Messaggi senza risposta | Argomenti attivi Oggi è domenica 13 aprile 2014, 13:08



Rispondi all’argomento  [ 57 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4
 vari tipi di training... 
Autore Messaggio
Utente
Avatar utente

Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45
Messaggi: 1906
Località: Friuli-Venezia Giulia
Messaggio Re: vari tipi di training...
Ok.. torniamo IT. Vi dico come io classifico i vari tipi di training, e perchè ritengo assai fuoriviante (anche se suggestivo) il termine "naturale" nella NH e della PNH.

Io penso che tutte le tecniche di addestramento immaginabili siano "naturali" in quanto utilizzano meccanismi naturali di apprendimento del cavallo, e meccanismi naturali di relazione del cavallo con il proprio ambiente, con individui di altre specie e con individui della sua specie.

In base alle relazioni fra il cavallo e gli individui della sua specie, penso innanzitutto che siamo tutti d'accordo che il cavallo - specie sociale per eccellenza - ha un fortissimo, vitale interesse a "stare in gruppo", così forte che in mancanza di conspecifici si "accontenta" di sostituti di altre specie. Mi è stata riferita un'osservazione estremamente interessante riguardante un cavallo in libertà, solo, che si è aggregato a un branco di cervi pur di stare in gruppo.

All'interno della "società dei cavalli", mi sembra che ci siano tre tipi diversi di relazione (a parte le relazioni basate su che si fondono e si sovrappongono in modo molto complesso e variabile.

1. la relazione "bossy", o leadership alfa: la classica gerarchia basata sulla forza. Il leader viene temuto, perchè impone la sua predominanza con la minaccia, e se la minaccia non basta, con livelli crescenti di aggressione.
2. la relazione "lead mare", o leadership passiva o elettiva. Il leader viene rispettato e seguito non perchè si impone con la forza, ma perchè viene giudicato più affidabile e "saggio". Non pretende rispetto e non pretende sottomissione: viene seguito perchè seguirlo si dimostra una buona idea.
3. la relazione "buddy" o di amicizia: tutti la vediamo... è quella di due cavalli "amici", che stanno insieme perchè stanno bene insieme, e basta.

Ora, se questo è vero, è chiaro che la NH - che si basa sul primo modello di relazione - è altrettanto naturale della filosofia di training che si basa sulla seconda relazione (ad esempio, quella di Rashid) o sulla terza (ad esempio, il "friendship training" di C. Mintzlaff); ed è anche vero che la seconda e la terza filosofia sono "aliene" rispetto alla prima, ed infatti sono poco conosciute e taluni negano che siano possibili, mentre invece fra NH classica e equitazione tradizionale praticamente non c'è alcuna differenza.

Se si vuole che il cavallo impari ad obbedire senza discutere e senza assumere iniziative, temo non ci siano alternative... la prima strada, con le sue varianti innumerevoli ma non sostanziali, è probabilmente l'unica percorribile. IMO.

_________________
Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio.
Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


martedì 22 luglio 2008, 9:08
Profilo WWW
Utente
Avatar utente

Iscritto il: venerdì 4 luglio 2008, 10:36
Messaggi: 92
Località: Monterotondo (ROMA)
Messaggio Re: vari tipi di training...
alexb ha scritto:
Ora, se questo è vero, è chiaro che la NH - che si basa sul primo modello di relazione - è altrettanto naturale della filosofia di training che si basa sulla seconda relazione (ad esempio, quella di Rashid) o sulla terza (ad esempio, il "friendship training" di C. Mintzlaff); ed è anche vero che la seconda e la terza filosofia sono "aliene" rispetto alla prima, ed infatti sono poco conosciute e taluni negano che siano possibili, mentre invece fra NH classica e equitazione tradizionale praticamente non c'è alcuna differenza.

Se si vuole che il cavallo impari ad obbedire senza discutere e senza assumere iniziative, temo non ci siano alternative... la prima strada, con le sue varianti innumerevoli ma non sostanziali, è probabilmente l'unica percorribile. IMO.


Il fatto che la seconda e la terza siano poco conosciute, non significa direttamente che non debbano essere considerate, anzi.

Il fatto che la massa scelga qualcosa, non significa che quel qualcosa sia giusto.

Un forte plauso a Rashid ed ancor di più a Mintzlaff :clap:

Obiettivo di una reale persona di cavalli non è l'obbedienza senza discussione o l'assenza di iniziativa nel cavallo, ma l'esatto contrario. IMO.

Francesco


martedì 22 luglio 2008, 9:25
Profilo WWW
Utente
Avatar utente

Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45
Messaggi: 1906
Località: Friuli-Venezia Giulia
Messaggio Re: vari tipi di training...
Torniamo sulla definizione di equitazione... in alcune definizioni, temo che l'obbedienza sia un requisito essenziale dell'equitazione. O obbedienza, o niente equitazione....

Per rispondere ad Ari: quale tecnica? Mi sono fatto l'idea che HC peschi da varie tecniche, antiche e moderne. Siccome l'equitazione non è scienza ma "arte", non procede in senso lineare, ma in modo quantomai confuso... cose eccellenti vengono dimenticate, errori pacchiani vengono ripetuti e riproposti. Riguardo alle tecniche "psicologiche", HC usa molto il rinforzo positivo, poco il rinforzo negativo. Riguardo alle tecniche biomeccaniche, uno dei suoi libri preferiti è "An Anatomy of Riding" di Volker e Heinrich Schudziarra. Riguardo al condizionamento fisico e all'allenamento non saprei, ma so che ha sperimentato Kikkuli...e non solo, immagino. Riguardo allo stile e all'assetto, vista la sella che mi ha consigliato, è estremamente "classico". :evil:

_________________
Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio.
Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


martedì 22 luglio 2008, 10:18
Profilo WWW
Utente

Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 12:17
Messaggi: 228
Messaggio Re: vari tipi di training...
...se si considerano i cavalli come esseri umani, ben difficilmente si potranno veramente capire e farsi capire da loro.

"...cavallo guerriero, ALTE COMPETENzE COGNITIVE, libero di esprimersi e libero di pensare...ma anche: - "amicizia, saggezza, affidabile, gioco, relazione ecc. ecc."

Sono tutti termini e allocuzioni antropomorfiche trasferibili par pari ai: - cercopitechi, alle cutrettole, ai cani, ai gatti e ai criceti :shock:, dunque, sono pure speculazioni mentali del pan narrans pressochè ininfluenti sulla Equitazione".

Premesso che è opportunobuonoegiusto che ogni cavaliere debba insturare una reciproca comprensione col proprio lallo...e questo si ottiene semplicemente con l'assidua reciproca frequentazione; la realtà, la base della doma dei cavalli e dell'equitazione - ci piaccia o non ci piaccia - è questa: -

i lalli obbediscono all'uomo perchè sono"geneticamente predisposti a cedere ai tiranni della loro stessa specie ".

"Nessun cavallo ci obbedirà per compiacerci, tantomeno per senso del dovere"...primo assioma di L'Hotte.

Tutto quello che si ottiene: - giuochi, sollazzi, relazioni, esibizioni, spettacoli ecc. ecc. al di fuori dell'assioma del Generale non è Equitazione.

Fino a prova del contrario :-D .

_________________
"più l'uomo è stupido e meglio capisce il suo cavallo". Antonio Cechov


martedì 22 luglio 2008, 11:06
Profilo
Utente
Avatar utente

Iscritto il: domenica 4 novembre 2007, 18:08
Messaggi: 1803
Località: bergamo
Messaggio Re: vari tipi di training...
cavoli, alex, mi interessa molto il secondo tipo di relazione di cui parli. avevo infatti sentito parlare del terzo (e ovviamente del primo), ma il secondo non lo conoscevo. mi sieghi meglio? mi fai qualche esempio concreto? grazie

_________________
"Vivere è fare l'uncinetto con l'opinione degli altri. Ma mentre lo si fa, il pensiero è libero e tutti i principi incantati possono passeggiare nei loro parchi tra un tuffo e l'altro dell'uncinetto d'avorio. Uncinetto delle cose... Intervallo...Niente"

F. Pessoa


martedì 22 luglio 2008, 11:14
Profilo
Utente
Avatar utente

Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45
Messaggi: 1906
Località: Friuli-Venezia Giulia
Messaggio Re: vari tipi di training...
Un breve sunto della tecnica lo trovi nel sito di Marjorie Smith (che ama molto Rashid; cavolo: in quel sito c'è TUTTO!).

Meglio nell'originale.... http://www.barefoothorse.com , sezione "Getting along with horses", e in particolare "Lightness: Two styles of communication"; se ti accontenti di una traduzione in cui ci sono vari errori, http://www.alexbrollo.com/bfh_marjorie/ ... along.html .

In brevissimo: rinforzo negativo, ma SENZA aumentare la pressione in caso di mancata risposta del cavallo... fermarsi alla fase 2 di Parelli. Se il cavallo non risponde, pazienza. :wink:

_________________
Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio.
Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


martedì 22 luglio 2008, 11:34
Profilo WWW
Utente

Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 20:43
Messaggi: 156
Messaggio Re: vari tipi di training...
Cita:
Se si vuole che il cavallo impari ad obbedire senza discutere e senza assumere iniziative, temo non ci siano alternative..


Un cavallo cosi' mi spaventa, lo reputo un compagno insicuro e inaffidabile, oltre che un essere vivente triste e spento! :?

Cita:
sono fatto l'idea che HC peschi da varie tecniche, antiche e moderne. Siccome l'equitazione non è scienza ma "arte", non procede in senso lineare, ma in modo quantomai confuso...


E' una strada comunque interessante... ho letto alcune sue considerazioni, ma in modo un po' spiccio e frammentario, per valutare la cosa bisognerebbe spenderci decisamente piu' tempo.

Rimango comunque convinta che difficilmente si riuscira' a trovare tutto il buono e l'utile da una sola parte... non esiste nessuna scuola di pensiero, nessun "filone" equitativo che riesca a coprire tutta la panoramica dei problemi che dobbiamo affrontare, se decidiamo di svolgere una qualche attivita' a cavallo. Anche il patrimonio classico, almeno quello disponibile ad oggi... leggevo tempo fa alcune considerazioni di Fillis sulla psicologia e l'intelligenza dei cavalli, e mi hanno fatto accapponare la pelle. Alcune scuole dispongono di una buona tecnica per quanto riguarda aspetti di addestramento e ginnasticamento iniziale del cavallo... ma non hanno nessuna competenza nel completamento futuro dell'aspetto fisico del cavallo, e cioe' nella sua preparazione atletica, nella messa in opera corretta di una attivita' sportiva. Altre scuole (NH e simili) possono offrire un buon approccio di base al cavallo, possono aiutare a risolvere problemi comportamentali e gestionali... ma non hanno alcuna competenza in quello che riguarda piu' strettamente la tecnica equestre. Secondo me, se uno sceglie di seguire pedissequamente un unico e solo metodo, avra' per forza di cose un qualche tipo di mancanza.


martedì 22 luglio 2008, 11:44
Profilo
Utente
Avatar utente

Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45
Messaggi: 1906
Località: Friuli-Venezia Giulia
Messaggio Re: vari tipi di training...
Sono completamente d'accordo. Non solo: anche se esistesse la "tecnica perfetta", lo sarebbe per ottenere un certo risultato e non un altro... e i risultati che si vogliono ottenere in quel calderone che si chiama equitazione (almeno, fintanto che qualcuno non ne darà una definizione precisa, e tutti accetteranno di starne dentro o fuori) sono molto diversi. Per ottenere le andature assolutamente innaturali che amano gli appassionati dei "gaited horses" si stenta a imporre di smetterla con tecniche basate sul dolore... e fintanto che il risultato voluto sarà apprezzato, qualcuno le continuerà a usare di nascosto. :evil:

_________________
Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio.
Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


martedì 22 luglio 2008, 11:54
Profilo WWW
Utente
Avatar utente

Iscritto il: venerdì 4 luglio 2008, 10:36
Messaggi: 92
Località: Monterotondo (ROMA)
Messaggio Re: vari tipi di training...
Ari11 ha scritto:
Cita:
Se si vuole che il cavallo impari ad obbedire senza discutere e senza assumere iniziative, temo non ci siano alternative..


Un cavallo cosi' mi spaventa, lo reputo un compagno insicuro e inaffidabile, oltre che un essere vivente triste e spento! :?


Si, si, si Anna, quoto in pienissimo questa tua affermazione, che per me è un aspetto centrale, base di partenza per un'equitazione sana ed intelligente.

Basare l'equitazione solo sull'imposizione della forza, del controllo e della dottrina, mi sembra un grande atto di regressione, stupidità e presunzione.

Basare l'equitare su assiomi senza alcun contenuto scientifico è un grande atto di ignoranza.

Avete mai colto la ritualizzazione e la pacificazione nei branci di cavalli bradi o riselvatichiti? Se la risposta è no, se pensate che in natura esista solo la dominanza attraverso la sopraffazione, allora vi invito a passare più tempo tra i cavalli, quelli bradi però.

E non voglio più ripeterlo, il mio discorso vale da terra e dalla sella, esattamente come affermato da Rashid e Mintzlaff.

Altre affermazioni sulla necessità di controllo e obbedienza, sono per me alibi e fuori da un'equitazione intelligente e saggia.


Ciao!
Francesco


martedì 22 luglio 2008, 13:16
Profilo WWW
Utente
Avatar utente

Iscritto il: venerdì 4 luglio 2008, 10:36
Messaggi: 92
Località: Monterotondo (ROMA)
Messaggio Re: vari tipi di training...
Ari11 ha scritto:
...Secondo me, se uno sceglie di seguire pedissequamente un unico e solo metodo, avra' per forza di cose un qualche tipo di mancanza...


Si condivido in pieno Anna, ma la tecnica equestre non può essere qualcosa da spalmare in maniera standardizzata su tutti.

L'allievo va guidato a trovare la propria tecnica con quel determinato cavallo, in quel determinato giorno, in quella determinata ora.

Trovare la propria e autentica e consapevole tecnica equestre.

Per fare questo devi saper stare tra i cavalli, saperli osservare, saper studiare, saper recuperare dati scientifici, saper ascoltare, saper sentire il cavallo attraverso la sua schiena, ma devi soprattutto liberarti da ogni schema.

Ci sei solo tu, quel cavallo, quel campo, quell'ostacolo, quel giorno, quella situazione...

Ciao!
Francesco


martedì 22 luglio 2008, 13:27
Profilo WWW
Utente

Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 20:43
Messaggi: 156
Messaggio Re: vari tipi di training...
Cita:
Basare l'equitazione solo sull'imposizione della forza, del controllo e della dottrina, mi sembra un grande atto di regressione


Ma non ci penso per niente, e' una cosa che non rientra proprio nel mio panorama. Forse anticamente, quando il cavallo era un mezzo di lavoro, di sopravvivenza, certe cose erano anche giustificate... ma oggi, che svolge al nostro fianco attivita' sportive, ludiche, o comunque dedicate al nostro piacere e al nostro divertimento, trovo che non ci sia piu' nessuna giustificazione ad un trattamento incivile o inadeguato.

In natura esistono esempi di solidarieta' sociale, di rapporti di amicizia, di fiducia e di reciproco aiuto, di collaborazione, di altruismo, persino. Io ci credo, e nel mio rapporto con un animale, quale che fosse, ho sempre fatto leva su questo e non sulla sopraffazione. Che poi, con tanti soggetti, ottiene l'effetto opposto a quello sperato.

Cita:
ma la tecnica equestre non può essere qualcosa da spalmare in maniera standardizzata su tutti


No... certo. Pero' forse allora bisognerebbe spendere un attimo di tempo per capire cosa intendiamo dire, quando parliamo di tecnica. Un esempio per tutti: montiamo in sella. Bene, siamo seduti sulla colonna vertebrale di un altro essere vivente. Questa situazione, con relative possibili conseguenze, e' stata studiata, esaminata, sono stati fatti esperimenti (empirici o meno), prove, controprove e ci si e' fatti un'idea di quale possa essere la posizione, la ripartizione del peso piu' adatta, l'uso dell'equilibrio piu' adatto per interferire meno possibile con i movimenti dell'animale, per causargli meno disagio, dolore, danno possibile. E' stata codificata una "tecnica" per stare in sella.

Non e' possibile che ad un allievo, totalmente inesperto, lasciamo ripercorrere tutto l'iter che ha portato alla definizione di una posizione ottimale... ci sono voluti anni e anni, anche di piu', e un tappeto di cavalli rotti lasciati lungo la strada. Questa tecnica va appresa, e piu' presto possibile. :|

Se per tecnica invece intendi l'applicazione di strumenti di coercizione per ottenere un risultato, quale che sia, a prescindere dalla natura, dalla predisposizione fisica e mentale del cavallo... non e' quello che io chiamo tecnica.


martedì 22 luglio 2008, 17:45
Profilo
Utente
Avatar utente

Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45
Messaggi: 1906
Località: Friuli-Venezia Giulia
Messaggio Re: vari tipi di training...
Ho ripreso e ripubblicato un libro interessante per i cultori dei possibili viaggi all'interno della tecnica.... Equitation, di de Bussigny. Cavaliere formato nella seconda metà del 1800 da maestri come D'Aure e Baucher.... poi dopo anni di "equitazione dura", da guerriero a cavallo letteralmente, approdato negli USA e libero di elaborare un proprio metodo. Metodo molto classico, morso e filetto, ma quello che ho trovato interessante (ammetto, non ho letto il libro con attenzione.... l'ho letto come lo legge chi cerca rapidamente errori grossolani di trascrizione) è l'incipit, e la suddivisione dell'equitazione in tre livelli di complessità:
. equitazione istintiva o "laterale"
. equitazione ragionata
. equitazione scientifica

Altre cose su cui mi è caduto l'occhio: l'interesse per il recupero di equini tutt'altro che perfetti, e l'interesse per la sperimentazione, la riflessione e la ricerca personale....

Ma ecco il bellissimo incipit:

Cita:
For seventy-six years, as cavalier, as student, as instructor, I have ridden, under every sort of conditions, horses of every type, every conformation, and every breeding.

My first experiment, at the age of five, was with a donkey, young and entirely unbroken. At the beginning, I was more often on the ground than on the donkey's back; but after six months of perseverance, all its gambols failed to unseat me. At eight years, I had a pony, thirteen and a half hands high; and I received instruction from the Comte d'Aure, Esquire-in-Chief of the cavalry school. This Grand Master was always repeating, "Seat. Seat. It is the sine qua non. Be a cavalier first. Afterwards it will be possible, with study, to become an esquire."


Questa idea di un bimbetto di cinque anni che cerca di stare in groppa a un giovane asino indomito, e ci prova per mesi, finchè ci riesce.... mi fa molta invidia, avrei voluto anch'io essere avviato all'Equitazione così.

_________________
Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio.
Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


martedì 22 luglio 2008, 19:10
Profilo WWW
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Rispondi all’argomento   [ 57 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron

Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group.
Designed by STSoftware for PTF.
Traduzione Italiana phpBB.it
phpBB SEO