l'anno scorso, a maggio...a pechino si moriva. Non riuscivo a respirare, credetemi...ed ero seduta o al massimo camminavo...non riuscivo DAVVERO a respirare.
E caldo...folle caldo. Ricordo la sete che avevamo....costante...(ma come capperi fanno nel deserto del Sahara?? ) Se non ci fossi stata, crederei 'relativamente' a ciò che dicono..
HOng Kong è ancora più a sud...

Francamente, non approvo la scelta della Cina, per tanti motivi, tra cui la grande sperequazione tra città e campagna ( a livello sociale), e le tante imposizioni governative...

io sn andata a vedere l'olimpiade ad atene...si faceva caldo ma era sopportabilissimo!
cmq grande coraggio rinunciare a un'olimpiade!

Oggi ho sentito un'intervista a Beerbaum, neanche lui era molto entusiasta della cosa ...

Anche io ero ad Atene Idra!! Non ero stata male perché c'era tantissimo vento tutti e 3 giorni (noi eravamo addirittura in tribuna non coperta, quindi sotto il sole). Ma anche senza vento credo che il caldo non sarebbe stato insopportabile, appunto perché non c'era umiditá!

Jiji a Londra vado sicuramente anche ioooo

Come volevasi dimostrare:

Altre defezioni per le Olimpiadi

Due amazzoni canadesi hanno rinunciato alle Olimpiadi di agosto a causa del caldo e dell'umiditá di Hong Kong, oltre che a cause degli elevatissimi costi in cui incorrerebbero durante la trafila canadese per la qualificazione.

Cindy Ishoy e Ashley Nicoll-Holzer, entrambe membri della squadra canadese medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Seoul del 1988, dicono che la trafila canadese per la qualificazione olimpica (i cui dettagli sono appena stati rilasciati dalla federazione canadese) richiede che cavalli e cavalieri gareggino in competizioni negli USA e in Europa prima di partire per Hong Kong.

"Tutto questo stress aggiuntivo, nella mia opinione, é troppo per i cavalli" ha detto Nicoll-Holzer.

Ishoy, che ottenne il miglior risultato del dressage canadese di sempre con il quarto posto individuale nelle Olimpiadi del 1988, ha aggiunto che un altro fattore da prendere in considerazione, oltre al caldo e all'umiditá, é l'inquinamento. E per questi motivi, dice che dubita che gli spettatori potranno vedere delle prestazioni di massimo livello.

Contando anche lo stress del viaggio per i cavalli, Ishoy dice che dovrebbe passare due mesi in Florida e poi due mesi in Europa per qualificarsi, e, una volta qualificata, passare un mese ad Hong Kong. Finite le Olimpiadi, i cavalli dovrebbero tornare in Europa (il luogo di origine prima delle Olimpiadi), prima di poter fare definitivamente ritorno in Canada.

Ishoy aggiunge: "Non ho nessun interesse a lasciare la mia attivitá per 5 o 6 mesi, e non ho nessun interesse a lasciare i miei bambini, soprattutto mio figlio che ha 14 anni".

Infine, il fattore economico: la qualificazione costerebbe "un sacco di soldi", vari contributi da parte di sponsor o associazioni coprirebbero al massimo un decimo delle ingenti spese di viaggio e scuderizzazione. Il resto dovrebbe essere pagato di tasca propria da parte delle amazzoni.

Fonte: The Globe and Mail

penso che non finirà quì....

Molto onestamente, credo che piú gente si ritira meglio sia. Io sento molto lo spirito olimpico ma il rispetto dei cavalli deve venire prima di qualsiasi cosa. Insomma, se davvero ci sono rischi (rischi maggiori che ad Atene o Atlanta o Sydney) allora é giusto che la gente non partecipi.

Poi, ovviamente per queste due canadesi c'era anche il lato economico (é vero, ho una amica canadese che é stata sponsor/proprietaria per un cavaliere internazionale canadese e lei diceva che ogni singolo inverno tutti i cavalieri canadesi devono scendere in Florida... altrimenti la loro federazione li ignora... e scendere in Florida significa migliaia di dollari tra viaggio e scuderizzazione di almeno un paio di cavalli )

Leggendo queste trafile resto davvero sconvolta ... è un Olimpiade o una Maratona di resistenza intorno al mondo???!!!
Comunque per quanto riguarda l'inquinamento ho sentito dire che a Pechino è così elevato che respirare quell'aria equivale a fumare un pacchetto di sigarette al giorno .... l'ideale per degli atleti no???!!!

Anche lo svedese ostacolista Royne Zetterman rinuncia ad Hong Kong....ritiene che la trasferta sia troppo faticosa per il suo qualitativo Isaac.....

sono sempre più sorpresa!!!
notizie dalla nazionale tedesca????

Dall'intervista a Beerbaum per ora non ci sono notizie di defezione, lui dice che l'equipe per la preparazione c'è ecc. e non sarebbe un problema preparare i cavalli, ma secondo me ha fatto capire che il gioco non sembra valere la candela.

beh, già la quarantena crea un sacco di problemi..
oltre all'inquinamento e molti problemi etici legati alla situazione sociale creatasi in questi anni

Ciao Ragazzi! Non ho mai scritto sul forum, perciò mi scuso in anticipo se faccio qualche cavolata!
In una discussione con amici ci siamo posti un quesito: in caso di gara, ad esempio proprio le Olimpiadi, chi si fa carico delle spese relative sia ai cavalli sia agli atleti? Io penso le spese siano suddivise tra atleta ed eventuali sponsor. O c'è anche una quota a carico della FISE o del CIO? Qualcuno mi può illuminare? Grazie mille!!!

dubito che la fise sganci qualcosa....penso x lo piu a carico degli sponsor

penso che alla fine andranno in pochi....molto pochi!