se ci aggiungi schiena curva, spalle chiuse, reni flosce, ci rientro anche io
ma un conto e' sapere di essere cosi' e sapere che non va bene, l'altro conto e' essere cosi' e per giunta vantare le proprie doti.....
parlare di grandi temi ci aiuta a focalizzare il punto di arrivo e da dove passa la strada, ovviamente per chi interessa quel tipo di equitazione, e ci aiuta a non farci prendere in giro dai troppi "guru"...

in aviazione generale conosco dei tizi che sono 15 anni che hanno iniziato la scuola e continuano a volare con l'istruttore, sappiate che la media di allievi brevettati oscilla dai 6 mesi ad un anno, ebbene, nemmeno nell'ambito dell'aviazione civile ci si puo' permettere di mandare via una persona, perche' oltre a portare introiti, e' anche spiacevole per la scuola dire in faccia a qualcuno sei negato, e dunque, se dopo 15 anni l'istruttore continua a non farti volare da solo, penso che una ragione te la sarai ben fatta, e allora, se ti va bene continuare a volare accompagnato, ben venga...
se il tizio in questione e' negato a montare e insiste a voler essere seguito dall'istruttore, va beh, spero almeno che sia simpatico...

hai ragione andrea però il tutto non a scapito del cavallo
personalmente ho adottato strategie di gioco,anche con gli adulti per far capire determinati concetti dell'equitazione e per ora funzionano.
Bisogna inventarsi qualcosa per far rientrare i bilanci,giornate del cavallo,stage di cultura varia,variare il più possibile nel mondo dell'equitazione(attacchi,volteggio,endurance,horseball)incuriosire i propri clienti su quante sfacettatudini a questo animale.
non è una cosa impossibile basta non cedere a compromessi e spiegare le proprie motivazioni.

penso che purtroppo a dei compromessi bisogna scendere....il mio istruttore è un nome molto noto, non ha sicuramente problemi di arrivo clienti ( noi siamo tutti privati) però non l'ho mai visto dire a qualcuno o di andarsene o che nn lo prendeva perchè cmq lui dice che nn può sapere se le cose andranno sempre bene come adesso.....e alla fine anche lui scende a compromessi nel senso che se una persona è impedita o non è interessata ( a parte che in quest'ultimo caso quasi sicuramente cambierà posto), non le sta a dire tutto quello che dice agli altri, non le corregge tante cose, anche se cerca cmq di migliorare la situazione....e di gratificare i progressi anche minimi di chi effettivamente ha scelto lo sport sbagliato.....
poi lui è in una situazione cmq favorevole, non deve farsi conoscere, non è uno che è appena entrato nel giro....e alla fine mantiene una certa linea per cui più di tot cavalli non li prende (anche se potrebbe benissimo costruire altri box e avere molti più clienti), la scuola nn la tiene per seguire meglio i privati, le gare le odia quindi ne facciamo poche, ecc...per cui ci sarà anche a chi non piace questa organizzazione e o se ne andrà o deciderà di non venire da noi.....

compromessi con chi purtoppo non è molto dotato bisogna perforza farli,anche perchè magari questa persona ha una passione e un'amore infinito per il cavallo e allora perchè privagli il piacere di montare??però il tutto nel rispetto dell'animale......
mi sa che siamo usciti un po fuori topic ops......

Ma no... è difficile andare OT in un topic che copre l'intera equitazione, nei suoi chiari e scuri (forse, più negli scuri... ).

Mi spiace che alcuni istruttori possano sentirsi criticati come gruppo. Il fatto è che gli allievi dagli istruttori si aspettano non molto, ma moltissimo. Forse, con il passare del tempo, si perde la consapevolezza di quanto l'allievo, soprattutto il principiante, si aspetta da un istruttore... soddisfare questa aspettativa è un compito durissimo, ma penso che le soddisfazioni, se non tante, siano molto profonde.

Ci vuole molto stomaco a mio parere per tollerare certe situazioni. Esempi come quelli dell'ing. di Andrea ne ho presenti. E' davvero difficile "tapparsi il naso, le orecchie, gli occhi" e tollerare, cercare di mediare.

Ne ho avuto qualche esperienza affiancando il mio istruttore, il che mi ha fatto comprendere che se la mia pazienza è infinita quando devo lavorare con i cavalli, è limitatissima invece quando devo avere a che fare con certi elementi. Per questo ci siamo liberati praticamente di ogni "cliente" e ci occupiamo solo dei nostri "recuperi". E se avevo (e nel cuore ho ancora) qualche desiderio di lavorare in questo settore, ogni volta che esco in gara e vedo cosa c'è in giro, penso che la mia scelta di fare altro e tenermi l'equitazione come passione privata sia la scelta migliore che io possa fare.

Io non so se la situazione sia così desolante anche in altre regioni (immagino e spero di no), ma qui è veramente triste. Domenica sono stata rimproverata in campo prova perché stavo passeggiando un cavallo senza cap. Due minuti dopo due "istruttori" stavano massacrando un cavallo in campo prova e il giudice dove era? Poco prima un tizio massacrava di lavoro un puledro che dio solo sa cosa ha fatto per meritarsi tanto e dove erano i giudici?
Poi quando vedo i nomi di chi tiene i corsi per OTB o gli aggiornamenti mi viene il voltastomaco ... ti credo che poi si vedono certe scene: bimbo con pony che va verso la gabbia a manetta, pony scarta a sinistra, bimbo torna e l'istruttore gli grida "La redine DESTRA!, tieni la redine destra" ... pony ringrazia bimbo che lo ha favorito nel suo scarto a sinistra

Io sono d'accordo con Andrea...ma provando a togliere per un attimo il discorso del riscontro economico....a volte penso ci siano anche delle persone che, spinte da una grande passione e un grande amore per l' "animale cavallo" (non per lo sport in sè), decidano di iniziare a prendere delle lezioni...Magari queste persone non raggiungeranno mai livelli di massima perfezione perchè per loro, appunto, l'importante non è tanto fare il circolo giusto, o imparare la cessione, ma semplicemente stare a contatto con il cavallo..Questo non vuol dire che un istruttore possa avere il diritto di trascurarlo in campo o di non dargli tutte le nozioni per migliorare e progredire. ma sicuramente l'atteggiamento di questo allievo sarà diverso rispetto ad uno che pensa di intraprendere la carriera agonistica...
Ma sia ben chiaro, non è una critica nè dall'una nè dall'altra parte!

Dai, finitela di dire che siamo ot, l'argomento bene o male rientra nel discorso generale..

Piuttosto, andate a vedere il filmato che ho postato in questa sezione.. nell'altro topic.. dategli un occhio!!!

E non entri nemmeno nel forum così!
Concordo con il tuo discorso, che fra le belle parole e la pratica al 99% c'è il tozzo di pane. Però sono dell'opinione che da un certo livello in poi vada fatto decisamente un altro discorso. Nel maneggio dove monto c'è il tozzo di pane di mezzo, ma ci sono anche gli ippogenitori che si improvvisano sostituti dell'istruttore, bambini che vengono solo perchè viene il fratello ma in realtà vorrebbe fare piscina solo che è più facile portarli tutti e due nello stesso posto; c'è quello che monta anche se non lo sa, (")e poi ci sono 4 "agonisti" (da cui mi dissocio ) che.. mettiamola così, hanno superato la prima prova, montano perchè VOGLIONO montare, sono dotati, volenterosi, educati e compagnia. Qui credo che vada effettuato assolutamente il cambio di tendenza (nei limiti anche perchè sono veramente in pochi ad avere un cavallo privato per cui è possibile portare avanti un determinato lavoro) soprattutto sul cavaliere e sulla mentalità di approccio al lavoro.


(") gambe gambe gambe con tre metri di redine da me non si sente. La regola che vige è: se non mi ascolti scendi ed esci dal campo, anche perchè il cavallo della scuola non lo rimborsa nessuno (mettiamola proprio in termini tristi ed economici). Al massimo vengono lasciati vagare nel campo ma comunque ripresi. L'ultima lezione per mio errore ho tirato uno strattone alla cavalla che beccava. Mi è arrivata una lavata di testa che dopo avevo solo il terrore a chiederle di partire al passo e l'unica cosa che volevo era di nascondermi sotto cumuli di sabbia!

purtroppo però si vedono in giro istruttori poco volenterosi,che pur di mettere soldini in saccoccia massacrano la psiche,il fisico e l'anima del cavallo e sempre purtroppo è la cattiva veste che emerge sempre,perchè i bravi istruttori lavorano nel loro paradiso ovattato,non si fanno tanta pubblicità perchè sanno che il loro lavoro è duro e non hanno tempo.

la cosa che mi fa più ridere è che quando provo a spiegare a questi clienti ignoranti,ai bambini viziati,alle ippomamme o ippobabbo i contro e i danni di come montano e mi sento rispondere: "il cavallo è mio e ci faccio quello che voglio!!"
VIOLENZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA