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 l'allevamento italiano 
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Holden ha scritto:
Anche le caratteristiche territoriali non consentono un incremento dei numeri.


Questo a mio parere è vero solo in parte. Tolta la favorevole condizione climatica italiana, di territorio non ancora "urbanizzato" nel nostro paese è ancora sufficiente ad un aumento anche discreto dei numeri. Senza considerare che un fenomeno virtuoso di questo tipo arginerebbe un po di cementificazione gratuita.


giovedì 15 novembre 2007, 10:59
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Sì Nicola, ma la qualità dei pascoli?

La non urbanizzazione non è sufficiente dai...il terreno e la sua composizione è molto importante per la crescita del cavallo.

Poi, almeno qui al nord, l'agricoltura non lascia spazio a pascoli.

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La qualità non è mai un caso, è sempre il risultato di una nobile intenzione, di uno sforzo sincero; è la scelta più saggia tra molte alternative.


Ultima modifica di Holden il giovedì 15 novembre 2007, 11:05, modificato 1 volta in totale.



giovedì 15 novembre 2007, 11:02
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Holden ha scritto:
Sì Nicola, ma la qualità dei pascoli?

La non urbanizzazione non è sufficiente dai...il terreno e la sua composizione è molto importante per la crescita del cavallo.


Certo, ma, pur non essendo un agronomo, e avendo letto un po di cose circa l'alimentazione equina, credo che i buoni pascoli si possano ancora trovare, conservare ed anche migliorare.

Il caso dell'Alto Adige mi pare abbastanza emblematico.


giovedì 15 novembre 2007, 11:05
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Holden ha scritto:
Poi, almeno qui al nord, l'agricoltura non lascia spazio a pascoli.


Per fortuna l'Italia non è fatta solo di Nord, e lo dico con tutta l'invidia del caso. Detto per inciso, i posti dove sta Mady, per fare un esempio noto, sono splendidi, adatti all'allevamento, e per ora poco urbanizzati. Se ci fosse una volontà "comune" le soluzioni ci sarebbero.


giovedì 15 novembre 2007, 11:09
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perchè allora molti allevatori anche del centro italia (dove nonostante tutto paesaggi incontaminati e adatti all'allevamento ancora esistono) preferiscono allevare all'estro???

non sono allevatrice e credo che mai lo diventerò nella mia vita, ma ho la fortuna di conoscere persone che lo fanno e tutti bene o mano hanno le stesse problematiche!!
i costi alla fine credo siano una cosa determinante e tutti sanno che all'estero sono notevolmente minori rispetto alla nostra realtà!

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giovedì 15 novembre 2007, 11:33
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Forse una delle cause è il fatto che in altrio paesi l'allevamento è considerato come una branca della ricerca scientifica, e come tale gode degli incentivi ad essa legati.


giovedì 15 novembre 2007, 11:39
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Nicola ha scritto:
Forse una delle cause è il fatto che in altrio paesi l'allevamento è considerato come una branca della ricerca scientifica, e come tale gode degli incentivi ad essa legati.

Non credo Nicola; noi potremmo avere incentivi come nessun altro Paese al mondo ma la grossa parte di questi si frantuma nei carrozzoni che li gestiscono mentre una piccola fetta della torta è spartita sui campi di gara dove una politica scellerata distrugge i giovani cavalli a solo ed unico vantaggio dei cavalieri.

Sono decenni che dico che i soldi andrebbero investiti per aiutare gli allevatori a rinnovare ed aumentare il parco fattrici, accompagnandoli poi nel percorso allevatoriale esattamente come fanno i vari consorzi tedeschi ed olandesi.
Non dimentichiamoci, poi, che la figura dell'allevatore deve finire nel momento in cui il puledro passa all'attività sportiva quando, sempre supportato dal consorzio competente, dovrebbe passare nelle mani di un altro professionista: il preparatore.
Finchè non ci metteremo in mente che nell'iter di un cavallo sportivo esistono tre professionalità diverse, ciascuna con il sacrosanto diritto di non smenarci, gli allevatori saranno necessariamente quelli che rischiano di perdere di più.

A Holden vorrei dire che da qualche parte anch'io ho parlato del gravissimo problema dei nostri numeri, fattore determinante della nostra faticosa crescita e dei relativi, incredibili costi di gestione.
Pensate solo al problema di mantenere uno stallone che copre si e no 1 fattrice e mezzo all'anno.


giovedì 15 novembre 2007, 11:52
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sicuramente, ma credo anche che con tutte le buone intenzioni del caso noi in italia non arriveremo mai al livello di quei paesi!!

ed è un vero peccato perchè ne va proprio del nostro allevamento!!
se già con tutte le fatiche del caso riusciamo ad avere qualche buon soggetto, figuriamoci con un metodo "straniero" che aggevola maggiormente l'allevatore cosa riusciremo a fare!!
sarebbe un buon riscatto ma ahimè molto improbabile!

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giovedì 15 novembre 2007, 11:56
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Holden ha scritto:
Scusa Lucky, mi è sfuggito il passaggio...

Anche le caratteristiche territoriali non consentono un incremento dei numeri.


anche questo è vero ma solo in parte.......volete un esempio di allevamento al top non solo come qualita' ma anche come numeri?Il trottatore italiano.....li' siamo fortissimi ,e forse anche nel mondo del sella dovremmo guardare un po' tra gli allevatori dei trottatori e imparare qualcosa........

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giovedì 15 novembre 2007, 13:23
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Noi in Italia non abbiamo nemmeno i grandi pascoli che si hanno in Francia, Olanda, e Germania....e anche questo è un punto importante nell'allevamento...
Un altro punto è l'approvazione degli stalloni in Italia: è vero hanno genialogie ottime, se non migliori di quelle degli stranieri, in Italia abbiamo addittura le fattrici che hanno prodotto i cavalli migliori al mondo (sorelle piene di Quidam de Revel, la sorella di Cabdula du Tillard, Apocalipte Z e mmolte altre..) ma i nostri puledri non reggono neppure per sbaglio il confronto con i coetanei stranieri (a parte rarissimi casi)....perchè?

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giovedì 15 novembre 2007, 13:23
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Il problema dei pascoli può essere vero...ma secondo me il problema nasce perchè non c'è uno studio dati sperimentali per poter aiutare gli allevatori a lavorare al meglio.Le istituzioni come l' unire la fise e il ministero non fanno niente per aiutare gli allevatori...Non ha senso dare soldi e basta...Conosco alcu ni centri in cui si studia per migliorare il cavallo sportivo italiano e sinceramente la sensazione è che non importa niente a nessuno,se loro la pensano così come pensiamo di poter arrivare lontano?Si fa presto a dire all' estero hanno i pascoli e i prati, va bene noi non li abbiamo, ma studiando il territorio mettendo insieme le esperienze potremmo arrivare se non a risolvere qualcosa a ritrovarci meglio di adesso...Non è cosa che si risolverà in un anno, magari lavoreremo per i nostri nipoti ma sempre meglio che guardare sempre all' estero.Ma poi pensandoci bene è anche un problema di mentalità e purtroppo finchè non cambierà qualcosa, sarà sempre così...che tristezza... :?


giovedì 15 novembre 2007, 13:46
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cri&sbeauty ha scritto:
Noi in Italia non abbiamo nemmeno i grandi pascoli che si hanno in Francia, Olanda, e Germania....e anche questo è un punto importante nell'allevamento...
Un altro punto è l'approvazione degli stalloni in Italia: è vero hanno genialogie ottime, se non migliori di quelle degli stranieri, in Italia abbiamo addittura le fattrici che hanno prodotto i cavalli migliori al mondo (sorelle piene di Quidam de Revel, la sorella di Cabdula du Tillard, Apocalipte Z e mmolte altre..) ma i nostri puledri non reggono neppure per sbaglio il confronto con i coetanei stranieri (a parte rarissimi casi)....perchè?


Diciamo ancora una volta che i puledri buoni ci sono anche in Italia(il vincitore del Performance test degli Hannoverani è un sella italiano........(Avagon da Acorado II con proprietario campano) ma sono ancora pochi.......il perchè come dici tu tanti puledri con genealogie ottime poi non mantengano quanto promesso è dovuto a tantissimi motivi esterni alle dinamiche allevatoriali(PT,circuito giovani cavalli,scarsita'di preparatori per giovani cavalli,sbagliata politica di incentivazioni e disincentivazioni allevatoriali) e motivi legati al cattivo lavoro di tanti allevatori.....ti faccio un esempio,se ho in scuderia una bella fattrice,con genealogia''importante'',studio tutte le possibilita',trovo il seme di un grande stallone,poi nasce il puledro e lo tengo nel box o in un paddock di 20 mq alimentandolo in maniera empirica,anche se quel puledro sulla carta aveva tutte le possibilita' non reggera'mai il confronto.......all'estero (ma anche in alcuni nostri allevamenti) hanno un'attenzione maniacale al pascolo,al tipo di pascolo,alle caratteristiche orogeografiche(saliscendi,piccoli fiumiciattoli,ostacoli naturali vicino al foraggio o all'accesso al prato migliore).....il puledro si prepara gia' li' all'attivita' agonistica e puo' esprimere nel fenotipo tutta la potenzialita' del genotipo......per l'alimentazione nulla viene lasciato al caso.........sono grandi e piccole cose chefanno enormi differenze.

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giovedì 15 novembre 2007, 13:54
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conosco un'allevatrice di hannoverani di Treviglio..
beh lei fa nascere i puledri in italia, selezionando fattrici e stalloni puramente hannover.
una volta nati i puledri, appena sono in condizioni di viaggiare ( con qualke mese di vita si intende) li spedisce in Germania dove vedono solo prati e branchi di cavalli fino ai 3 anni..

evidentemente la qualità di vita è differente, ma il cavallo rimane italiano.


giovedì 15 novembre 2007, 16:23
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io conosco un allevamento...piccolo.....holden sa di chi parlo (A.M)....fa nascere i puledri....in italia....e poi li spedisce dritti dritti in Francia......purtroppo la realtà è questa....se le cose rimangano così...non potremo mai metterci a confronto con la Germania...l'Olanda...la Francia...

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"Non prendi una vita e la butti via in blocco solo per un piccolo difettuccio"....

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...Tu sei un grande campione...quando correvi la terra tremava,il cielo si apriva e i mortali si scansavano, ti aspetterò sul podio della vittoria...dove porgerò una coperta di fiori sul tuo dorso...


giovedì 15 novembre 2007, 17:17
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stessa cosa che mi è stata spiegata da una allevatrice...i costi quì sono troppo elevati. il cavallo una volta pronto, andrebbe venduto a prezzi che lo renderebbero invendibile, soprattutto se non si tratta di un fenomeno ma di un cavallo normale. questo allevamento spedisce i puledri i francia, crescono in spazi qualitativamenti migliori e a costi più bassi. e queste cose me le ha spiegate con grande rammarico per la situazione... :?


giovedì 15 novembre 2007, 17:45
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