da quello che dici sembra allergia agli acari, ma ti auguro vivamente che non sia quello perchè se è così il cavallo se la tiene e basta.
ci sono dei test da far fare al vet per stabilire se è proprio qello e anche una cura desensibilizzante che però ti sconsiglio perchè è molto molto costosa ma il risultato è scarso.
l'allergia agli acari peggiora di anno in anno. gli acari si attivano quando la temperatura sale, da 15 gradi in su più o meno. agiscono di notte ma poi durante il giorno il cavallo si gratta contro tutto quello che trova fino a ferirsi. le zone più colpite sono coda, criniera, collo e glutei. per dare un po' di solievo una doccia fredda è l'ideale (il freddo "blocca" gli acari) ma quando la emperatura del corpo ritorna normale il prurito ricomincia. la pelle con crosticine tipo forfora è tipica.
una cosa che funziona è lasciare giorno e notte il cavallo libero al prato.non guarisce ma è libero di rotolarsi, sporcarsi di terra e crearsi una protezione naturale, l'unica che funziona contro gli acari, il problema però si attutisce ma non scompare. con un cavallo in lavoro la cosa è un po' complicata ovviamente.
spesso si pensa che sia colpa degli insetti ma questi sono solo la ciliegina sulla torta, un fastidio in più sulla pelle già infastidita dagli acari. sulle ferite più brutte si può mettere quella cema rosa che tiene lontani gli insetti, per evitare che facciano le uova nei tagli profondi. se non sai come si chiama te lo dico in mp.
non buttare soldi in prodotti repellenti perchè non fanno niente. in realtà a parte il freddo non c'è niente he faccia molto.
spero davero che il tuo cavallo non abbia sto martirio. uno dei miei cel'ha e con sto caldo anticipato mi sa che gli resta ancora poca tranquillità.
se vuoi saper qualche cosa di più chiedi pure.

Ivomec!

ospitalazzo, ( OT me lo sono sempre chiesta, ma che razza di nick é? ) la mia cavalla in primavera- estate é tormentata dal prurito, anche se ad occhio nudo non sembra avere parassiti od altro.
Addiritura, tanto si gratta che le escono le piaghe su tutto il corpo che poi fanno infezione perché gli insetti ci depongono le uova e c'é semrpe il rischio laminite alle porte.
Da quando le facciamo l'ivomec, nn ha più avuto questi problemi.
L'importante é azzeccare il dosaggio (1 cc x quintale) e farlo nel petto non sul collo. Se é la prima volta é meglio fare 1cc di prova ed aspettare un pò per vedere se ha qualche reazione strana.
Ah, é meglio non iniettarlo tutto insieme, ma dividere la dose in 2 cc per volta, proprio per essere scrupolosi al massimo (sotto consiglio della cara Mady )
Quest'anno lo farò anche all'asino, per tenere lontano le zecche, le mosche e le zanzare