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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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"Il cavalerizzo" di Claudio Corte
Perdonatemi se ne parlo qui anche se l'argomento stenta a entrare in questa sezione... Alcuni ardimentosi hanno espresso l'intenzione di entrare in it.wikisource.org e di lavorare al progetto di trascrizione di "Il cavalerizzo" di Claudio Corte, ed Lione - 1573. Una utente MOLTO ardimentosa ci sta già lavorando incurante del periglio di incontrare i mostruosi Wikisourciani, giovani maschi deformi dal cervello ipertrofico che protrude da ogni orifitio naturale del corpo. I lavori di trascrizione sono in corso su: http://it.wikisource.org/wiki/Indice:Il_cavalerizzo . Siccome il 100% degli utenti wikisource impegnati specificamente nel progetto (2) sono anche equiwebbiani, mi sembra interessante farvi sapere che alcuni audaci di Equiweb si stanno facendo onore altrove!
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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venerdì 1 agosto 2008, 10:20 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
Una prima cosa interessante, dal Proemio del libro di Corte: Cita: Nel Terzo, & ultimo diremo quello, che à buon Cavalerizzo si conviene: lasciando à dietro quella parte del medicare, e di ferrare come propria del marescalco, e del Ferraro. Quindi a quel tempo il maniscalco era il "mare shall", il responsabile della scuderia e della salute dei cavalli, il " ferraro" era colui che ferrava i cavalli ( ferrier francese, farrier inglese).
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venerdì 1 agosto 2008, 13:57 |
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Clà
Moderatore
Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 15:25 Messaggi: 7901 Località: Piemonte
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
OT alexb ha scritto: Una utente MOLTO ardimentosa ci sta già lavorando incurante del periglio di incontrare i mostruosi Wikisourciani, giovani maschi deformi dal cervello ipertrofico che protrude da ogni orifitio naturale del corpo. Ma che gente è???
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giovedì 7 agosto 2008, 14:30 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
Giovani programmatori e contemporaneamente appassionati bibliofili, dediti al lavoro gratuito e una tenace ricerca della qualità, che nemmeno firmano il proprio lavoro.... di un'intelligenza fuori del comune. Ammetterai che sono piuttosto strani.... fa conto una intera comunità di personaggi come Filo e peggio . La descrizione era una scherzosa metafora della loro stranezza e della loro intelligenza!
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giovedì 7 agosto 2008, 15:54 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
Con fatica ho capito cos'è un cavallerizzo... Non è un cavaliere: è colui che ha la responsabilità di prendersi cura e addestrare i cavalli e di insegnare l'equitazione. L'attuale addestratore/istruttore, quindi... il libro di Corte è rivolto agli addestratori/istruttori. Con un forte, caloroso invito a approfondire la Theorica, oltre che la pratica.... a leggere moltissimo e con passione... vedi http://it.wikisource.org/wiki/Il_cavallarizzo/Dialogo_1 , il primo pezzetto di libro di cui è stata completata la trascrizione. Al di là delle difficoltà nella lettura di un testo antico, un messaggio che non manca di attualità. Cita: P. Se così è bisognerà prima farse dottore, chi vorrà divenir cavallarizzo tale. Ma se costui non le sapesse tutte volete voi che per questo sia scancellato, & casso dal catalogo de i buoni, & perfetti cavallarizzi? C. Mi par bene che da vero vogliate la burla, ma fate come volete che formandolo io, l'ho à formare come mi pare, & però vi dico che se'l cavallarizzo non sarà letterato non potrà gia mai ascendere à quella perfetione, alla quale é obligato ogni cavalliere, & gentilhuomo ben nato.
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giovedì 14 agosto 2008, 10:55 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
Sto procedendo con la trascrizione, sono arrivato al "cuore": il libro secondo, dove Corte parla propriamente di addestramento, partendo dalle basi. Un link non basta, suppongo, per incoraggiarvi a leggere là e poi discutere qui. Vi domando: pensate che potrebbe essere interessante per una manciata di voi se riporto qui i capitoli, uno alla volta, e magari ci discutiamo un po' sopra? la sezione sembrerebbe quella giusta... a me ormai costerebbe poco: solo un copia-e-incolla (legittimo sia perchè il lavoro è mio, sia perchè wiki è tutta libera!)
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martedì 2 settembre 2008, 9:52 |
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Ari11
Utente
Iscritto il: giovedì 10 aprile 2008, 20:43 Messaggi: 156
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
Sarebbe pure interessante, pero' in itagliano volgare (leggi: dei giorni nostri). A leggere quello, vengono gli occhi storti!!!!
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venerdì 5 settembre 2008, 12:43 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
Aimè. Già il lavoro di trascrizione letterale+normalizzazione (via le u al posto delle v, via le s lunghe, via le s doppie tipo tedesco...) è un lavoro immane, centinaia di ore/uomo. Il lavoro di traduzione in italiano moderno sarebbe un altro lavoro, faticosissimo. Il mio tempo non me lo permette. E non è lavoro che possa essere fatto in wiki, dove la fedeltà all'originale è una regola ferrea. Certo, questo forum ha oltre 2800 iscritti, e la matematica dice che se tutti collaborassero, ci vorrebbero meno di dieci minuti a testa per completarlo... ma le cose non funzionano così.
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venerdì 5 settembre 2008, 12:56 |
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paolino
Utente
Iscritto il: sabato 25 giugno 2005, 18:52 Messaggi: 2381 Località: Lombardia
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
Forse non interessa a nessuno????
Hai mai pensato a questo?????
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venerdì 5 settembre 2008, 17:25 |
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danielix
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
alexb ha scritto: Aimè. Già il lavoro di trascrizione letterale+normalizzazione (via le u al posto delle v, via le s lunghe, via le s doppie tipo tedesco...) è un lavoro immane, centinaia di ore/uomo. Il lavoro di traduzione in italiano moderno sarebbe un altro lavoro, faticosissimo. Il mio tempo non me lo permette. E non è lavoro che possa essere fatto in wiki, dove la fedeltà all'originale è una regola ferrea. Certo, questo forum ha oltre 2800 iscritti, e la matematica dice che se tutti collaborassero, ci vorrebbero meno di dieci minuti a testa per completarlo... ma le cose non funzionano così. A titolo di esempio potrei fare anche questo paragone: Dunque, se devo costruire una nave ed ho tre operai ci metto 10000 anni. Se ce ne metto 6 magari la nave mi vien pronta in 5000 anni Se ce ne metto 50 di mani posso sperare di cavarmela in 4000 anni Se ce ne metto 500 di uomini si sicuro la nave è pronta in 1000 anni. E via di questo passo... Finchè diventa ovvio che se di operai ce ne metto 10.000 allora per costruire una nave mi ci vuole solo mezzora!!! Dai la pianto quì perchè oltre a scrivere cose per me incomprensibili stai anche rasentando la follia.
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venerdì 5 settembre 2008, 17:39 |
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mummy
Utente
Iscritto il: domenica 26 giugno 2005, 23:00 Messaggi: 11955
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
sinceramente (senza nulla togliere a nessuno) non vedo perchè dovrei perdere il mio tempo a tradurre una cosa che non mi interessa per nulla...
_________________ Amori siete fantastici
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venerdì 5 settembre 2008, 17:48 |
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danielix
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
mummy ha scritto: sinceramente (senza nulla togliere a nessuno) non vedo perchè dovrei perdere il mio tempo a tradurre una cosa che non mi interessa per nulla... e anche a tradurre una trattato che oltre ad essere stato scritto in modo splendido è decisamente comprensibile così come è.
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venerdì 5 settembre 2008, 17:54 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
paolino ha scritto: Forse non interessa a nessuno????
Hai mai pensato a questo????? Già...hai proprio ragione... non dico a nessuno, ma a pochi. Ne parlavo proprio con un amico (autorevole): è uno dei motivi per cui l'equitazione italiana non è propriamente la prima del mondo (all'epoca di Corte, per un secolo, lo è stata.... bei tempi). Per danielix: il mio calcolo era solo per dare l'idea di cosa potrebbero fare, se volessero, 2800 persone.... di quale immensità di lavoro potrebbe essere fatto se fosse possibile coordinare un piccolo sforzo di tutti. Ho detto chiaro, le cose non funzionano così. Ognuno usa il proprio tempo come vuole.... e poi: se anche ciascuno donasse dieci minuti del suo tempo per qualcosa, perchè mai dovrebbe farlo per un progetto proposto da me? Quindi: era solo un calcolo.... non un invito, nè una lamentela, nè una proposta. Comunque: non ne parliamo più che è meglio. Fate conto che non abbia detto niente.... di Corte qui non parlo più. Vuol dire che parlerò di Grisone....
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venerdì 5 settembre 2008, 20:52 |
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Pascal
Moderatore
Iscritto il: domenica 20 febbraio 2005, 13:14 Messaggi: 7744 Località: Stratford-upon-Avon
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
Parlando in generale, il lavoro di modernizzazione (non si dice modernizzazione? Normalizzazione non l'ho mai sentito) é possibile farlo, ma sulla traduzione non sono convinta. La traduzione implica anche l'interpretazione, e si inizia ad andare sul delicato! Il problema é sempre il tempo, tempo, tempo Comunque questo che sto scoprendo é un mondo bellissimo! A volte mi chiedo se Ombra le legge queste discussioni? Non le si risveglia nessuna scintilla??
_________________ Le donne son venute in eccellenza Di ciascun'arte ove hanno posto cura; e qualunque all'istorie abbia avvertenza, ne sente ancor la fama non oscura. When I count my blessings, I count my horses twice.
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lunedì 8 settembre 2008, 19:05 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Re: "Il cavalerizzo" di Claudio Corte
Normalizzazione è un termine usato dagli amici più esperti del gruppo... di fronte alle loro opinioni mi adeguo con deferenza. L'opportunità di una traduzione in italiano potrebbe nascere dalla necessità di mettere a disposizione l'opera ad utenti stranieri che leggono discretamente l'italiano moderno, ma che potrebbero essere molto imbarazzati dall'italiano del 1500, soprattutto in una versione un po' esotica e non toscanizzata (a detta dello stesso autore) e, peggio ancora, composta da un tipografo veneto con doppie traballanti... almeno questo penso sia il motivo. Verissimo, comunque, che sarebbe un lavoro tremendo, e che richiederebbe fra l'altro conoscenze della storia delle tecniche equestri non comune.
Mi spiace per Ari, ma non ci provo neanche, al momento...
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martedì 9 settembre 2008, 1:32 |
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