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Nicola
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Giuly ha scritto: a mio parere la verifica avviene in gara non a casa.. puoi essere il cavaliere migliore del mondo in casa, con la solita atmosfera, soliti ostacoli, soliti colori ma è in gara ke davvero si riscontrano i risultati..quei pochi attimi della gara servono x comprendere quanto possa essere buono il lavoro a casa, ma se mai si esce in gara nè ci si confronta con giudici, percorsi o manovre si può parlare finkè si vuole ma non si dimostra nulla...
L'equitazione non è "semplicemente" uno sport, visto che coinvolge un altro oltre a te.
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mercoledì 19 settembre 2007, 16:03 |
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Giuly
Utente
Iscritto il: lunedì 7 marzo 2005, 22:10 Messaggi: 3604 Località: Lombardia
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non ho mai detto ke è semplicemente uno sport dato ke credo di passare molto piu tempo io in scuderia ( e non certo xkè non ho nulla da fare) di molte persone ke intervengono sbandierando quanto sia importante il rapporto naturale col proprio cavallo..
non devi venire da me a rimproverare cosa sia o non sia l'equitazione xkè non hai colto il senso del mio intervento ma del resto non mi aspettavo nulla da te..
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mercoledì 19 settembre 2007, 16:08 |
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G.Light
Utente
Iscritto il: mercoledì 13 settembre 2006, 19:08 Messaggi: 1674 Località: Lombardia, sul Lago d'Iseo
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Nicola ha scritto: G.Light ha scritto: Ok.
E chi è che dice qual'è il linguaggio giuso e qual'è quello sbagliato? Quello che è più vantaggioso. Risultati che siano buoni tecnicamente, che non danneggino il cavallo(nè fisicamente nè psicologicamente), e che siano STABILI. I Grandi Cavalieri devono rendere il proprio lavoro redditizio, e di solito il cavallo che rende di più è un grande performer con la testa libera.
Quello che sto cercando di spiegare è che credo che la punizione fisica (non stiamo comunque parlando di sdraiare il cavallo di botte) ci vuole nell'educazione e nell'addestramento. E se fatta con la testa non si può dire che danneggi ne fisicamente ne psicologicamente il cavallo.
Come non lo fa una sonora sberla ad un bambino viziato.
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mercoledì 19 settembre 2007, 16:17 |
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Nicola
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G.Light ha scritto: Come non lo fa una sonora sberla ad un bambino viziato.
E' questo parallelismo cavallo - bambino che, per quel che ne so in fatto di cavalli, non è corretto.
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mercoledì 19 settembre 2007, 16:24 |
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Tai
Utente
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 1136 Località: Un pó qua e un pó la...
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Il discorso "fa bene- lo premio" o "fa male- lo punisco" credo che sia un pò semplicistico.
L'addestramento è una cosa estremamente complessa, a farlo sembrare sempòice purtroppo è spesso la superficialità presente in molti ambienti.
Moltissimi ( in ogni ambiente) si professano trainer senza avere la preparazione necessaria: un buon addestramento deve essere coadiuvato da un attento studio dell'etologia, della singola specie e soprattutto del singolo individuo. L'addestramento deve essere pianificato e nello stesso tempo rivoluzionato giorno per giorno. E occorre una grande esperienza per poterlo fare.
Personalmente credo che l'addestratore perfetto non esista...o meglio, l'addestratore perfetto è colui che non si ferma, continua ad imparare, a confrontarsi, a mettere in discussione se stesso e le sue convinzioni, ed è soprattutto quello che è consapevole di sapere molto poco sull'animale che ha di fronte, nonostante lo abbia studiato a dovere.
Addestrare bene è difficile...molto più di quel che sembra.
_________________ Forza e coraggio!!
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mercoledì 19 settembre 2007, 17:54 |
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Nicola
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La cosa che più mi disturba è che non si possa parlare di addestramento partendo almeno da basi condivise (che peraltro sono abbastanza diffuse tra i buoni cavalieri internazionali).
Non è un caso che la federazione equestre francese abbia da anni creato uno specifico settore dedicato all'equitazione etologica.
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mercoledì 19 settembre 2007, 18:15 |
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Giuly
Utente
Iscritto il: lunedì 7 marzo 2005, 22:10 Messaggi: 3604 Località: Lombardia
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Tai ha scritto: Il discorso "fa bene- lo premio" o "fa male- lo punisco" credo che sia un pò semplicistico. L'addestramento è una cosa estremamente complessa, a farlo sembrare sempòice purtroppo è spesso la superficialità presente in molti ambienti.
[size=200]Moltissimi [/size]([size=150] in ogni ambiente) si professano trainer senza avere la preparazione necessaria: un buon addestramento deve essere coadiuvato da un attento studio dell'etologia, della singola specie e soprattutto del singolo individuo. L'addestramento deve essere pianificato e nello stesso tempo rivoluzionato giorno per giorno. E occorre una grande esperienza per poterlo fare.[/size] Personalmente credo che l'addestratore perfetto non esista...o meglio, [size=150]l'addestratore perfetto è colui che non si ferma, continua ad imparare, a confrontarsi, a mettere in discussione se stesso e le sue convinzioni, ed è soprattutto quello che è consapevole di sapere molto poco sull'animale che ha di fronte, nonostante lo abbia studiato a dovere.[/size] Addestrare bene è difficile...molto più di quel che sembra.
hai detto bene..moltissimi!! io direi troppi!!! persino nei forum!!!
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mercoledì 19 settembre 2007, 20:19 |
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Nicola
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Giuly.
Cortesemente, se devi rivolgermi critiche o invettive, mandami gli insulti via messaggio privato. Almeno eviterai di disturbare gli altri utenti del forum.
Grazie
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mercoledì 19 settembre 2007, 20:25 |
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Tai
Utente
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 1136 Località: Un pó qua e un pó la...
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Nicola ha scritto: La cosa che più mi disturba è che non si possa parlare di addestramento partendo almeno da basi condivise (che peraltro sono abbastanza diffuse tra i buoni cavalieri internazionali).
Non è un caso che la federazione equestre francese abbia da anni creato uno specifico settore dedicato all'equitazione etologica.
Cosa inte di per basi condivise? Intendi un metodo? oppure dei principi etologici?
Magari le condividiamo tutti e non lo sappiamo!
_________________ Forza e coraggio!!
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mercoledì 19 settembre 2007, 20:25 |
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Nicola
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Giusto Tai,
Intendo assolutamente i principi etologici. Almeno come base.
Faccio un esempio solo. Se l'allevamento di cavalli sportivi comprendesse anche un protocollo di doma corretto e condiviso, sarebbe indubbiamente più facile per chi i cavalli li monterà per farli gareggiare, entrare in rapporto coi cavalli, comprenderne i comportamenti, confrontarsi con chi effettua la doma.
Ultima modifica di Nicola il mercoledì 19 settembre 2007, 20:31, modificato 1 volta in totale.
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mercoledì 19 settembre 2007, 20:27 |
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Giuly
Utente
Iscritto il: lunedì 7 marzo 2005, 22:10 Messaggi: 3604 Località: Lombardia
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credo ke stia disturbando molto di piu tu.
e non ho fatto nomi nè allusioni..coda di paglia????
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mercoledì 19 settembre 2007, 20:29 |
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Tai
Utente
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 1136 Località: Un pó qua e un pó la...
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Allora penso che siamo in molti a condividerli i principi etologici (o almeno spero! )
Credo che ci si debba quasi per forza rifare a principi etologici per instaurare una comunicazione con l'animale. Comunicazione che sta alla base del successivo addestramento specifico.
Esiste anche l'addestramento senza comunicazione, ma li si va nei metodi coercitivi, che credo quasi nessuno qui pratichi più (anche se poi andiamo a finire nell'altro discorso sul confine tra maltrattamento e non)
Quindi forse davvero stiamo dicendo tutti di base la stessa cosa...si tratta poi di confrontarsi su un livello più avanzato.
Consiglio per tutti, me inclusa: prendiamo in considerazione ogni cosa che viene detta dagli altri. Confrontare le posizioni ( anche quelle discordanti) è più che utile per imparare, anche se poi magari restiamo della nostra opinione.
_________________ Forza e coraggio!!
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mercoledì 19 settembre 2007, 20:42 |
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Ombra
Utente
Iscritto il: giovedì 17 febbraio 2005, 7:46 Messaggi: 3762 Località: Elmshorn - Holstein
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Qualcuno ieri sera ha visto Eurosport? Facevano vedere un completo (non chiedetemi dove, non ricordo), ma non mi sembravano i Pratoni.
Ad un certo punto hanno fatto vedere una cosa interessante. Parlavano della visuale del cavallo, diversa ovviamente rispetto a quella del cavaliere. Tutti lo sanno in teoria, ma è stato molto interessante quando hanno fatto vedere con un gioco di immagini l'avvicinamento ad un ostacolo di campagna, sopra si vedeva secondo la visuale del cavaliere e sotto secondo quella del cavallo. Non è sempre semplice pensare con la loro testa, prevenire i loro timori e trovare insieme fiducia e armonia.
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giovedì 20 settembre 2007, 6:52 |
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Nicola
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Ombra ha scritto: Qualcuno ieri sera ha visto Eurosport? Facevano vedere un completo (non chiedetemi dove, non ricordo), ma non mi sembravano i Pratoni.
Ad un certo punto hanno fatto vedere una cosa interessante. Parlavano della visuale del cavallo, diversa ovviamente rispetto a quella del cavaliere. Tutti lo sanno in teoria, ma è stato molto interessante quando hanno fatto vedere con un gioco di immagini l'avvicinamento ad un ostacolo di campagna, sopra si vedeva secondo la visuale del cavaliere e sotto secondo quella del cavallo. Non è sempre semplice pensare con la loro testa, prevenire i loro timori e trovare insieme fiducia e armonia.
Luxardo, nei suoi libri, inserisce spesso l'immagine della visuale equina. E' una sorta di ellisse molto allungata orizzontalmente. In sostanza, se pure l'obiettivo (ad esempio l'ostacolo) è esattamente al centro del campo visivo, è solo una piccola parte di una visuale molto più ampia, in cui, tra l'altro, la componente più "interessante" per il cavallo sono gli esteremi laterali.
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giovedì 20 settembre 2007, 9:14 |
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Onci
Utente
Iscritto il: sabato 2 giugno 2007, 22:05 Messaggi: 11 Località: Mahdia (Tunisia)
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Un piccolo invito a tutti quanti: é importante poter discutere senza inutili invettive e battibecchi!
Avete i messaggi privati, questo senza dover coinvolgere in una lettura superflua gli altri utenti
Cercate inoltre di attenervi al "tema" della discussione in corso. Per eventuali "deviazioni" aprite con un copia-colla un nuovo topic .
Grazie della cortese collaborazione
Gabi
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martedì 25 settembre 2007, 12:20 |
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