Ben detto Pascal, non chiudiamoci la bocca e neanche gli occhi.

ho eliminato diverse risposte inenrenti a fatti di qualche anno fa', come ha giustamente ripetuto Giudice, molte delle frasi che son state scritte erano passibili di querela...

altra questione è: perchè parlare quando non si è presente ai fatti? credo che non bisognerebbe mai fare commenti su altre persone senza conoscerle e, soprattutto, senza aver assistito ai fatti, ma fidandosi di quello che l'amico dell'amica del cugino dell'alievo.... vi ha riferito.

ricordo in oltre che riportare un articolo esterno è possibile, ma scrivere commenti personali che vanno oltre la semplice "analisi critica" dell'articolo o che comunque verranno ritenuti non idonei, verranno rimossi da me o dal moderatore di questa sezione.

ciauz

scusate ma lì si parla anche di un video?quale sarebbe questo video?

perbacco....io non trovo la rivista....com'è che a Milano nessun edicolante la conosce????

Perché é una rivista tedesca e dubito fortemente che sia disponibile in Italia!

Per quanto riguarda il video, é stato spedito alla rivista che poi ha fatto un'inchiesta e lo ha spedito a sua volta alla Federazione, non é che é disponibile su youtube...

Cara Pascal quello che è stato scritto che non doveva essere scritto è stato cancellato, se vuoi censurato, dal proprietario fel forum d'ufficio.
Ciò che è rimaso è assolutamente legibile.
Se si parle di concetti o si riporta informazioni di dominio pubblico (es articoli) No Problem........ il problema è quado si fanno parallelismi con fatti successi a personaggi assolti dalla magistratura ordinarie e sportiva.

Rimaniamo su enunciazioni di principio, sulla traduzione di articoli, siamo asettici, non facciamo illazioni, e non traiamo conclusioni e va tutto bene

E' troppo facile, comunque, "scagliare pietre" riguardanti il maltrattamento... tenete conto che se la gran parte di noi è d'accordo che picchiare brutalmente un cavallo è assolutamente condannabile, tuttavia io nell'ambiente equestre la famosa frase "quando ci vuole ci vuole" la sento dire fin troppo spesso. In genere da pivelli con pochi mesi o pochissimi anni di esperienza, che non dovrebbero nemmeno immaginare di poter capire veramente "quando ci vuole". E tenete anche conto che tutto è relativo; sono in contatto con gruppi di appassionati di cavallo che ritengono "maltrattamento" qualsiasi sistema di addestramento basato sul dolore, anche se questo dolore non viene prodotto da un colpo di frusta che lascia il segno; e ritengono "maltrattamento" qualsiasi sistema di gestione del cavallo che lo privi di aspetti essenziali della sua "qualità di vita da cavallo", in particolare della libertà di movimento continuo e di rapporti sociali altrettanto continui... E non si tratta affatto delle persone più radicali che conosco e con cui discuto. Nonostante mi senta abbastanza avanti nel rispetto del cavallo, per alcuni sono anch'io un maltrattatore!

Quindi... proporrei di risparmiare le energie sprecate nel lanciare pietroni e di usarle per ascoltare - serenamente e senza scaldarci troppo - le ragioni di quelli che ritengono che IL NOSTRO modo di trattare i cavalli equivalga a una forma di maltrattamento.

alexb credo che ogni uomo che si avvicini al cavallo lo "maltratti"....anche solo salirci in groppa è un maltrattamento se così lo possiamo chiamarlo....
non credo che esista nessuna forma di addestramento che non provochi al cavallo dolore che sia psicologico o fisico......
quindi secondo me è immorale affermare che ci sono gruppi che sanno addestrare i cavalli senza alcuna forma di maltrattamento....
se però ritieni che tu e i tuoi gruppi di appassionati siamo più rispettosi verso i cavalli rispetto a noi poveri agonisti stupidi, libero di crederlo....

ti ricordo solo che la carriera agonistica di un cavallo dipende molto dalla sua condizione, ma soprattutto dalla sua condizione psicologica.....più un cavallo è felice, più ha risultati in gara....
quindi mi sento di poter affermare che moltissimi agonisti amino i loro cavalli più di loro stessi.
agonismo non è sinonimo di maltrattamento.

Aggressione (verbale) ingiustificata. La parola "agonismo" non l'ho scritta... perchè mettermela in bocca? Verissimo, discuto con persone che hanno anche idee molto radicali sull'argomento... e contemporaneamente con persone che la pensano in modo diametralmente opposto. Con persone che ritengono che il dolore - o la minaccia di dolore - sia l'unico modo per ottenere la risposta di un cavallo, ed altri che sostengono l'opposto (penso che tu sappia che esiste il clicker training, e non mi sembra affatto immorale saperlo e nominarlo...).

Io agonismo non lo faccio, certo. Non è mica obbligatorio. Pensi che solo per questo non sia capace di rispettare un buon agonista?

quoto cris al mille %
alex, tu che parli di socializzazione, guarda i cavalli in un branco, se un gregari fa qualcosa che il capobranco ritiene sbagliato lo minaccia, se il primo persevera arrivano morsi, calci ecc... di certo non gli dice "click" e nemmeno "ma quanto sei bello, tato, gnini e gninò"
Cmq siamo OT che più OT non siamo mai stati

non mi sembrava di averti lanciato nessuna aggressione verbale.mi attengo semplicemente a ciò che hai scritto in giro per il forum.e sinceramente no, penso che tu, sempre attenendomi da ciò che hai scritto qui e in un 'altra discussione, non sia capace di dividere tra agonisti rispettosi e non.

Visto che la cosa diventa un battibecco personale, la finisco qui, ma sono piuttosto seccato (si può dire?).

Alex, tu hai letto l'articolo? Hai visto le foto? Lí si tratta di 53 minuti di frustate, cavallo legato con sidereins muso al petto, che cerca di liberarsi dalle frustate e dagli speroni nei fianchi con inutili impennate. Se non é questo maltrattamento...

No, non ho letto l'articolo e non ho visto le foto. Internet è pieno di maltrattamenti gravissimi su animali, e appena qualcuno me ne da il link, li evito accuratamente. Mica metto in dubbio che sia maltrattamento - figuriamoci.
Solo che questi eccessi non devono far sì che ci culliamo nell'illusione "quanto siamo buoni noi, invece". Dovrebbero incoraggiare un po' di autocritica, un po' di verifiche, di riflessioni. Io personalmente lo faccio, per quanto mi riguarda, voi... fate un po' quello che vi pare.