I danni delle imboccature
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revenge
Utente
Iscritto il: mercoledì 21 settembre 2005, 22:16 Messaggi: 346 Località: Lombardia
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[:)]Ciao Wildspirits, sono andata a vedere i progressi del vs.lavoro col cavallo! Sono contenta davvero per voi (per tutto[;)]!!!)
ma non hai un po' di timore di non riuscire a governare Vant in caso di necessità?
Come potrebbe reagire a qualche imprevisto?
E gli zoccoli non si consumano?
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mercoledì 8 marzo 2006, 15:41 |
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Bebah
Utente
Iscritto il: venerdì 24 febbraio 2006, 18:32 Messaggi: 39 Località: Veneto
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Mi permetto di esprimere la mia piccola e modesta opinione in merito al piede scalzo. [:I]
Ho visto il tuo sito wildspirit, quello di cui hai messo in link non sono riuscita ad aprirlo.
Sono molto contenta dei progressi ottenuti con il tuo Vant!
Ma ti sei dimenticato di far presente che quando si sferra un cavallo, solitamente lo stesso deve attraversare un periodo di transizione in cui il piede piano piano cambia forma, si adatta, e fa "il callo". Da quello che racconti nel tuo sito pare che Vant non abbia assolutamente sofferto la mancanza del ferro. Siete stati fortunati! Vuol dire che ha uno zoccolo robusto di suo...ma ci sono cavalli che una volta sferrati (e questo è il caso che cita Rhox mi pare) passano le prime 3 settimane a camminare sulle uova, e non sono assolutamente montabili!
Piano piano cominciano a muoversi al passo...poi prendono più confidenza e riescono a trottare, fino a riuscire a galoppare.
Ma solitamente su terreno morbidi. Generalmente il tempo di transizione va sui 6-8 mesi, considerando che piano piano bisognerà farlo camminare sui ciottolati, sterrate e asfalto per far abituare l'unghia anche a quel tipo di terreno, e allora si comincerà a montarlo sempre su terreni morbidi.
Insomma, non è una cosa facile, e soprattutto non tutti hanno voglia di lasciare la via vecchia (che è già provata) per quella nuova, in cui il cavallo deve stare fermo per un bel po', tu non lo puoi montare, e addirittura per il primo periodo lo vedi soffrire.
Bada che io sono favorevolissima al piede scalzo! [;)] Ma voglio solo mettere a conoscenza di quelli che sono i fatti veri e propri e in cosa si può incorrere.
In questo sito è spiegato tutto molto bene.
http://www.barefoothorseitalia.it
Ah, per sferrare il cavallo, spero che il tuo maniscalco abbia almeno frequentato un corso di pareggio naturale, perchè il pareggio naturale è molto diverso da un pareggio fatto dal maniscalco.
Che altro dire? Ah sì, se si vuole tenere un cavallo sferrato, bisogna che conduca il più possibile una vita da cavallo. => non chiuso in box per 24 ore. Un cavallo scalzo in box non ci può stare. L'unghia si consumerebbe/marcirebbe a contatto con le urine. Bisogna che il cavallo abbia possibilità di muoversi il più possibile e non stazioni nelle sue feci insomma! [:)]
Ecco un'altro motivo per cui il piede scalzo non prende piede (bel gioco di parole!). Parecchie persone tengono il loro amato quadrupede in box per parecchio tempo durante il giorno.
Il consumo dell'unghia? A meno che non ci macini un centinaio di km al giorno, l'unghia una volta fatta e abituata non si consuma tanto da non doverla ripareggiare. Ergo servono pareggi ogni tot, proprio come per le ferrature.
In merito alla "britlessbridle" dico che mi sembra un'ottima alternativa all'imboccatura, ma per uscirci in campagna ci penserei bene... [8)]
Mamma mia...ho scritto un papiro!! [:0]
_________________ La vertigine non è paura di cadere...ma voglia di volare!
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mercoledì 8 marzo 2006, 17:22 |
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wildspirits
Utente
Iscritto il: mercoledì 4 gennaio 2006, 18:31 Messaggi: 58
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Ciao Bebah, hai fatto bene a scrivere tutto questo, per chi eventualmente non si è letto attentamente i siti a cui facevamo riferimento. Il creatore del sito barefoot italia ha imparato a pareggiare da quello del sito proequo, (tanto per non fare nomi)che sono 40 anni che lo fa, e con il quale siamo in contatto. Infatti i siti americani di barefoot fanno riferimento a proequo in Italia. Stiamo cercando di organizzare un convegno a Montagnana sul piede scalzo con lui, in occasione di una manifestazione che si terrà in Maggio. Vi terrò informati se vi fa piacere, parteciperanno cavalieri Pellerossa e Mongoli.
Hai ragione, è un impegno grosso, noi siamo stati fortunati, ma il cavallo di più, perchè ci siamo presi questo impegno per il suo benessere.
Come diceva un antico saggio "E' meglio accendere una piccola fiamma piuttosto che imprecare contro una grande oscurità".
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http://www.wildspirits.it
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mercoledì 8 marzo 2006, 18:41 |
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wildspirits
Utente
Iscritto il: mercoledì 4 gennaio 2006, 18:31 Messaggi: 58
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Per Revenge: posteremo anche delle immagini da cui si vede chiaramente che a distanza di pochi giorni gli zoccoli posteriori si sono allargati rispetto alla forma del ferro tolto. Abbiamo notato anche che nello stare libero nel paddock il cavallo non sgroppa più...forse erano continui tentativi di eliminare quel fastidioso impedimento dai posteriori. Riguardo il consumo non c'è da preoccuparsi...il cavallo ha gli zoccoli durissimi e lavorando in campagna l'attrito avviene sul terreno erboso. La crescita anzi, sarà da mantenere pareggiata da parte del maniscalco.
Per quel che riguarda la condotta una volta operata la scelta del benessere del cavallo, bisogna farsi carico dei propri limiti e delle conseguenti responsabilità. Ti ripetiamo che non è stato un improvviso passaggio dall'oggi al domani, ma il naturale sviluppo di un addestramento tuttora in progredire. Stiamo valutando di volta in volta come creare nuovi stimoli e rinforzando le sue risposte, variando il più possibile gli schemi fino ad ora adottati. Soprattutto stiamo insistendo sul concetto di fermata in ogni condizione... Per ora tutto funziona al meglio. Ci sono tutte le premesse per un progresso che sicuramente non ci farà rimpiangere l'uso dell'imboccatura, che per altro sollecitavamo pochissimo, optando per l'impiego di comandi vocali.
Cari Saluti, Wilds
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mercoledì 8 marzo 2006, 19:05 |
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revenge
Utente
Iscritto il: mercoledì 21 settembre 2005, 22:16 Messaggi: 346 Località: Lombardia
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[:)] Wild, per favore, quando organizzate questo convegno, potresti inserire il messaggio anche nel topic "Frisoni"? Così sono più sicura di non perderlo! Grazie![;)]
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giovedì 9 marzo 2006, 11:35 |
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wildspirits
Utente
Iscritto il: mercoledì 4 gennaio 2006, 18:31 Messaggi: 58
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Certo, non mancherò[;)]
Stamattina siamo stati a Montagnana per lavoro, ci hanno detto che questa manifestazione (che doveva sostituire il Palio dei Fiori in Maggio) si terrà in estate (Giugno-Luglio)e avremo quindi tutto il tempo di organizzare le cose al meglio...
Ciao![:)]
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giovedì 9 marzo 2006, 14:47 |
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wildspirits
Utente
Iscritto il: mercoledì 4 gennaio 2006, 18:31 Messaggi: 58
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Un altro link per il barefoot: http://it.geocities.com/alex_brollo/
Ci sono traduzioni dettagliate dai siti stranieri, molto interessanti da visitare anche in lingua originale.
I primi quattro parlano del barefoot e l'ultimo è quello del dott Cook che avevo già postato.
Ciao [:)]
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giovedì 9 marzo 2006, 15:17 |
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paola83
Utente
Iscritto il: domenica 13 novembre 2005, 18:36 Messaggi: 337 Località: Lombardia
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Scusate se torno sull'argomento imboccature. Sono da sempre molto affascinata dall'idea di montare solo in capezza, ma uscendo solo in passeggiata mi fa paura il FAMOSO imprevisto. E' vero che ne 95% dei casi basta la voce ma devo ammettere che nel restante 5% l'imboccatura mi ha fatto comodo! In un campo chiuso è diverso ma fuori l'idea mi spaventa un po'...non voglio farmi male nè farne al cavallo. Cmq, è possibile abituare anche un cavallo che abbiamo sempre usato con l'imboccatura o bisogna partire da zero? ciao e grazie[;)]
_________________ I cavalli parlano con i più piccoli movimenti..."
Seabiscuit - un mito senza tempo
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giovedì 9 marzo 2006, 16:59 |
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wildspirits
Utente
Iscritto il: mercoledì 4 gennaio 2006, 18:31 Messaggi: 58
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Ciao Paola,
si tratta di instaurare il giusto rapporto di fiducia con il tuo cavallo, è non è cosa che può avvenire dall'oggi al domani, ma dedicando tempo e impegno nel cercare un risultato diverso. Tu meglio di chiunque altro conosci il tuo cavallo, abitualo ai comandi di voce, lavora molto in arena finchè sei sicura che entrambi avete fiducia l'uno nell'altro. <u>Per quel che riguarda la mia esperienza</u>, quando sei fuori in aperta campagna, dove il cavallo non ha conoscenza del territorio, devi essere tu il punto di riferimento per ogni sua decisione. Devi essere responsabile per entrambi...mai mettere in pericolo te o lui, mai pretendere che faccia cose verso le quali è riluttante senza cercare il risultato in piena calma e per gradi. Se gli concederai questa fiducia, che ha come base la sua stima nei tuoi confronti, allora per gradi potrete affrontare le varie situazioni che si presentano nelle passeggiate. Vedrai che di fronte agli imprevisti si appoggerà al tuo consiglio, dopo aver ascoltato il suo istinto, che gli dice di fermarsi a considerare cosa sta avvenendo. In questa fase dovrai essere tu a mantenere la freddezza e a tranquillizzarlo.
Un'altra cosa che potrebbe esserti utile è uscire in compagnia con un altro cavallo esperto, con qualcuno di cui ti fidi e che sia disposto a seguirti in questa sperimentazione, facendo solo passo e un po' di trotto e possibilmente in un posto tranquillo...
Esistono molti tipi di testiere che danno controllo senza imboccatura, io utilizzo una capezza modificata che ho realizzato con un progetto americano, che per la sua forma ti consente il controllo in caso di necessità senza provocare dolore.
Ciao[:)]
La capezzina modificata
. [img]/public/uploaded/forum/wildspirits/200639174630_capezzina2.jpg[/img] 93,3 KB
. [img]/public/uploaded/forum/wildspirits/200639175633_tuftsart.jpg[/img] 6,38 KB
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giovedì 9 marzo 2006, 18:46 |
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rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
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wildspirits ha scritto: quando sei fuori in aperta campagna, dove il cavallo non ha conoscenza del territorio, devi essere tu il punto di riferimento per ogni sua decisione. Devi essere responsabile per entrambi...mai mettere in pericolo te o lui, mai pretendere che faccia cose verso le quali è riluttante senza cercare il risultato in piena calma e per gradi. Se gli concederai questa fiducia, che ha come base la sua stima nei tuoi confronti, allora per gradi potrete affrontare le varie situazioni che si presentano nelle passeggiate. Vedrai che di fronte agli imprevisti si appoggerà al tuo consiglio, <b>dopo aver ascoltato il suo istinto, che gli dice di fermarsi a considerare cosa sta avvenendo.</b> In questa fase dovrai essere tu a mantenere la freddezza e a tranquillizzarlo.
vorrei solo rpecisare due cose: tu indichi un territorio non conosciuto come luogo in cui il cavallo ripone la fiducia in te.. e a casa come la metti?
anche i miei cavalli nel territorio sconosciuto sono angioletti.. a casa conoscono perfettamente il territorio e di sicuro non meno propensi a stare a sentire esclusivamente me.. come qualsiasi cavallo..
inoltre preciso che il cavallo istintivamente scappa.. poi riflette.. in caso di spavento può avere una fiducia grande come il mondo in te, ma scapperà sempre per un pezzo.. dopo di che si fermerà a riflettere.. SEMPRE E COMUNQUE..
è una preda e in caso di pericolo non bada a nulla e nessuno.. infatti lì'incarico del cavaliere è minimizzare la reazione dettata dall'emisfero destro del cervello, quello istintivo e far dominare quello sinistro, razionale..
ma in caso di spavento comunque è difficile farlo nella frazione di secondo utile a bloccare ogni tipo di reazione del cavallo..
io resto dell'idea che fuori c'è sempre un'incognita che non va minimamente sottovalutata.. e un'imboccatura consente un controllo superiore.. ed evita spesso che cavalloe cavaliere si facciano male.
poi.. il cavallo non sopporta l'imboccatura? beh.. esistono gli hackamore, i bosal..
_________________ una gara la vinci quando arrivi al fondo..
...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...
..sono tua...
"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."
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giovedì 9 marzo 2006, 19:40 |
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Nicola
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Quoto Rhox e aggiungo...
E' provato da numerosi studi come la distanza media di fuga sia di circa mezzo chilometro.
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giovedì 9 marzo 2006, 20:22 |
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wildspirits
Utente
Iscritto il: mercoledì 4 gennaio 2006, 18:31 Messaggi: 58
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Io ho scritto e sottolineato che parlo della mia esperienza personale e ho scritto che esistono vari tipi di testiere senza imboccatura. La scelta della testiera che abbiamo fatto per il nostro non necessariamente può andare bene per tutti, ma finchè non si prova non si può sapere...
Probabilmente oltre al lavoro svolto, siamo stati fortunati con il nostro cavallo, che dimostra di avere una gran testa. Inoltre intorno a casa mia in campagna non esistono pericoli mortali... Sono passato di fianco a delle ruspe che lavoravano sugli argini, di fianco agli irrigatori, alle pompe idrovore, ai trattori con l'erpice, ai cacciatori con i cani, alle coppiette imboscate sulla proprietà [:o)] non ho mai incontrato un leone...ho solo detto che bisogna evitare di mettere il cavallo in situazioni pericolose, una normale passeggiata in campagna non ne presenta. Consideriamo che io monto un Frisone e <u>considero le cose in base alla mia esperienza con questo cavallo</u>.
Una certezza esiste: il ferro in bocca è comunque dannoso e doloroso anche a cavallo fermo e non montato!!! Non voglio convincere nessuno che la condotta senza imboccatura è in assoluto la cosa migliore, chi ha le condizioni per farlo, che lo faccia. Chi non ha queste condizioni può provare a costruirle. Ricordiamoci che esiste <u>sempre</u>un'altra strada...ma non tutti sono disposti a lavorare attendendo che i risultati arrivino al momento opportuno.
Vuoi un'esempio? Una volta ho atteso 6 mesi prima che un Gufo Reale giudicato inaddestrabile mi volasse sul pugno ma alla fine il risultato è giunto, perchè non ho avuto fretta. E' la dannatissima fretta che porta a commettere errori che poi si riperquotono in una catena che ci obbliga a continui ripieghi.
Io sono nemico della fretta e in ogni cosa che faccio mi applico con convinzione, costanza e immaginazione. Del resto si sa: tutto ciò che ha valore richiede tempo. Vale tanto per un'opera dell'uomo o per il conseguimento dell'addestramento di un cavallo, inteso come individuo vivente e non come forza motrice incontrollabile.
A mio avviso esiste un solo modo per conseguire un risultato effettivo ed è di provare tutte le soluzioni possibili, nessuna esclusa nel perseguire saldamente il proprio intento. Andare in campagna senza imboccatura è una soglia attraverso la quale si deve passare per <u>conoscere veramente il proprio cavallo</u>....vedilo come un mio personale parere che tu lo condivida oppure no. Io non temo nulla...non per incoscenza, ma per aver accettato ogni volta la sfida che la vita mi ha proposto, con conoscenza delle mie possibilità e con coraggio.
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http://www.wildspirits.it
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giovedì 9 marzo 2006, 22:16 |
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kimberley
Utente
Iscritto il: lunedì 21 marzo 2005, 23:49 Messaggi: 1175 Località: svizzera
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Quello che mi sembra si stia tralasciando, è che un cavallo NON È NATO CON IL CAVALIERE IN SCHIENA. L'imboccatura, oltre a permettere un certo controllo, è stato sempre più considerato un mezzo, leggero, per aiutare il cavallo a trovare la posizione migliore per portare correttamente il peso del cavaliere.
Il lavoro alla redine, o in distensione, non è solo ed unicamente un fattore estetico o importante per chi gareggia. è importante per il cavallo. Infatti se la posizione è corretta, ed ottenuta con un lavoro corretto, il cavallo potrà portare il nostro peso in modo più sano..
_________________ perchè il mio cavallo è una zebra..e ne va fiero..
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venerdì 10 marzo 2006, 0:07 |
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wildspirits
Utente
Iscritto il: mercoledì 4 gennaio 2006, 18:31 Messaggi: 58
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kimberley ha scritto:
Quello che mi sembra si stia tralasciando, è che un cavallo NON È NATO CON IL CAVALIERE IN SCHIENA. L'imboccatura, oltre a permettere un certo controllo, è stato sempre più considerato un mezzo, leggero, per aiutare il cavallo a trovare la posizione migliore per portare correttamente il peso del cavaliere.
Il lavoro alla redine, o in distensione, non è solo ed unicamente un fattore estetico o importante per chi gareggia. è importante per il cavallo. Infatti se la posizione è corretta, ed ottenuta con un lavoro corretto, il cavallo potrà portare il nostro peso in modo più sano..
Un morso (qualsiasi morso) causa dolore al cavallo, anche se il cavaliere non ne è consapevole
Il dolore ed altre conseguenze fisiopatologiche danno origine nel cavallo a problemi comportamentali più comuni e più gravi di quanto si era precedentemente supposto
Le manifestazioni del dolore causato dal cavallo possono essere classificate in quattro gruppi (paura, fuga, lotta e blocco)
Tutte le reazioni precedenti sono varianti della PAURA, e tutte aumentano la probabilità di incidenti sia per il cavallo che per il cavaliere
l'imboccatura è una causa comune di asfissia (‘pesantezza del fiato', 'respiro rumoroso', 'soffocamento') e dovrebbe essere sempre preso in considerazione nella diagnosi differenziale della neuropatia laringea ricorrente (emiplegia laringea)
l'imboccatura è una comune causa di molte malattie elencate in passato fra quelle “a causa ignota” (la sindrome della testa scossa, la dislocazione dorsale del palato molle, l'intrappolamento epiglottico, il collasso della trachea, e il sanguinamento polmonare)
l'imboccatura è una causa comune di azione di scarsa qualità, di piede incerto, di andatura corta. Poiché riduce l'apporto di ossigeno, i cavalli da corsa, in modo particolare, sono soggetti a affaticabilità prematura, a collasso, a cadute e a fratture ossee degli arti
L'eliminazione dell'imboccatura porta benefici non solo quelli che cavalieri identificano come “cavalli che odiano l'imboccatura”, ma anche ai cavalli nei quali i cavalieri non hanno mai riconosciuto tale avversione.
La rimozione dell'imboccatura rende l'equitazione più sicura, più semplice e più gratificante per il cavaliere
La rimozione dell'imboccatura migliora le prestazioni, riduce gli incidenti e aumenta il benessere del cavallo.
vai a leggerti il resto http://it.geocities.com/rem_tabi/fob.html
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venerdì 10 marzo 2006, 0:24 |
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wildspirits
Utente
Iscritto il: mercoledì 4 gennaio 2006, 18:31 Messaggi: 58
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"Dal 1998, l'autore ha pubblicato moltissimo sull'argomento degli svantaggi dei morsi e i vantaggi delle testiere senza imboccatura. Due libri, sei articoli su riviste scientifiche e altri 10 su riviste di equitazione hanno confrontato criticamente l'imboccatura e il metodo di comunicazione senza imboccatura. Inoltre, autori indipendenti hanno pubblicato altri 30 articoli sul metodo senza imboccatura su giornali di equitazione in vari paesi del mondo."
Ragazzi, continuate a tenere la testa sotto la sabbia, solo perchè fa più comodo.
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venerdì 10 marzo 2006, 0:29 |
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