mi vengono i brividi a pensarci

wow!!! fantastiche!!!

deve essere bruttissimo, non oso pensarci..

mi viene da piangere...davvero stupenda la povera nena!!!

Non l'avevo mai vista... meritava davvero!

Giovanni, bellissimo il percorso di Virginia che hai messo, così come lo sono gli altri che ho potuto vedere nei DVD che mi hai dato a Manerbio.

Sono certo che anche Winona vi darà le stesse grandi soddisfazioni.

Che storia triste...perdere un amico dev essere terribile specie se ti dimostra ke x te farebbe di tutto...fino alla morte! Se succedesse a me non so cosa farei anche se in qst periodo ci ho pensato parekkio xke e morto un cavallo x colica anche ad una mia amica purtroppo, ma al solo pensiero di perdere shorn mi viene una gran tristezza e ho una gran voglia di stare con lui e coccolarlo, di dirgli quanto gli voglio bene e quanto tengo a lui xke bisogna farlo ogni giorno, ringraziare i nostri amici di tutto quello ke fanno per noi, ogni volta ke stanno vicini xke quando ci rendiamo conto di quello ke abbiamo perso e troppo tardi, x me sarebbe come perdere un membro della mia famiglia, ome se con lui morisse anche una parte di me, non so dopo quanto tempo riuscirei a tornare a sorridere...non ci sono parole x incoraggiati in momenti come questo...complimenti x la forza ke hai trovato x andare avanti virginia (non so se io ce l'avrei fatta) non posso che augurarti tutto il bene del mondo e farti un grosso in bocca al lupo!!
PS:complimenti x la gara, sono questi i cavalli ke hanno cuore!

Ho letto ora tutto.
Come ha detto Uberto...non ci sono parole.
Perdere il proprio cavallo lascia sempre un vuoto enorme. Io e mia cugina a distanza di due anni e mezzo non siamo riusciti a colmare il vuoto che il nostro principe ha lasciato in noi.
Virginia, ti auguro ancora tante belle vittorie...e sono sicura che la tua cavallina rimarra per sempre nel tuo cuore.

Un abbraccio forte forte.

ho visto il video di nena e virginia nn le avevo mai viste prima , formidabili! mi dispiace moltissimmo,

continuo a vedere il video...un percorso da brividi, nena fa benissimo il suo lavoro ma virginia è stata bravissima (complimenti!!!...), oltre che molto composta in sella!!!...e mi commuovo sempre di più...

Premetto che non ho mai montato e che sono stato ‘trascinato’ (per la verità, volentieri) in questo mondo dalla passione di Virginia. Riflettevo sui vostri messaggi e mi venivano in mente alcune cose . La prima, è che questo non è affatto solo uno sport e neppure solo una passione. E’ un insieme di grandi e profonde valenze emotive, tecniche, agonistiche, morali, affettive, che lo rendono un’esperienza unica e inimitabile, per chi lo ama e lo pratica ma comunque anche per chi lo vive da vicino. E ad un certo punto, quando tra un cavaliere e un cavallo scatta un’intesa superiore (che viene dall’amicizia, dall’affinità tecnica, dalla totale fiducia reciproca, dalla simbiosi delle emozioni e delle volontà), diventa anche qualcosa di diverso. Diventa armonia pura, magia, poesia. La seconda cosa è che purtroppo questo incantesimo prima o poi si spezza e i cavalli (così forti e grandi, ed al tempo stesso così fragili e delicati) ritornano a cavalcare nelle loro verdi praterie – come dice Uberto Lupinetti – e ci lasciano soli, in un vuoto infinito e indescrivibile, impossibile da comprendere fino in fondo per chi non lo ha vissuto. Abbiamo conosciuto recentemente una forte amazzone italiana, ancora giovane, che alcuni anni fa ha perso il suo cavallo (anche lì, collasso cardiocircolatorio) due giorni dopo aver vinto un GP in un CSI ** davanti a John Whitaker (!!). Non ha più montato (almeno a livello agonistico) per sette anni, ha ripreso da poco. Non ci sono parole per raccontarvi quanto sia stato devastante la scomparsa di Nena per Virginia. Però non ha smesso : la passione infinita, l’amore per gli altri cavalli, l’affetto degli amici (anche il vostro, siete stati splendidi !!!) e la giovanissima età la hanno certamente aiutata, così come la fortuna di avere vicino uno straordinario istruttore, bravissimo anche sul piano psicologico. A poco a poco sta ritrovando la serenità e la fiducia di prima e sono anch’io convinto che il ricordo di Nena diventerà nel tempo per lei una grande forza, cha la aiuterà nei momenti difficili della vita , non solo dell’equitazione. La terza cosa, è che proprio per questa fragilità dobbiamo fare di più e ancora di più per garantire ai nostri amici non solo la miglior vita possibile (almeno per ricambiare in parte quello che loro riescono a darci), ma anche il massimo della sicurezza. Ad esempio, non è statisticamente nota l’incidenza delle malattie cardiache, soprattutto nei cavalli soggetti ad intensa attività sportiva, anche per la scarsa frequenza delle autopsie. La maggior parte di queste patologie, come nel caso di quella che l’autopsia ha riscontrato per Nena, sono spesso asintomatiche e non diagnosticabili attraverso i controlli di routine (auscultazione e elettrocardiogramma), bensì solo attraverso l’ecografia cardiaca (ecografia del cuore e dei flussi cardiaci). D’ora in poi faremo questo esame periodicamente per i nostri cavalli, anche se non è questa la prassi corrente. Ci dicono che la sorte di Nena era segnata, che quella patologia è trattabile nell’uomo solo con il trapianto cardiaco ed è di fatto incurabile nei cavalli, che anche se ce ne fossimo accorti e l’avessimo messa al prato le avremmo allungato la vita di qualche mese, al massimo di pochi anni. Beh, credo che Nena se lo meritasse. L’unica cosa che mi consola è che forse Nena non sarebbe stata felice di passare gli ultimi mesi o anni della sua vita in un paddock, lontana dai campi di allenamento e di gara, senza poter più alzare le orecchie alla vista degli ostacoli ed al suono della campanella, senza più ricevere gli applausi degli spettatori e gli sguardi ammirati degli avversari, senza neppure poter fare la mamma (quale meraviglia sarebbero stati i suoi puledri …) . Chissà, forse ha scelto lei il modo migliore per lasciarci, dopo l’ennesima splendida vittoria, da grande protagonista, come ha sempre vissuto.

bellissime parole.....sarebbe bello se tutti i genitori fossero come voi e appoggiassero le passioni dei figli spingendoli ad assecondarle

Ha scritto delle cose davvero significative e scritte da un genitore lo sono ancora di più.

Capisco i vostri pensieri, il rimpianto di una prevenzione che è mancata... Ma purtroppo non tutto è facilmente prevedibile, come lei stesso ha scritto sono controlli poco comuni... ha deciso il destino per Nena, forse è andata meglio così.

ha scritto delle stupende parole che sono molto toccanti e sono molto significative dato che le ha scritte lei che è un genitore!

Bellissime parole. Complimenti.
Ormai Nena bisogna ricordarla con il sorriso, per la cavalla che è stata.