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rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
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per me il discorso vale per la maggior parte dei cavalieri che praticano l'endurance tanto per fare..
non a chi lo prende come sbocco agonistico dopo aver deciso che vuole SAPER andare a cavallo e pertanto si impegna in questa direzione..
holden dice che un cavaliere di salto potrebbe affrontare una gara di endurance affiancato da un cavaliere capace.. e uno di endurance non potrebbe affrontare una gara di salto..
penso via vero, ma non sia confrontabile una gara fatta in coppia con una singola.. tanto più cheun cavaliere da salto troverebbe alquanto duro l'assetto differente e probabilmente affaticherebbe moltissimo il cavallo rischiando di farlo eliminare..
l'istruttore di 3° livello che tiene i corsi in piemonte, che ha domato e costruito parecchi puledri di san patrignano, dice che se un cavaliere da endurance sapesse lavorare correttamente in piano e avere un minimo di tecnica per affrontare qualche ostacolo sarebbe il cavaliere più completo perchè pochi come lui sanno affrontare difficoltà diverse e hanno basi di conoscenza sul funzionamento del cavallo..
come vedi rella pareri differenti dati da persone abbastanza "capaci"..
_________________ una gara la vinci quando arrivi al fondo..
...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...
..sono tua...
"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."
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lunedì 19 febbraio 2007, 12:14 |
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Holden
Moderatore
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 4:25 Messaggi: 2260 Località: Lombardia
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Forse è l'aspetto che più vedo diverso nelle varie discipline. Nella nostra un buon cavaliere sa tutto del proprio cavallo. Da come esce dal box si vede come sta, dallo sguardo, dalle sensazioni appena saliti... si capisce se sta bene o male... si vede come mangia, l'appetito, la sete... [/quote:3q6sbu9w]
Come mai allora ci sono dei cavalli "qualificati" per gare di massimo livello che vengono addirittura AFFITTATI a cavalieri che non dispongono di un cavallo per quella determinata gara?
Il discorso della "conoscenza" viene un pò a mancare.
Nel salto ostacoli non esiste questo tipo di pratica.
_________________ La qualità non è mai un caso, è sempre il risultato di una nobile intenzione, di uno sforzo sincero; è la scelta più saggia tra molte alternative.
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lunedì 19 febbraio 2007, 12:43 |
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rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
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Holden ha scritto:
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Forse è l'aspetto che più vedo diverso nelle varie discipline. Nella nostra un buon cavaliere sa tutto del proprio cavallo. Da come esce dal box si vede come sta, dallo sguardo, dalle sensazioni appena saliti... si capisce se sta bene o male... si vede come mangia, l'appetito, la sete...
Come mai allora ci sono dei cavalli "qualificati" per gare di massimo livello che vengono addirittura AFFITTATI a cavalieri che non dispongono di un cavallo per quella determinata gara?
Il discorso della "conoscenza" viene un pò a mancare.
Nel salto ostacoli non esiste questo tipo di pratica.
ci sono parecchi cavalieri però che si fanno lavorare il loro cavallo..
il discorso di affittare i cavalli è una questione di business, spesso per la necessità di vendere i cavalli(il mercato non è così florido, tanto più che la genealogia e le prove a casa spesso non bastano per concludere l'affare)..
di solito comunque non è diffusissima come pratica.. si vedono queste cose per lo più in occasioni di prove di spessore "mondiale", con cavalli ben testtai e con cavalieri teoricamente in grado di gestire la gara(spesso il team che fa assistenza è quello che segue sempre il cavallo in modo da monitorarlo).. oppure in gare dove non sarebbe facile adattare il cavallo al clima(tipico nelle gare nel deserto..)
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lunedì 19 febbraio 2007, 12:51 |
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Holden
Moderatore
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 4:25 Messaggi: 2260 Località: Lombardia
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Beh, Rhox...veniamo al dunque.
Il discorso della conoscenza?
_________________ La qualità non è mai un caso, è sempre il risultato di una nobile intenzione, di uno sforzo sincero; è la scelta più saggia tra molte alternative.
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lunedì 19 febbraio 2007, 12:53 |
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Holden
Moderatore
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 4:25 Messaggi: 2260 Località: Lombardia
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Il problema reale è che al di là di ogni disciplina, esistono buoni cavalieri e cattivi cavalieri.
Immagino che ci siano anche cavalieri da endurance che non sanno molto bene come si sia svegliato il proprio cavallo, altrimenti non morirebbe alcun cavallo in gara, e non ci sarebbero eliminazioni per zoppie e metabolico.
_________________ La qualità non è mai un caso, è sempre il risultato di una nobile intenzione, di uno sforzo sincero; è la scelta più saggia tra molte alternative.
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lunedì 19 febbraio 2007, 12:56 |
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rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
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il discorso conoscenza.. ci sono alcuni "capi saldi" che sta all'allenatore descrivere per preparare al meglio chi monta il cavallo.. sta al cavaliere cercared i capire in quelle che ore come il cavallo si evolve.. sta al team monitorare e descrivere come reagire di conseguenza..
un cavaliere come un minimo di esperienza sa distinguere quando un cavallo finisce la benzina..o ce ne ha ancora..
ogni tanto si sbaglia.. un cavallo ai weg di jerez c'ha rimesso le penne per questo..
ma purtroppo capita anche coi cavalli montati dal legittimo proprietario..
poi se vogliamo cercare il pelo nell'uovo..accomodiamoci.. ma facciamolo sul cavaliere in generale.. non classificati in base alle singole discipline..[;)]
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lunedì 19 febbraio 2007, 12:58 |
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Holden
Moderatore
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 4:25 Messaggi: 2260 Località: Lombardia
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ecco Rhox, ti avevo anticipato di un istante.
_________________ La qualità non è mai un caso, è sempre il risultato di una nobile intenzione, di uno sforzo sincero; è la scelta più saggia tra molte alternative.
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lunedì 19 febbraio 2007, 12:59 |
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essaoira
Utente
Iscritto il: mercoledì 17 gennaio 2007, 10:38 Messaggi: 133 Località: Friuli-Venezia Giulia
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"Il problema reale è che al di là di ogni disciplina, esistono buoni cavalieri e cattivi cavalieri."
Questo è il punto focale. E non credo che un istruttore possa permettersi di giudicare a priori solo dalla disciplina che viene praticata.
E poi l'idiozia sul cavallo arabo da dove l'ha tirata fuori?
_________________ <--> Sorrisi nel nulla, ossia quei sorrisi che si fanno da soli, per il semplice motivo che si sente la felicità dentro noi stessi.
Sorrisi che nessuno vede, ma che forse hanno più significato di quelli fatti davanti agli altri.
E la causa dei miei sorrisi era li davanti a me, in tutto il suo splendore!!! <-->
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lunedì 19 febbraio 2007, 13:02 |
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Nicola
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Holden ha scritto:
e non ci sarebbero eliminazioni per zoppie e metabolico.
La questione delle zoppie non è pertinente: in 160 km un cavallo può farsi male, e la zoppia da affaticamento è assolutamente slegata dal discorso che si sta facendo.
Lo stesso vale per le crisi metaboliche: un maratoneta può andare in gara perfettamente in forma ed andare in crisi ad un certo punto del percorso.
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lunedì 19 febbraio 2007, 13:03 |
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Holden
Moderatore
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 4:25 Messaggi: 2260 Località: Lombardia
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Esatto...poi un maratoneta in forma può andare in gara e morire senza che nessuno se ne accorga che sta male..
E' successo alla maratona di Fantasilandia, l'anno scorso.
[:D]
(Scherzo Nicola..ahahah)
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lunedì 19 febbraio 2007, 15:23 |
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rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
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paolo.. i decessi in endurance non capitano mai senza che nessuno se ne accorga.. e ogni volta che succede ci si interroga su chi sia il resopnsabile e quanto possa influire il giudizio veterinario ad ogni cancello(sì, perchè è l'unica disciplina con così tanti controlli veterinari e in cui i cavalli zoppi sono eliminati.. al contrario di tante altre discipline)..
e poi parliamo di quante morti avvengono comunque sui campi di gara, anche non dell'endurance???
insomma.. togliamoci le fette di prosciutto dagli occhi, un po' meno arroganza e parliamo in modo oggettivo.. cos'ha di più o meno l'endurance? avanti..
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lunedì 19 febbraio 2007, 15:32 |
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Nicola
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Holden ha scritto:
Esatto...poi un maratoneta in forma può andare in gara e morire senza che nessuno se ne accorga che sta male..
E' successo alla maratona di Fantasilandia, l'anno scorso.
[:D]
(Scherzo Nicola..ahahah)
Ironia per ironia, chiediti quanti cavalli entrano in CSI pieni zeppi di bute.
Chi è senza peccato.........
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lunedì 19 febbraio 2007, 15:42 |
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Holden
Moderatore
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 4:25 Messaggi: 2260 Località: Lombardia
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Me lo sono sempre chiesto quanti fossero; e purtroppo erano tanti, troppi.
Ora con i controlli antidoping fatti come si deve pare siano molto meno.
Ad ogni modo il doping è pratica diffusa in tutte le specialità anche non equestri!
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lunedì 19 febbraio 2007, 15:55 |
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Nicola
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Holden ha scritto:
Me lo sono sempre chiesto quanti fossero; e purtroppo erano tanti, troppi.
Ora con i controlli antidoping fatti come si deve pare siano molto meno.
Ad ogni modo il doping è pratica diffusa in tutte le specialità anche non equestri!
Appunto.
Proprio ieri facevo questa considerazione.
Il mondo equestre è uno dei meno "professionali" che esistano, indipendentemente dalla disciplina o dal settore.
Potrebbe essere utile, invece di "azzannarsi" tra vicini di casa, contribuire in maniera fattiva alla promozione della Cultura Equestre vera.
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lunedì 19 febbraio 2007, 15:58 |
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Holden
Moderatore
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 4:25 Messaggi: 2260 Località: Lombardia
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Non voglio tirare in ballo nulla, perchè su questo episodio ci fu anche un'inchiesta finita pare a pacche sulle spalle (come dice Jean Claude: "volemose bbbbenee"), però pare che a Torgnon un paio di anni fa, se non ricordo male, sia morto un cavallo senza che nessuno si preoccupasse del fatto che la settimana prima il cavallo era in francia a fare un'altra gara di altrettanta difficoltà, ed era stato eliminato per un problema veterinario.
Lì a Torgnon è partito...e come si suol dire, "l'operazione è andata bene, ma il paziente è morto".
Qui sembra di dover sempre difendere le proprie posizioni da qualcuno che vuole a tutti i costi che gli altri la pensino come lui (o lei)...provare a levarle anche voi le fette di prosciutto?
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lunedì 19 febbraio 2007, 15:58 |
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