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 Secondo voi chi avrà più risultati? 
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secondo me i cavalieri a livello mondiale hanno imparato prima a cavalcare che camminare :lol:
penso che ci sia gente che nasce con, chimala sensibilità, talento, in più che non è possibile imparare.....


martedì 27 novembre 2007, 11:24
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nika ha scritto:
secondo me i cavalieri a livello mondiale hanno imparato prima a cavalcare che camminare :lol:
penso che ci sia gente che nasce con, chimala sensibilità, talento, in più che non è possibile imparare.....


sicuramente ma nn tt in ogni caso

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non faccio quasi mai zero ma sono sempre la + elegante


è meglio cadere di culo che di faccia anche se hai la faccia di culo:-D


martedì 27 novembre 2007, 12:25
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Iscritto il: mercoledì 8 giugno 2005, 12:45
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no certo....però se devo fare un bilancio, mia opinione personale, penso che paghi di più il talento....


martedì 27 novembre 2007, 12:29
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Nemo ha scritto:
Quello che hai scritto è vero stregatto, ma partendo da una peri tenuta del cavallo:
1) un talentuoso si può permettere di montare meno di uno che nn lo è, nel senso che ha meno necessità, di saltare x ex,
2) un talentuoso riesce a venir fuori da tutte le situazioni (passatemi il termine), se si ha solo tecnica, se tutto è calcolato l'imprevedibilità nn si sa come gestirla.


quello che ti fa venire fuori dalle situazioni è il cavallo per prima cosa. se un cavallo non è ben lavorato, non è pronto a rispondere ai comandi, quindi puoi chiedergli quello che ti pare ma non sarà pronto ad eseguirlo.
Quindi la cosa fondamentale è il LAVORO. La tecnica non è solo il "tutto calcolato" è sapere come impostare il percorso ad esempio, come lavorare il cavallo perchè sia attento e pronto a fare cio' che noi gli chiediamo.
E' vero che se io ho bisogno di ripetere un esercizio 10 volte magari uno che ha piu' talento ha bisogno di farlo solo 3...e questo è meglio per il cavallo che si stanca di meno. Pero' all' inizio si parlava di uno con talento che pero' non ha voglia di lavorare paragonato a uno che ne ha di meno ma lavora con molto impegno. In questo caso credo che farebbe piu' strada il secondo.
Ovviamente sono casi limite...perchè i veri fuoriclasse hanno tutto: talento, tecnica, gestione perfetta dei cavalli e naturalmente ottimi cavalli...gli ottimi cavalli sono la cosa piu' importante!


martedì 27 novembre 2007, 15:10
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[
quello che ti fa venire fuori dalle situazioni è il cavallo per prima cosa. se un cavallo non è ben lavorato, non è pronto a rispondere ai comandi, quindi puoi chiedergli quello che ti pare ma non sarà pronto ad eseguirlo.
Ovviamente sono casi limite...perchè i veri fuoriclasse hanno tutto: talento, tecnica, gestione perfetta dei cavalli e naturalmente ottimi cavalli...gli ottimi cavalli sono la cosa piu' importante![/quote]

Ci sono pero' cavalieri in grado di portare a livelli impensabili cavalli di livello non eccelso.....penso a Mancinelli ad esempio.......credo che vi siano diversi tipi di talento:il cavliere dalla classe cristallina bellissimo ed elegantissimo da vedere,il cavaliere efficace che risolve sempre in qualche maniera e il cavaliere in grado di valorizzare al massimo ogni cavallo che gli tocca montare......
Pero'quoto Trippi il cavallo ''buono''è troppo importante.....

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martedì 27 novembre 2007, 15:26
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Sicuramente il cavallo è fondamentale, ma x riuscive a valorizzare un cavallo "normale", credo ci ci voglia quel qualcosa in più che nn tutti i cavalieri hanno! Il lavoro è un'altra cosa fondamentale, ne sono convinta anche io, permette di migliorare, acquisire tecnica, a capire come affrontare un percorso e anche tante altre cose, ma lo sappiamo tutti che soprattutto nel salto ostacoli nn è tutto calcolato e l'imprevisto nn è sempre "superabile" con la tecnica; ciò nn toglie che ci vuole anche quella!
Se fosse solo questione di tecnica "tutti" potremmo arrivare al top! (nn prendete le mie parole alla lettera!)
Nn dico che tutti i cavalieri che sono al top siano tutti dei talenti, molti ci sono arrivati grazie al mazzo che si sono fatti.
Ma alla fine secondo me conta l'insieme magico è fromato da: talento, cavallo, tecnica e fortuna!


martedì 27 novembre 2007, 16:44
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lucky boy stiamo dicendo la stessa cosa, per migliorare un cavallo anche che non sia il top, ci vuole costanza lavoro e impegno, non basta il talento e l' improvvisazione.

il talento di sicuro è un vantaggio ma deve essere considerato un punto di partenza non una cosa che sopperisce al lavoro.

Nemo non ho detto che basta la tecnica, infatti ho detto che i grandi campioni hanno entrambe le cose, e che i buoni cavalli fanno la differenza vera...


martedì 27 novembre 2007, 17:22
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Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 21:59
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La dote sicuramente aiuta, ma che fa il buon cavaliere è la costanza nel lavoro.
I cavalli mediocri arrivati a buoni livelli, probabilmente non erano mediocri, semplicemente non venivano lavorati come si deve e quindi nessuno si è mai accorto che non erano mediocri.
Il buon cavaliere non può far saltare 1.40 ad un cavallo che nelle gambe ha 1.10, ma può capire che quel cavallo si ferma al 1.10 perchè il lavoro che fa non è adatto a lui.
Quindi io posso avere un buon istinto e "interpretare" bene un cavallo, ma avrò sempre dei limiti nel momento in cui non monterò un cavallo"palese".
Non so se sono stata chiara.


martedì 27 novembre 2007, 18:34
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Spero che sia avvantaggiato quello che si mette a lavorare pur non essendo una cima...io per esempio all'inizio avevo paura di tutto, ora va sempre meglio e salto tranquilla...Voglio dire spesso i talentuosi se la prendono comoda invece chi sembra un po'imbranato se si mette d'impegno ottiene risultati anche se magari alle olimpiadi non ci va...

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Siamo qui, tante vittorie, giorni bellissimi, sconfitte stupide, giorni difficili...


martedì 27 novembre 2007, 18:50
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