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 parliamo di contraddizioni 
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
potresti definire il concetto di tensione dell'incollatura collegata alla schiena?


mercoledì 12 marzo 2008, 0:28
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
La distensione naturale dell incollatura in se ha poco valore, per quello conta poco farla a redini molli.
Il cavallo deve essere teso, ovvero ricercare il ferro in avanti, in questo modo collega tra di loro tutti quei muscoli della fascia superiore che servono nel loro insieme ad alzare la schiena e a far lavorare i posteriori di conseguenza.
Come ho gia detto, l idea che il garrese si stacchi in avanti e voli.
Ora prova a fare una cosa....
Fletti la tua testa guardando la tastiera del computer, dopodiché immagina qualcuno che con un gancio ti prenda dal coppino e ti tiri in alto, un po in avanti,
La senti la tensione? la senti la schiena?
Senza il gancio invece rimani li... accasciata su te stessa...


mercoledì 12 marzo 2008, 0:39
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 16:49
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
verissimo,però..
all'inizio sarà così per insegnarglielo ma poi dopo aver appreso il lavoro il cavallo alla minima rischiesta svolgerà tutto spontaneamente.
Comunque riguardo alla tensione,se la posizione è quella..tensione o no..i muscoli che lavorano saranno sempre gli stessi!
(mi pare che ci siano due topic e si parli delle stesse identiche cose.. :o.O: : Blink : )
Possibile che il rilassamento debba essere per forza indotto?!
Alla fine non è più rilassamento se la mettiamo in questi termini..

e non tutti i ganci sono uguali.


mercoledì 12 marzo 2008, 0:56
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
Scusami una domanda.. se sei agitata e devi parlare in pubblico cosa fai? fai degli esercizi per rilassarti, vuol dire che ti stai imponendo la cosa, sbaglio? ma non ci vedo nulla di male, anzi.
Anche se devi allenare un atleta gli devi imporre di essere rilassato se no nn puo svolgere bene l attività sportiva, peccato che in questi casi basta parlare... perche tra uomini ci si parla, ma il cavallo? bisogna comunicarglielo in altri modi.

Dai dopo questa non puoi avere altri dubbi, se no... : CoolGun :


mercoledì 12 marzo 2008, 1:12
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
Cita:
Comunque riguardo alla tensione,se la posizione è quella..tensione o no..i muscoli che lavorano saranno sempre gli stessi!

Quello che omde vulole dire è che senza contatto non si ottiene la tensione e la posizione cambia, anche se in modo molto difficile da vedere, è più facile sentirlo, comunque i muscoli interessati cambiano.


mercoledì 12 marzo 2008, 1:19
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
rimaniamo terra terra, a quello che sta a cuore ad alex, ovvero un semplice "trasporto" di un cavaliere sulla schiena senza velleita' di migliorare nulla, solo di preservare...

per andare a passeggio serve dunque un piu o meno lungo addestramento preliminare in tensione per poi farne a meno in passeggiata? non mi direte mica che in un'ora di viaggio siete sempre li col cavallo "teso"?!
una postura a incollatura distesa "passiva" e' sufficiente a portare senza danni il cavaliere?

immaginando un buon cavaliere classico in passeggiata, cosa farebbe? probabilmente lascerebbe stare l'incollatura distesa passivamente fino a che qualcosa non turba il cavallo o fino a che non gli venga voglia di chiedere qualcosa di piu' che il semplice passo, allora prenderebbe il famoso "contatto" e, col cavallo "teso", avrebbe realmente le "redini della situazione", impedendo all'animale di discostarsi dalla postura corretta nel caso si fosse spaventato o comandando un'andatura diversa, sempre nella corretta postura "tesa"..

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mercoledì 12 marzo 2008, 9:53
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
omdecavaj ha scritto:
Il cavallo puo anche distendersi senza contatto..
ma...
non é teso..
quindi...
si torna al problema schiena..
senza contare poi della flessibilità laterale...


Vedi come sono controversi i concetti?

A mio parere i problemi peggiori per la schiena si generano proprio se e quando il cavallo è "teso"

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mercoledì 12 marzo 2008, 10:00
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
Nicola i pareri contano poco quanto entra in gioco una scienza come ad esempio l anatomia, non siamo nel medioevo.
E comunque sicuramente parliamo di due tensioni differenti anche se abbiamo gia spigato piu volte anche sopra di cosa si tratta, e qui basterebbe un laureato Isef che non abbia mai visto un cavallo per confermarlo


mercoledì 12 marzo 2008, 10:06
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
omdecavaj ha scritto:
Scusami una domanda.. se sei agitata e devi parlare in pubblico cosa fai? fai degli esercizi per rilassarti, vuol dire che ti stai imponendo la cosa, sbaglio? ma non ci vedo nulla di male, anzi.
se no nn puo svolgere bene l attività sportiva, peccato che in questi casi basta parlare... perche tra uomini ci si parla, ma il cavallo? bisogna comunicarglielo in altri modi.


Due appunti:
- il primo è che escludi in partenza l'ipotesi che una persona possa sentirsi a suo agio parlando in pubblico, cosa che, invece, di fatto potrebbe essere.
- Il secondo è che sembri avere le idee un pochino confuse circa la teoria dell'allenamento umano: "Anche se devi allenare un atleta gli devi imporre di essere rilassato", parole tue, contravviene ad uno dei principi fondamentali della preparazione atletica. Il relax è una condizione che non può essere imposta. Si può indurre una condizione muscolare, si possono migliorare le capacità coordinative e condizionali, ma il relax non può in nessun caso indurre.

E' peraltro provato che tecniche come ipnosi, training autogeno, ipnotico, yoga, meditazione, e qualsiasi altra disciplina introdotta all'interno del programma di un atleta, non possono in alcun caso garantire uno stato di relax, ed anzi, esistono casi in cui sono risultate controproducenti.

Un caso eclatante fu quello delle fiorettiste italiane, indiscusse leader mondiali, che videro diminuire le loro performances in seguito all'introduzione delle tecniche di training ipnotico, che ovviamente venne poi stralciato dal programma.

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mercoledì 12 marzo 2008, 10:18
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
omdecavaj ha scritto:
Nicola i pareri contano poco quanto entra in gioco una scienza come ad esempio l anatomia, non siamo nel medioevo.


Per cortesia, lasciamo da parte il qualunquismo. Di studi anatomici approfonditi sulla creatura umana e sull'equino ne esistono fin dal 1400.
Peraltro saprai anche benissimo che la scienza di cui si parla non è l'anatomia, ma la biomeccanica, che ha circa un secolo di vita e che è ancora in forte evoluzione.

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mercoledì 12 marzo 2008, 10:26
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
anche qua riporto l'attenzione su una cosa:
si continua a confondere decontrazione con relax

proprio perche' il relax e', diciamo, psicologico, non puo' essere garantito con nulla (ci si puo' provare a fare qualche minuto di giochi parelli se il cavallo quel giorno e' nervoso, ma non e' garantito si rilassi, anzi), mentre la decontrazione essendo un fatto meramente fisico, pare sia garantita tramite il controllo della mascella usando il filetto in una certa maniera. questo ci da una certa garanzia che se anche vogliamo farlo lavorare in una sua giornata "no", decontraendolo (e non rilassandolo) non corriamo rischio di causargli problemi fisici. fine.

quasi sempre succede che, al termine di una sessione di lavoro in "decontrazione", forse per ragioni di causa-effetto (a tal proposito mi ricollego al topic di alex: masticazione-perche-probabilmente-avevo-torto-t7797.html) si vede anche un certo relax...

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Ultima modifica di nabumax il mercoledì 12 marzo 2008, 10:54, modificato 1 volta in totale.



mercoledì 12 marzo 2008, 10:51
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
Nicola ha scritto:
A mio parere i problemi peggiori per la schiena si generano proprio se e quando il cavallo è "teso"

"Teso"... Io penso che peggiore parola non si poteva trovare, per quel concetto... urge trovare qualcosa di meglio. Io proporrei "tonico".
In ogni caso la "tensione" è quella dei muscoli che determinano l'aggroppamento, addominali ecc., e questa tensione si accompagna all'estensione dei muscoli antagonisti, quelli del dorso, se ho capito bene (risultato = innalzamento della colonna vertebrale e accentuazione dell'"arco portante" della colonna)

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Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


mercoledì 12 marzo 2008, 10:53
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
alexb ha scritto:
Nicola ha scritto:
In ogni caso la "tensione" è quella dei muscoli che determinano l'aggroppamento, addominali ecc., e questa tensione si accompagna all'estensione dei muscoli antagonisti, quelli del dorso, se ho capito bene (risultato = innalzamento della colonna vertebrale e accentuazione dell'"arco portante" della colonna)


Oh, e se questo è il punto, che condivido, questo risultato si ottiene, secondo la scuola western, portando il cavallo ad assumere la postura che più volte è stata citata, a "banana rovesciata".

Come questo si possa ottenere in altro modo, francamente, mi è ampiamente oscuro.

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mercoledì 12 marzo 2008, 10:59
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
mi interessa: parlando come mangi, senza tirare fuori l'algebra, come ti hanno insegnato ad ottenere questa postura? cosa fai con le mani? cosa fai con le gambe? cosa fai con altro?

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mercoledì 12 marzo 2008, 11:08
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Messaggio Re: parliamo di contraddizioni
Allora, ti rispondo nel modo più semplice di cui sono capace, così come me lo hanno insegnato:

Il primo principio è la gerarchia degli aiuti:

- Assetto
- Voce
- Gambe
- Mani

E' importante il fatto che nella western (o meglio nella scola che ho seguito io) le gambe sono un aiuto che il cavallo dovrebbe riconoscere come "prevalenti" sull'azione delle mani.

Ora un esempio (su un cavallo con un addestramento sufficiente):
- al passo in linea retta appoggio entrambe le gambe al costato e chiedo l'avanzamento
- quando il cavallo è in movimento mantenendo invariato il contatto delle gambe e porto le mani a richiedere quello che alex definisce livello di contatto 1
- attendo che il cavallo "ceda" portando il naso sulla verticale
- a risposta positiva cedo con le mani (le gambe restano in contatto)
- a questo punto l'incollatura scende

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