Autore |
Messaggio |
Andrea
Utente
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 11:05 Messaggi: 5775 Località: Lombardia
|
LUNGO...mannaggia troppo lungo..
|
giovedì 23 novembre 2006, 13:12 |
|
|
|
|
Clà
Moderatore
Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 15:25 Messaggi: 7901 Località: Piemonte
|
....eh, appunto! [V]
Sarei interessata a leggerlo, ma già sono in incognito... se poi mi devo leggere tutto 'sto papiro! [xx(]
_________________
|
giovedì 23 novembre 2006, 13:21 |
|
|
eloisa
Utente
Iscritto il: mercoledì 10 maggio 2006, 12:56 Messaggi: 1042 Località: Lombardia
|
rhox ha scritto:
aumento un pochino le difficoltà.. tutte e due le monte parlano di bocca decontratta.. ma..
come si può "sapere" che la bocca è decontratta quando si ha "scarsa" esperienza(come sempre è una cosa da provare prima di capire, le parole non sempre spiegano esattamente)
quali tecniche si possono usare per raggiungere questo risultato in un cavallo giovane e in un cavallo traumetizzato?
visto sia la diversità del contatto, delle imboccature, dell'uso degli aiuti e soprattutto dell'impronta caratteriale del cavallo?
Quoto..
_________________ meglio pentirsi degli errori commessi che rimpiangere le occasioni perdute
|
giovedì 23 novembre 2006, 13:37 |
|
|
Nicola
|
Clà ha scritto:
....eh, appunto! [V]
Sarei interessata a leggerlo, ma già sono in incognito... se poi mi devo leggere tutto 'sto papiro! [xx(]
Cla, Andre, ve lo divido in tre puntate??[:D][:D]
|
giovedì 23 novembre 2006, 15:37 |
|
|
Nicola
|
RIASSUNTO PARTE 1
Un buon assetto è una questione anzitutto di geometria: e per quanto riguarda la posizione di gamba e piede, che del buon assetto è la base, in particolare di angoli, alcuni obbligatori, altri proibiti. Vediamo.
Innanzitutto è necessario accertarsi che le staffe siano state regolate entrambe in maniera corretta. Ovviamente devono avere identica lunghezza . Chiunque osservandoci stando di fronte al cavallo può assicurarsene. Ma quale dev’essere questa lunghezza? La prima prova consiste nel sollevarsi sulla sella: se la manovra ci permette di rimanere eretti in buon equilibrio e siamo rilevati dal seggio circa quattro dita, allora la lunghezza della staffa sarà presumibilmente quella giusta. In caso contrario perderemo parzialmente l’equilibrio spostando il busto in avanti o all’indietro e le gambe in senso contrario al busto, e quasi non ci staccheremo dalla sella, oppure ci alzeremo fin troppo.
|
giovedì 23 novembre 2006, 15:48 |
|
|
Nicola
|
RIASSUNTO PARTE 2
Poi, una volta ben seduti nel centro del seggio, potremo verificare ulteriormente, ancora una volta con l’aiuto di qualcuno che ci osservi da terra, se gli staffili inseriti nel fender sono regolati correttamente. Lasciamo cadere naturalmente le gambe nelle staffe: se la posizione è corretta, esse dovranno acquisire della parte che dall’anca va al ginocchio un’inclinazione tale da inserirsi correttamente al centro del quartiere della sella. La seconda parte della gamba, dal ginocchio alla caviglia, nell’assetto corretto dovrà mantenere la stessa inclinazione in direzione opposta, e formare quindi, a livello del ginocchio un evidente angolo ottuso.
È al contrario convinzione di alcuni cavalieri western che la staffa debba essere tenuta lunghissima, e la gamba di conseguenza debba rimanere praticamente dritta, senza che alcun angolo sia segnato a livello del ginocchio. Questo errore porta alla compromissione dell’intero assetto, perché durante il movimento la gamba si sposterà in avanti e il busto indietro, dando luogo al difetto più diffuso in chi ha scelto la sella con il pomolo.
|
giovedì 23 novembre 2006, 15:49 |
|
|
Clà
Moderatore
Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 15:25 Messaggi: 7901 Località: Piemonte
|
E la terza parte??
Cmq per quanto ho letto fin'ora mi è sembrato di aver capito che anche l'assetto non è poi così diverso. Cioè, il fatto che alcune persone montino all'americana STRAVACCATI sul cavallo non è poi così giusto (mi riferisco all'errore della "gamba dritta" di cui si parla sopra).
Ho capito bene o ho capito un caz? [B)][:D]
_________________
|
giovedì 23 novembre 2006, 16:38 |
|
|
Nicola
|
Hai capito perfettamente. I seguaci di john wayne hanno generalmente un pessimo assetto!!
RIASSUNTO PARTE 3
Un altro angolo importante, questa volta acuto, è quello che, in un assetto corretto, si forma a livello della caviglia. Anche in monta western, come nell’equitazione classica, l’unico modo di rimanere sempre in equilibrio sulla staffa è quello di portare il piede il più possibile parallelo al costato del cavallo, infilato nella staffa circa fino a metà suola, con il tallone nettamente più basso rispetto alla punta del piede. È evidente che anche questa posizione sarà resa molto difficoltosa o addirittura impossibile se la lunghezza degli staffili risulterà eccessiva o insufficiente. Se infatti la gamba non sarà correttamente piegata al ginocchio, ovvero se le staffe avranno una lunghezza eccessiva, il piede rimarrà parallelo al terreno, nella migliore delle ipotesi, e addirittura con la punta più bassa del tallone nella peggiore. A questo punto il cavaliere avrà ben poche chance sia di poter utilizzare una corretta pressione del polpaccio per impartire ordini, sia di rimanere in sella al primo scarto o alla prima sgroppata del proprio compagno. Ne risulterà inoltre impossibile un uso calibrato dello sperone, perché le gambe potranno funzionare solo tramite scomposte sgambate. Infine sarà facile perdere una staffa al minimo sbilanciamento laterale del corpo.
|
giovedì 23 novembre 2006, 16:44 |
|
|
Nicola
|
RIASSUNTO PARTE 4 - ULTIMA PUNTATA
Passando ora dagli angoli alle linee, la posizione della gamba di un cavaliere è corretta se una retta immaginaria che parte dalla punta dell’anca cadrà perpendicolare a terra sfiorando il tallone (e poi, prolungandosi verso l’alto, arriverà alla punta della spalla e infine al centro della testa); o, analogamente, se un segmento parallelo al primo, nascendo dal ginocchio arriverà più o meno alla punta del piede. Stando in sella, non è facile rendersi conto se si è corretti valutando la retta anca-tallone, ma è molto più semplice capirlo immaginando il segmento ginocchio-punta del piede. Facciamo in questo modo: mantenendo la testa in posizione abbastanza eretta, abbassiamo appena gli occhi verso le nostre ginocchia, prima l’una e poi l’altra. Se scorgeremo appena la punta dello stivale, con buone probabilità la posizione della nostra gamba e del piede sono quelle ottimali.
|
giovedì 23 novembre 2006, 16:45 |
|
|
Clà
Moderatore
Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 15:25 Messaggi: 7901 Località: Piemonte
|
[:p][:p][:p]
Letto tutto! Grazie Nic!
Però... non capisco... tutta 'sta filippica sull'assetto, che ci azzecca con il tema della discussione?? [xx(]
[B)][V]
_________________
|
giovedì 23 novembre 2006, 16:52 |
|
|
Nicola
|
Perchè ad un certo punto kimberly ha commentato che le differenze si riscontravano soprattutto in termini di assetto, e così ho voluto "aggiornare" l'immagine che si ha del cavaliere western in sella.
|
giovedì 23 novembre 2006, 17:03 |
|
|
Clà
Moderatore
Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 15:25 Messaggi: 7901 Località: Piemonte
|
Ah, ok! Mi ero persa! [:(][;)]
Quindi abbiamo stabilito che l'assetto della MW (<b>se corretto</b>) è molto simile a quello della MI.
Rimarebbe aperta, in ogni caso, la questione iniziale: cavallo in mano o cavallo tra le redini?
_________________
|
giovedì 23 novembre 2006, 17:20 |
|
|
Nicola
|
Clà ha scritto:
Ah, ok! Mi ero persa! [:(][;)]
Quindi abbiamo stabilito che l'assetto della MW (<b>se corretto</b>) è molto simile a quello della MI.
Rimarebbe aperta, in ogni caso, la questione iniziale: cavallo in mano o cavallo tra le redini?
Mah, come credo sia ovvio, io credo molto nella filosofia del "cavallo tra le redini". In tempi ben lontani Nuno Olivera ne parlava.
|
giovedì 23 novembre 2006, 17:34 |
|
|
Clà
Moderatore
Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 15:25 Messaggi: 7901 Località: Piemonte
|
Non so chi sia (me tapina ed ignorante)! [V]
Cmq immagino che la tua risposta sia dettata dal fatto che pratichi MW... o si basa anche su altri fondamenti?
_________________
|
giovedì 23 novembre 2006, 17:36 |
|
|
Nicola
|
Nuno Olivera è uno dei grandi maestri dell'equitazione classica, portoghese.
. [img]/public/uploaded/forum/Nicola/20061123164333_nuno.jpg[/img] 7,84 KB
. [img]/public/uploaded/forum/Nicola/20061123164349_nuno1.jpg[/img] 14,15 KB
. [img]/public/uploaded/forum/Nicola/2006112316446_nuno4.jpg[/img] 12,03 KB
|
giovedì 23 novembre 2006, 17:43 |
|
|
|