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kimberley
Utente
Iscritto il: lunedì 21 marzo 2005, 23:49 Messaggi: 1175 Località: svizzera
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sugar ha scritto:
Non entro nel tecnico, ma applico la logica. Se ho un problema la prima cosa che devo fare è chiedermi quale ne sia la causa. Mi pare logico, no?! Poi ne cerco la soluzione.
Allora perchè nessuno si è chiesto perchè il cavallo in questione apre esageratamente la bocca (sempre che esageratamente sia) e gioca scompostamente con la lingua?
Chiudere forzosamente la bocca al cavallo non è certo la soluzione del problema che causa questo atteggiamento. E' solo un modo facile e conformista di nascondere la polvere sotto al tappeto.
E poi perchè non chiedersi come mai i cavalli non possono lavorare bene sia con che senza chiudibocca. Sembra una domanda stupida ma a quanto pare se la pongono in pochi.
beh, io sono partita dal presupposto che l'istruttore o il cavaliere abbiano già tentato di trovare risposta alle questioni da te sollevate. Anch'io sono dell'opinione che si debba prima di intervenire cercare la causa principale del problema e poi prendere i giusti provvedimenti.
Altrimenti si rischia spesso di agire in modo sbagliato, creando talvolta anche un circolo vizioso o reazioni a catena..
Oltre questo ci tenevo a dire, e sottolineo che mi riferisco solo al dressage, che bisogna distinguere attentamente tra dressage agonistico e dressage puro.
perchè il dressage puro, classico, insegnato solo ancora nelle grandi scuole, è quello che va incontro il più possibile al cavallo. che ha dei pilastri stabili, che non si possono far crollare.
il dressage agonistico si differenzia molto. Si vuole ottenere qualcosa di diverso dal cavallo, si vuole una performance che non corrisponde più al dressage di alto livello.
Bisogna arrivare rapidamente a svolgere esercizi tecnici e difficili,tendendo alla perfezione, che però non combacia più con la perfezione delle "vecchie scuole".
si parla di sport, di risultati, di sponsor e di mass media. si parla di cavalieri più o meno bravi, con i loro limiti.
parliamo di cavalli tedeschi, olandesi, francesi, italiani...non di andalusi, lusitani o altri cavalli con potenzialità di movimento nettamente maggiori..
l'occhio dello spettatore non coglie le finezze, ha bisogno di restare impressionato e di credere di essere in grado di giudicare una ripresa olimpica.
_________________ perchè il mio cavallo è una zebra..e ne va fiero..
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martedì 31 gennaio 2006, 0:26 |
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OO7
Moderatore
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 5:38 Messaggi: 1486 Località: Veneto
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Allora io parlo solo dellla mia esperienza personale....
La cavalla mi è arrivata che bisognava montarla con chiudi bocca, martingala......io sono contraria a tutte queste "costrizioni", un po alla volta ho tolto tutto .....adesso la monto solo con la testiera e filetto da puledro...è stato duro all'inizio ma ora va molto bene....anche se in gara è ancora un po da lavorare.....per me il cavallo piu è libero meglio è, se potessi la monterei in capezza.....
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martedì 31 gennaio 2006, 7:51 |
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summeronice
Utente
Iscritto il: martedì 3 gennaio 2006, 14:55 Messaggi: 80 Località: Toscana
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Per me una innovazione è qualcosa che va "verso" il cavallo. Mi spiego meglio. Il cavallo era più felice di saltare prima o dopo Caprilli ? Dopo quindi è innovazione. Innovazione è ciò che permette di ottenere gli stessi risultati qualitativi migliorando il rapporto e rispettando maggiormente il cavallo.
Poi non è vero che il cavallo non ama essere montato. Il mio PSA appena vedeva la sella correva nel paddock e si piazzava per essere sellato. Ed io andavo avanti ed indietro con sottosella, sella, testiera mentre lui restava fermo immobile libero nel suo paddock.
Ritornando al discorso di prima. La maggior parte del mondo cinofilo ritiene che per ottenere risultati agonistici rilevanti bisogna utilizzare collari a strozzo, punte, collari elettrici, ecc. perchè altrimenti il cane fa di testa sua. Peccato che ultimamente stiamo dimostrando che si può addestrare e VINCERE con cani lavorati senza mai mettere un guinzaglio, rendondoli operativi, facendo in modo che siano loro stessi a voler far qualcosa. Attenzione quindi a non chiudersi in certi schemi. Se fanno così è impossibile fare diversamente.
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martedì 31 gennaio 2006, 11:41 |
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Pascal
Moderatore
Iscritto il: domenica 20 febbraio 2005, 13:14 Messaggi: 7744 Località: Stratford-upon-Avon
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Ma bravissimo! Totalmente d'accordo (benche' invidiosa del tuo rapporto col PSA!).
_________________ Le donne son venute in eccellenza Di ciascun'arte ove hanno posto cura; e qualunque all'istorie abbia avvertenza, ne sente ancor la fama non oscura. When I count my blessings, I count my horses twice.
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martedì 31 gennaio 2006, 12:30 |
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summeronice
Utente
Iscritto il: martedì 3 gennaio 2006, 14:55 Messaggi: 80 Località: Toscana
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BravissimA. Femmena sono...e non so quanto era merito mio..
Altra cosa da matto PSA : tornare lemme lemme verso casa (e pensare che aveva capannina aperta su paddock con accanto femmine e castroni). La prima volta che siamo andati via per una settimana a sella al ritorno non voleva neanche stare in testa e andava piano al passo senza avere quel passo lungo lungo e rapido solito. Pensavo che si sentisse male poi ho provato a girarlo e lui era tutto bandanzoso...
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martedì 31 gennaio 2006, 14:13 |
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jib
Utente
Iscritto il: martedì 22 marzo 2005, 21:39 Messaggi: 213 Località: Veneto
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kimberley ha scritto:
ci tenevo a dire, e sottolineo che mi riferisco solo al dressage, che bisogna distinguere attentamente tra dressage agonistico e dressage puro.
perchè il dressage puro, classico, insegnato solo ancora nelle grandi scuole, è quello che va incontro il più possibile al cavallo. che ha dei pilastri stabili, che non si possono far crollare.
il dressage agonistico si differenzia molto. Si vuole ottenere qualcosa di diverso dal cavallo, si vuole una performance che non corrisponde più al dressage di alto livello.
Bisogna arrivare rapidamente a svolgere esercizi tecnici e difficili,tendendo alla perfezione, che però non combacia più con la perfezione delle "vecchie scuole".
si parla di sport, di risultati, di sponsor e di mass media. si parla di cavalieri più o meno bravi, con i loro limiti.
parliamo di cavalli tedeschi, olandesi, francesi, italiani...non di andalusi, lusitani o altri cavalli con potenzialità di movimento nettamente maggiori..
l'occhio dello spettatore non coglie le finezze, ha bisogno di restare impressionato e di credere di essere in grado di giudicare una ripresa olimpica.
Kimberley, apprezzo il tuo sforzo di dare un senso a questa palese differenza che c'è fra il Dressage moderno, agonistico (orribile), e quello che tu chiami dressage puro.
Ti devo dire però che il Dressage agonistico istituzionalmente si propone di preservare al suo interno quelli che sono i principi classici dell'equitazione di tutti i tempi, conservandone, attraverso le gesta dei suoi interpreti, gli aspetti essenziali. Insomma, si propone esso stesso come "dressage puro". Impresa miseramente fallita, complici i soldi che ci girano dentro, sponsor e quant'altro tu hai ben rilevato.
E'insomma un festival dell'ipocrisia.
_________________ Massimo Basili
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martedì 31 gennaio 2006, 18:55 |
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kimberley
Utente
Iscritto il: lunedì 21 marzo 2005, 23:49 Messaggi: 1175 Località: svizzera
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jib ha scritto:
kimberley ha scritto:
ci tenevo a dire, e sottolineo che mi riferisco solo al dressage, che bisogna distinguere attentamente tra dressage agonistico e dressage puro.
perchè il dressage puro, classico, insegnato solo ancora nelle grandi scuole, è quello che va incontro il più possibile al cavallo. che ha dei pilastri stabili, che non si possono far crollare.
il dressage agonistico si differenzia molto. Si vuole ottenere qualcosa di diverso dal cavallo, si vuole una performance che non corrisponde più al dressage di alto livello.
Bisogna arrivare rapidamente a svolgere esercizi tecnici e difficili,tendendo alla perfezione, che però non combacia più con la perfezione delle "vecchie scuole".
si parla di sport, di risultati, di sponsor e di mass media. si parla di cavalieri più o meno bravi, con i loro limiti.
parliamo di cavalli tedeschi, olandesi, francesi, italiani...non di andalusi, lusitani o altri cavalli con potenzialità di movimento nettamente maggiori..
l'occhio dello spettatore non coglie le finezze, ha bisogno di restare impressionato e di credere di essere in grado di giudicare una ripresa olimpica.
Kimberley, apprezzo il tuo sforzo di dare un senso a questa palese differenza che c'è fra il Dressage moderno, agonistico (orribile), e quello che tu chiami dressage puro.
Ti devo dire però che il Dressage agonistico istituzionalmente si propone di preservare al suo interno quelli che sono i principi classici dell'equitazione di tutti i tempi, conservandone, attraverso le gesta dei suoi interpreti, gli aspetti essenziali. Insomma, si propone esso stesso come "dressage puro". Impresa miseramente fallita, complici i soldi che ci girano dentro, sponsor e quant'altro tu hai ben rilevato.
E'insomma un festival dell'ipocrisia.
lo so..in teoria il dressage agonistico dovrebbe essere come quello puro..ma non ci sarebbe più competizione..mancherebbero cavalieri..è un livello ipotetico, che però non è raggiungibile nei tempi disponibili.
_________________ perchè il mio cavallo è una zebra..e ne va fiero..
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martedì 31 gennaio 2006, 22:37 |
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antonietta
Utente
Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 19:44 Messaggi: 180 Località: Puglia
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Io lavoro quasi otto ore al giorno "costretta" a star seduta alla scrivania,con la schiena a pezzi e la testa che mi scoppia...8 lunghe ore,ma lo faccio. La mia cavalla vive libera 23 ore,per un'ora al giorno la monto,con sella,testiera,chiudibocca,martingala...per un'ora...e poi via...vagonata di coccole,carote,zucchero...
A volte penso che sia meglio un chiudibocca per un'ora che il mio capo ufficio per otto ore...vorrei rinascere cavallo...[;)]
Scusate...è solo uno sfogo,ma i problemi che non esistono,non riesco a prenderli seriamente....
E poi Licia hai detto che dopo due anni,è la tua prima lezione seria...segui il tuo istruttore và...
_________________ Anto
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mercoledì 1 febbraio 2006, 13:02 |
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summeronice
Utente
Iscritto il: martedì 3 gennaio 2006, 14:55 Messaggi: 80 Località: Toscana
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Anche lui è COSTRETTO a stare in un paddock o peggio in un box magari pure da solo... E' costretto magari a tenere coperte, ad essere tosato, a non rotolarsi o galoppare con i suoi amici...
Non credo che poi la loro vita sia così eccezionale... forse è simile alla nostra... Certo se il tuo datore di lavoro ti legasse alla sedia perchè tu non balletti e distogli gli occhi e magari non scrivi sul forum...
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mercoledì 1 febbraio 2006, 15:10 |
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Pascal
Moderatore
Iscritto il: domenica 20 febbraio 2005, 13:14 Messaggi: 7744 Località: Stratford-upon-Avon
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Con la differenza che noi vogliamo fare quello che facciamo, nella maggior parte dei casi. Al cavallo invece non viene data la liberta' di scelta e secondo me dovremmo ricordarcelo sempre.
_________________ Le donne son venute in eccellenza Di ciascun'arte ove hanno posto cura; e qualunque all'istorie abbia avvertenza, ne sente ancor la fama non oscura. When I count my blessings, I count my horses twice.
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mercoledì 1 febbraio 2006, 15:56 |
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antonietta
Utente
Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 19:44 Messaggi: 180 Località: Puglia
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ma allora scusate,non ha senso nemmeno l'equitazione...dovremmo lasciare i cavalli indomiti nelle praterie,e farli riprodurre da soli,senza stud book,razze,performance test,ecc.
L'ipocrisia non mi piace...chiunque monta a cavallo sa benissimo di fare un torto al proprio animale,sellandolo,ballando sulla sua povera schiena,tosandolo,dettando i suoi ritmi di vita,decidendo gli orari del pasto e del sonno...anche questa è una costrizione...tu mangi quando cavolo ti pare,il tuo cavallo no! Quindi discutere se mettere il chiudibocca o meno è inutile,dato che il problema sta a monte...montare un cavallo è già costringerlo e violentare la sua natura...
p.s.per la cronaca,sono a casa con febbre.Quando lavoro,lavoro e basta...[;)]
_________________ Anto
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mercoledì 1 febbraio 2006, 18:16 |
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Casper
Utente
Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 13:19 Messaggi: 160 Località: Liguria
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Ma daiiii, diciamocela tutta su.
Io penso che la maggior parte dei cavalieri usino il chidibocca perche lo vendono insieme alla testiera!!
E come dice ufo, se serve io lo uso!!
Il problema sta qua secondo me, l'ottusità di molti che manco si domandano a cosa serve è perche si puo non usare.
Se il cavallo spalanca la bocca a mò di squalo ufo fatti delle domande.
Prima: che belin sto facendo con le mani????
Seconda: perche il mio lallino s'incazza cosi???
Terzo: perche dopo che gli ho tappato la bocca, metto speroni a rotella, uso frutini e bombe a mano il cavallo si ferma??? o s'impenna come una KTM....
Anche con le redini di ritorno abbassi la testa....e via tutti a usarle...e nessuno che sa mettersi in mano un cavallo senza....
Ma lo sapete che studi dicono che il chiudibocca leva il 15/20% dell'aria che il cavallo puo insiprare senza?
Provate voi a fare i 110 ostacoli con i tappi al naso....
Che poi sono daccordo con tutti quelli che dicono che col chiudibocca il cavallo è piu agli ordini, certo, ma se potesse spalancherebbe la bocca per urlare: AOOOOOO LA PIANTI DI TIRARE!!!
Io non ho mai visto un cavallo che mastica, sereno, nella mano, che spalanca la bocca....mai,
ho visto mani da muratore che invece la fanno spalancare, ma forse la soluzione non è IL CHIUDIBOCCA....
_________________ una rondine non fa primavera, fa....CIP!
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mercoledì 1 febbraio 2006, 19:54 |
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summeronice
Utente
Iscritto il: martedì 3 gennaio 2006, 14:55 Messaggi: 80 Località: Toscana
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antonietta ha scritto:
ma allora scusate,non ha senso nemmeno l'equitazione...dovremmo lasciare i cavalli indomiti nelle praterie,e farli riprodurre da soli,senza stud book,razze,performance test,ecc.
L'ipocrisia non mi piace...chiunque monta a cavallo sa benissimo di fare un torto al proprio animale,sellandolo,ballando sulla sua povera schiena,tosandolo,dettando i suoi ritmi di vita,decidendo gli orari del pasto e del sonno...anche questa è una costrizione...tu mangi quando cavolo ti pare,il tuo cavallo no! Quindi discutere se mettere il chiudibocca o meno è inutile,dato che il problema sta a monte...montare un cavallo è già costringerlo e violentare la sua natura...
p.s.per la cronaca,sono a casa con febbre.Quando lavoro,lavoro e basta...[;)]
Però si può fare in modo che la nostra divenga cooperazione e che lo stesso cavallo VOGLIA essere montato. Il mio PSA libero nel paddock con il suo box quando vedeva la sella arrivava nitrendo e si piazzava vicino all'entrata per essere sellato, restandosene fermo ed immobile. Possiamo migliorare per quanto possibile la sua vita : paddock con altri cavalli, passeggiate, niente tosature, lasciargli la criniera così si difende dagli insetti, non intrecciare le code per lo stesso motivo. E soprattutto dobbiamo chiederci come rendere piacevole il fatto di essere montato e se sorge un problema come dice casper non metterci la pezza ma cercare di risalire alle origini.
Nel mondo della cinofilia si utilizzano strozzi, collari a punte, guinzagli per non parlare di peggio. Ma c'è chi si è chiesto : perchè il cane in condotta è avanti ? Magari non ha capito l'esercizio oppure è il modo di premiare... Come mai il cane non si ferma in piedi perfettamente ma avanza ? Forse è perchè lo chiamiamo subito dopo o non ha generalizzato il comportamente. E' più facile dare un tirotto al guinzaglio che lavorare senza il risultato è che il cane è strafelice di lavorare, è un gioco per tutti e due e si vede anche dal modo come lavorano opss giocano.
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giovedì 2 febbraio 2006, 11:40 |
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summeronice
Utente
Iscritto il: martedì 3 gennaio 2006, 14:55 Messaggi: 80 Località: Toscana
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P.S. Se avete letto su "cavalli & cavalieri" dello scorso mese (quello dell'annuario per intendersi) l'articolo dove si parlava del salto senza imboccatura, forse può essere un ottimo spunto di discussione.
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giovedì 2 febbraio 2006, 11:43 |
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Pascal
Moderatore
Iscritto il: domenica 20 febbraio 2005, 13:14 Messaggi: 7744 Località: Stratford-upon-Avon
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Ecco summeronice scrive sempre quello che vorrei scrivere io [:)][:)]
C'e' una bella differenza tra il non montare affatto "perche' tanto ahce quella e' costrizione" e il montare cercando di rendere partecipe il cavallo e non forzarlo, non abusarne, non usare tecniche o aiuti costrittivi. La questione del gioco e' importante anche con i cavalli credo - la mia istruttrice ad esempio insiste affinche', adesso che stiamo insegnando a Rauti le appoggiate, io pensi a "giocare" con lui e non ad "appoggiare", quando gliele chiedo. E lui sicuramente e' contento.
_________________ Le donne son venute in eccellenza Di ciascun'arte ove hanno posto cura; e qualunque all'istorie abbia avvertenza, ne sente ancor la fama non oscura. When I count my blessings, I count my horses twice.
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giovedì 2 febbraio 2006, 11:50 |
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