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tisha
Utente
Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 16:49 Messaggi: 3400
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parliamo di contraddizioni
..non notate vi siano tantissime contraddizioni nel modo in cui gli istruttori insegnano generalmente le prime basi per comunicare a sella con il cavallo? Ad esempio,nella monta inglese (non solo nella monta inglese,non voglio assolutamente incentrare il topic come ANTI-INGLESISTA,è solo un esempio) si tende a mantenere un legame alto con l'imboccatura mentre allo stesso tempo si chiede al cavallo di avanzare.. ..non è una contraddizione enorme??
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lunedì 10 marzo 2008, 20:35 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: parliamo di contraddizioni
no non lo è: il contatto neutro con la bocca non significa per il cavallo che deve fermarsi è un contatto passivo, per il cavallo quel contatto non significa nulla, lo si usa per due motivi: primo mantenendo il contatto costante si evita "l'effetto sorpresa" quando le mani arrivano alla bocca e quindi si ottiene (se fatto correttamente) un cavallo più rilasato nell'eseguire le richieste; secondo l'appoggio costante serve per rilassare il cavallo perchè si spiega al cavallo che l'imbocatura rilassa e inoltre in molte discipline come il dressage e il SO in cui si lavora di frequente con l'incollatura rilevata è molto importante che il cavallo cerchi il contatto, che distenda immediatamente l'incollatura appena le mani cedono. è lo stesso concetto che si usa per le gambe: quando non interviene la gamba non è staccata dal cavallo, ma è al contatto, un contatto neuro che per il cavallo no significa accelera. Le gambe rimangono al contatto anche nei passi indietro, ma è passiva, cioè non interviene
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lunedì 10 marzo 2008, 20:44 |
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Nicola
Utente
Iscritto il: giovedì 17 gennaio 2008, 16:00 Messaggi: 625 Località: Torino - Milano - Istanbul
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Re: parliamo di contraddizioni
Vedi Shyboy, molte delle cose che tu dici potrebbero essere condivisibili. Tuttavia c'è un tale margine di soggettività nei termini "neutro" "passivo" ed "attivo", che rende letteralmente impraticabile ogni affermazione di principio.
_________________ "Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri!!"
Passeggiatore consapevole terrorizzato dai fulmini
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lunedì 10 marzo 2008, 21:51 |
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tisha
Utente
Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 16:49 Messaggi: 3400
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Re: parliamo di contraddizioni
Non sono d'accordo. Prima di tutto credo che nell'equitazione non ci sia nulla di passivo e non so come si possa dire che per il cavallo il contatto non significa nulla,anche perchè poi ti contraddici nelle due spiegazioni che hai dato. Credo che l'effetto sorpresa sia più visibile su un cavallo che ha molto contatto con la bocca,dal momento che si ricerca l'incollatura rilevata il cavallo se rilassato dovrebbe darla spontaneamente mentre con una continua pressione in bocca il cavallo cede e basta,perchè suamo noi a indurlo e non perchè è effettivamente rilassato.
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lunedì 10 marzo 2008, 21:52 |
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omdecavaj
Utente
Iscritto il: lunedì 3 dicembre 2007, 14:17 Messaggi: 607 Località: varese
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Re: parliamo di contraddizioni
tisha non banalizzare.. un conto é il dressage moderno, un conto é invitare il cavallo ad andare in avanti con il muso, quello si fa, insegnare al cavallo a staccare il garrese per volare in avanti, poi il risultato é il non contatto con la briglia, lo sapevi? nella monta inglese quando metti la briglia non c é contatto, e lo stesso dovrebbe valere anche per l americana, conosco molti grandi addestratori che lavorano col contatto per poi passare al non contatto quando il cavallo comprende questo gesto spontaneo in avanti che ricerca il ferro. E' impossibile ginnasticare nel modo corretto l anatomia complessa del cavallo senza il contatto e la ricerca del ferro, la cosiddetta "tensione" in avanti
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lunedì 10 marzo 2008, 22:08 |
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omdecavaj
Utente
Iscritto il: lunedì 3 dicembre 2007, 14:17 Messaggi: 607 Località: varese
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Re: parliamo di contraddizioni
comunque in parte hai fatto centro... molti spingono in avanti trattenendo.. questo é scorretto
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lunedì 10 marzo 2008, 22:09 |
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tisha
Utente
Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 16:49 Messaggi: 3400
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Re: parliamo di contraddizioni
..certamente! Per arrivare al non contatto prima bisogna avere contatto,questo è naturale. Ma io non sto assolutamente dicendo che si può ginnasticare nel modo corretto l' anatomia complessiva del cavallo senza il contatto con la bocca..!! Tutt'altro,però mi sto rendendo conto che molti concetti che ho sempre utilizzato anche io forse sono molto contraddittori e non sono poi così tanto "aiuti" come sembra. Comunque non ho mai parlato di ricerca del ferro e non mi interessa nemmeno entrare nell'argomento perchè posso solo immaginare come andrà a finire. è possibile rimanere in tema?
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lunedì 10 marzo 2008, 22:16 |
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omdecavaj
Utente
Iscritto il: lunedì 3 dicembre 2007, 14:17 Messaggi: 607 Località: varese
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Re: parliamo di contraddizioni
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lunedì 10 marzo 2008, 22:28 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: parliamo di contraddizioni
Nella monta inglese un cavallo che da l'incollatura rilevata senza che nessuno glielo chieda non sta facendo una cosa corretta proprio perchè nel modo corretto di vedere l'equitazione è il cavallo che ricerca il contatto con le redini non il cavaliere. Quello che fa il cavaliere è semplicemente porre un limite all'estensione dell'incollatura del cavallo, che col procedere dell'addestramento diventa sempre più restrittivo fino ad arrivare a rilevare l'incollatura. Dato che è il cavallo che ricerca l'appoggio, noi possiamod efinire qual'è questo contatto neutro secondo la nostra sensibilità. Questo è molto differente dall'azione usata per frenare che è un intervento di una mano che agisce verso l'alto. Nicola, abbiamo già discusso l'argomento, se tu ritieni difficilmente realizzabile la cosa mi dispiace per te, io la vedo realizzata tutti i giorni con la mia cavalla che capisce e lavora nel più completo relax. Il contatto neutro o passivo di mani e gambe non è affatto difficile da realizzare erchè è lo stesso cavallo che tende ad arrivarci: un cavallo a cui tieni le gambe in pancia stringendo forte dopo un po non le sentirà più, quello sarà diventato il punto neutro, oltre quel punto il cavallo sente, prima no. Se si abitua un cavallo a ricercare un contatto di una determinata consistenza (a seconda della sesibilità del cavaliere), per quel cavallo quel contatto non significherà più frena, ma sarà una condizione naturale di lavoro. Riguardo l'effetto sorpresa uel che dici è sbagliato perchè i cavalli non tengono l'incollatura rilevata in natura se non per brevi periodi, quindi il cavallo che la tiene a lungo senza che nessuno lo chieda è un cavallo sottratto, non un cavallo rilassato.
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lunedì 10 marzo 2008, 22:32 |
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tisha
Utente
Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 16:49 Messaggi: 3400
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Re: parliamo di contraddizioni
ok,scusa hai ragione,forse mi sono spiegata male. Mi sto chiedendo se ci sono altre possibilità per chiedere al cavallo certi esercizi,senza dover perforza ricorrere all'utilizzo di un contatto così "stretto" (perdonatemi..termini più appropiati non mi vengono momentaneamente,spero possiate capire..) con la mano. E mi sto chiedendo anche,nonostante il cavallo esegua correttamente gli esercizi con la pressione e il rilascio delle redini,come in realtà arrivino a agiscano quei messaggi nella sua testa. Io,se dovessi mettermi dalla parte del cavallo e sentissi sia gambe che mani del mio cavaliere che lavorano molto su di me,certo che mi verrebbe naturale svolgere gli esercizi ma qualche confusione me la creerei..
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lunedì 10 marzo 2008, 22:49 |
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nabumax
Utente
Iscritto il: lunedì 24 dicembre 2007, 0:15 Messaggi: 409 Località: torino
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Re: parliamo di contraddizioni
tisha, se non lo hai puoi chiedere in prestito a risha "capire l'equitazione" di paillard... dovrebbe averlo... da pagina 43, si intitola i mezzi del cavaliere: contatto e azione delle gambe, contatto e azione delle mani...
se mi confondo e risha non lo ha, prendetelo da allemandi editore, non e' una lettura facile per dei ragazzi e rischia di giacere inutilizzato sullo scaffale, ma vale il tentativo!
da come descrivi il lavoro si legge tra le righe che non e' proprio messo in opera benebenebene
_________________ non ci sono piu' le mezze fermate di una volta
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lunedì 10 marzo 2008, 23:01 |
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tisha
Utente
Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 16:49 Messaggi: 3400
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Re: parliamo di contraddizioni
...il fatto è che non ho descritto nessun tipo di lavoro...
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lunedì 10 marzo 2008, 23:11 |
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nabumax
Utente
Iscritto il: lunedì 24 dicembre 2007, 0:15 Messaggi: 409 Località: torino
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Re: parliamo di contraddizioni
beh, in teoria hai descritto un tipo di lavoro dove, tra le righe, traspare un contatto pesantuccio sia di mano che di gambe, ovvero chiudere il cavallo tra queste "pressioni"... e hai ragione... se si agisce sistematicamente cosi' i cavalli vanno nel pallone... chi piu chi meno... non necessariamente intendo che tu monti cosi', non lo posso sapere!
_________________ non ci sono piu' le mezze fermate di una volta
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lunedì 10 marzo 2008, 23:19 |
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tisha
Utente
Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 16:49 Messaggi: 3400
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Re: parliamo di contraddizioni
No assolutamente..non sopporto chi monta così..cioè..così vorrebbe dire non montare e fare il classico cavaliere della domenica Come non sopporto le contraddizioni e proprio per questo ho aperto il topic Anche io mi baso sulla pressione,sul rilascio..ecc.. è naturale che la pressione non può e non deve essere costante sia con le gambe che con le mani ! Mi sto solo chiedendo se è possibile aiutare il cavallo in altri modi,rispetto a quelli classici che voi descrivete..mi sto chiedendo se effettivamente aiutano a rendere il cavallo più o meno autonomo..
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lunedì 10 marzo 2008, 23:29 |
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shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
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Re: parliamo di contraddizioni
Non credo che il fatto di tenere o meno il contatto sia una limitazione all'autonomia, perchè anche quelli che sostengono che il contatto non serve come nella monta western alcuni dicono hanno comunque condizionato i propri cavalli a tenere determinate posizioni e a eseguire determinati esercizi grazi ad altri aiuti. Sicuramente con i principi classici il cavallo è più autonomo che con i principi moderni in cui il cavaliere deve sopperire agli errori del cavallo tenendolo su. Nell'equitazione classica il cavallo impara a tenere da solo il proprio equilibrio, la direzione e l'impulso, a tenere la testa in posizione orretta senza bisogno di continue indicazioni.
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martedì 11 marzo 2008, 0:09 |
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