clari ha scritto:
Ok si parlava dei circuiti dei giovani cavalli e siamo finiti a parlare di tutt'altro. Comunque buzz mi hai detto che eri ad arezzo, dunque hai visto i campionati; Dimmi secondo te di tutti i cavalli italiani che erano in gara quanti ce ne sono che arriveranno a saltare una C6? Molti pochi ne sono sicura! e la maggior parte non salteranno mai un gran premio non certo per colpa di un cavaliere che li ha " bruciati" ma perchè di cavalli italiani che saltino un po' ce ne sono veramente ma veramente pochi. Ci sono cavalieri che montano nei circuiti vedi Lucchetti, zuvadelli, Vizzini, Moyerson, ecc... (posso farti una lista molto lunga) che non hanno nulla da invidiare agli stranieri, ne per capacità ne per voglia di lavorare. Questa gente se avesse sotto il sedere un cavallo vero farebbero risultati anche nei concorsi veri. La qualità dei cavalli allevati in italia è sicuaramente migliorata ma io di fenomeni italiani non ne ho ancora visto uno sorry!
Sicuaramnre ci vuole serietà, cognizione, rispetto per il cavallo, talento, voglia di lavorare,...per potersi definire un cavaliere e un professionista. Di fancazzisti ce ne sono tanti in Italia come ce ne sono tanti anche all'estero te l'assicuro e lo stesso vale per i cavalieri. è assolutamene vero che per quello che riguarda l'istruzione in germania c'è molta più serietà che in italia, dove sono più i distruttori che gli istruttori e dove l'interesse maggiore purtroppo sta nel guadagnare il più possibile che non nell'insegnare il meglio possibile. Garcia fa i miracoli con Albin che se lo montassi io penso non farei neppure una c3 zero, non sono un fenomeno ma non sono neppure l'ultima degli stupidi a montare. Ditemi un cavaliere di quelli forti in italia che al momento dispone di un cavallo in grado di fare zero ad un campionato internazionale a parte Herold e Nanta????????????? I miracoli non li fa nessuno, neppure Beerbaum senza cavalli!!
In linea di massima hai ragione, Clari, ma non completamente.
Così, di getto, mi sono venuti in mente alcuni cavalli Italiani che girano con successo negli internazionali Te li elenco come mi sono venuti in mente e, se non avessi fretta, te ne troverei infiniti altri.
Lohengrin di Villa Emilia, Fandango, Rododendra del Terriccio, Issimo di Valmarina, acquistato da Velin, As di Villagana approvato in Holstein e acquistato da quel consorzio, Igor del Cetona, Lucky Boy e tanti altri.
Io conosco veramente bene solo due dei cavalieri che hai nominato; bene vuol dire che Moyersoen ha montato per anni alcuni miei cavalli, e Lucia Vizzini ne monta ancora e la conosco da quando è nata; non sono mai stata in casa degli altri, dunque non posso dire nulla anche se li seguo in campo, Lucchetti da quando era proprio un ragazzino.
So, dunque, con quale impegno lavorano e come sia difficile anche per loro, trovare un cavallo da GP.
Però se lo costruiscono nel tempo, visto che i prezzi di questi cavalli sono proibitivi.
Sono d'accordo, invece, con chi dice che in Italia si lavora poco e male, perchè per quanto sia in costante aumento il nuero di cavalieri, quelli seri, quelli che lavorano, che si impegnano e fanno sacrifici, sono pochissimi.
Altra certezza è l'esiguo numero dei nostri prodotti, anche se ormai la qualità si è livellata all'Europa e purtroppo, gran parte di questo esiguo numero viene rovinata proprio da quei sedicenti preparatori che , forse, anche te hai visto ad Arezzo.
Ti auguro buon anno e spero di continuare il discorso nel 2006, mentre mi scuso per le castronerie che ho scritto, che non ho tempo di rileggere e che, comunque, ti invio