Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 20:43 Messaggi: 156
Domanda per Omdecavaj (e simili)
Premessa: parto dal presupposto che la spinta in avanti (del cavallo, ovvio) sia generata dal disingaggio dei posteriori (e non dall'ingaggio, come ogni tanto si sente dire). Concordate?
Domanda: c'e' qualche esercizio specifico che possa migliorare, per l'appunto, il disingaggio? Aumentare la capacita' del cavallo di gettare indietro i posteriori, insomma...? Tenendo presente che alcuni cavalli hanno il disingaggio apparentemente "lungo", ma in realta' e' lunga la fase di sospensione del posteriore in aria, mentre lo "stacco" avviene presto... quindi la fase utile di spinta e' comunque corta (non so se s'e' capito... ).
lunedì 21 aprile 2008, 13:55
shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
Re: Domanda per Omdecavaj (e simili)
Non capisco perchè tu voglia allenare il disingaggio dei posteriori. Il risultato di un buon addestramento dovrebbe essere un posteriore più carico di peso e che quindi si ingaggia di più e spinge di meno. C'è qualche ragione in particolare?
lunedì 21 aprile 2008, 14:53
nabumax
Utente
Iscritto il: lunedì 24 dicembre 2007, 0:15 Messaggi: 409 Località: torino
Re: Domanda per Omdecavaj (e simili)
Cita:
parto dal presupposto che la spinta in avanti (del cavallo, ovvio) sia generata dal disingaggio dei posteriori
no non credo, parti male, la spinta è data dalla flessibilità di tutte le molle dunque da tutte e due le fasi
_________________ non ci sono piu' le mezze fermate di una volta
Ari, qui delle andature "ordinarie" a pochi gliene importa.... sembra quasi che l'addestramento sia tutto mirato a sviluppare le andature "straordinarie".
Per Omdecavaj: la domanda ha a che fare con l'efficienza della spinta nelle andature estese... quelle che servono nelle lunghe escursioni e nell'endurance, oltre che nell'ippica.
Vediamo se trovo uno spassosissimo video di cosa succederebbe in una gara di galoppo con un cavallo ben addestrato (alla riunione... )
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
lunedì 21 aprile 2008, 15:19
shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
Re: Domanda per Omdecavaj (e simili)
Bellissimo.. Ora ho capito qual'è la questione.. Parlo da estraneo alla materia, ma credo che l'estensione dell'incollatura possa aiutare..
lunedì 21 aprile 2008, 15:28
Ari11
Utente
Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 20:43 Messaggi: 156
Re: Domanda per Omdecavaj (e simili)
Cita:
Il risultato di un buon addestramento dovrebbe essere un posteriore più carico di peso e che quindi si ingaggia di più e spinge di meno
Beh... Alex mi ha un attimo preceduta! Conviene spiegare meglio...
Shyboy, per quel che so io di come si muove e lavora un cavallo, le finalita' che tu descrivi sono utili solo ed unicamente se l'addestramento e' orientato all'acquisizione di una maggiore mobilita' nel cavallo, oltre che alla capacita' di rilevare le andature ed eseguire figure particolari.
Io ho cavalli che vengono allenati ed addestrati per la velocita', e necessitano quindi di un tipo di equilibrio (e di postura) diametralmente opposto. Il potenziamento del "disingaggio", nel nostro tipo di lavoro, direi che e' un punto fermo da epoche immemori... solo che io ci ho sempre lavorato sopra in campagna, sfruttando determinate andature in salita. Volevo sapere se c'erano alcuni esercizi utili a questo, da eseguire in maneggio... tenendo presente anche che il miglioramento del disingaggio si ottiene potenziando la muscolatura che ne e' responsabile, ma anche allungandola, perche' una muscolatura forte ma corta non permetterebbe una fase di spinta lunga (il piede si solleverebbe da terra presto).
Cita:
la spinta è data dalla flessibilità di tutte le molle dunque da tutte e due le fasi
Beh, la locomozione di un cavallo e' abbastanza diversa da quella di una lepre o di un felino... non fosse altro che per la mobilita' diversa della colonna vertebrale. Specifichiamo ulteriormente, quando ho posto la domanda avevo in mente il trotto, come andatura.
La spinta vera e propria, poi, secondo me e' data unicamente dal disingaggio... l'ingaggio e', appunto, il "caricamento" della molla, se vogliamo. La spinta avviene quando la molla si scarica... e se tracciamo una retta tra il punto in cui il piede tocca terra (nel caricamento), e il punto in cui si solleva dal terreno, possiamo dire che la lunghezza di quella retta e' traducibile in "efficacia di spinta", in copertura di terreno, cioe'. Un grande ingaggio, con un mediocre disingaggio, potrebbe produrre una forte spinta dal punto di vista "energetico"... ma pochissima copertura di terreno.
lunedì 21 aprile 2008, 15:31
shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
Re: Domanda per Omdecavaj (e simili)
Grazie per la spiegazione ora è più chiaro.. Non è decisamente il mio campo non so, se omde ne sa qualcosa lascio la parola a lui..
Attenti ad Ari, è una volpona e ha fatto una domanda trabocchetto. Chi risponde, si autodenuncia come "simile" di omdecavaj ... a me non dispiace affatto, nonostante varie differenze mi sento "simile" e se potessi vorrei esserlo molto di più (e non solo per l'età), voi state attenti a quello che fate.
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
lunedì 21 aprile 2008, 15:47
shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
Re: Domanda per Omdecavaj (e simili)
Se per simili si intende che applichiamo gli stessi metodi allora non ho nessunissimo problema a dire che è vero quindi...
lunedì 21 aprile 2008, 15:49
Ari11
Utente
Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 20:43 Messaggi: 156
Re: Domanda per Omdecavaj (e simili)
Cita:
Attenti ad Ari, è una volpona e ha fatto una domanda trabocchetto.
Ueh!!! Ma che pubblicita' mi fai????
Era una domanda del tutto innocente, senza alcun trabocchetto... e si, "simili" vuol dire che mi interessa una risposta da persone che conoscano/pratichino/mastichino lo stesso metodo, per il semplice motivo che lo reputo un metodo abbastanza vicino al modo naturale del cavallo di muoversi e di lavorare da risultare interessante per me (che odio le forzature, le incongruenze e i danni da "violenza"). Per quel po' che lo conosco io, poi. Che faccio come vedete tutt'altro, ma penso che conoscere qualche esercizio in piu', se riesco a renderlo utile al mio, di lavoro, possa essere solo che un vantaggio.
P.S.: sull'estensione dell'incollatura siamo d'accordo, ovviamente questi cavalli lavorano con la linea dorsale dritta, il collo teso in avanti e la nuca aperta (naso in avanti).
lunedì 21 aprile 2008, 15:58
shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
Re: Domanda per Omdecavaj (e simili)
Le cose che mi vengono in mente sono tutte cose che probabilmente, da persona del mestiere o comunque esperta come sembri, sai già: lavorare su andature molto allungate, lavoro in salita come dicevi tu.. Non mi viene in mente altro, ma ci penserò su..
lunedì 21 aprile 2008, 16:38
nabumax
Utente
Iscritto il: lunedì 24 dicembre 2007, 0:15 Messaggi: 409 Località: torino
Re: Domanda per Omdecavaj (e simili)
Cita:
Un grande ingaggio, con un mediocre disingaggio, potrebbe produrre una forte spinta dal punto di vista "energetico"... ma pochissima copertura di terreno
un grande ingaggio e poco disingaggio è un cavallo fermo, viceversa è un cavallo veloce, ma la schiena?
la mia immagine era l'esempio estremo anche ammesso di avere esercizi che portino a ginnasticare un cavallo come un puma, se vuoi che spinga di più secondo me devi avere al tempo stesso un maggiore ingaggio, altrimenti c'e' disarmonia, qualcosa si rompe.. e difatti i cavalli con la schiena bloccata o rovesciata sono quelli che non ingaggiano tanto quanto spingono.. è questo che vuoi? diciamo che il posteriore che si ingaggia va a riprendersi la spinta lasciata da quello che si è disteso, non puo' essere altrimenti se vogliamo mantenere l'equilibrio orizzontale, prova tu a correre mettendo piu' forza nella spinta indietro di quello che avanzi con l'altra gamba, cadresti squilibrata in avanti.... e questo in un cavallo a 4 zampe secondo me imbarca la schiena...
quindi secondo me gli esercizi e le attenzioni da porre sono sempre gli stessi fino al massimo ottenibile con quel cavallo, quando al trotto i posteriori superano le orme degli anteriori come fa un puma, hai trovato il cavallo vincente e con la schiena perfetta
ma magari sbaglio e trascuro qualche dettaglio ipponanista
_________________ non ci sono piu' le mezze fermate di una volta
lunedì 21 aprile 2008, 17:02
Pannocchia
Utente
Iscritto il: martedì 11 ottobre 2005, 9:02 Messaggi: 58
Re: Domanda per Omdecavaj (e simili)
Forse vado OT ma questa esperienza mi sembra pertinente al discorso....
Seguendo i consigli di una mia conoscente che pratica endurance ho, da qualche tempo, iniziato a "svolgere" esercizi di allungamento fuori in campagna......non più di una/due volte la settimana, senza cambiare nulla riguardo a ciò che sto lavorando in campo ma, grazie a queste "piccole" dritte, ho valutato e gestito in modo un pò diverso le solite passeggiatine che facevo solitamente in completo relax.....
Niente di particolare, ad esempio chiedendo l'estensione dell'incolatura al trotto sui tratti rettilinei........
Il cavallo è stato visto recentemente dal mio istruttore che ha apprezzato il miglioramento dell'andatura del trotto, molto più elastico ed espressivo....(e calcolate sempre che io monto un Q.H.........!!)
Ora sto iniziando con il puledro....a chiedere un trotto più regolare in salita, a sentire che veramente il cavallo si tende in avanti.
E pensare che il tutto è nato dalla "disgrazia" di essermi spostata in un centro con un campo veramente piccolo dove non avrei potuto lavorare come avrei voluto..... Meno male che gli amici servono...!!...e da una sfortuna è nato un nuovo stimolo a provare, capire e "sperimantare" (ormai sono La cavia dell'equitazione Classica!! ).......
Morale: buoni insegnamenti possono arrivare da dove meno te lo aspetti.....(senza nulla togliere all'endurance, ci mancherebbe!!!!!)
lunedì 21 aprile 2008, 17:27
Ari11
Utente
Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 20:43 Messaggi: 156
Re: Domanda per Omdecavaj (e simili)
Cita:
e difatti i cavalli con la schiena bloccata o rovesciata sono quelli che non ingaggiano tanto quanto spingono.. è questo che vuoi?
No di certo... e non e' quello che ho, difatti. Io non ho problemi di schiene rovesciate o bloccate, Nabumax... te l'assicuro!
Sull'ingaggio... secondo me, ci vuole sicuramente un ingaggio sufficiente, per produrre una buona andatura allungata... ma senza eccedere, perche' superati certi limiti un ulteriore ingaggio richiede una flessione delle anche, e non e' certo quello che mi interessa ottenere. Sul fatto che a tale ingaggio corrisponda per forza un determinato disingaggio... non sarei del tutto d'accordo. Ci sono cavalli che buttano i posteriori fuori piu' di altri... e questo dipende dalla struttura delle fasce muscolari interessate da questo determinato movimento (che sono esattamente opposte a quelle che provocano l'ingaggio... ). Il lavoro in salita migliora questo movimento proprio perche' sollecita questi muscoli, non solo al potenziamento, ma anche all'allungamento... ed e' cosi' anche in campo umano, a dire il vero. Parlavo tempo fa con un marciatore... la lunghezza del passo, mi spiegava, non dipende tanto da quanto avanti buttano il piede... ma da quanto indietro riescono ad estendere la gamba, rimanendo in fase di spinta (con il piede ancora a terra). Piu' hai tonici polpacci e muscoli posteriori della coscia, piu' riuscirai ad allungare correttamente il passo, insomma...
Cita:
Meno male che gli amici servono...!!
Sono contenta!!!
Adesso pero' le voglio pure io, le dritte! Su!! Pensare, pensare!!!
Woxo.. questo é quello che mi piace di questo forum, esco una sera e al mio ritorno mi trovo 14 messaggi di un nuovo topic, in piu estremamente interessante. Prima di tutto rinnovo il benvenuto ad Ari11 grande esperta dell endurance. Avra sicuramente molte cose da insegnarci sul benessere del cavallo
Come prima cosa mi preme avvisare Max che stiamo parlando esclusivamente del trotto... quindi niente flessione delle anche, schiena completamente dritta, di molle non ce ne sono, piuttosto si parla di elasticita. Ora.. la questione é delicata ma volevo richiamare il discorso impegno dei posteriori non sotto l aspetto della riunione ma sotto quello dell allungamento dei muscoli e lo sviluppo dell elasticita. Siam d accordo che in una fase di spinta non c é impegno, i trottatori appoggiano il posteriore quasi perpendicolare all anca, in appiombo, pazzesco, però d altra parte si parla di un estrema elasticità muscolare che permette questa sforbiciata all indietro del posteriore, quindi a mio avviso bisogna uno riflettere sulla mobilità della schiena che con un lavoro eccessivo di spinta potrebbe irrigidirsi e due sull elasticità dei muscoli di tutta la zona posteriore, potenziamento si.. ma soprattutto elasticita.
Ora passo al mio personale pensiero per migliorare questi due punti. Il primo, ovvero il discorso schiena si risolve con parecchio lavoro in distensione ma non al trotto, bensi al passo, lo so che questo fa poco fiato ma d altronde il passo é un toccasana per la schiena e secondo me gioverebbe molto al trotto donando scioltezza. Il secondo invece che riguarda l elasticità lo risolverei usando un controsenso che sorprenderà Ari, Sto parlando del lavoro su due piste in quando visualizzo nell impegno dei posteriori non il fine stesso ma l allungamento di tutta la parete degli arti posteriori. Il video di Alex é carino ma non pensiamo che un cavallo che lavora sul impegno dei posteriori rimanga rinculato a se stesso, tutti gli esercizi su due piste servono si ad andare verso la riunione ma ricordiamo anche che servono per un discorso di scioltezza muscolare e psicologica del cavallo. Non solo.; volevo ricordare che un cavallo addestrato ad un buon piaffe puo saltare un metro e sesanta senza problemi al contrario di un cavallo addestrato ad un cattivo piaffe. Quindi per concludere volevo rassicurare sul discorso impegno dei posteriori, é vero.. non serve assolutamente al trottatore ma porta sicuramente ad altri vantaggi, certo.. se fatto in modo impeccabile La spinta é inversamente proporzionale all impegno ma l una completa l altra In fondo Ari quello che vuoi tu non é un cavallo che non impegni ma bensi un cavallo che sia in avanti sapendo dell esistenza dei suoi posteriori, poi ci pensa lui a spingere, ma prima.. deve conoscerli per poterlo fare
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