In realtà il costante esercizio dovrebbe portare a fornire una reazione inconsia opposta, come in ogni sport è questione di automatismi.

Per esempio ad un cavaliere western viene istintivo, nel momento in cui prende contatto in una emergenza, staccare le gambe dal costato, al limite prendendo appoggio sulle staffe, e sedersi profondamente in sella.

E' l'esempio dell'atleta.

Può essere utile solo per convincere il principiante sensibile a rendersi conto di quanto tira veramente, e di quanto può far male, e incoraggiarlo a cambiare attrezzatura (un morso severo amplifica e moltiplica le pressioni), a cambiare istruttore, a cambiare tecnica.

Viceversa, non serve a niente per coloro che praticano l'equitazione proprio per la soddisfazione di "piegare" (gli inglesi dicono anche "to breack", spezzare) un animale tanto più forte di loro, e che della loro capacità si pavoneggiano pure.