capito..
comunque l'impennata, la sgroppata, ecc potrebbero derivare anche da spaventi, non solo rifiuti.. per lo meno per la mia esperienza...
è un concetto strano quello che usi in passeggiata rispetto ai miei canoni.. sarà che sono sempre stata abituata a montare cavalli in avanti, che in campagna ci lavoravano seriamente e per parecchie ore..
nonostante lavori spessissimo a redini lunghe.. non potrei concedere ai cavalli che monto la scelta di partire quando e al'andatura che vogliono.. neanche per qualche metro..
come preferisco evitare di correggere le loro deviazioni lungo la strada.

era per questo che non afferravo il concetto..

la paura

Me la spieghi?

è che rhox per noi la passeggiata è l'unico momento in cui nn lavoriamo, è il relax dopo il lavoro in campo....ovviamente si corregge se il cavallo parte e nessuno glielo ha detto...però non dando indicazioni il cavallo può decidere per esempio come tenere l'incollatura, se guardarsi intorno, ecc...

se invece si fanno richieste non si può lasciar passare al cavallo di dare risposte a cavolo o non corrette ad esercizi che conosce...nn so se mi sono spiegata....

non è che se parte non la riprendo, se si mette a galoppare a pancia a terra prima o poi la devo riprendere, ma cerco di farlo senza punirla eccessivamente perchè il concetto è che si fa la passeggiata perchè il cavallo si rilassi, se nel rilassarsi si mette a sgroppare per gioco o pare al trotto la lascio fare e la riprendo con calma senza necessariamente punirla troppo. Se invece sto lavorando in campagna il discorso è diverso li la cavalla deve fare quel che dico senza storie. Ma non trovo nemmeno giusto fare sempre tutto troppo seriamente a volte è giusto concedere un po di svago anche ai nostri cavalli e non avendo un paddok accettabile questa è una buona soluzione di compromesso: se non ti chiedo nulla fai qello che vuoi, ma quando chiedo devi rispondere subito.

ho capito il concetto..
è che si vede la passeggiata in due ottiche diverse..
basta solo comprenderle

A parte gli scherzi, non è una battuta: è verissimo, un cavallo a cui non viene chiesto niente non può disobbedire. Chi ha letto il primo libro di Roberts ricorderà che cita una strana tecnica di "doma" consistente nel salire in sella .... e lasciar fare al cavallo tutto quello che vuole (perfino rotolarsi; in questo caso meglio però scendere, suppongo) per vari giorni, prima di chiedere qualsiasi cosa.

vero lo avevo scordato. Comunque si il mio concetto di passeggiata è simile a quello, cercando di dare solo qualche indicazione sulla direzione e sull'andatura. Però il concetto che applico è proprio quello non chiedere in modo che non possa disobbedire, o meglio chiedere il meno possibile in modo da dare loro il minor numero possibile di occasioni per disobbedire.