Il modo in cu alza l'anteriore mentre esce dal box, la direzione dello sguardo, come protende il collo e soprattutto quando vede la sella sta fermo, altrimenti comincia a "ballare"... cose insignificanti, ma, sarà stata fortuna, ma ci ho sempre azzeccato! Anche quando lo lavora il mio ragazzo (lui sa quello che fà, ha montato per anni) io so già se scenderà soddisfatto, "arrabbiato", se sarà contento di come ha lavorato il cavallo o meno e ho sempre avuto ragione!

Piccoli gesti e piccole cose.. questo si chiama sesto senso...credo che possederlo sia un dono.

Non lo so...credo sia un bel legame profondo che se lavorato potrebbe unirci ancora di più...mi dicono sempre che io so farmi capire e riesco a capire chi non parla...sarò un'animale anche io Comunque spesso mi è capitato di sognare il cavallo in difficoltà e lo era davvero

sesto senso!!!! ribadisco, e non scherzo.. se lo hai davvero è un dono di Dio!!!!!!

Nulla togliere a frustifru...ma penso che tutti quelli che hanno a che fare con i cavalli si accorgano di quando è ok e ha voglia e lo spirito giusto di lavorare o se è in salute o meno.

Non tutti ..non tutti... fidati....

già..non tutti lo capiscono!anzi..una che monta con me ha montato ugualmente il suo pony sebbene fosse zoppo e continua a farlo...più che "capire" il suo è proprio menefreghismo ..mah..comunque sicuramente frustifru ,te e il tuo cavallo avrete un buonissimo rapporto..

Ti prego di non confondere una stupidaggine con un tentativo (riuscito o meno, non importa) di diminiure la tensione. D'altronde, avevo avvisato che il tema è "caldo" e probabilmente offensivo per qualcuno. Vedo che avevo ragione. In ogni caso, no, la mia tastiera non va da sola... tutte le stupidaggini che scrive sono farina del mio sacco.

Io condivido molte idee di Nevzerov, di Faillace, di Parelli, di McLean, di Tellington-Jones... e anche di Nika, di Nicola, di Andrea... tanto per nominare i primi che mi vengono in mente. Di nessuno di questi - ognuno dei quali sa, e sa fare, cose che io non so/non so fare - mi sognerei di dire che dicono sciocchezze. Di fronte a chi ha un insieme di idee, si possono fare due cose: "pescare l'errore" oppure "pescare il giusto". Di fronte a due monte (inglese e western) si possono cercare le diversità, e azzuffarsi su quale sia "migliore", o cercare le cose comuni (e, probabilmente, più "giuste" delle differenze).

Io sto cominciando a vedere delle "cose comuni" nei punti di vista (svariatissimi) sui cavalli e sull'equitazione... a me interessano quelle.

Mi sembra comunque che questo topic sia rimasto aperto abbastanza a lungo...e abbia alimentato abbastanza "flaming", cosa che sinceramente mi dispiace. Niente in contrario se propongo a un moderatore di valutare l'opportunità di chiuderlo?

penso che invece di chiudersi a riccio, convinti che il nostro modo di vedere le cose sia l'unico, bisognerebbe provare, studiare e verificare di persona...
non basta un video o un articolo per poter dire queste cose funzionano oppure no..bisogna, come si suol dire, sporcarcisi le mani...
di questo Nevzerov io, sinceramente, non conosco nulla..però sono passata attraverso molti istruttori ( tra cui una che faceva gare di potenza, il padre di un olimpionico, e altri)..nessuno mi ha dato quello che ho trovato con il mio attuale istruttore ( che holden almeno di nome conosci e credo che chi te ne ha parlato sia una fonte attendibile giusto?)..lui prende le varie tecniche..parelli eccetra e le applica all'equitazione ( prende quindi ciò che trova utile ) con risultati davvero ottimi...solo che probabilmente se io nn lo avessi conosciuto di persona, se non avessi visto con i miei occhi sarei rimasta ferma nelle mie precedenti posizioni....e penso, infine, che non si debba mai fare di tutta l'erba un' fascio....

Parole sante nika, parole sante........ti quoto completamente!!

La malafede di Alex nell'aprire questo topic vi è stata.
Perchè il passaggio che io ho citato è l'essenza della filosofia di questo personaggio; e nel suo sito è scritto in grassetto, ben evidenziato; non è un semplice "passaggio" tratto liberamente da me.

Il discorso di Nika non c'entra nulla quindi, nel senso che non entrerei nemmeno nel merito di un'analisi tecnica o comportamentale di un sistema che si basa su una simile filosofia.

Non possiamo assimiliare Nevzorov a Parelli o ad altri sistemi perchè, contraddicendosi con le sue belle fotografie, offre una visione che non contempla l'uso del cavallo come "mezzo" per raggiungere obbiettivi sportivi.

Qualcuno dovrebbe spiegargli che l'addestramento è un'attività che possiamo considerare l'80% di una pratica sportiva.


Ripeto, e sottolineo che è soltanto una mia visione personale.
Il mondo equestre è fatto di un sottobosco di persone che hanno avuto la sfortuna (o la poca lungimiranza) di incappare in esperienze incredibilmente povere sotto tutti i punti di vista.
Non hanno sviluppato alcuna conoscenza dell'animale e nessuno ha insegnato loro a migliorare la propria sensibilità per raggiungere l'equilibrio che io reputo vitale nel rapporto tra uomo e cavallo.

Sono queste persone che arricchiscono i vari Parelli, Roberts..e in questo caso anche Nevzorov.

Citando i primi due casi, parliamo di due persone che non fanno niente di molto diverso rispetto a ciò che farebbe un buon uomo di cavalli, con la differenza (e il merito..) di aver codificato un metodo che questo sottobosco di "scontenti" riesce ad applicare mediante dei giochi o delle pratiche.
In sostanza, agendo su schemi comportamentali del cavallo, aiutano chiunque, da zero, ad ottenere delle cose anche senza quella profonda sensibilità e conoscenza a cui ogni persona che si avvicina ad un cavallo dovrebbe auspicare .

Nel caso di Nevzorov è un facile meccanismo di "leva" sulla coscienza di alcuni di questi scontenti che nella loro vita hanno sempre e solo visto della cattiva equitazione.

paolo ma quante ne sai????!!!!!

il mio istruttore assimila parelli ai suoi sistemi....e non vedo cosa ci sia di tanto improponibile in questo....(forse ho capito male quello che intendevi)

Questo è gratuitamente offensivo, e vorrei delle scuse.... se non preferissi riderci sopra.


Vi sono molti passi che avrei dovuto riportare per dare un'idea della filosofia di Nevrozov. Ho preferito:
1. non dare per scontato che il lettore non ne sapesse niente;
2. lasciare che se ne facesse un'idea personale, dopo averlo avvertito che avrebbe anche potuto sentitsi offeso, esattamente come uno può sentirsi offeso da Carlo Faillace.


Anch'io ho fatto (troppo a lungo) parte di questo sottobosco. Chi ci sta, senza avere avuto la fortuna di trovare qualcuno che gli apra gli occhi, ha tutta la mia simpatia e la mia solidarietà. Se invece uno ha modo di conoscere (ossia di studiare e capire la comunicazione con il cavallo) e poi sceglie liberamente le tecniche più sbrigative e dirette, bè, allora la mia simpatia cessa.

In ogni caso, sono pochi quelli che si avvicinano per la prima volta al mondo del cavallo senza aver alcun contatto con un istruttore (più o meno regolarmente abilitato all'istruzione dei nuovi cavalieri). Se la mancanza di concetti base sulla corretta comunicazione con il cavallo fa sì che i semplicissimi, e tutt'altro che nuovi, principi di Parelli, ad esempio, vengano visti come una strabiliante novità, e se da questa ingenua stupefazione Parelli ricava lauti guadagni, non è certo colpa di Parelli (o di Nevzorov). La colpa ricade sugli istruttori, e a poco vale la scusa che "i clienti vogliono montare".

Nevzorov è chiarissimo: la sua filosofia non è per tutti. Anzi, è per pochissimi. Prendere o lasciare... Persone di cui ho una grande stima non lo tollerano. Altre di cui ho altrettanta stima ne sono entusiaste. Non esprimo giudizi. Non ho aperto questo topic per fare pubblicità a una "scuola" o a una "setta" a cui non appartengo. Come ho detto, sono solo membro del suo forum, e mi sto facendo un'idea. Non vedo niente di male nel fatto che altri se la facciano.
SONO STATO CHIARO?

Ritengo che non ci sia nulla di gratuitamente offensivo, considerando che nel passo che segue ammetti di aver pensato bene a cosa scrivere, omettendo volutamente la parte importante del discorso.





La sua filosofia è talmente esclusiva che fra i pochissimi "fortunati" non c'è nemmeno lui, visto che non la rispetta.