..mmm ho un po' le idee confuse..
..dunque..la storia e' un po' lunghetta..
..con le lastre della visita di compravendita 3 anni fa' il mio veterinario ha trovato un pochino di navicolare agli anteriori di rondo che e' cosi' da anni e non si e' mai infiammato ma aveva consigliato una ferratura a uovo con napoletana..dato che era molto pesante il mio maniscalco me l'ha sconsigliata cambiandola con una ferratura di alluminio a uovo..poi sono arrivati i ferri rollanti e dato che con quelli a uovo la pulizia non e' facile abbiamo provato con i ferri di alluminio rollanti che andavano benone direi..
..oggi l'ha ferrato e nel parlare il maniscalco mi ha consigliato di tornare a dei ferri normali che avrebbe smussato lui come quelli rollanti..mi ha spiegato che se non ha problemi di zoppia e' meglio che il piede sia piu' comodo..dice che i ferri rollanti non aiutano molto il navicolare in quanto sono un po' costrittivi e piu' corti..mmm e' 2 anni e mezzo che era ferrato cosi'..sono un po' perplessa..qualcuno sa chiarirmi le idee??
ps.non che non mi fidi del mio manoscalco eh..anzi ha molta esperienza ci mancherebbe..ma a livelli di spiegazione non ho molto capito..

Io direi di non lasciare una ferratura che funziona bene per una che non si sa come funzionerà, poi vedi tu......
Se i ferri rullanti che sta usando sono corti, basta mettere una misura in piu, no??

..eh il problema e' che una misura in piu' non cè..o meglio la misura successiva e' enorme..e quella che ha e' giusta giusta..

In italia ci sono tante aziende che producono ferri del genere, sicuramente cambiando marca, magari si trova qualcosa di piu appropriato.

..provero' a chiedere bene anche al veterinario cosa ne pensa e al maniscalco se non trova altre marche..sara' pero' oggi ho montato rondo con la nuova ferratura e mi sembrava davvero bello..piu' slanciato..e avanzava di piu'..bhoo..

Nella storia c'è un aspetto che mi lascia un po' perplesso: la diagnosi di navicolite solo attraverso le radiografie, senza gli altri elementi del quadro, e in particolare senza alcuna zoppia. In genere, le cose vanno diversamente: episodi più o meno ricorrenti, e all'inizio poco chiari, di zoppia che dopo parecchio tempo si associano a alterazioni delle radiografie e alla diagnosi di navicolite... meglio, molto meglio così. Ma - non potendo considerare la diagnosi sicura - io non mi sposterei molto dalla routine di una ottima ferratura "normale".

Nel caso poi la navicolite venisse confermata dai fatti (speriamo di no!) se ne può riparlare, e in quel caso penso non sarebbe male prendere in considerazione tutte le opzioni per il suo trattamento, comprese quelle più recenti: vedi l'articolo del veterinario Tomas Teskey Riconsiderare la navicolite.

cucciolo io uso dei nuovi ferri rullanti specifici x la navicolite, effettivamente ce ne sono di diversi tipi in settimana ti faccio la foto dei mie e te li faccio vedere se t'interessa, prima usavo i classici rock and roll, quelli di ora sono simili ma tutti aperti e con i tacchetti sul tallone

..grassie..

ciao a tutti, sono una nuovissima entrata nel forum.
Leggendo questa discussione su navicolite, ferrature correttive e metodi alternativi mi è venuta un po' di angoscia...
Al mio cavallo è stata diagnosticata la navicolite un paio di mesi fa. Il mio vet (che reputo assolutamente competente) ha infiltrato le borse dei navicolari e prescritto una ferratura a uovo in alluminio, spiegandomi però che questo è solo un "tamponare" la situazione, perchè generalmente l'efficacia dell'infiltrazione è limitata nel tempo, per cui sarà necessario in un futuro abbastanza prossimo effettuare la nevrectomia.
Dopo aver letto l'articolo "riconsiderare la navicolite" ho qualche dubbio, o meglio parecchi dubbi, sull'opportunità di fare questo intenvento. Le spiegazioni del vet e dell'articolo non coincidono....e io non vorrei che a rimetterci fosse il mio povero cavallo. Qualcuno sa darmi spiegazioni più approfondite in merito? Insomma, fare o non fare l'operazione? In ogni caso non ho capito il metodo di cura del vet dell'articolo...potete spiegarmelo?
Il cavalllo ha 14 anni, ora è perfettamente dritto, lavora in piano tutti i giorni e salta una o due volte a settimana, generalmente piccoli esercizi. In gara usciamo poco e facciamo cat basse (100-110).
Sono grata a chi potrà darmi delucidazioni.

E

Tomas Teskey si basa sulla riabilitazione mediante sferratura e pareggio barefoot. Si tratta di una novità recente, che "ribalta" completamente l'approccio alla malattia navicolare, a partire dalle cause e dal meccanismo con cui si produce. Vi sono nuove ricerche (veterinaria accademica classica, non "alternativa") di anatomia patologica veterinaria, a sostegno di questo nuovo approccio, ed in particolare gli studi del dott. Bowker: http://www.cvm.msu.edu/research/efl/ ed altro.

Purtroppo si tratta di una novità troppo recente per essere conosciuta (e soprattutto, verificata in prima persona) dalla maggior parte dei veterinari. Chi prende la strada indicata da Teskey, deve trovare un ottimo pareggiatore barefoot, meglio ancora se in contatto con uno dei pochi veterinari che hanno esperienza diretta della riabilitazione barefoot. Oppure "lanciarsi" in un'avventura personale, che sarà per forza difficile e di esito incerto.

Se vuoi, scrivi una mail alla BHI per sapere se nella tua zona potresti trovare assistenza: il sito è http://www.barefoothorseitalia.it e trovi varie cose che potrebbero interessarti.

Grazie mille per la risposta.
Avevo intuito che la tecnica descritta fosse quella del barefoot.
L'altro mio vet, in una sua recente visita all'altro mio cavallo (al prato e sferrato da ormai 5 anni) mi aveva fatto notare come i suoi piedi fossero migliorati notevolmente e mi aveva parlato di questa tecnica del barefoot, che un suo collega della zona di roma applica con, a suo dire, ottimi risultati. In effetti io stessa noto come il cavallo abbia i piedi più belli, più sani e come la zoppia per cui era stato fermato è scomparsa....ma sinceramente credo anche sia merito del riposo: non lavorando ma muovendosi se come e quando gli pare si "risparmia" se sente male e si "usa" se si sente di farlo. Purtroppo questo non è applicabile all'altro cavallo, a meno di mettere al prato anche lui.
Come tutte le idee nuove e rivoluzionarie questa lascia un po' perplessi... la ferratura non è nata per aiutare il cavallo, proteggendo lo zoccolo e "aggiustandolo" se necessario? E' davvero applicabile ad un cavallo che lavora quotidianamente, soprattutto se affetto da patologie? non si rischia di privarlo di un aiuto? Insomma, tutto questo va a cozzare con quello che ci hanno sempre insegnato in merito a ferratura, correzioni etc....
Andrò a visitare il sito che mi hai indicato, questa cosa mi interessa parecchio.
Grazie ancora

E

non entro nel merito della navicolite, se n'è parlato a lungo sul forum, puoi usare la funzione cerca e troverai di sicuro spunti interessanti..

entro solo nel merito della nevrectomia, pratica ormai superata in quanto non è detto che risolva il problema(dopo qualche anno i nervi possono "risaldarsi" e riacutizzare il problema), oltre ad essere pericolosa per infortuni futuri(il cavallo non sente male e può peggiorare la situazione)..
ci sono cure mediche che risolvono quasi tutti gli stadi della malattia senza ricorrere a una pratica così invasiva e drastica come la nevrectomia..
a mio parere meglio mettere il cavallo a prato o usarlo per lavori più leggeri che risolvere il problema così

Concordo con Rhox. Inoltre il mio ex istruttore parlando proprio di questa operazione mi ha detto che gli risultava che in cross i cavalli che hanno subito la navectomia non sono più accettati e che stavano pensando di applicare questa regola anche alle altre discipline (poi non credo che abbiano ancora deciso niente) poichè non avendo più sensibilità all'arto c'è il rischio di incidenti gravi (è stato presente ad un incidente causato proprio dalla non sensibilità del cavallo che è finito con l'abbattimento.)

Per nothingasitseems: non hai più provato a montare il tuo cavallo scalzo per vedere come va?

Ancora una cosa sulla nevrectomia, un intervento che, eliminando il dolore, consente di usare ancora per qualche tempo il cavallo "finchè dura", ma a caro prezzo, come già detto.

Nel migliore dei casi, se il cavallo nel frattempo non si è fatto male o se non sono subentrate altre complicanze come i cosiddetti, dolorosissimi "neuromi da amputazione", prima o poi la sensibilità ritorna, perchè i nervi hanno la capacità di rigenerarsi. In quel momento, spesso si consiglia di "gettare la spugna": cavallo al prato, se va bene; abbattimento, se va male. Il reintervento di nevrectomia è possibile, ma molto più complesso, e dall'esito molto più incerto, del primo (se c'è in ascolto un veterinario mi corregga se sbaglio).

Bene, nel momento della "recidiva" ci sono di nuovo possibilità di riabilitazione barefoot. C'è ancora una volta la possibilità di tentare questa strada. Non è ancora troppo tardi.

Ma è mai possibile che per neanche una volta ci sia consentito di parlare di mascalcia, senza continuamente leggere di barefoot?
Io proporrei una sezione dedicata esclusivamente al barefoot, cosi tutti potremmo scrivere nella sezione che piu ci aggrada.