Il riscaldamento del cavallo
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Mela
Moderatore
Iscritto il: lunedì 21 marzo 2005, 11:46 Messaggi: 2747 Località: Emilia Romagna
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Provate su di voi ciò che fate fare ai vostri cavalli, e poi sappiatemi dire.
[/quote:r25ygbbr]
A mio parere questa e' una frase un po' forte, ma magari e' solo espressa male.
_________________ Nothing happens unless first a dream
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www.mela002.spaces.live.com
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martedì 21 giugno 2005, 17:05 |
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Nicola
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Mela mi spiego. Io sono stato uno sportivo di professione. Ed ho subito anche i danni di allenatori incompetenti.
Il cavallo è un atleta, e tanto più una persona lavora coi cavalli, tanto più deve trattarli come atleti.
<i>
I bravi cavalieri si distinguono anche se a cavallo ci stanno solo mezz ora":2hq4axfb]
Un bravo cavaliere ha in testa la salute del suo cavallo. E' il cavallo che salta e lavora in piano, e non il cavaliere.
Allo stesso modo un allenatore sa che non è lui a gareggiare, ma il suo atleta.
Nell'equitazione il protagonista è il cavallo. Il cavaliere è lì solo per aiutarlo in un compito che non è lui a svolgere.
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martedì 21 giugno 2005, 17:23 |
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Ufo
Moderatore
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 10:11 Messaggi: 720
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io ovviamente concordo pienamente con mela
_________________ I believe I can fly
I believe I can touch the sky
I think about it every night and day
Spread my wings and fly away
I believe I can soar
I see me running through that open door
I believe I can fly
I believe I can fly
Oh I believe I can fly
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martedì 21 giugno 2005, 17:36 |
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Silvi@
Utente
Iscritto il: mercoledì 16 febbraio 2005, 13:12 Messaggi: 10110 Località: Lombardia
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beh, in linea di massima mi trovo d'accordo con Nicola, Federica e Licia.
anche io faccio molto riscaldamento, in genere 20 minuti/mezz'ora, anche se la mia è un equitazione per hobby e non ho bisogno di lavorare il cavallo per fare salto ostacoli, dressage o cose di questo tipo...
come Federica, noto che il cavallo è più concentrato con un buon riscaldamento...
non sono d'accordo sulla frase: <b><i>I bravi cavalieri si distinguono anche se a cavallo ci stanno solo mezz ora":3d93b8fu] </b>
secondo me si vede fin da subito se sono bravi cavalieri, devono essere in grado di interagire integralmente col cavallo, capirlo e non partire allo sbaraglio.
per questo secondo me i migliori sono quelli che fanno tanto riscaldamento, tanto passo o tanti giri alla corda per capire il carattere e l'umore del cavallo...proprio sabato ho visto uno di questi, è arrivato apposta per vedere una cavalla di una privata...lei è ingestibile, ha 8 anni, e l'ultima volta ha buttato a terra la sua padrona dopo 2 ore e mezzo di maneggio...questo gentile signore ha girato alla corda la cavalla per più di mezz'ora(forse anche tre quarti d'ora!) per capire un pò di che umore fosse(NB che lui vedeva questa cavalla per la prima volta!)...poi, quando l'ha ritenuto opportuno, ci è salito sopra facendo mezz'ora di passo...ed è sceso...in settimana verrà ancora.
per me sono questi i grandi cavalieri e non quelli che riescono a tenere le loro chiappette su un cavallo da gp.(senza rancore per nessuno!![:)])
un'altra cosa: non trovo giusto che dei cavalieri che per professione devono muovere dei cavalli ne abbiano 10, 15 da montare alla volta...secondo me sono troppi, per fare dei lavori corretti e dedicare il giusto tempo ad ognuno di questi cavalli, 3 o 4 sono fin troppi.
tutta questa pappardella secondo il mio umile pensiero....[:)]
_________________ Ω £ĭΰε wĭţħ £☼ΰε¸ £ĭΰε wĭţħ Þą$$ĭ☼ŋ Ω
(Welcome, Wyoming! )
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martedì 21 giugno 2005, 18:22 |
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Mela
Moderatore
Iscritto il: lunedì 21 marzo 2005, 11:46 Messaggi: 2747 Località: Emilia Romagna
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Mela mi spiego. Io sono stato uno sportivo di professione. Ed ho subito anche i danni di allenatori incompetenti.
Il cavallo è un atleta, e tanto più una persona lavora coi cavalli, tanto più deve trattarli come atleti.
I bravi cavalieri si distinguono anche se a cavallo ci stanno solo mezz ora
Un bravo cavaliere ha in testa la salute del suo cavallo. E' il cavallo che salta e lavora in piano, e non il cavaliere.
Allo stesso modo un allenatore sa che non è lui a gareggiare, ma il suo atleta.
Nell'equitazione il protagonista è il cavallo. Il cavaliere è lì solo per aiutarlo in un compito che non è lui a svolgere. [/quote:1pr04n8l]
Certo che un bravo cavaliere ha in mente la salute del suo cavallo, non ho detto il contrario.
Mi sento di ribadire la frase della saggia Trippi "qualità, non quantità", e con questo rispondo in parte anche a Silvia. A volte si sta a cavallo delle ore senza concludere nulla, altre volte si sta a cavallo 20 minuti raggiungendo un obiettivo. Questo secondo me fa la differenza fra cavalieri.
Concordo, Silvia, che la sensibilità è essenziale, ma questa secondo me non la si contraddistingue contando i minuti. Sono sicura che ogni bravo cavaliere dedicherebbe un tempo adeguato allo studio di un cavallo che non conosce. Il discorso "cavalli da gp" è relativo, perchè non solo basta "appoggiarci su le chiappette" ma occorre anche mantenerlo, in senso psico-fisico ovviamente. E infine, ritengo relativo anche il discorso "quantità di cavalli"...non serve fissarsi sui numeri...ognuno in cuor suo sa e fa quello che e' nelle sue possibilità.
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martedì 21 giugno 2005, 18:38 |
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Silvi@
Utente
Iscritto il: mercoledì 16 febbraio 2005, 13:12 Messaggi: 10110 Località: Lombardia
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Mela, così ti sei spiegata molto meglio![:)]
certo, forse sono stata un pò drastica con l'esempio dei cavalli da gp....ops![:D]
hai pienamente ragione sul fatto che <b><i>"A volte si sta a cavallo delle ore senza concludere nulla, altre volte si sta a cavallo 20 minuti raggiungendo un obiettivo."":24f9enbq] </b>...infatti io non intendevo questo. è ovvio che è tempo sprecato se non si conclude nulla(in questo caso si riprova daccapo!) e se si ottengono risultati in meno tempo è un bel guadagno![;)]
però bisogna sempre aver attenzione a non bruciare le tappe, ovvero chieder troppo al cavallo in un arco di tempo limitato, anche se questo non ha nessun problema e sembra "molto avanti" rispetto ai suoi coetanei, proprio per non turbare la sua salute psico-fisica.
un esempio di "ottenere risultati nel minor tempo possibile" lo possono dare solo i grandi, quelli che capiscono molto il carattere del cavallo...ad esempio Monty Roberts in solo mezz'ora è riuscito a far salire sul trailer un cavallo che non ne voleva sapere...la stessa cosa è riuscito a farla il mio istruttore anni fa impiegando invece 4 ore(ovviamente non col metodo Roberts!).
certo, non è la stessa cosa, non si tratta dello stesso cavallo, ma questo vuol dire che <i><b>"la qualità, non la quantità"</b>":24f9enbq] , non dipende da un fattore temporale. in altre parole: se due cavalieri raggiungono lo stesso risultato in due archi di tempo diversi non vuol dire che uno sia meno bravo dell'altro...[:)]
diamo tempo al tempo![:D]
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martedì 21 giugno 2005, 18:54 |
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Nicola
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SILVIA......SEI STATA QUOTATA[:D]
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martedì 21 giugno 2005, 19:09 |
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Mela
Moderatore
Iscritto il: lunedì 21 marzo 2005, 11:46 Messaggi: 2747 Località: Emilia Romagna
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">se due cavalieri raggiungono lo stesso risultato in due archi di tempo diversi non vuol dire che uno sia meno bravo dell'altro...
diamo tempo al tempo! [/quote:gvjtrdr3]
Ah be su questo non posso che essere d'accordo!
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martedì 21 giugno 2005, 19:20 |
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trippi
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Nicola ha scritto:
Trippi:
Se monti, come dici, per lavoro, il "lavoro" dovrebbe essere svolto con professionalità, cognizione di causa e programmazione.
Perdona la nota polemica, ma improvvisarsi e poi sostenere di "lavorare" coi cavalli è una pessima ed ahimè diffusissima abitudine.
Improvvisare è la peggiore maniera di svolgere qualsiasi attività.
Senza rancore.
io non sto sostenendo di lavorare con i cavalli...infatti non lo faccio. Ho detto cosi perchè frequento spesso una scuderia da commercio dove ci sono molti cavalli in lavoro...e vedo come vengono lavorati...e ti assicuro che il tutto è svolto con la massima cognizione di causa e professionalità. tant'è vero che ogni cavallo esce almeno 2 volte al giorno,ogni giorno, una montato e una x andare in giostra o al prato.va be e poi il lavoro varia a seconda di ciascuno...
e cmq credo che un cavallo in condizione e senza problemi fisici non abbia bisogno di una fase di riscaldamento lunghissima...una decina di minuti sono sufficienti.
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martedì 21 giugno 2005, 20:01 |
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jib
Utente
Iscritto il: martedì 22 marzo 2005, 21:39 Messaggi: 213 Località: Veneto
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Pascal ha scritto:
Jib, come mai trovi la cessione un esercizio senza senso? Mi spiegheresti? A me hanno sempre detto che e' molto utile perche' cosi' il cavallo ha la possibilita' di andare in avanti e lateralmente ma senza dover pensare alla riunione e alla flessione del costato.
Proprio lì sta il problema. A parte il fatto che il costato non si flette (è anatomicamente impossibile) e che la riunione si ricerca <i>attraverso"] il lavoro su due piste e non sono la conseguenza di essa, il fatto di non flettere minimamente l'incollatura (tranne una leggera flessione della... testa...nuca?, cosa non chiara) mette già il cavallo nella condizione di contrarsi, e il movimento diagonale che faticosamente si ottiene è portato avanti con passettini corti e contratti che tutto fanno tranne che insegnare al cavallo ad abbassare l'anca interna per portare sotto il posteriore interno.
Con dei disegni, che qui non so fare, sarebbe più chiaro. Ad ogni modo se non mi sono spiegato domandami pure.
_________________ Massimo Basili
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martedì 28 giugno 2005, 14:08 |
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sebeville
Utente
Iscritto il: venerdì 8 aprile 2005, 15:42 Messaggi: 19
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la colonna vertebrale ha un grado di flessibilità come fai a dire che per il costato è anatomicamente impossibile flettersi? cos'è per te allora la flessione necessaria intorno alla gamba del cavaliere nel lavoro su due piste?!?!un errore da principianti?!?!?
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lunedì 4 luglio 2005, 10:47 |
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n/a3
Utente
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 11:08 Messaggi: 2548 Località:
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sebeville ha scritto:
la colonna vertebrale ha un grado di flessibilità come fai a dire che per il costato è anatomicamente impossibile flettersi? cos'è per te allora la flessione necessaria intorno alla gamba del cavaliere nel lavoro su due piste?!?!un errore da principianti?!?!?
ahhh noi poveri mortali che nn capiamo niente.....
_________________ [:283]<font face="Comic Sans MS"><font size="4"><font color="pink">chi non ama il proprio cavallo non puo' ottenere grandi risultati......Michel Robert</font id="Comic Sans MS"></font id="pink"></font id="size4">[:283]
[img]/public/uploaded/forum/Zolletta/2006718102433_g.gif[/img]<br /><font size="1"> 11,72 KB</font id="size1">
CHI L'AMA VINCE!!!
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lunedì 4 luglio 2005, 12:10 |
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firin@
Utente
Iscritto il: giovedì 17 febbraio 2005, 9:45 Messaggi: 4168 Località: Piemonte
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se il costato non si flette allora tutti i nostri cavalli sono fatti con lo snodo?????[:0][:0][:0]
_________________ Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente
soltanto i coraggiosi riescono ad arrivare dove neanche gli angeli riescono a volare"
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lunedì 4 luglio 2005, 13:26 |
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Silvi@
Utente
Iscritto il: mercoledì 16 febbraio 2005, 13:12 Messaggi: 10110 Località: Lombardia
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firin@ ha scritto:
se il costato non si flette allora tutti i nostri cavalli sono fatti con lo snodo?????[:0][:0][:0]
[:D][:D][:D][:D]
mitica!!!
_________________ Ω £ĭΰε wĭţħ £☼ΰε¸ £ĭΰε wĭţħ Þą$$ĭ☼ŋ Ω
(Welcome, Wyoming! )
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lunedì 4 luglio 2005, 13:29 |
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jib
Utente
Iscritto il: martedì 22 marzo 2005, 21:39 Messaggi: 213 Località: Veneto
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Il grado di flessibilità della colonna vertebrale è molto limitato a cusa delle apofisi spinose e delle costole. Essa compie un movimento sinusoidale, quando il cavallo si muove, tanto più accentuato quanto più è flessa lateralmente l'incollatura (la quale influisce, lei sì,sulla mobilità delle vertebre del tronco).
La flessione del costato intorno alla gamba del cavaliere, però, è una pia illusione. E' una sensazione che ha il cavaliere dalla sella, ma nella realtà non esiste. Ci sono delle foto tratte da un libro di H. Boldt che riprendono un cavallo nel lavoro su due piste dall'alto (ben lavorato) e si vede chiaramente come il cavallo non flette il costato. Continua semmai nel suo movimento sinusoidale.
La gamba non ha nessun potere, quindi, nel piegare un costato di un cavallo, tanto più poi standoci sopra. Non ne avrebbe nemmeno la forza necessaria.
Tutto questo anche se molti autori, anche del passato, hanno affermato che il cavallo si arrotonderebbe sulla gamba interna del cavaliere, cominciando da Steinbrecht e via via proseguendo con Podhaisky e, recentemente, anche K. Mikolka.
Che sia poi questa opinione comune fra gli istruttori attuali e uno dei capisaldi dell'equitazione ufficiale, lo so da me. Ma la realtà è un'altra.
_________________ Massimo Basili
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lunedì 4 luglio 2005, 22:05 |
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