Autore |
Messaggio |
Andrea
Utente
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 11:05 Messaggi: 5775 Località: Lombardia
|
Rhox..scusa
perchè quell'affermazione riguardo i maniscalchi???
In che senso "loro" non possono farlo?? Cosa significa non rispettano il concetto di piede naturale??
Giuro, non riesco ad entrare nel merito di certe affermazioni..
ma il maniscalco non dovrebbe essere colui che conosce meglio di chiunque altro il piede del cavallo???
E se il pareggio è cosi' semplice..(in pratica dite che bisogna levare dove il cavallo non riesce a consumare) come mai un normale maniscalco non potrebbe essere in grado di pareggiare???
davvero.. non capisco
|
giovedì 5 aprile 2007, 11:47 |
|
|
|
|
rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
|
un maniscalco che decide di seguire un pareggio naturale dovrebbe fare un corso o informarsi seriamente.. dopo di che potrà benissimo farlo..
ma primo concetto del pareggio naturale è il totale rispetto della suola: per ferrare il maniscalco ha bisogno di toccarla quindi in un pareggio ci presterà meno attenzione..
si parla di praticare il mustang roll, azione non effettuata dai maniscalchi(è importante per evitare che il cavallo rompa l'unghia e per garantirgli la facilità del movimento)
la forchetta non si tocca, ecc
il concetto di linee indicative del pareggio sono diverse..
il classico "pareggio" del maniscalco fato ai cavalli a prato si limita a tagliare l'unghia in eccesso e mettere in piano(rispetto a che?).. guardando il piede di un cavallo sferrato e pareggiato "naturalmente" e uno fatto da un maniscalco si vedono differenze abissali(difficilissime da descrivere a parole, bisognerebbe vederle).. in scuderia da me i due maniscalchi ogni volta che veodno un piede sferrato elencano un serie di possibili difetti(escludendo la malafede o il tentativo di riportare i cavalli ai ferri, oggettivamente lo si vede anche quando ferrano)
seguendo un corso tenuto da gandini una persona normalissima può sapere sul piede del cavallo moltissimo.. probabilmente più dei piantachiodi(che sono la maggioranza dei maniscalchi)..
_________________ una gara la vinci quando arrivi al fondo..
...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...
..sono tua...
"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."
|
giovedì 5 aprile 2007, 11:56 |
|
|
Andrea
Utente
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 11:05 Messaggi: 5775 Località: Lombardia
|
Cita: seguendo un corso tenuto da gandini una persona normalissima può sapere sul piede del cavallo moltissimo.. probabilmente più dei piantachiodi(che sono la maggioranza dei maniscalchi)..
Rhox, questo tipo di affermazione mi terrorizza
significa che un signor "chiunque" dopo un corso dal sor Gandini potrebbe metterla in quel posto ad un normale maniscalco??
Come quelli che leggono il libro di Parelli o Roberts e subito dopo sono discepoli della doma naturale..???
uhmmmmmmmmmmmmmm fortissimamente dubbioso.......
io, sto facendo domande su domande per riuscire a capire e caRpire certe cose.. ma piu leggo e piu mi "perplimo"...se vi devo dire la verita'..
forse anche perchè in scuderia da noi passano solo professionisti seri , ogni settore ha il suo esperto, nel senso che il vet fa il suo lavoro, poi c'è l'alimentarista, poi il ginecologo, poi il dentista, poi due maniscalchi, nulla è lasciato al caso, e quelle volte che siamno usciti dai nostri schemi, l'abbiamo sempre pagata cara.. noi.. ma soprattutto i cavalli...
|
giovedì 5 aprile 2007, 12:08 |
|
|
rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
|
no, un corso di gandini primo non abilita a pareggiare i piedi.. non dice che sei capace.. se decidi di fare il pareggio al tuo cavallo lo fai su tua responsabilità..
per la teoria la base è notevole.. con la descrizione di tutte le strutture del piede, le funzioni e il movimento(e voglio sapere quanti piantachiodi conoscono queste basi), sto dicendo questo.. non che si è veterinari omaniscalchi, ma che si reperiscono informazioni che in altri modi è difficilissimo avere..
soprattutto nessuno con un minimo di testa dopo un corso penserebbe di piantare un chiodo in un piede!!
un corso di pareggio non dice NULLA su come ferrare, anzi.. il pareggio non è compatibile con la ferratura(come la ferratura o il suo pareggio non sono compatibili con il piede scalzo)
è come paragonare la guida in macchina e in moto, sono due pianeti differenti a cui uno si può adattare con la dovuta esperienza e la dovuta precauzione, ma che non possono essere confuse
che passino professionisti sono d'accordissimo.. ma la domanda è: in base a cosa lo scegli il professionista? in base ai titoli(che sono comunque indicativi delle reali capacità), in base a come si approccia, ecc.. ma avere le basi per poter cercare di capire cosa fanno, chiedere spiegazioni, ecc non sarebbe meglio?
teoricamente un corso di gandini può permetterti di comprendere meglio il lavoro del piede del cavallo e parlarne con il tuo maniscalco, anche tenendo il cavallo ferrato.. sono cose a prescindere..
e credo che un buon professionista sia chi studia anche le innovazioni e su basi "scientifiche" le accetta o meno
_________________ una gara la vinci quando arrivi al fondo..
...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...
..sono tua...
"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."
|
giovedì 5 aprile 2007, 12:22 |
|
|
Nicola
|
Andrea, ti induco ad una riflessione facendo un abbondante passo indietro.
Che genere di informazioni hai potuto reperire, negli anni, circa le caratteristiche e la biomeccanica del piede equino?
Cosa sai circa l'elaterio del piede, circa la struttura e conformaziobne delle lamine, la struttura della scatola cornea, solo per fare qualche esempio generico?
Non è una critica, io fino ad un anno fa ne sapevo davvero poco, e devo ammettere, con mio enorme rammarico, che le fonti da cui ho desunto le informazioni più attendibili e scientificamente valide, hanno una provenienza del tutto lontana dalla mascalcia classica.
Ti segnalo che il mio maniscalco uscito dalla scuola di Pinerolo, nota scuola di mascalcia, tende ad avere una serie di lacune in termini di veterinaria e biomeccanica.
|
giovedì 5 aprile 2007, 12:54 |
|
|
Andrea
Utente
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 11:05 Messaggi: 5775 Località: Lombardia
|
Nico, non ne so nulla (specialmente per mia pigrizia) ma anche
perchè mi son sempre affidato a gente del mestiere e di cui mi sono sempre e solo fidato...che quando ho avuto problemi me li ha risolti brillantemente e spiegandomi il perchè e il percome, i nostri due maniscalchi spesso partecipano a stages di aggiornamento, e collaborano strettamente con il veterinario.. il discorso di Rhox riguardo al professionismo di certa gente lo concepisco, a me , piu che altro, sono bastati certi eccellenti risultati su due cavalli miei, uno navicolitico e l'altro con un tendine a rischio...l'unico danno l'ho ottenuto quendo avevo chiesto di fare di testa mia con dei ferri speciali... tentato dalle belle parole del rappresentante incontrato a verona, che li descriveva come miracolosi per la navicolite..
questo..anche per dire che , si, è vero, potrei informarmi su come lavora il piede del cavallo, ma , in realta', non mi passerebbe neanche per l'anticamera del cervello di poter interagire con il mio maniscalco.. sarebbe innanzitutto una mancanza di rispetto per il suo lavoro e la sua esperienza...
oh..io lavedo cosi'..perchè nello specifico del mio lavoro, è bastato creare la fotocamera digitale per avere in pochi mesi una valanga di nuovi fotografi di eccezzional fattura.. peccato..privi di qualunque conoscenza di base ...
|
giovedì 5 aprile 2007, 13:08 |
|
|
Nicola
|
Andrea ha scritto: oh..io lavedo cosi'..perchè nello specifico del mio lavoro, è bastato creare la fotocamera digitale per avere in pochi mesi una valanga di nuovi fotografi di eccezzional fattura.. peccato..privi di qualunque conoscenza di base ...
Questa obiezione l'ho fatta anche io, per lungo tempo, a chi praticava il barefoot.
Il problema è che, nella realtà, IL BAREFOOT NON HA PRATICAMENTE NESSUN COLLEGAMENTO CON LA MASCALCIA.
Perdonami il paradosso, ma il concetto è: io non so e non saprò mai fabbricare un paio di scarpe, ma so camminare scalzo.
Riesci a capirmi?
|
giovedì 5 aprile 2007, 13:41 |
|
|
rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
|
io ho sempre interagito col mio maniscalco.. descrivendogli problemi, idee e dubbi.. mi ha sempre risposto con calma, spiegandomi le sue azioni e ascoltando ed eventualmente modificando il suo lavoro se riteneva fosse una buona idea..
senza che le due parti avessero mai dubbi sulla professionalità..
ho sempre avuto la passione del comprendere le cose, facendo endurance ho imparato ad ascoltare la mia cavalla, so quando è irregolare o lavora male prima che se ne accorga il veterinario, in ogni momento del suo movimento io so se è corretto o no..
ho semrpe sentito le eventuali differenze di movimento con la cavalla ferrata, le avevo sempre catalogate come "normali".. adesso che è sferrata mi accorgo che non è normale che cambi così il movimeno(oltre al fatto di essere dovuta riadattare a un movimento diverso, adesso stabilissimo)..
io so che con i piedi scalzi sono stati aiutati ben 3 cavalli del mio centro che avevano seri problemi prima, ferrature strane o correttive mai han cambiato la situazione.. sferrati miracolosamente in 4-5 giorni avevano risolto i problemi(compresi quelli di schiena)..
il mio maniscalco è il primo a dire che una cavalla in scuderia da noi avrebbe bisogno di essere sferrata perchè i ferri non le stanno facendo altro che danno: è la cavalla del veterinario(che è stato il primo a dire che la mia cavalla sarebbe stata stronca una volta tolti i ferri)..
e il mio maniscalco(anche lui uscito da pinerolo con anni di esperienza assieme ad altri due maniscalchi conosciuti nell'ambiente per le loro ferrature correttive e che han raddrizzato una decina di cavalli in scuderia da me con varie patologie)è il primo a dire che un cavallo navicolitico va sferrato finchè non è a posto(la mia non lo è stata per altre motivazioni strane, fatto sta che quando gli ho detto che l'avrei sferrata ha detto che facevo bene)
andrea mi spiace, ma se hai fatto di testa tua senza sapere nulla mi pare "logico" che possano sorgere problemi.. sono dell'idea che se si vuole fare qualcosa per lo meno bisogna sapere da dove parte il problema..
anche il barefoot è un rischio.. non ci sono vere e proprie scuole(anche se sono in via di progettazione) e attestati.. c'è una persona che è stata valutata da chi ha studiato i mustag che insegna a chi vuole.. indica chi ritiene sufficientemente informato da poter ben pareggiare e cerca di espandere questa cultura..
c'è chi travisa(come chi si ferra da solo i cavalli)e si elegge a pareggiatore professionista..
io ho fatto il corso.. la mia cavalla l'ha pareggiata due volte uno "esperto" e ritengo di poter aggiustarmi da sola visto come prosegue il tutto..
non andrei a pareggiare il cavallo di un altro.. se sbaglio sulla mia, pazienza
_________________ una gara la vinci quando arrivi al fondo..
...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...
..sono tua...
"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."
|
giovedì 5 aprile 2007, 13:43 |
|
|
paolino
Utente
Iscritto il: sabato 25 giugno 2005, 18:52 Messaggi: 2381 Località: Lombardia
|
Nicola ha scritto: paolino ha scritto: Ma scusa, che cosa vuol dire errore di pareggio, compensazione? Ma a chi vi affidate, ai maniscalchi della domenica? La mascalcia è una cosa seria, non esistono errori del genere, affidate i vostri cavalli a professionisti, non agli attaccaferri. Tu, da gran professionista quale di sicuro sarai, sei assolutamente certo di non aver MAI sbagliato una ferratura?
Ma figurati, e chi non sbaglia? Ma non mi dire che per un piccolo errore di pareggio, tu decidi di sferrare i cavalli!!!! Spero che la tua decisione di sferrare non sia figlia di un errore di pareggio del maniscalco, mi sembra un po pochino come scusa.
|
giovedì 5 aprile 2007, 13:51 |
|
|
rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
|
se l'errore del pareggio può comportare danni alla salute del mio cavallo perl'agonismo sferro eccome!! mi pare già un ottimo motivo!
e poi perchè qualsiasi professionista se sbaglia una volta viene licenziato o non più chiamato.. e se un maniscalco sbaglia pareggio io non devo dire niente?
_________________ una gara la vinci quando arrivi al fondo..
...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...
..sono tua...
"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."
|
giovedì 5 aprile 2007, 14:11 |
|
|
Andrea
Utente
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 11:05 Messaggi: 5775 Località: Lombardia
|
Rhox
il mio cavallo navicolitico è stato sferrato per circa 10 giorni
al terzo giorno non camminava quasi piu
al 10° giorno, disperato, l'ho fatto ri-ferrare, con conseguente settimana di bute granulare per sfiammare la parte dolorante..(consiglio del vet, che mi ha pure dato del cretino)
mi avevano parlato di tempi di adattamento, senza specificare come e quanto, in paddok stava fermo immobile per il dolore, e io so cos'ha nei piedi quel cavallo, sono anni che ce l'ho
ora
o ho la sfiga di fare parte di quell'1% di fallimento del cavallo scalzo con navicolite, oppure, scusa, ma riguardo a guarigioni in 4/5 giorni dopo la sferratura mi posso permettere , data la mia esperienza, di essere alquanto scettico....
Ci volevano piu giorni di adattamento??
Mah, chi lo sa.. nessuno me lo ha saputo dire
in pratica.. che succede quindi??
Sferri il cavallo, e, dici, dopo 4/5 giorni i problemi iniziano a risolversi...
quindi levi il ferro, e il piede è ancora "adattato" dal maniscalco, giusto??
Quindi, in teoria, dovresti dare il tempo al cavallo di "riadattare" la forma del piede in modo naturale
e tutto cio avviene in cosi' pochi giorni???
Vi prego, convincetemi, perchè piu parlate e piu faccio fatica a capire
insomma, non avete mai inserito una nozione tecnica
via i ferri e il cavallo, come toccato da Padre Pio, guarisce..
se cosi' fosse, scusate, non esisterebbero piu cavalli navicolitici o zoppi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
|
giovedì 5 aprile 2007, 14:41 |
|
|
Nicola
|
paolino ha scritto: Nicola ha scritto: paolino ha scritto: Ma scusa, che cosa vuol dire errore di pareggio, compensazione? Ma a chi vi affidate, ai maniscalchi della domenica? La mascalcia è una cosa seria, non esistono errori del genere, affidate i vostri cavalli a professionisti, non agli attaccaferri. Tu, da gran professionista quale di sicuro sarai, sei assolutamente certo di non aver MAI sbagliato una ferratura? Ma figurati, e chi non sbaglia? Ma non mi dire che per un piccolo errore di pareggio, tu decidi di sferrare i cavalli!!!! Spero che la tua decisione di sferrare non sia figlia di un errore di pareggio del maniscalco, mi sembra un po pochino come scusa.
No, per carità, la mia scelta è motivata da tre ordini di motivi:
- ragioni mediche legate a questioni come l'elaterio del piede, la stimolazione della pompa sanguigna, le problematiche di irrorazione capillare, i problemi articolari;
- ragioni tecniche legate alla biomeccanica del lavoro in sella ed alle conseguenze della ferratura sul lavoro in piano;
- ragioni etiche relative ad una scelta di avvicinamento profondo ad una "diversa idea" di interazione col cavallo.
|
giovedì 5 aprile 2007, 14:44 |
|
|
rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
|
non ho detto che tutti i cavalli in 4-5 giorni guariscono.. quelli in scuderia da me l'han fatto..
non ci sono nozioni tecniche nel senso che quelle che ci sono sono il pareggio di per sè.
la transizione: boh.. non s'è ancora capito nulla.. alcuni cavalli ce l'hanno.. altri no.. non c'è nessuna prova scientifica che la spieghi o la riesca a classificare..
probabilmente al tuo cavallo serviva più tempo.. ci sono alcuni cavalli che sferrati patiscono tutto e stanno fermi.. bisognerebbe affrontare la transizione con le scarpette in modo da diminuire il dolore e consentire al cavallo di stare sferrato(riabilitano così i cavalli laminitici con sfondamento della suola)..
non si possono fare previsioni sulla transizione, gandini è il primo a dire boh.. c'è, può durare un tempo variabile, può comparire dopo parecchio che il cavallo è sferrato, può non venire mai, può essere altalenante..
continui a chiedere informazioni su una cosa a cui nessuno ti potrà rispondere.. non si sanno enanche la cause(se è cattiva ferratura, adattamento dei tessuti, fisici, ecc)
il piede del cavallo ci mette mesi interi per prendere la forma( e per prendere la forma definitiva addirittura anni).. però può lavorare tranquillamente anche prima di avere la conformazione definitiva..
tra l'altro.. infiammazione è sinonimo di maggiore circolazione sanguigna: lo sferrare con relativa infiammazione può indicare che il piede era libero.. con un decorso naturale può darsi che si sarebbe sfiammato..
_________________ una gara la vinci quando arrivi al fondo..
...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...
..sono tua...
"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."
|
giovedì 5 aprile 2007, 14:53 |
|
|
Nicola
|
Andrea ha scritto: insomma, non avete mai inserito una nozione tecnica
via i ferri e il cavallo, come toccato da Padre Pio, guarisce..
se cosi' fosse, scusate, non esisterebbero piu cavalli navicolitici o zoppi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
No, su questo piano non sono d'accordo.
L'unghia di un cavallo cresce non più di 2 cm al mese, e in tutti i testi e pubblicazioni scientifiche circa il barefoot è chiarito che per ottenere una completa transizione occorrono tra i 12 ed i 18 mesi, fino a 24 mesi nei casi gravi.
Nessuno, e ripeto, nessuno qui ha affermato che 5 giorni dopo aver tolto i ferri il problema si risolve, si è solo detto che molti cavalli, molti e non tutti, hanno una transizione molto poco problematica, e che possono continuare a muoversi anche in fase di transizione senza provare dolore.
Chiediti invece la CAUSA della navicolite.
|
giovedì 5 aprile 2007, 14:55 |
|
|
Andrea
Utente
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 11:05 Messaggi: 5775 Località: Lombardia
|
Spero che abbiate capito che sto cercando di convincermi...
ma sinceramente non riesco.. non ce la faccio
L'affermazione di Rhox, dei 5 giorni è contraddittoria rispetto ai tempi che mette Nicola
ulteriore confusione mentale..
una mi dice che da lei in 5 giorni è avvenuto il miracolo,l'altro dice che MINIMO CI VOGLIONO 12/18 mesi...
certo, è tutto molto ..troppo in base al cavallo, ciascun soggetto reagisce a suo modo
io dopo 10 giorni di sofferenza, lo ammetto, non ce l'ho fatta, l'ho fatto ri-ferrare e MIRACOLO, il giorno dopo eravamo in passeggiata.....
Nico, la causa della navicolite non la so.. non farmi domande a cui non so rispondere, sono fotografo, non veterinario...
|
giovedì 5 aprile 2007, 15:06 |
|
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|