Abbiamo cambiato argomento totalmente.. interessantissimo anche questo visto che non mi hanno mai nsegnato davvero a girare il cavallo alla long...
"Lega le redini sotto le zampe davanti così tiene la testa bassa, aggancia al filetto o morso e fallo girare" Che insegnanti incredibili, che accortezza, che sensibilità...
Tornando all'argometo originario della discussione.. ho montato per quasi 14 anni nel modo sbagliato. E non solo sbagliato per chi pratica il dressage classico. Assurdo a quanto pare anche per chi fa monta inglese o monta western come me
Da quando ho cambiato le mie idee e il mio metodo di lavoro, ho sempre pensato che fossero errori comuni alla "monta western" e non del mio istruttore.
Non ho parole

Ylady, viste le esperienze che riporti, temo sinceramente che tu abbia avuto riferimenti tecnici, nel modo western, pessimi, disastrosi, e largamente incompetenti.

Mi disturba davvero l'idea che qualche ignorante possa in tal modo screditare una disciplina.

Si che è vero anche se fai una volta: mentre cammini hai il cavallo a tre metri se fai la volta ti fermi con il cavallo sempre a tre metri egiri su te stesso facendo descrivere una volta di 3 metri di raggio.
Il motivo per cui sarebbe meglio star fermi è dare l'idea al cavallo che è lui che si deve muovere non noi, che deveessere lui ad adattarsi a noi e non viceversa.

Su questo mi trovi molto d'accordo ed è quello che ho sempre sostenuto dall'inizio.

questa e' la cosa peggiore che si possa dire, nemmeno per sbaglio, perche' e' deleteria e non porta a nulla..
e' il cavallo che ha i problemi maggiori quando comincia ad avere a che fare con noi, ed e' giusto e doveroso che siamo noi a doverci inizialmente avvicinare a lui e ai suoi problemi, per correggerli intelligentemente e con sapienza..
quindi, se per andare incontro alla soluzione dei suoi problemi alla corda mi devo muovere, mi muovo, altrimenti non li correggero' mai, il cavallo non capisce di doversi adattare, siamo noi a doverci adattare, soprattutto all'inizio ma anche costantemente durante l'addestramento, che voi stessi mi insegnate che non ha mai fine

Su dai non essere cosi catastrofico, in fondo shy ha usato quella frase non nel suo significato piu brutto, é vero ci vuole un adattamento reciproco pero se ci pensi mettere un cavallo in un box vuol dire obbligarlo ad adattarsi, o si adatta o si adatta perche di buttare giu il muro non credo ne abbia voglia.

Evitiamo attacchi troppo forti, ricordiamoci che dall altra parte potrebbe esserci sempre un grande maestro che si é espresso male o che noi non abbiamo capito, ogni situazione va presa con le pinze e analizzata, ci sono momenti in cui l uomo deve assecondare il cavallo, altri in cui é il cavallo che si adatta, senza adattamento non c é addestramento

percarita', spero non si sia offeso, anzi leggo sempre con interesse sia cosa scrive lui che nika

mentre scrivevo quella replica avevo in mente la scena (che guarda caso guardandomi attorno rivivo costantemente) del proprietario che torna col cavallo schiumato dal lavoro alla corda (che consiste nel farlo girare come un missile rimanendo appunto fermi in mezzo) contrariatissimo perche' il cavallo non lo rispetta e gli viene addosso... peccato che il cavallo non ne possa nulla e non ne sappia nulla di rispetto, ne' il rispetto potra' mai cambiare la situazione, perche' il cavallo stringe o taglia il circolo per problemi fisici di asimmetria poveretto, solo che il padrone non lo sa non lo capisce, e pensa che il cavallo gli vada sistematicamente addosso di proposito.... e giu sgridate!!!

ora, so benissimo che sia nika che shy sanno quello che fanno, ma se passa di qua qualcuno che e' convintissimo di dover stare fermo impalato e magari e' pure convintissimo che sia il cavallo a doversi adattare sempre e comunque, viene portato fuori strada

Hai ragione mi sono espresso male e assolutamente non mi offendo, cerco di entrare un pò nel dettaglio:
1 non è che da un giorno all'altro si dice al cavallo che deve addattarsi e se non si adatta lo si prende a bastonate: c'è una fase preliminare che può durare anche alcuni mesi in cui si cerca di giungere a compromessi, ci si adatta reciprocamente, si spiegano quali sono gli aiuto che si utilizzerano e si fa capire al cavallo quale strada lo porta alla comodità.
2 quando il cavallo ha compreso bene gli aiuti e sa cosa gli si chiede, gli viene chiesto di eseguire, di fare ciò che gli chiediamo, solo se e quando è pronto per farlo. Inoltre questo approccio è utile per girare alla corda con abbassatesta e le corde perchè si riesce a controllare facilmente le reazioni del cavallo cosa fondamentale quando si usano questi attrezzi altrimenti pericolosi
3 ho scritto quella frase, forse con troppa leggerezza, in riferimento a certe persone che quando hanno un cavallo in mano alla corda non si capisce chi sta girando chi: se è la persona che fa girare il cavallo, o il cavallo che fa girare la persona. Esempio banalissimo, ma che può aprire gli occhi: quando si vede una persona che entra nel tondino con il cavallo, questa generalmente si ferma si sposta lateralmente al cavallo e lo fa partire, io invece mi fermo chiedo al cavallo di spostare le spalle piazzandosi lateralmente rispetto a me e poi gli chiedo di partire.
Non intendevo dare a quella frase nessun significato che avesse a che fare con la coercizione, perchè so bene che questa è la cosa che più allontana da una buona cooperazione, e ti ringrazio di avermi fatto notare la scarsa precisione usata in quella frase.

hahahaha ho preso in giro la mia ragazza per un bel pezzo dopo che in effetti era successo esattamente quello, hahahaha il puledro ha imparato a girare la padrona alla corda
lei tentava di rimanere all'altezza delle anche del cavallo mentre questo praticamente ormai piroettava fermo sugli anteriori, e lei che ci girava attorno
e' un errore comune, e' capitato anche a me, e pensa che stupido pensavo pure di essere in gamba perche' correvo veloce solo che mentre sei li preso dal lavoro non ti rendi conto di quanto sei pirla....

ad ogni modo questo succede perche' la prima cosa da ricercare, forse ancora piu' importante della calma, e' mettere il cavallo AVANTI, calmo e in avanti come importanza se la giocano, dritto quello viene poi dopo...

Per forza, insegnare ad un avallo a stare dritto è un concetto molto più complicato (nella maggior parte dei casi salvo eccezioni) del rendere il cavallo tranquillo e di mandarlo avanti. Questi due concetti, una volta che sono chiari i rincipi e il metodo, con la maggior parte dei cavalli sono abbasanza facili da ottenere, almeno alla corda. Avere il cavallo dritto nel circolo è più complicato, soprattutto perchè il cavallo quando sente tirare la corda perchè magari sta allargando il circolo, pensa a tutto tranne che è lui a farla tendere perchè non è rimasto dritto.
Riguardo al fatto di non farsi girare alla corda dal cavallo è molto difficile all'inizio anche erchè generalmente nessuno spiega come si lavora alla corda un cavallo, molti intendono il lavoro alla corda come un far sfogare il cavallo, ma c'è molto più di questo solo che se nessuno ti spiega non sai che fare con quella corda in mano