi" sistemi.

Perchè ricorrere a Parelli per far salire un cavallo che non ne vuole sapere del van, quando lo si vuole stipare su un van stretto, pericoloso, e sul quale viaggia male?

Perchè ricorrere a Monty Roberts quando si hanno gravi difficoltà di gestione di un cavallo che, per un motivo o l'altro, viene montato soltanto nel week end?

Perchè ricorrere al guru della chiropratica per risolvere il mal di schiena di un cavallo che vede la sella soltanto per partire in occasione di trekking "meravigliosistupendi" ma anche "lunghilunghissimi"?

Perchè ricorrere a tutti quanti insieme (e mettiamoci pure Tom Booker) perchè nella scelta di un cavallo ci si è lasciati intenerire dallo "stallonechesembraspiritmachelohannopicchiatopertuttalavita" senza avere la minima idea di cosa significhi risolvere i problemi di un cavallo segnato nel corpo e nello spirito?

Perchè ignorare una letteratura equestre delle dimensioni del Titanic, prima di avvicinarsi ad uno straordinario e complesso (e pericoloso!!) animale come il cavallo?

Perchè ricorrere al barefoot quando si è visto il maniscalco come un obbligo costoso, e ci si è vantati di essere riusciti a far durare una ferratura più di 90 giorni? I chiodi possono tenere fino al record del mondo, ma l'appiombo va per i fatti suoi, la gente pare non capirlo.

Quindi, non demonizzerei i dettami di un sistema equestre che per secoli ha fatto in modo che il cavallo fosse (a volte in maniera sbagliata) prezioso alleato nel cammino dell'umanità.

su fatto di risparmiare soldi evitando di ferrare mi sembra assurdo visto che un pareggiatore che bazzica in zona chiede 60€ a botta!!!


cmq io condivido il pensiero di Holden!!!!