no ma davvero forse c'è ancora gente che pensa che domare e addestrare un puledro sia un giochetto per chiunque..
è vero può farlo chiunque..ma poi bisognerà fare i conti con i risultati..

sicuramente per domare e addestrare un puledro nel migliore dei modi ci vuole molta più esperienza di un cavaliere internazionale che si monta cavalli già pronti.. e preparati da chi??
ovviamente dal preparatore di puledri!!

Per me, il preparatore di giovani cavalli fa da "ruffiano" poi arriva lo stallone............per la serie: comincia a romperti tu le ossa, che poi arrivo io.

Bene; tagliamo la testa al toro facciamola finita.
La Interlenghi è una fior di amazzone con fiocchi e controfiocchi, perfettamente in grado di gestire un cavallo come Nadir che, a sua volta, è uno straordinario cavallo. Ce ne fossero di binomi così in Italia.

Per quanto al discorso cavaliere professionista che monta i puledri, in tutta Europa è una pratica comune di chi, intelligentemente, si vuole scegliere e preparare i cavalli. Faccio solo l'esempio dei Withaker o di tutti gli olandesi che ho visto personalmente costruirsi i puledri, sia che siano professionisti a livello olimpionico, che ragazzini alle prime armi.

E' un discorso che vado facendo da anni. Il sistema italiano non consente ad un professionista di dedicarsi ai puledri perchè questo ha tempo solo per preparare le gare dei circuiti che gli competono e non può portarsi dietro i puledri. Se, invece, avesse l'opportunità di poterli gestire su piccole garette d'esercizio di una sola giornata infrasettimanale, allora la sua vita sarebbe semplificata.
Ma ci sono dietro gli interessi dei comitati organizatori e finchè questi detteranno legge, non se ne verrà mai fuori.

riguardo i cavalli della Cacc... sono migliorati molto,la prima "linea"(francese,poi son passati ai tedeschi)...non ha funzionato molto(io lo so! ).
ora mi sembran dei cavalli decisamente qualitativi.

il preparatore di giovani è fondamentale,deve tra l'altro possedere una pazienza che non tutti i cavalieri al top hanno.
Però credo che la scelta su cosa "specializzarsi" (giovani o meno)sia dettata anche dalla propria situazione personale e dalle proprie possibilità.
Saranno rari,però ce ne sono cavalieri che portano a coppa del mondo cavalli relativamente giovani(tipo 9anni);che stavano portando "avanti" già da anni.... quella secondo me è il massimo della soddisfazione che puo avere un cavaliere.