picky ha scritto:
bene..la Littizzetto è pane per i miei denti!! è troppo simpatica..
dal suo libro estraggo...
"Questioni di cesso"
Basta co sta festa della donna. Ammucchiamo queste maledette mimose e facciamo un falò.Ormai ci siamo emancipate. Siamo uguali agli uomini. Ci viene l'infarto anche a noi. Cosa vogliamo di più? La prostata,forse? O la barba..visto che i baffi già ce li abbiamo... Un esempio per tutti. La questione bagno. Sulla gestione quotidiana del cesso si scatenano delle vere guerre sociali. Sono anni ormai che lui e lei lottano per avere gli stessi diritti. Risultato? Parità assoluta. Uno a uno. Come mai proprio sulla toilette si scatenano le bufere? Non difficile. Perchè il bagno è un tempio. Un luogo sacro dove si celebrano i riti personali più svariati. Eh si, perchè nel bagno non si va mica solo a fare..Nel bogno si sta. Il bagno è un pensatoio. Io sono convinta che le sue strategie militari Napoleone le escogitasse proprio qui. Il problema sta nella permanenza. Una volta entrati non si esce più. Hai voglia a bussare. Altro che che Grande Fratello. Manca solo la Bignardi.
E l'asse del water? Loro la lasciano su. E noi? Due volte su tre ci accomodiamo sulla ceramica gelida e malediciamo il giorno in cui ci siamo fidanzate. A meno che loro non siano della banda della goccia e a noi tocchi far pipì in bilico come le guide alpine. Loro si tagliano le unghie dei piedi sparandole ovunque come boomerang e noi lasciamo i capelli in giro come liane.
E poi c'è la polemica del dentifricio. Noi che siamo creative lo schiacciamo a caso, da metà, dall'alto, come un brufolo, come un campanello. E loro si imbufaliscono...loro, che lo spremono da anni con certosina precisione dal basso verso l'alto. Peccato che tutto sto puntiglio non lo mettano a farsi la doccia. Le loro docce sono alluvioni. Disastri naturali. Tocca chiedere lo stato di calamità. Ripicca migliore non c'è che usare il loro rasoio per depilarci i polpacci. Noi facciamo tric tric e loro... sbrat si scarnificano come Scarface. Io lo faccio sempre, ma di nascosto, perchè se lui mi becca mi gira la testa al contrario come si fa <b>per uccidere i polpi.</b>
Ma allora è una provocazione la vostra![;)]
La Litizzetto a me mi fa un baffo!!!![:D][:D]
Questo è un mio raccontino sui polpi, appunto!
Sarà un pò OT perchè ci azzecca poco con l'8 Marzo...ma concedetemelo [:D]
L'ho scritto durante il travaglio della crisi che ho affrontato per riuscire a portare via Amon dal maneggio...stavo maleeeee!
PLEASE FORGIVE ME [;)]
<b>PICCOLA GUIDA ALL'ALLEVAMENTO DEI POLPI IN CASA </b>
Venerdì dopo un giro al mercato del pesce ho pensato ad un nuovo animale di compagnia, un polpo. Un bel polpo vivo, comprato dal pescivendolo. Lo consiglio a tutti: è molto socievole e affettuoso, e di certo risulta meno impegnativo di un cane, o di un gatto. Non abbaia, non miagola, anzi proprio non emette suoni. Non puzza, almeno sinché resta vivo. E al contrario di cani gatti e criceti, una volta defunto può esser mangiato.
Va detto: allevare un polpo in casa non è facile. Innanzitutto, la cara bestiola ha bisogno di stare in acqua molto spesso. Per farlo dormire di notte, conviene riporlo in un lavandino pieno di acqua tiepida, in bagno, a luce spenta: vi si troverà bene e si assopirà di un sonno tranquillo. La mattina dovrai svegliarlo, poiché i polpi sono usi dormire parecchio, anche 13 o 14 ore di fila.
Come nutrirlo? Occorre sapere che i polpi, in natura, si alimentano di bivalvi e piccoli crostacei: vivande difficili da reperire, a meno che non abitiate (voi, tu e il polpo) vicino al mare. In questo caso, suggerisco di addestrare il polpo a cibarsi delle stesse pietanze che cucini per te. Ad esempio, se hai preparato una pastasciutta, prova a farne assaggiare una forchettata al tuo polpo: dovrebbe piacergli. In particolare, l’esperienza personale mi ha insegnato che il polpo domestico apprezza la caponata di melanzane, le molliche di pane, alcune minestre e gli spaghetti al pomodoro purché al dente. E’ persino possibile portare il polpo a cena fuori, in pizzeria: egli gradirà i bordi avanzati dalla tua pizza.
Come ogni altre animale casalingo, il polpo ha necessità di svaghi, ogni tanto. Altrimenti si annoia, o s’incupisce. Per farlo giocare un po’ puoi metterlo a bagno nella vasca e lasciarlo nuotare. Egli si limiterà ad andare avanti e indietro per la vasca allungando le gambe (o le braccia, vedi tu) per spingersi in una direzione o nell’altra. Il polpo ogni tanto andrà a sbattere con il capo sui bordi della vasca, ma non c’è di che preoccuparsi: non si fa male, ha una testa allo stesso tempo molle e resistente.
Ma se vuoi che il tuo polpo domestico si diverta, una delle cose da fare è questa: portarlo ai giardinetti. A passeggio, a fare la pipì. Al principio, la gente ti guarderà un po’ strano, ma poi, alla vista di un polpo così mansueto e libero proverà tenerezza.
Può anche darsi che qualcuno vinca l'imbarazzo, si avvicini e sorridendo ti chieda “Come si chiama?” e tu pronto lì a rispondere si chiama Walter Chiari ( si si proprio lui, il figlio di Renato Rascel ). Poi fiero ti potrai allontanare assumendo un aria altezzosa, è estremamente importante non voltarsi indietro...e non strattonare il polpo a meno che non sia strettamente necessario.
<i>ps. lo so, so che non è un granchè sto raccontino cazzuto...ma non volevo lasciar cadere un'altra delle mie preziosissime idee, non ho fatto altro che trascinarmi da un divano all'altro settimana scorsa...(e a sbattere la testa sui bordi della vasca, ma senza farmi male), in preda ad un convulso delirio di operosità...
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