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 "caccia alla tigre" 
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
Ari11 ha scritto:
Beh, Andrea, al di la' del modo di dire le cose, che e' personale... tu trovi che in Italia (rimanendo in tema di equitazione, e annessi e connessi) ci sia un livello culturare di base elevato, una buona propensione alla ricerca, all'evoluzione, all'approfondimento di tanti argomenti, anche tecnici e/o scientifici? Io vedo che in Francia, in Germania, negli Usa, persino in Australia ci sono fermenti e movimenti di ogni genere, alcuni dei quali producono miglioramenti, innovazioni, persino in campo veterinario. In Italia cosa c'e'? :? Guarda te se trovi anche solo un testo interessante, in italiano... :shock:


Stiamo andando OT, comunque Ari : non trovi articoli in italiano semplicemente perchè la comunità scientifica ha eletto l'inglese come linguaggio internazionale.
I miei articoli sono stati pubblicati in inglese, abstract inclusi.
Ci sono parecchi italiani che scrivono e pubblicano in inglese e per lo più su riviste americane.
Per ciò che riguarda la veterinaria, non mi pare proprio che l'Italia sia da buttare.


giovedì 18 settembre 2008, 11:56
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
La mia esperienza personale si ferma ,dopo un certo punto, io di base sarei un fotografo e tecnico di stampa ai sali d'argento, con l'hobby del cavallo..

ora non saprei cosa risponderti Ari, ma allo stesso modo ripeto, basterebbe andare a pioltello e trovare un personaggio che lavora con i cavalli, che potrebbe insegnare tante cose a moltissima gente...e siamo in italia

solo che, come giustamente qualcuno dice, tutto quello che è estero è oro, e quello che è italiano e cacca... a me questo concetto non va giu..


giovedì 18 settembre 2008, 12:01
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
Io purtroppo sono amante della matematica e delle percentuali, e secondo me il mondo vive di matematica e tutto ciò che succede ha un riferimento o una spiegazione matematica, quindi vorrei dei numeri:
Quanti abitanti hanno questi stati stranieri?
Quanti "praticanti l'equitazione" hanno?
Quanti cavalli "abitano" in questi stati?
Quali sono le proporzioni percentuali tra questi dati?
L'america e l'australia sono paesi grandi, per girarli fino al secolo scorso o si usavano i cavalli, non c'era altro modo, il cavallo è stato una "cultura necessaria". Tra l'altro popoli nati dalla fusione di tanti altri popoli, quindi con poca storia propria e tanta storia acquisita.
Francesi e tedeschi, discendono dalle popolazioni barbare, per necessità nomadi, quindi "equinomunite", quindi anche per loro "cultura necessaria".
L'italia è una penisola, quindi tanto mare, in navigazione sicuramente abbiamo la nostra bella importanza.
Non è una colpa la forma o la storia della nostra Terra.

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giovedì 18 settembre 2008, 12:16
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
danielix ha scritto:
I miei articoli sono stati pubblicati in inglese, abstract inclusi.
Ci sono parecchi italiani che scrivono e pubblicano in inglese e per lo più su riviste americane.
Per ciò che riguarda la veterinaria, non mi pare proprio che l'Italia sia da buttare.


Daniela, come sai esiste una fondamentale differenza tra "ricerca scientifica" e "divulgazione scientifica". Piero Angela fa il divulgatore, tu fai la ricercatrice.
Ora, è abbastanza chiaro che, in questo topic, si sta sottolineando la quasi totale assenza di "divulgazione" scientifica, specialmente in campo equestre.

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giovedì 18 settembre 2008, 12:23
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
Ross ha scritto:
Non è una colpa la forma o la storia della nostra Terra.


Con tutta la pacatezza del mondo, ed anche un po' di ironia ti chiedo. Grisone, Corte e tutta la Scuola Napoletana, in base a quale paradosso geo-morfologico sono nati e vissuti in Italia?

Il caso australia è emblematico. E' il paese ha più alta percentuale di medaglie olimpiche rispetto alla popolazione. Perchè? Ne farei una questione culturale, più che "geografica".

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giovedì 18 settembre 2008, 12:28
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
Nicola ha scritto:
danielix ha scritto:
I miei articoli sono stati pubblicati in inglese, abstract inclusi.
Ci sono parecchi italiani che scrivono e pubblicano in inglese e per lo più su riviste americane.
Per ciò che riguarda la veterinaria, non mi pare proprio che l'Italia sia da buttare.


Daniela, come sai esiste una fondamentale differenza tra "ricerca scientifica" e "divulgazione scientifica". Piero Angela fa il divulgatore, tu fai la ricercatrice.
Ora, è abbastanza chiaro che, in questo topic, si sta sottolineando la quasi totale assenza di "divulgazione" scientifica, specialmente in campo equestre.



Zi che lo so Nicola. Ma non credi che sia dovuto al fatto che chi purtroppo non mastica l'inglese resta giocoforza un pò tagliato fuori?
Ho letto volentieri gran parte dei topic del sito AND,è interessante, ma io stessa di sicuro non perderei tempo a tradurlo per altri. La divulgazione presuppone la conoscenza della lingua straniera, questo è ciò che penso io. : Thumbup :


giovedì 18 settembre 2008, 12:34
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
Cita:
Ci sono parecchi italiani che scrivono e pubblicano in inglese e per lo più su riviste americane.


Ti sei risposta da sola, come ha ben detto Nicola... parlavo appunto di divulgazione, e se in Italia ci fosse lo stesso interesse che c'e' in altri paesi, sta pur tranquilla che i tuoi articoli sarebbero stati pubblicati prima in italiano, e poi, ovviamente, anche in inglese. Cosi' come per le traduzioni dei testi... se non ci sono, e' perche' non c'e' richiesta. Non e' un affare... altrimenti le case editrici tradurrebbero quello, come traducono tanti altri libri provenienti dall'estero.

Cita:
Quanti abitanti hanno questi stati stranieri?


Un esempio che conosco...? La Francia? Molti meno che l'Italia.

Cita:
Quanti "praticanti l'equitazione" hanno?


Molti piu' che l'Italia.


giovedì 18 settembre 2008, 12:37
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
In Italia oltre all'interesse, manca la padronanza della lingua inglese.


giovedì 18 settembre 2008, 12:47
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
Ma se ci fosse l'interesse, non ci sarebbe bisogno della padronanza della lingua inglese. Che tu la narrativa, la saggistica, i fumetti, le poesie o qualsiasi altra cosa trovi in libreria, la leggi in inglese? Tutto cio' che incontra l'interesse del pubblico viene tradotto in italiano, ovviamente. Traducono i films, i documentari, persino Beautiful. Qui vicino a me c'era una casa editrice che si occupava di tradurre testi equestri da tutto il mondo... hanno smesso da qualche anno a questa parte, l'interesse e' addirittura decisamente calato, hanno detto. Ora hanno proprio chiuso i battenti...

Guardiamo le cose come sono, no? Di equitanti in Italia ce ne sono anche parecchi, tuttosommato. Ma la maggior parte di loro non ha nessun interesse ad approfondire la materia.


giovedì 18 settembre 2008, 12:57
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
beh, senza andare sui libri.. bastano le riviste..
in francia ci saranno almeno una ventina di titoli diversi.. con riviste tipo le nostre ad altre molto tecniche (tra cui quelle di equitazione "alternativa" o discipline specifiche o veterinaria)

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una gara la vinci quando arrivi al fondo..

...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...

..sono tua...

"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."


giovedì 18 settembre 2008, 13:02
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
Andrea ha scritto:
Lo so Alex.. :twisted:

di la', mi ha dato molto fastidio la tua affermazione sugli italiani.. il nostro è un paese di furbi , ma credo che sia comunque in grado di offrire tanta cultura su qualunque tipo di argomento,anche l'equitazione, la doma,l'addestramento.. la tua "stimolazione" nei nostri confronti la tua provocazione, secondo me ,agisce in modo negativo
dici "gli italiani sono furbi, smaliziati, non esiste nessun'altro italiano in quel forum.." ma cio cosa significa, che tutti gli italiani (a parte te che lo frequenti) sono da te considerati degli ignoranti ottusi...?? e se lo fossero quegli altri???


Io sto ai fatti. I fatti sono i seguenti:
1. se non ho visto male, su quel forum sono l'unico italiano. Per fare un raffronto, ci sono una decina di sloveni, ma di italiano, uno, e pure di bassa qualità. Non è un'opinione, è un fatto.
2. citando il forum AND qui, ho raccolto deboli segnali di interesse e abbondanti frizzi/lazzi. Secondo fatto, documentato e documentabile.

La mia conclusione: gli italiani evidentemente sono troppo furbi e smaliziati per perdere tempo a frequentare quel forum. Dov'è l'offesa? Tu dici che credi che siamo in grado di offrire tanta cultura ecc. Padrone di crederlo... ma puoi documentare qualche sostanziale contributo italiano originale al progresso dell'equitazione di qualsiasi tipo, dopo Caprilli? A me non ne vengono in mente.

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Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio.
Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


giovedì 18 settembre 2008, 13:14
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
Ari11 ha scritto:
Cita:
Ci sono parecchi italiani che scrivono e pubblicano in inglese e per lo più su riviste americane.


Ti sei risposta da sola, come ha ben detto Nicola... parlavo appunto di divulgazione, e se in Italia ci fosse lo stesso interesse che c'e' in altri paesi, sta pur tranquilla che i tuoi articoli sarebbero stati pubblicati prima in italiano, e poi, ovviamente, anche in inglese. Cosi' come per le traduzioni dei testi... se non ci sono, e' perche' non c'e' richiesta. Non e' un affare... altrimenti le case editrici tradurrebbero quello, come traducono tanti altri libri provenienti dall'estero.

Cita:
Quanti abitanti hanno questi stati stranieri?



Un esempio che conosco...? La Francia? Molti meno che l'Italia.

Cita:
Quanti "praticanti l'equitazione" hanno?


Molti piu' che l'Italia.

Brava, già hai dato una risposta. La percentuale di praticanti in francia è più alta di quella italiana, quindi il numero di risultati francesi sarà superiore a quelli italiani non necessariamente perchè sono "più bravi", ma perchè sono "più tanti".

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giovedì 18 settembre 2008, 13:17
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
Il "nonno" dell'allevamento del rottino a Pavia avrebbe potuto scrivere con la sua esperienza qualche libro su come allevare, domare, gestire i cavalli da trotto, non lo ha fatto, forse perchè in realta' era un imprenditore edìle con una enorme infinita passione per il cavallo, ma poco, pochissimo tempo per sedersi e scrivere un libro, visto che la sua vita gravitava tra l'allevamento, le piste e i cantieri..

quanta gente potrebbe essere in queste condizioni, quindi senza lasciare alcun documento del proprio passaggio??

I frizzi e lazzi, (a parte i miei , personaggio totalmente inesperto e ignorante) sono poi stati piu o meno giustificati con contro teorie secondo me altrettanto valide, vedi le risposte di ross ad esempio, che prende in giro il metodo e non le persone, ma con risposte attinenti all'etologia.

Comunque Alex, nessun problema.. qui abbiamo preso tutti atto che bene o male con queste persone non si potra' mai discutere.. inoltre non ho detto che avevi offeso qualcuno, ho solo detto che A ME da fastidio...

il nosto belpaese vanta la miglior cucina al mondo, i migliori vini, un varieta' di formaggi da fare impressione alla francia, forse i migliori designers del mondo, le auto piu belle le costruiamo noi, l'abbigliamento migliore è il nostro, gli stilisti piu famosi sono nostri, possiamo dire la nostra anche con l'industria aerospaziale, con l'arredamento, per non parlare di citta' patrimoni culturali/artistici, citando una su tutte VENEZIA, abbiamo il Santo Padre.. eh, caspiterina... vogliamo lasciare qualcosa agli altri o no???? :hahaha:


giovedì 18 settembre 2008, 13:58
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
Ross ha scritto:
necessariamente perchè sono "più bravi", ma perchè sono "più tanti".


Nemmeno questo è vero. Dipende dalla disciplina. Nel mondo western l'Italia è tra le prime tre potenze al mondo. E di allevamenti e centri western in Francia è pieno.

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giovedì 18 settembre 2008, 14:28
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Messaggio Re: "caccia alla tigre"
Nicola ha scritto:
Ross ha scritto:
necessariamente perchè sono "più bravi", ma perchè sono "più tanti".


Nemmeno questo è vero. Dipende dalla disciplina. Nel mondo western l'Italia è tra le prime tre potenze al mondo. E di allevamenti e centri western in Francia è pieno.


Non ho detto che è la regola, ma le probabilità aumentano aumentando il numero di praticanti.
Allora mettiamola così: i francesi vincono nei loro settori perchè sono più tanti, noi vinciamo nella monta western perchè siamo più bravi.

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giovedì 18 settembre 2008, 14:31
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