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Allora Pascal ha introdotto un'altra tematica nel confronto.....l'eutanasia in campo umano.....
Per chiarire il mio pensiero completamente, dico che sono assolutamente contro l'eutanasia......i miei ''maestri''mi hanno trasmesso non l'idolatria per la ricerca ad ogni costo, ma il principio che quando porti un camice bianco devi difendere la vita umana ad ogni costo.....la inviolabilita'della vita deve essere li' come un totem,un paletto.....deve essere come le colonne d'Ercole:oltre non si puo' andare......solo la forza di quel principio ti puo' dare la forza ad ogni ora di essere pronto a operare,a correre,a tirarti giu'dal letto,a non avere mai i fine settimana liberi a convivere con una stanchezza cronica.....e solo quel principio ti da la forza di provarci sempre a ''f*****e la morte'' che come ha detto qualcuno qui è solo una cosa brutta e schifosa.....
Ma la ''morte''deve sempre ''giocare''nella squadra avversaria........se la si fa entrare nella propria squadra ti incolla sopra il suo puzzo.....
PS Ovviamente e di questo non mi vergogno,anche con i miei cani,gatti e cavalli li ho sempre curati fino a quando la malattia non ha vinto.....senza rimpianti.

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mercoledì 21 novembre 2007, 15:21
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adesso non voglio tirare fuori questioni o scatenare polemiche inutili, ma io mi ritengo favorevole all'eutanasia umana!!!!
io stessa vorrei poter morire se mai dovesse succedermi qualcosa di irrimediabile (malattia o incidente che sia), non per un fatto di egoismo personale ma più che altro per evitare un peso e sofferenze inutili e protratte nel tempo alla mia famiglia e a tutti quelli che mi stanno accanto!!
se non c'è speranza di miglioramente trovo inutile continuare a soffrire e far soffrire gli altri!! l'accanimento terapeutico poi non ne parliamo, non è nel rispetto dell'essere umano che cerca solo di lasciare questo mondo infame in modo dignitoso!!

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mercoledì 21 novembre 2007, 15:53
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Brava... non per quello che dici, che non commento in alcun modo (ma sono d'accordo su vari punti), ma per il semplice fatto di riflettere su questo argomento, e di fartene un'idea personale.

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Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio.
Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


mercoledì 21 novembre 2007, 15:58
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parlare di eutanasia però dovrebbe essere fatto in un'altra discussione..
qua si parla già di qualcosa di complesso e rischioso a livello di liti..

parlare in un altro momento o in un altro luogo di eutanasia (e se non sbaglio già un po' s'era fatto) credo sia l'ideale..

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una gara la vinci quando arrivi al fondo..

...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...

..sono tua...

"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."


mercoledì 21 novembre 2007, 16:06
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rhox ha scritto:
parlare di eutanasia però dovrebbe essere fatto in un'altra discussione..
qua si parla già di qualcosa di complesso e rischioso a livello di liti..

parlare in un altro momento o in un altro luogo di eutanasia (e se non sbaglio già un po' s'era fatto) credo sia l'ideale..


Rhox :D va bene che ultimamente i chiarimenti son stati un po' troppi....ma non bisogna aver paura a priori delle liti........è un po' di energia che si libera.....io ho piu' paura dell'acqua cheta e stagnante.......meglio un sano contraddittorio...... :wink:

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mercoledì 21 novembre 2007, 16:25
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non ho mai detto di aver paura di risse o chiarimenti..

solo che dato che sono due argomenti scottanti, affrontati nella stessa discussione per me si rischia di fare confusione, sia tra i due argomenti, che tra i vari interventi..

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mercoledì 21 novembre 2007, 16:36
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alexb ha scritto:
Mi sento a disagio in topic come questo... molto frequenti negli ambienti animalisti. Si segnala una caso (vero) di crudeltà difficilmente accettabile, e comunque lontanissimo e del tutto "alieno", diverso da quello che succede ogni giorno... e indignandosi (giustamente), e protestando, tutti sentono di aver fatto qualcosa a favore di un animale e contro la crudeltà... e si sentono "più buoni".

Tutto giusto, tutto legittimo... purchè le stesse persone che si indignano siano disponibili, senza riserve, ad accettare l'idea che anche il LORO modo "normale" di trattare il LORO animale potrebbe avere qualche elemento migliorabile, qualche pecca che è evidente per altri, ma di cui loro non si accorgono.

Vi segnalo quindi questo topic (purtroppo, riservato, per ora, a chi conosce l'inglese):
Bozza di Codice di Condotta per il benessere equino (Scozia)

Confrontate punto per punto la vostra idea di benessere dei cavalli con questo codice... e se trovate qualche cosa che stona, che vi urta un pochino perchè vi sentite messi in discussione, allora vi incoraggio a riflettere seriamente.


sono con te.
a volte molte persone e mi ci metto anche io, giudicano,
si pensa spesso a quello che fanno gli altri senza guardare a come noi ci comportiamo nei confronti dei nostri animali .
tutti possiamo migliorare ,tutti ci possiamo perfezionare con l'autocritica ed a volte ci troviamo davanti la crudele realtà ,che,nonostante le nostre cure ed il nostro amore non possiamo continuare a tenere il nostro cavallo perchè i nostri spazi non sono idonei o per mancanza di tempo.
eppure ci sono persone che per egoismo preferiscono tenere lo stesso cavalli, in maneggio magari,pagando quote mensili non proprio accessibili ai più (parlo di noi della classe operaia)e far marcire i nostri amici cavalli in box per giorni e giorni ,perchè noi non li montiamo e li andiamo a vedere solo la domenica ed il responsabile delle scuderie non li muove di certo i cavalli,non li mette nemmeno in paddock ,la pensione riguarda il foraggio e la pulizia del box.stop.
io che mi autotasso (anche se il termine sembra brutto)rinunciando con amore ed orgoglio a tante cose che mi piacerebbe fare o avere ,per far star bene il mio cavallo che amo sopra ogni altra cosa,mi offendo e mi indigno nel vedere con quale leggerezza o menefreghismo tante persone interpretano la gestione di questi delicatissimi animali.
da premettere che non sono una persona che mette gli animali sopra ogni altra cosa ,non faccio parte di quelle sciroccate che chiamano il cane vieni da mammina o che mangiano nello stesso piatto col gatto o che non lasciano il cavallo nel recinto se piove perchè senno prende il raffreddore.
i cavalli non li tratto come delle bomboniere ma nel mio piccolo cerco di rispettarli .indubbiamente errori li commetto ,anzi, forse per distrazione ,forse perchè a volte non tutto si sa,forse perchè a volte la fatalità ma ciò non vuol dire che le cose si dicono o si fanno per leggerezza o si giudica con leggerezza.
tornando alla sperimentazione.
è importantissima la ricerca,è importantissima la sperimentazione,non mi stancherò mai di dire che la sperimentazione andrebbe fatta solo su soggetti che hanno subito la lesione e non di certo provocando la lesione in soggetti sani,non è giusto mutilare un animale in nome della sperimentazione.
se io avessi una malattia incurabile o allo stato terminale mi affiderei alla sperimentazione per cercare una guarigione ma la decisione sarebbe mia o dei miei familiari.
è come se prendessi un senza tetto o una persona sana ma che non ha di che vivere e gli procurassi un cancro per poi fare degli esperimenti per poi alla fine abbatterla per vedere i risultati della sperimentazione ,tutto ciò è essurdo e non sarebbe giustificabile.
a questo punto per un animale è più dignitoso morire al macello che non acquistare 1 mese di vita in più per essere sottoposto a sperimentazione e alla fine essere abbattuto lostesso.
con questo non voglio puntare il dito contro nessuno ho voluto solo esprimere il mio punto di vista estremizzando anche con gli esempi ma io la penso così e non credo che cambierò idea.da che mondo è mondo i cavalli vengono abbattuti a causa di incidenti per lo più causati da noi uomini ,a volte anche per delle stupide banali fatalità,questa è la vita è una ruota che gira ,a volte è dura accettare la morte del nostro animale ma purtroppo è così,questo ci dovrebbe motivare di più sulla prevenzione di tali situazioni rispettando e accudendo il più possibile il nostro animale.


mercoledì 21 novembre 2007, 17:19
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volevo aggiungere queste parole dette da un vecchio uomo di cavalli nonchè allevatore che conosco e rispetto.
"il buon cavallo ,il campione,si vede nel cavallo che si fa male o si ferisce,perchè ciò denota che durante la corsa pensa solo a correre e non a proteggersi.
Il cavallo che non si fa male non sarà mai un vincente"
queste sono le parole di un allevatore di trottatori dopo che io avevo domandato :" ma non ti piglia male e non sei geloso dei tuoi cavalli quando si fanno male o quando durante una competizione si infortunano? io non riuscirei mai a partecipare ad una corsa per il gran terrore che il mio cavallo si possa far male".


mercoledì 21 novembre 2007, 17:30
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Pascal ha scritto:
Si' capisco Mummy. Comunque vorrei sapere se tutte queste persone cosí pronte a "non far soffrire" il proprio cavallo sono cosí prontamente a favore dell'eutanasia umana. Vorrei solo saperlo per curiositá.

Poi, altra cosa: Cris non credo che la fuga di cervelli sia dovuta alle sperimentazioni :lol: Io sono una ricercatrice italiana all'estero (per fortuna in tutt' altro campo) ma TUTTI i ricercatori italiani che conosco qui, di qualsiasi campo, hanno fatto la mia stessa scelta per ben altri motivi: di solito, per motivi economici (forse uno dei pochi casi in cui i solidi non sono poi una cosí indegna motivazione ... rispetto alle sperimentazioni :wink: )

In generale, concordo con Lucky Boy, semplicemente perché non posso credere che tutte le vie alternative siano state percorse. Credo che abbia ragione lui quando dice che é la strada piú comoda, questa.

Ah, e posso assicurare che io personalmente mi scandalizzo tanto per questo quanto per la macellazione. Ben poca differenza. Sono vegetariana, membro della LAV, del WWF e di numerose associazioni specifiche per i cavalli. Molte delle quali, inglesi, contro la sperimentazione su animali ecc.ecc., per la semplice convinzione che vi devono essere altre vie. Quindi non é che mi scandalizzi solo per questo.

Infine, una cosa non capisco del ragionamento di Cris, il discorso sui mesi di vita dignitosa in piú... le sperimentazioni sono forse piacevoli per il cavallo? Davvero in questo caso non sarebbe stato meglio per lui morire un mese prima, piuttosto che sopportare i test?

Ah, ed il paragone di Lucky Boy é particolarmente calzante. Quello sui test umani nei lager. Il fatto che sia lecito e corretto scandalizzarsi per QUEI test (che pure avranno portato progressi nella medicina) ma non per QUESTI dimostra, come dice Alexb, la continua predominanza di un pensiero antropocentrico, a livelli decisamente maggiori di quanto ci piaccia pensare.


Non ho detto che siano fuggiti x le sperimantazioni: ma alcuni che conosco che ora sono all'estero mi hanno detto che nel campo della veterinaria all'estero si è molto più liberi e con tecnologie più all'avanguardia....daltronde la prima scoperta delle cell staminali come cura è stata provata negli USA non in italia!!!!

Per quanto riguarda l'altro punto gli animali non soffrono più di tanto: qnd i tendini vengono lesionati sono sotto anestesia, e dopo sono tenuti sotto medicinali che gli annullano il dolore....spesso sono nel paddock a brucare un pò d'erba....quindi sinceramente non credo che sarebbe stato meglio per loro morire un mese prima.

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mercoledì 21 novembre 2007, 19:52
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ANIMALI: VETERINARIA, CAVALLI USATI IN TEST ERANO DESTINATI A MACELLAZIONE
14 novembre 2007
comunicato stampa
"Da quando sabato scorso è scoppiata la polemica altri 136 cavalli, 27 in media ogni giorno, sono stati soppressi nei macelli della nostra regione, mentre in Italia ne vengono macellati oltre 136mila ogni anno (fonte Istat)". Così Santino Prosperi, Preside della Facoltà di Veterinaria replica alle proteste recentemente sollevate contro un programma di ricerca per migliorare le terapie delle lesioni tendinee dei cavalli che prevede la soppressione di tre animali.

"Su circa 10mila cavalli macellati ogni anno in Emilia Romagna (9.977 nel 2005, fonte Istat), i tre cavalli al centro della contesa, sono gli unici la cui soppressione serve al preciso scopo di curare in modo più efficace e, se possibile, salvare la vita a molti loro simili. Gli animali al centro della polemica erano infatti già destinati alla macellazione e, al momento, non sarebbero più vivi da mesi. È un dato di fatto di cui non possiamo non tenere conto".

"Lo studio in corso serve a sviluppare cure innovative e più efficaci per i cavalli che si fanno male ai tendini durante le gare sportive. Un problema che colpisce circa il 46% degli animali da competizione e che ne porta all’allontanamento dall’ambiente sportivo. Un allontanamento che, spesso, avviene dopo tentativi di recupero dolorosi per gli animali e che può concludersi con la macellazione dei quadrupedi che non possono più gareggiare. Ad oggi i trattamenti terapeutici applicati sono spesso inefficaci, basati su conoscenze incomplete e informazioni scientifiche non validate, e lasciano spazio a dolorose recidive".

"Purtroppo per ottenere risultati davvero utili è necessario asportare i tendini dei tre cavalli al centro della sperimentazione. Mantenere gli animali in vita dopo l’asportazione del tendine si tradurrebbe in una maggiore sofferenza per essi. Con altri esami, come biopsie o ecografie, si otterrebbero invece risultati incompleti e non significativi.

Lo studio è stato concepito sin dal principio come uno studio pilota, proprio per ridurre al massimo il numero degli animali trattati. E anche nella ideazione dell’esperimento, si è tenuto in grande conto l’invasività della metodica e il benessere dei cavalli.

Va sottolineato fortemente che a ricerca viene condotta nel totale rispetto di tutte le procedure e le normative del settore ed è stata autorizzata dal Ministero della Salute, dopo parere positivo dell’Istituto superiore di Sanità.

Gli scienziati che la conducono sono gli stessi "medici degli animali" che, quotidianamente, lavorano con passione per assicurarne salute e benessere. Sono gli stessi veterinari impegnati regolarmente nella cura dei cavalli malati e sono i primi a volerne lenire le sofferenze.


Questo sono le parole del preside della facoltà di ozzano.....
e voglio aggiungere una cosa.....se i test fossero stati fatti su pecore o caprette l'80% di vhi dice che è una cosa cruenta su qst trottatori non si sarebbe preso la briga di dimostrare il suo sdegno.

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mercoledì 21 novembre 2007, 19:54
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cri&sbeauty ha scritto:

Per quanto riguarda l'altro punto gli animali non soffrono più di tanto: qnd i tendini vengono lesionati sono sotto anestesia, e dopo sono tenuti sotto medicinali che gli annullano il dolore....spesso sono nel paddock a brucare un pò d'erba....quindi sinceramente non credo che sarebbe stato meglio per loro morire un mese prima.


Scusami ma mi vorresti spiegare in base a quale concetto i cavalli non soffrono piu' di tanto......come tu stessa hai detto viene provocata una lesione a tutto spessore del flessore profondo......con impotenza funzionale assoluta dell'arto (o degli arti se verranno studiati 2 arti per cavallo).......e per un animale come il cavallo(identificato con il movimento,che con il movimento vive e si esprime) credi che la impossibilita' di muoversi non lo faccia soffrire?
va bene la difesa ad oltranza del principio ma a quest'ultima cosa penso che non ci creda neanche tu.........se lo pensassi ti farei torto......

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mercoledì 21 novembre 2007, 20:06
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non dico che sarebbe una vita ideale, ma credo che sia decisamente meglio del macello....

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mercoledì 21 novembre 2007, 20:12
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Secondo me è un assurdità...con tutti i cavalli che si rompono ogni giorno i tendini non capisco la barbaria di tagiargli il flessore, e non c'entra nulla chefossero cavalli destinati al macello, questo è un paliativo per lavarsi la coscienza. è vero serve a salvare altri cavalli come loro, ma non siamo nel medioevo e ci sono strade alternative per poter ragiungere risultati, magari con più tempo, più costosi...Penso che per un veternario che si occupi di ricerca vedere un cavallo con un trauma del genere al tendine e poi vederlo avere una vita quasi normale sia l' obbiettivo più importante, il risultato migliore.Poi per vedere i tessuti esistono tanti strumenti per vederli in vivo.Secondo me è sbagliato l' approccio.Un conto è voglio salvare il mio cavallo provo il tutto per tutto , un altra cosa è predere dei cavalli e tagliargli un tendine e provare a curarlo e vedere cosa succede.


mercoledì 28 novembre 2007, 13:09
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