Ciao a tutti. Ieri sera ho assistito ad una dimostrazione a Cislago di Monty Roberts e ne sono rimasta estasiata. Sono sempre stata diffidente nei confronti di Monty/Parelli ma devo ricredermi. A parte il fatto che al di la di tutto mi sono divertita perchè monty è simpaticissimo e molto ironico e scherzoso, vi racconto in breve quello che è successo. Sono entrata quando un cavallo l'aveva già lavorato quindi ho visto solo gli ultimi 4. Il primo era un cavallo sdomo, un puledro molto bello che senza troppi problemi è stato sellato. Il secondo era un cavallo moolto pauroso e distratto e c'è voluto un pò prima di fargli passare le sue principali paure su sacchetti e plastiche varie (alla fine il cavallo camminava in tutta tranquillità con un ombrello aperto bianco in testa). Il terzo è stato molto problematico. Credo di non avere mai visto un cavallo così spaventato dall'uomo in vita sua...non si faceva montare, si impennava o cadeva in terra perchè le gambe gli cedevano. Ci sono voluti 50 minuti (di media ce ne mette una trentina) per risolvere il problema con vari manichini e stratagemmi prima di far salire un fantino vero. infine l'ultimo è stato molto divertente...un cavallo di 20 anni che non è mai salito sul trailer senza uso della violenza....in 5 minuti il cavallo saliva da solo e il padrone ha pure perso una scommessa....hehe....è stata una piacevole serata e certe cose ti fanno davvero riflettere....
peccato che il "manuale d'uso" sia ancora in inglese. Cavallo magazine aveva detto che ci sarebbe stata la versione italiana nel suo stand ma niente....
Al di la del fascino della serata, facendo quattro conti quello che fa sono cose normalissime e molto logiche che già facciamo solo che non le facciamo con la coscienza di farle...le facciamo istintivamente...quindi io credo che monty sia molto utile per "darsi una regola", un metodo da seguire preciso se noi non siamo in grado di farcelo da noi.

Alcune precisazioni...

Monty/Parelli ...Per cortesia, non confrontiamo l'acqua santa con un fenomeno commerciale. Monty Roberts è su un piano assolutamente superiore rispetto a Parelli, soprattutto da un punto di vista etologico.

con vari manichini e stratagemmi ...perdonami ma non si tratta affatto di stratagemmi da saltimbanco.

peccato che il "manuale d'uso" sia ancora in inglese ...fortuna che lo è, per lo meno la gente non si sentirà subito in diritto di dire che pratica il join-up, semplicemente dopo aver letto distrattamente un libro.

Al di la del fascino della serata, facendo quattro conti quello che fa sono cose normalissime e molto logiche che già facciamo solo che non le facciamo con la coscienza di farle...le facciamo istintivamente ....Pericolosa affermazione! Dopo vent'anni di vita vissuta vicino ai cavalli, non credo affatto che il 95% della gente sia "istintivamente" in grado di comportarsi correttamente con gli equini!!

In ultimo....

Esiste già una discussione in merito!

altra precisazione.. il "manuale d'uso" è fermo in dogana.. in versione italiana.. bastava informarsi e veniva prenotato e spedito successivamente a casa..

per il resto concordo con nicola.. sopratutto sul fatto che 3\4 della gente che gira nel mondo dei cavalli non sa come comportarsi!

per fortuna che ci sono nicola e rhox che ne sanno a pacchi!!

Io non so....Io studio....Purtroppo è una pratica in drammatico disuso!!!

Salace e pungente Annalisa.....Sarà sintomo di competenza o di astio??

Perchè non sembri che la polemica sia un interesse per me, From My hands to yours è piuttosto semplice e lineare anche letto in lingua inglese.

Aggiungo che, visto che è ampiamente riconosciuto come Monty Roberts e Linda Tellington abbiano del tutto sconvolto le tradizionali idee sull'addestramento e sulla doma, mi chiedo come si possa ragionevolmente ritenere che "ad istinto", senza un lungo studio, si possa approcciare un cavallo nel modo corretto.

Monty Roberts ha passato 7 anni in mezzo ai branchi di cavalli selvaggi ad imparare...Qualcosa vorrà dire!

Hai molti sostenitori e so che sarò ritenuta impopolare nel commentarti qui oggi.

Trovo il tuo modo di "essere" in questo forum molto coerente, cioè non ti smentisci mai!!

Ti leggo sempre "polemico", "uomo in cattedra", scrivi come per "sgridare" chi dice una inesattezza o semplicemente chi la pensa diversamente da come la pensi tu.

Quando scrivi che per fortuna è ancora in inglese il "manuale d'uso" ti percepisco anche molto "geloso" a proposito della passione sui cavalli, quasi come se ti desse noia che altre persone amano e vivono intensamente il rapporto con questo splendido animale. Quasi come se volessi essere tu l'unico a mertiare il titolo di vero appassionato.

La ragazza che ha aperto il post mi è sembrata carica di entusiasmo e davvero emozionata per quello che ha detto, magari si è espressa in maniera non precisa ma il concetto è passato ottimamente. Non è stato carina la tua critica stroncante su tutto quello che ha scritto, (ad eccezione del fatto che c'era un post già aperto sull'argomento)

Questa mia riflessione parte dal fatto che vedo il forum non solo come uno spazio per i veri esperti, che dicono verità certe ed indiscutibili, ma ritengo che anche i rookie abbiano la possibilità di esprimersi senza dover essere per forza "bacchettati"...

Quando ho ricevuto giusti appunti da parte tua ho giustamente fatto ammenda, ma ora mi spiace, mi sento di difendere le mie affermazioni.

Io lo sento come un problema che "brucia" davvero, quello della CULTURA.

Non sai quante persone, senza preoccuparsi, acquistano cavalli, li rovinano, si improvvisano "professionisti" e procedono brancolando nel buio, e, questi sì, con arroganza, fanno danni inimmaginabili a cavalli e cavalieri, soprattutto giovani.

Quante persone, dopo aver letto un libro come "L'uomo che ascolta i cavalli" hanno deciso in autonomia di aver acquisito le capacità di Monty Roberts?? Molti, ti assicuro!!

Io non so che professione svolgi ma immagina una cosa: se tu fossi un professionista, ti infastidirebbe che una persona senz'alcuna competenza potesse inopinatamente svolgere la tua professione, gettando discredito sulla tua categoria? Suppongo di sì.

Ti prego di credere che la mia severità, che riconosco, ha ragioni profonde.

Ho sottolineato una frase di Horseriding che suonava tipo "beh, in fondo tutti già facciamo ciò che fa Roberts, solo in maniera meno conscia"...
Fosse vero!!!!! Ritengo una frase come questa indicativa di un modo di vivere il cavallo distratto e pericoloso. Perchè non è mai il cavallo ad essere pericoloso, ma il cavaliere può sottoporre sè stesso ed il suo cavallo a pericoli enormi.

In ultimo, esiste una sola persona oggi in Italia che sta acquisendo il titolo di istruttore di join-up. Uno in Italia. E non sono io![;)]

Riesci a capire ciò che intendo?

mi piacerebbe la tua ultima risposta e ti darei ragione al 100%, ma ti confondi, qui siamo su un forum per hobby, per chiacchierare scambiare pareri opinioni in tranquillità e scioltezza, non siamo sul posto di lavoro!

Ricorda anche un'altra cosa, ci sono tante persone che invece di sfoggiare la propria esperienza e "titoli" passano per i NORMALOIDI della situazione, guardano osservano e pesano i commenti e le affermazioni. Non sarebbe meglio essere riconosciuti come esperti invece che proclamarsi tali?

Per esempio c'è un ragazzo che scrive su questo forum, non l'ho mai sentito vantarsi o far presente agli altri che è uno che studia e ne sa.. ma secondo me qui dentro è uno dei più scomodi...Holden.

Stimo personalmente Paolo e ne apprezzo la compostezza e la serenità...
Io non riesco a lasciar perdere. Comprendimi, un cavallo che ho molto amato è morto meno di un mese fa grazie ad un padrone che si professava "fenomeno" e che lo ha ucciso per disattenzione ed ignoranza. Anche lui aveva letto Monty, ed anche lui si era costruito un "suo" modo "divertito" di vedere il cavallo. Akuna Matata!!!!

A proposito di "istinto" e di "sensibilità equestre".

Vivo con i cavalli da una lunga vita e ne ho maneggiati davvero tanti così da capire, fin dall'inizio, che la violenza gratuita, la brutalità o la prepotenza umana, risolvevano ben poche situazioni.

Moltissimi degli approcci che usa M. Roberts erano e sono anche i miei ma lui mi ha dato modo di metterli in conseguenza logica, di dare a questi miei contatti una linea di condotta molto più concreta per ottenere successi più veloci.

Di una cosa però sono certa e do ragione a Nicola; non è vero che <b>il 95% della gente sia "istintivamente" in grado di comportarsi correttamente con gli equini!!</b> e non lo sarà nemmeno dopo aver letto e imparato a memoria il manuale di M. Roberts o aver assistito a tutti i suoi stage.
Purtroppo, la gran massa delle persone che si avvicina ai cavalli, manca totalmente della sensibilità necessaria e non l'acquisterà mai. I cavalli verranno intesi come status simbol, come scarico delle proprie frustrazioni o semplicemente come il giochetto della domenica da condividere con gli amici.

Con questo non voglio dire che io sono speciale ma solo che mi sono trovata quel dono particolare che è la "sensibilità equestre" così come altri hanno avuto il dono della musica, dell'arte, della finanza, della diplomazia e così via.
In poche parole, mentre sto benissimo con i cavalli e mi sembra che con loro posso instaurare un rapporto di fiducia e stima reciproca, lo stesso non mi riesce con gli esseri umani, così come manderei in malora qualunque bilancio e sono un elefante in diplomazia, ecc ecc ecc [;)].

.. capisco molto meglio il tuo atteggiamento ora che hai spiegato quello che è accaduto al tuo ex cavallo, e capisco perchè ti batti così tanto contro l'ignoranza. Hai avuto una brutta esperienza.

In quanto a sensibilità equina, vedo tutti i giorni "fenomeni della situazione" ma sono fuochi di paglia, il cavaliere della domenica ha vita breve, ci molla subito va avanti una stagione.. nel senso che il cavallo se non è una passione ma una moda.. passa e anche alla svelta.
E' vero però che queste persone che si avvicinano ai cavalli per moda in poco tempo possono fare dei bei danni agli animali..Ma non possiamo farci nulla, anzi il nostro "rimproverarli" farli sentire degli sfigati serve solo a far aumentare il loro approccio "machista" e borioso nei confronti dell'animale...
Perchè non proviamo a capire il perchè tanta gente ha questo atteggiamento che avete descritto nei confronti del cavallo.. ve lo siete mai chiesto?

Su questo terreno ti seguo...

Me lo sono chiesto miliardi di volte e la sola risposta che do è che la superficialità (che non va confusa con la leggerezza!!!) con cui si affronta la vita sia ribaltata in ogni suo aspetto.
Pensare pone di fronte a responsabilità e dubbi. Certamente rifiutare entrambe le cose fa vivere apparentemente "meglio", ma non credo più felicemente.
Conoscenza e consapevolezza portano dolore, ma anche immensa gioia. Io sono terrizzato dal "vuoto mentale" he accompagna molte persone, e che di certo non è "l'affrancarsi dall'ego" di cui parla il dalai lama.[;)]

temo che sia per lo stesso motivo che spinge molte persone ad acquistare un cane "nobile", un coccodrillo, una pantera e via dicendo, per poi abbandonarli in strada appena si affaccia all'orizzonte un altro qualsiasi interesse più divertente.
E questo vale anche per chi si porta a casa un semplice criceto senza pensare che comunque dovrà mangiare tutti i giorni e che in ferie gli darà impiccio.

Gli animali, quali che siano, costringono ad occuparsene, 365 giorni all'anno, cosa che troppo spesso sfugge.